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Durante l'estate dello stesso anno, l'anarchico tedesco [[Augustyn Souchy]] fu invitato dal governo di [[Castro]] ad ispezionare il settore agricolo del paese. Non fu impressionato da quanto vide e lo dichiarò pubblicamente in un opuscolo intitolato ''Testimonianze sulla rivoluzione cubana'', in cui denunciava le similitudini tra il regime cubano e quello sovietico. Tre giorni dopo la partenza di Souchy, l'opuscolo fu sequestrato, anche se ciò non impedì ad una [[stampa anarchica|rivista anarchica]] argentina di ripubblicarlo. All'incirca nello stesso periodo, l'ALC, allarmato dall'avvicinamento di Castro verso il [[marxismo-leninismo]], rilasciò una dichiarazione contro questa possibilità firmandosi ''Grupo de Sindicalistas Libertarios'' al fine di prevenire un'eventuale reazione del governo. Nel documento dichiarò la sua opposizione al centralismo, all'[[autoritarismo]] e al [[militarismo]]. | Durante l'estate dello stesso anno, l'anarchico tedesco [[Augustyn Souchy]] fu invitato dal governo di [[Castro]] ad ispezionare il settore agricolo del paese. Non fu impressionato da quanto vide e lo dichiarò pubblicamente in un opuscolo intitolato ''Testimonianze sulla rivoluzione cubana'', in cui denunciava le similitudini tra il regime cubano e quello sovietico. Tre giorni dopo la partenza di Souchy, l'opuscolo fu sequestrato, anche se ciò non impedì ad una [[stampa anarchica|rivista anarchica]] argentina di ripubblicarlo. All'incirca nello stesso periodo, l'ALC, allarmato dall'avvicinamento di Castro verso il [[marxismo-leninismo]], rilasciò una dichiarazione contro questa possibilità firmandosi ''Grupo de Sindicalistas Libertarios'' al fine di prevenire un'eventuale reazione del governo. Nel documento dichiarò la sua opposizione al centralismo, all'[[autoritarismo]] e al [[militarismo]]. | ||
Subito dopo la presa del potere, diversi sindacalisti furono arrestati dai castristi, | Subito dopo la presa del potere, diversi sindacalisti furono arrestati dai castristi, perché come disse [[Che Guevara]] nell'ottobre 1960 «il destino dei sindacati è di scomparire»; lo stesso "[[Che]]", una volta varata la legge agraria 647, sostenne che «il Ministro del Lavoro può prendere il controllo di qualsiasi sindacato, dimettendo i funzionari e nominandone altri...» ([http://finimondo.org/node/194 Sam Dolgoff, ''The Cuban Revolution]''). La stampa libertaria venne proibita nel [[1961]], e molti anarchici finirono in esilio, in [[carcere|galera]] (nei campi di rieducazione) o morirono. Fra questi, come riportato da Sam Dolgoff in ''The Cuban Revolution'', anche diversi compagni che diedero il loro contributo al successo della [[rivoluzione cubana]] combattendo nel [[Movimento 26 Luglio]]. | ||
Altri anarchici ricorsero all'[[azione diretta]] clandestina, secondo [[Casto Moscú]], «un numero infinito de manifesti scritti denunciavano i falsi postulati della rivoluzione di Castro e chiamavano il popolo ad opporsi ad essa...». In seguito [[Manuel Gaona Sousa]], uno dei fondatori dell'''[[Asociación Libertaria de Cuba]]'' e vecchio anarchico, iniziò a sostenere pubblicamente il [[governo]], bollando come “traditori” tutti coloro che si opponevano al [[governo]]; Moscú e un altro anarchico, [[Manuel González]], furono arrestati all'Avana. Dopo la liberazione, chiesero ospitalità allo [[Stato]] messicano, che li accolse. In seguito dal [[Messico]] raggiunsero Miami, in Florida, dove si riunirono con altri anarchici cubani presenti in zona. | Altri anarchici ricorsero all'[[azione diretta]] clandestina, secondo [[Casto Moscú]], «un numero infinito de manifesti scritti denunciavano i falsi postulati della rivoluzione di Castro e chiamavano il popolo ad opporsi ad essa...». In seguito [[Manuel Gaona Sousa]], uno dei fondatori dell'''[[Asociación Libertaria de Cuba]]'' e vecchio anarchico, iniziò a sostenere pubblicamente il [[governo]], bollando come “traditori” tutti coloro che si opponevano al [[governo]]; Moscú e un altro anarchico, [[Manuel González]], furono arrestati all'Avana. Dopo la liberazione, chiesero ospitalità allo [[Stato]] messicano, che li accolse. In seguito dal [[Messico]] raggiunsero Miami, in Florida, dove si riunirono con altri anarchici cubani presenti in zona. |