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Il movimento italiano contro la guerra fu egemonizzato dai socialisti e soprattutto dagli anarchici, tra i quali si distinsero [[Errico Malatesta]], [[Leda Rafanelli]], [[Torquato Gobbi]], [[Virgilia D'Andrea]], [[Armando Borghi]] e il giovanissimo [[Camillo Berneri]], che nel [[1914]] tentò di dar vita senza successo all'«Unione Studentesca Antimilitarista». Quasi tutti gli anarchici italiano si schierarono contro l'interventismo e contro il [[Manifesto dei sedici]] firmato da celebri anarchici come [[Kropotkin]] e [[Jean Grave|Grave]], anche se il convegno anarchico di Pisa (gennaio 1915) se ne uscì con il motto ambiguo: «né aderire né sabotare». <ref>[[Gino Cerrito]], ''L'antimilitarismo anarchico in Italia'', pag. 52, edizione RL, Pistoia, 1968</ref> | Il movimento italiano contro la guerra fu egemonizzato dai socialisti e soprattutto dagli anarchici, tra i quali si distinsero [[Errico Malatesta]], [[Leda Rafanelli]], [[Torquato Gobbi]], [[Virgilia D'Andrea]], [[Armando Borghi]] e il giovanissimo [[Camillo Berneri]], che nel [[1914]] tentò di dar vita senza successo all'«Unione Studentesca Antimilitarista». Quasi tutti gli anarchici italiano si schierarono contro l'interventismo e contro il [[Manifesto dei sedici]] firmato da celebri anarchici come [[Kropotkin]] e [[Jean Grave|Grave]], anche se il convegno anarchico di Pisa (gennaio 1915) se ne uscì con il motto ambiguo: «né aderire né sabotare». <ref>[[Gino Cerrito]], ''L'antimilitarismo anarchico in Italia'', pag. 52, edizione RL, Pistoia, 1968</ref> | ||
[[File:Lilian Wolfe.jpg|thumb| | [[File:Lilian Wolfe.jpg|thumb|350px|left|[[Lilian Wolfe]] (col giornale in mano) e [[Maria Luisa Berneri]], due donne anarchiche e antimilitariste]] | ||
:«In Italia - scriveva Luigi Molinari nell'ottobre [[1914]] - si pubblicano oggi tre fogli anarchici con regolare periodicità settimanale: ''Volontà '' di Ancona, ''Il Libertario'' di La Spezia, ''L'Avvenire Anarchico'' di Pisa. Ora dei tre giornali riportati nessuno è favorevole alla guerra. La rivista ''L'Università Popolare'' che io pubblico a Milano, è perfettamente d'accordo con i giornali di cui sopra. V'è di più: Luigi Fabbri che fu per alcuni anni redattore della rivista «[[Il Pensiero]]»e che oggi, esule a Lugano, continua la sua missione di pubblicista libertario, ha mandato all'Internazionale una splendida dichiarazione conforme alle nostre idee. I due maggiori giornali anarchici che si pubblicano in lingua italiana negli Stati Uniti d'America, uno la ''Cronaca Sovversiva'' di Lynn. Mass., della quale è redattore Galleani e l'altro ''L'Era Nuova'' di Paterson, sono furenti contro la guerra. Il Risveglio, del quale (oggi) si pubblica solo l'edizione francese per l'esodo dei lavoratori italiani della Svizzera... è perfettamente d'accordo.» <ref>[[Gino Cerrito]], ''L'antimilitarismo anarchico in Italia'', pag. 41, edizione RL, Pistoia, 1968</ref> | :«In Italia - scriveva Luigi Molinari nell'ottobre [[1914]] - si pubblicano oggi tre fogli anarchici con regolare periodicità settimanale: ''Volontà '' di Ancona, ''Il Libertario'' di La Spezia, ''L'Avvenire Anarchico'' di Pisa. Ora dei tre giornali riportati nessuno è favorevole alla guerra. La rivista ''L'Università Popolare'' che io pubblico a Milano, è perfettamente d'accordo con i giornali di cui sopra. V'è di più: Luigi Fabbri che fu per alcuni anni redattore della rivista «[[Il Pensiero]]»e che oggi, esule a Lugano, continua la sua missione di pubblicista libertario, ha mandato all'Internazionale una splendida dichiarazione conforme alle nostre idee. I due maggiori giornali anarchici che si pubblicano in lingua italiana negli Stati Uniti d'America, uno la ''Cronaca Sovversiva'' di Lynn. Mass., della quale è redattore Galleani e l'altro ''L'Era Nuova'' di Paterson, sono furenti contro la guerra. Il Risveglio, del quale (oggi) si pubblica solo l'edizione francese per l'esodo dei lavoratori italiani della Svizzera... è perfettamente d'accordo.» <ref>[[Gino Cerrito]], ''L'antimilitarismo anarchico in Italia'', pag. 41, edizione RL, Pistoia, 1968</ref> | ||