Etica

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L'etica - dal greco antico ἔθος (o ἦθος), èthos, "carattere", "comportamento", "costume", "consuetudine" - è quella branca della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di distinguere i comportamenti umani in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati. Si può anche definire l'etica come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà; essa è inoltre uno studio razionale dei limiti entro cui si può estendere la libertà umana.

Spesso viene anche detta filosofia morale. In altre parole, essa ha come oggetto i valori morali che determinano il comportamento dell'uomo.

È consuetudine differenziare i termini 'etica' e 'morale'. Sebbene essi spesso siano usati come sinonimi, si preferisce l'uso del termine 'morale' per indicare l'assieme di valori, norme e costumi di un individuo o di un determinato gruppo umano. Si preferisce riservare la parola 'etica' per riferirsi all'intento razionale (cioè filosofico) di fondare la morale intesa come disciplina.

L'etica può essere descrittiva se descrive il comportamento umano, mentre è normativa (o prescrittiva) se fornisce indicazioni su come comportarsi.

Può essere anche soggettiva, quando si occupa del soggetto che agisce, indipendentemente da azioni od intenzioni, ed oggettiva, quando l'azione è relazionata ai valori comuni ed alle istituzioni.

L'etica degli anarchici

Gli anarchici ritengono illegittima l'autorità gerarchica. Essi sono convinti che tutti dovrebbero avere il massimo numero possibile di diritti e di libertà. L'autorità illegittima viene vista come "non-etica" perché essa viene imposta agli altri senza il loro consenso ed è perciò coercitiva. La forza coercitiva non è etica. Una tale autorità beneficia l'èlite a spese della non-élite.

Gli anarchici distinguono tra autorità legittima (autorevolezza) ed autorità illegittima. Se due persone hanno una disputa e concordano di portarla davanti ad una terza persona per risolverla, allora la sentenza di questa persona costituisce un'autorità legittima. Ogni istituzione (o popolo) che si pone sopra gli altri per rinforzare la propria autorità sugli altri senza il loro consenso è illegittima. Il governo costituisce un'autorità illegittima perché esso ha il monopolio della forza e le persone non possono scegliere di stare al di fuori di tale giurisdizione. Nella maggior parte dei paesi si potrebbe scegliere di uscire da tale giurisdizione, ma solo per passare sotto il controllo di un'altra autorità illegittima. Gli anarchici vogliono essere liberi dalle autorità illegittime.

L'etica di Kropotkin

Secondo Kropotkin, tre sono gli stadi dell'etica umana:

  • il mutuo soccorso;
  • la giustizia;
  • la morale.

Il mutuo soccorso, tradotto anche come mutuo appoggio, è presente in tutti gli animali con pochissime eccezioni. Solo le tigri, alcuni uccelli e alcuni pesci, afferma Kropotkin, non hanno istinti sociali e vivono isolati. Tutti gli altri però vivono in branchi e si aiutano a vicenda, perché questa è l'arma migliore per sopravvivere. Kropotkin, rifacendosi soprattutto agli studi di Charles Darwin, nota che gli istinti sociali sono via via più presenti man mano che una specie è evoluta; così, le specie più evolute di ogni classe animale, possiedono istinti sociali fortissimi. Questi istinti sono indubbiamente presenti anche in ogni uomo.

La giustizia deve essere intesa come uguaglianza; non vi è alcuna giustizia senza equità. Questo è un passaggio successivo, che non deriva dagli istinti nè dai sentimenti, ma dalla ragione. Anche la giustizia, afferma Kropotkin, è presente in molti animali, particolarmente quelli più evoluti. Parla ad esempio di uccelli che si dividono le scogliere, zona di caccia, in modo che nessuno abbia un territorio migliore o peggiore degli altri; quindi se il territorio di un uccello è particolarmente buono per la caccia, sarà meno esteso rispetto a quello di un uccello che ha un territorio peggiore. Nelle civiltà primitive, poi, la giustizia intesa come equità era la norma. Lo deduce da studi effettuati di persona e da altri studiosi, in cui sono state analizzate le culture considerate più "primitive". Ciò non toglie che l'uomo ha sempre vissuto in società, come gli animali.

L'etica in una società anarchica

La chiave morale dell'anarchismo è l'amore e il rispetto per la natura e l'umanità che la circonda. Vi è la necessità di entrare in comunione con essa per vivere in armonia con l'ambiente.

Per gli anarchici, per comprendere l'etica e la morale anarchica basterebbe semplicemente intendere l'essenza della parola anarchia.

In una società etica anarchica tutti avrebbero garantiti gli stessi diritti rispetto a tutti gli altri, basandosi sul principio della reciprocità: ognuno ha il diritto di fare quello che vuole finché non infrange i diritti degli altri. Se tu hai il diritto alla vita, nessun altro ha il diritto di ucciderti, anche se avrebbe la libertà di farlo. Chi infrange il diritto di un altro dimostra la sua mancanza di rispetto per quel diritto ed in pratica rinuncia ai propri diritti, perché la persona che ha visto infranti i propri diritti ovviamente non ha ragione di rispettare i diritti del trasgressore.

Si pensa inoltre, che mettendo in pratica l'etica anarchica si possano risolvere molti problemi della società umana, anche perché quella attuale è solo il retaggio di culture gerarchiche e autoritarie.

Voci correlate

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