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* [http://fr.wikipedia.org/wiki/Hygi%C3%A8ne_vitale Hygiène vitale], Wikipédia (francese)</ref>
* [http://fr.wikipedia.org/wiki/Hygi%C3%A8ne_vitale Hygiène vitale], Wikipédia (francese)</ref>


==Caratteristiche tipiche della medicina==
==Critica della medicina ufficiale==


La medicina si autoincensa dicendo che ha fatto molti passi da gigante negli ultimi decenni, tuttavia anche se è innegabile che la durata media della vita è aumentata (soprattutto a causa della diminuzione della mortalità infantile per malattie batteriche e virali), è altrettanto innegabile che è aumentata soprattutto l'incidenza di malattie degenerative come diabete mellito, osteoporosi, malattie cardio circolatorie ecc. Inoltre nonostante tutto si muore ancora di malattie croniche. Possiamo dire quindi che la medicina ha aumentato la "quantità ", ma ha diminuito la "qualità " della vita. Questo risultato (che può essere giudicato negativo o positivo a seconda dei punti di vista) è dovuto a diversi vizi che la medicina e la farmacologia hanno sempre avuto.
La medicina si autoincensa sostenendo che ha fatto molti passi da gigante negli ultimi decenni, tuttavia anche se è innegabile che la durata media della vita è aumentata (soprattutto a causa della diminuzione della mortalità infantile per malattie batteriche e virali), è altrettanto innegabile che è aumentata soprattutto l'incidenza di malattie degenerative come diabete mellito, osteoporosi, malattie cardio circolatorie ecc. Inoltre nonostante tutto si muore ancora di malattie croniche. Possiamo dire quindi che la medicina ha aumentato la "quantità", ma non sempre questo è coinciso con un aumento della "qualità" della vita. Questo risultato (che può essere giudicato negativo o positivo a seconda dei punti di vista) è dovuto a diversi vizi che la medicina e la farmacologia hanno sempre avuto.
   
   
===Demonizzazione degli agenti patogeni===
Questa caratteristica è stata alla base dell'aumento della vita media negli ultimi decenni. '''Le malattie patogene mortali quali vaiolo, polmonite, dissenteria, poliomelite, peste ecc. sono state ampiamente combattute e sono state ritenute inutili e dannose per la specie umana. Ma è davvero così? È stata la Natura a sbagliare o l'uomo?''' Ha fatto bene l'uomo ad andare contro natura distruggendo queste malattie?
[[File:John Creaghe.jpg|thumb|200 px|[[John Creaghe]], medico anarchico irlandese]]
[[File:John Creaghe.jpg|thumb|200 px|[[John Creaghe]], medico anarchico irlandese]]
Bisogna capire che ogni essere vivente (anche microscopico) ha una funzione ben precisa e che non esistono "specie dannose", nella fattispecie gli agenti eziologici delle malattie umane esercitano una funzione indispensabile alla nostra stessa [[salute]]: fanno selezione naturale. Favoriscono la riproduzione degli individui forti e impediscono (o sfavoriscono) quella degli individui deboli, i quali, se si riproducessero, porterebbero inevitabilmente a una diminuzione della salute della popolazione.
'''Cosa succede quando si va contro natura e si uccidono innaturalmente i microrganismi patogeni? '''Inevitabilmente, con la riproduzione degli individui deboli e malati si ha un aumento vertiginoso di malattie croniche-degenerative endogene, che danno sofferenze ben peggiori rispetto a quelle delle malattie esogene. Di fatto quando sono diminuite le malattie esogene (es. vaiolo, peste, polmonite...) sono aumentate vertiginosamente patologie terribili come diabete mellito, osteoporosi, ictus, cancri, infarti, demenza ecc. Di fatto l'uomo per evitare le malattie da virus o da batteri è incorso nelle ben peggiori malattie endogene.
È evidente che le malattie esopatogene esistono anche nell'interesse della nostra [[salute]], ed è anche evidente che quando si va contro natura si sbaglia sempre.
===Vigorofobia===
La [[medicina sociale|medicina]] ha sempre considerato negativamente il vigore fisico, di fatto ha sempre demonizzato gli ormoni che aumentano la vigoria e il benessere (GH, IGF-I e testosterone) e ha incensato quelli che la diminuiscono (glucocorticoidi e somatostatina).
Di fatto le medicine di cui la farmacologia ha fatto più uso nei tempi moderni ([[corticosteroidi]] o glucocorticoidi, [[sedativi]], [[eroina]] e [[morfina]]) avevano un effetto fortemente distruttivo nei confronti del fisico e della [[psichiatria|psiche]].
===Androfobia===
La [[medicina sociale|medicina]] ha sempre disprezzato la [[sessualità]] e i genitali maschili. In passato venivano castrati molti bambini.
La medicina moderna ha ampiamente demonizzato il principale ormone "maschile" (anche se è importantissimo anche nelle donne): il [[testosterone]]. In effetti ha attribuito cose negativissime a quest'ormone (che è molto di più che sessuale): ad esempio è stato detto che aumenta la violenza (è stato dimostrato esattamente il contrario: chi ne ha poco è ansioso e quindi più predisposto all'aggressività), che aumenta la malattie cardiocircolatorie (la scienza ha dimostrato esattamente il contrario), che causa infiammazioni alla prostata (è stato visto che la carenza di quest'ormone è un forte fattore di rischio per questa patologia. Se fosse il testosterone a causare questa malattia allora i giovani sarebbero più predisposti perché ne hanno maggiori quantità) e calvizie (la scienza invece ha dimostrato che le persone calve hanno livelli più bassi di testosterone).
Di fatto la carenza di testosterone (e di IGF-I) causa diabete e questo ormone è la sostanza più efficace contro il diabete e l'osteoporosi. Il testosterone non viene somministrato spesso ai diabetici perché è troppo efficace ed economico, inoltre impedisce altre patologie (osteoporosi, demenza, disfunzione erettile, artrite e molte altre malattie degenerative) che invece aumentano di molto gli introiti delle case farmaceutiche. È evidente che vengono preferiti altri farmaci meno efficaci e con più effetti collaterali (es. metformina) per motivi meramente economici.
===Immunofobia===
La [[medicina sociale|medicina]] ha sempre demonizzato il sistema immunitario, lo ha ingiustamente accusato di essere la causa di allergie o di infiammazioni articolari, ma è davvero così? Se un osso diventa osteoporotico e se le cartilagini degenerano, la colpa è del sistema immunitario se si hanno i reumatismi? No di certo! La colpa è di un cattivo assetto ormonale (basso rapporto testosterone/cortisolo) che aumenta la perdita di massa ossea e cartilaginea. L'infiammazione è un sintomo che ci da il nostro corpo per avvertirci che c'è qualcosa che non va, è quindi inutile e dannoso prendere medicine come i [[corticosteroidi]] che alleviano l'infiammazione ma fanno soprattutto perdere la massa ossea e articolare (e che soprattutto causano osteoporosi, diabete mellito, ictus, ipertensione, demenza, ansia, depressione, colite, gastrite, perdita della memoria...), e quindi curano il sintomo ma peggiorano la malattia (in effetti nel lungo periodo i corticosteroidi peggiorano anche le infiammazioni).


== L'anarchismo e la medicina ==
== L'anarchismo e la medicina ==
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==== Organizzazione della sanità ====
==== Organizzazione della sanità ====
[[Image:Bandera CNT-FAI.png|thumb|250px|La [[CNT-FAI]] durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] attuò un tentativo di “socializzazione medica”.]]
[[Image:Bandera CNT-FAI.png|thumb|250px|La [[CNT-FAI]] durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] attuò un tentativo di “socializzazione medica”.]]
Nel settembre [[1936]] si costituì a [[Barcellona]] il "Sindacato dei servizi sanitari della [[CNT]]". Cinque mesi dopo l'uscita di ''[[Socializzazione della Medicina]]'', si contavano 1020 medici di tutte le specialità, 3026 infermieri/e, 330 ostetriche, 633 dentisti, 71 specialisti in diatermia, 153 erboristi, 203 tirocinanti, 180 farmacisti/e, 663 aiuto farmacisti/e, 335' tecnici di laboratorio, 210 veterinari, 10 specialisti non ben definiti e un numero incerto di massaggiatori e massaggiatrici. Nel [[1937]] poco meno di 40000 membri componevano la sezione dei lavoratori della sanità della [[CNT]].
Nel settembre [[1936]] si costituì a [[Barcellona]] il "Sindacato dei servizi sanitari della [[CNT]]". Cinque mesi dopo l'uscita di ''[[Socializzazione della Medicina]]'', si contavano 1020 medici di tutte le specialità, 3026 infermieri/e, 330 ostetriche, 633 dentisti, 71 specialisti in diatermia, 153 erboristi, 203 tirocinanti, 180 farmacisti/e, 663 aiuto farmacisti/e, 335' tecnici di laboratorio, 210 veterinari, 10 specialisti non ben definiti e un numero incerto di massaggiatori e massaggiatrici. Nel [[1937]] poco meno di 40.000 membri componevano la sezione dei lavoratori della sanità della [[CNT]].


Il lavoro di queste persone, e di altre non ancora conosciute, fu non trascurabile durante l'esperienza spagnola. Scrisse [[Felix Martì Ibanez]]:
Il lavoro di queste persone, e di altre non ancora conosciute, fu non trascurabile durante l'esperienza spagnola. Scrisse [[Felix Martì Ibanez]]:
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È necessario evidenziare come gli anarchici non abbiano mai puntato sullo [[Stato]] per auspicare drastici cambiamenti di natura sociale:
È necessario evidenziare come gli anarchici non abbiano mai puntato sullo [[Stato]] per auspicare drastici cambiamenti di natura sociale:
[[File:Paulette Brupbacher.jpg|thumb|160 px|[[Paulette Brupbacher]]]]
[[File:Paulette Brupbacher.jpg|thumb|160 px|[[Paulette Brupbacher]]]]
*[[John O'Dwyer Creaghe]] ([[1841]]-[[1920]]) nasce in [[Irlanda]]. Quando nel [[1874]] si trasferisce a Buenos Aires ([[Argentina]]) si avvicina ai principi dell'[[anarchismo]]. Successivamente parte per l'[[Gran Bretagna|Inghilterra]], insediandosi nel quartiere operaio di Sheffield, guadagnandosi il rispetto dei proletari di quel quartiere. Esercita la professione medica principalmente in favore dei poveri e fonda il [[stampa anarchica|giornale]] «The Sheffield Anarchist» ([[1891]]). Nel [[1892]] lascia l'[[Inghilterra]], per ritornare in [[Argentina]], dove fonda un altro giornale, «El Oprimido». John partecipa anche alla creazione di una “Scuola Ferrer” a Lujan e in seguito partecipa attivamente alla [[Rivoluzione Messicana|rivoluzione messicana]].
*[[John O'Dwyer Creaghe]] ([[1841]]-[[1920]]) nasce in [[Irlanda]]. Quando nel [[1874]] si trasferisce a Buenos Aires ([[Argentina]]) si avvicina ai principi dell'[[anarchismo]]. Successivamente parte per l'[[Gran Bretagna|Inghilterra]], insediandosi nel quartiere operaio di Sheffield, guadagnandosi il rispetto dei proletari di quel quartiere. Esercita la professione medica principalmente in favore dei poveri e fonda il [[stampa anarchica|giornale]] «The Sheffield Anarchist» ([[1891]]). Nel [[1892]] lascia l'[[Inghilterra]], per ritornare in [[Argentina]], dove fonda un altro giornale, «El Oprimido». John partecipa anche alla creazione di una “Scuola Ferrer” a Lujan e in seguito partecipa attivamente alla [[Rivoluzione messicana|rivoluzione messicana]].
*[[Fabio Luz]] ([[1864]]-[[1938]]) scopre l'[[anarchismo]] molto giovane, sin da quando comincia la militanza nel movimento antischiavista. Si laurea in medicina, mettendosi al servizio dei poveri e fondando una clinica medica per i più indigenti, di cui si guadagna il rispetto. Pubblica «L'Ideologo» ([[1903]]), «Emancipados» ([[1906]]) e «Virgem-Mãe» ([[1908]]), ovvero le prime novelle che affrontano tematiche sociali sui problemi del [[Brasile]]. È stato medico igienista e professore, curando l'insegnamento nei corsi serali riservati agli operai (gratuiti per i più poveri) e contribuendo alla creazione dell'"Università Popolare di Rio de Janeiro" nel [[1904]]. Muore nel [[1908]], ancora pienamente convinto del valore dell'[[anarchismo]].
*[[Fabio Luz]] ([[1864]]-[[1938]]) scopre l'[[anarchismo]] molto giovane, sin da quando comincia la militanza nel movimento antischiavista. Si laurea in medicina, mettendosi al servizio dei poveri e fondando una clinica medica per i più indigenti, di cui si guadagna il rispetto. Pubblica «L'Ideologo» ([[1903]]), «Emancipados» ([[1906]]) e «Virgem-Mãe» ([[1908]]), ovvero le prime novelle che affrontano tematiche sociali sui problemi del [[Brasile]]. È stato medico igienista e professore, curando l'insegnamento nei corsi serali riservati agli operai (gratuiti per i più poveri) e contribuendo alla creazione dell'"Università Popolare di Rio de Janeiro" nel [[1904]]. Muore nel [[1908]], ancora pienamente convinto del valore dell'[[anarchismo]].
*[[Paulette Brupbacher|Paulette]] ([[1880]]-[[1967]]) e [[Fritz Brupbacher]] ([[1874]]-[[1945]]): [[anarchismo svizzero|medici anarchici attivi in Svizzera]], si occuparono in coppia principalmente dell'igiene sessuale e di diffondere una cultura di massa rispetto a tutte le questioni inerenti la sessualità.
*[[Paulette Brupbacher|Paulette]] ([[1880]]-[[1967]]) e [[Fritz Brupbacher]] ([[1874]]-[[1945]]): [[anarchismo svizzero|medici anarchici attivi in Svizzera]], si occuparono in coppia principalmente dell'igiene sessuale e di diffondere una cultura di massa rispetto a tutte le questioni inerenti la sessualità.
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: «La povertà è il sintomo e la schiavitù è la malattia». ([[Isaac Puente|Isaac Puente Amestoy]])
: «La povertà è il sintomo e la schiavitù è la malattia». ([[Isaac Puente|Isaac Puente Amestoy]])


: «La guerra e la medicina, la violenza e la malattia, la morte venuta da dentro o da fuori: ecco i limiti che sembrano assoluti nella nostra attuale esistenza. Abbiamo anche paura degli altri e del nostro corpo. Ecco perché mettiamo la nostra fiducia tra le mani degli specialisti e degli scienziati. Così come noi siamo divenuti incapaci di comprendere i segnali che ci lancia il nostro corpo (dolori, malattie e tutti i sintomi possibili) così la medicina è rimasta una delle ultime scienze di cui la legittimazione è rimasta più o meno intatta. La maggior parte di ogni salto tecnologico, al di là che le sue conseguenze siano o no catastrofiche, è stato giustificato dalle possibilità di un suo uso medico (energia nucleare, chimica, aeronautica, programmi spaziali ecc.). La vita è considerata un valore assoluto, indipendentemente dall'ideologia e la cultura. Anche il regime politico più brutale e totalitario guadagna consensi se è capace di aumentare la durata media di vita. Per molto tempo non saremo più capaci di comprendere il nostro corpo e di preoccuparci di ciò che è alla base della nostra identità culturale, noi dipendiamo dalla dittatura medica e da una classe di religiosi che può definire praticamente tutti gli aspetti della nostra vita. Primi fra tutte le istituzioni, gli ospedali sono i più totalitari e gerarchici. Se la vita (nella sua accezione bio-medica), fosse il principale valore, dovremmo possedere un immenso complesso medico, delle attrezzature per le cure intensive in ogni casa, delle banche di organi artificiali, delle macchine per prolungare la vitaecc. Questi sforzi a carattere industriale rischiano di occupare tutta la nostra energia e tutto il nostro tempo, rischiamo di diventare gli schiavi di una sopravvivenza ideale. La cultura è anche una maniera di occuparsi della morte. Costruire piramidi piuttosto che ospedali, gli egiziani non erano tutto sommato così pazzi. I cimiteri, i mausolei per gli avi, i funerali non sono altro che uno spreco di materiale ed energia: salvano delle vite (contro l'industria della vita). Se non saremo tutti capaci di accettare la morte, in un modo o nell'altro continueremo ad uccidere e ad essere uccisi». ([[P.M.]], [http://www.lyber-eclat.net/lyber/bolo/bete.html BETE] in «Bolo'Bolo»)
: «La guerra e la medicina, la violenza e la malattia, la morte venuta da dentro o da fuori: ecco i limiti che sembrano assoluti nella nostra attuale esistenza. Abbiamo anche paura degli altri e del nostro corpo. Ecco perché mettiamo la nostra fiducia tra le mani degli specialisti e degli scienziati. Così come noi siamo divenuti incapaci di comprendere i segnali che ci lancia il nostro corpo (dolori, malattie e tutti i sintomi possibili) così la medicina è rimasta una delle ultime scienze di cui la legittimazione è rimasta più o meno intatta. La maggior parte di ogni salto tecnologico, al di là che le sue conseguenze siano o no catastrofiche, è stato giustificato dalle possibilità di un suo uso medico (energia nucleare, chimica, aeronautica, programmi spaziali ecc.). La vita è considerata un valore assoluto, indipendentemente dall'ideologia e la cultura. Anche il regime politico più brutale e totalitario guadagna consensi se è capace di aumentare la durata media di vita. Per molto tempo non saremo più capaci di comprendere il nostro corpo e di preoccuparci di ciò che è alla base della nostra identità culturale, noi dipendiamo dalla dittatura medica e da una classe di religiosi che può definire praticamente tutti gli aspetti della nostra vita. Primi fra tutte le istituzioni, gli ospedali sono i più totalitari e gerarchici. Se la vita (nella sua accezione bio-medica), fosse il principale valore, dovremmo possedere un immenso complesso medico, delle attrezzature per le cure intensive in ogni casa, delle banche di organi artificiali, delle macchine per prolungare la vita ecc. Questi sforzi a carattere industriale rischiano di occupare tutta la nostra energia e tutto il nostro tempo, rischiamo di diventare gli schiavi di una sopravvivenza ideale. La cultura è anche una maniera di occuparsi della morte. Costruire piramidi piuttosto che ospedali, gli egiziani non erano tutto sommato così pazzi. I cimiteri, i mausolei per gli avi, i funerali non sono altro che uno spreco di materiale ed energia: salvano delle vite (contro l'industria della vita). Se non saremo tutti capaci di accettare la morte, in un modo o nell'altro continueremo ad uccidere e ad essere uccisi». ([[P.M.]], [http://www.lyber-eclat.net/lyber/bolo/bete.html BETE] in «Bolo'Bolo»)


==Note==
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