Digiuno

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Il digiuno è una pratica molto antica che consiste nell'eliminazione per un determinato periodo di tempo di cibi solidi e/o liquidi (da qui le varie differenze, per esempio, tra "digiuno parziale" - praticato con l'ausilio di frullati e bevande varie - e digiuno totale, ossia quello in cui ci si nutre esclusivamente di acqua). Il digiuno (chiamato in questi casi "digiuno terapeutico") è una pratica fondamentale per determinate scuole di pensiero e salutistiche (igienismo, Ehretismo e molte altre branche della naturopatia), in quanto, per la maggior parte delle teorie mediche alternative, avrebbe delle proprietà straordinarie.

Le origini del digiuno

Il digiuno, inteso come ripresa di una tecnica naturopatica e salutistica, non è stato mai del tutto compreso e studiato a fondo nell'era moderna e nel passato recente in generale: si pensi che le prime apparizioni del digiuno si hanno in tempi molto antichi, circa i primi millenni a.C., mentre l'apparizione più importante successiva del digiuno avviene nella Bibbia, testo costellato di suoi riferimenti. Uno dei più ferventi sostenitori del digiuno, Arnold Ehret, affermava che la Bibbia originariamente narrasse dell'uomo Gesù che, senza alcuna interferenza o intervento divino, aveva raggiunto un livello di salute fisica, mentale e spirituale superiore solo vivendo e alimentandosi secondo la natura dell'Essere Umano ma che, visto il livello medio di salute e stile di vita dovuto a una errata concezione e interpretazione della Natura umana (che, a detta di alcuni, è sempre esistita e sopravvive fino ad oggi, con la menzogna dell'uomo onnivoro), le sue azioni, da meravigliose venissero scambiate per miracolose, con successive "fantasiose" aggiunte al testo che deformavano la vera storia [1]. Il digiuno, dal medioevo fino al passato più recente, è sempre stato rappresentato come qualcosa di negativo e come una lotta nei confronti della vita e il benessere: per fare un esempio nella letteratura medioevale, Dante, nell'Inferno, narra la storia del Conte Ugolino che, additato dai contemporanei come traditore per aver donato dei castelli a Lucca e Firenze, nemiche di Pisa, viene rinchiuso in una torre con i figli e i nipoti e lì viene lasciato morire di fame; Dante rappresenta qui il digiuno, anche se forzato, come immagine di orrore e sofferenza tanto che non ci dice se Ugolino, una volta che i figli e i nipoti sono morti, muore per la fame o si sfama con i loro corpi (immagine ancor più raccapricciante), ma finisce così:

«"[...]ond'io mi diedi,
già cieco, a brancolar sovra ciascuno,
e due dì li chiamai, poi che fur morti.
Poscia, più che il dolor, potè'l digiuno" »
(Dante, Inferno, Canto XXXIII, vv. 72 - 75)
« "[...] per cui incominciai, ormai cieco, a brancolare sopra ciascuno di loro, e li chiamai per due giorni, dopo che furono morti: poi, più del dolore, ebbe potere su me il digiuno." »

Da questo testo si può evincere come, già dalle fondamenta di quelle che sono la lingua e la cultura italiane, il digiuno, come altre forme e teorie di comprensione e applicazione della natura umana e biologica, non siano mai state riconosciute dalla medicina e dalla cultura dominanti e, pertanto, come queste teorie dimostrate presumibilmente sempre, vengano chiamate alternative (medicina alternativa, cultura alternativa ecc.).

Il digiuno secondo Arnold Ehret

Uno dei più ferventi e attivi sostenitori dei benefici del digiuno fu Arnold Ehret, un insegnante di disegno e naturopata tedesco che, nel corso della sua vita, elaborò una teoria medica e naturopatica (anche se i suoi studi a riguardo della Natura umana rivelano qualcosa che va al di là della semplice ricerca della salute - una filosofia) che arrivò a dimostrare non scientificamente ma attraverso numerose guarigioni e effetti sulla salute fisica, mentale e spirituale non solo sua, ma anche di pazienti che aveva incontrato e curato nella clinica da lui fondata in Svizzera.

Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco

Quello che Ehret elaborò negli anni fu una particolare dieta e stile di vita, basata su una visione tutta nuova dell'essere umano e della sua natura che, oltre a riconsiderare fisiologia, la teoria dei germi e gli effetti del cibo sulla persona, arrivava a criticare il sistema medico, scientifico e parte di quello naturopatico dell'epoca (lui definiva le Cliniche Mediche Scientifiche come il "macello dell'umanità" [2]). Ehret affermava che tutti i mali e che colpivano l'uomo, catalogate come malattie con migliaia di nomi scientifici dalla medicina ufficiale, non erano altro che un accumulo nell'intestino e nell'apparato digerente in generale della sostanza che lui chiama muco; quest'ultimo non è inteso come oggi, ossia la secrezione dei polmoni della sostanza chiamata anche catarro, ma di una sostanza collosa prodotta da cibi innaturali e dannosi (quali carne, latticini, cibi amidacei, farinacei ecc.) che, attaccandosi alle pareti dell'intestino, si depositavano anche per decenni, andando a essere assorbite e immesse nel flusso sanguigno, provocando quelle "malattie" che non erano altro che il tentativo del corpo di espellere questa sostanza dannosa (per lui c'erano diverse forme di muco: secche - come per esempio la forfora - e fluide - come catarro, depositi intestinali ecc.). Alcune delle più dannose sostanze per Ehret erano anche l'albumina e gli acidi urici, prodotte soprattutto da latticini e carne (argomento odierno di sostegno della scelta vegan e vegetariana per motivi salutistici). Questa considerazione consisteva nella critica principale della naturopatia dell'epoca, poiché allora le cliniche di medicina naturale credevano che l'albumina, espulsa attraverso urine e feci dopo una disintossicazione, dovesse essere reintrodotta in gran misura attraverso grandi quantità di latte, latticini, uova e altri prodotti animali.

Il ruolo del digiuno

Il digiuno, quindi per Ehret, era un mezzo attraverso il quale la Suprema Salute della Natura si manifestava; secondo lui, non mangiando, il muco e le tossine "esplodevano" (in relazione al grado di intossicazione della singola persona) tentando in tutte le maniere di venir fuori e manifestandosi nelle malattie: per esempio la febbre sopraggiungeva poiché in circolo c'era un gran trasporto di muco, e ciò provocava un attrito considerevole nelle pareti del corpo, che andava a surriscaldarsi. A differenza di altri naturopati, Ehret non sosteneva la necessità di una terapia d'urto, ma graduale, tanto che uno dei pilastri del suo processo di guarigione è la dieta di transizione.

Il digiuno oggi

L'immagine luciferina del digiuno è rimasta intatta fino ai giorni nostri: basti pensare in cosa consiste una delle forme di protesta pacifica considerata tra le più decise e forti: lo sciopero della fame, ovvero il tentativo di scuotere la coscienza di un avversario e le conseguenti decisioni determinanti una determinata lotta, minacciando di lasciarsi morire di fame (un famoso "scioperante della fame" nell'ambito libertario e animalista fu Barry Horne, distintosi quando si lasciò morire di fame nel tentativo di scendere a trattative con il partito laburista). Nonostante ciò molti naturopati e medici alternativi stanno riprendendo la pratica del digiuno e ne stanno riconoscendo i benefici e inoltre si stanno formando, per esempio, comunità Ehretiste [3]. Nonostante questa apparente riscoperta e rinascita, seppure molto tenue, dei cosiddetti rimedi alternativi, questo aspetto rimane sempre in netto contrasto con le verità mediche e culturali ufficiali tanto da generare conflitti e, in certi casi, repressioni vere e proprie.

Voci correlate

Bibliografia

  • Arnold Ehret, Digiuno Razionale

Note

  1. Arnold Ehret, Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco.
  2. Arnold Ehret, Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco, Cenni Biografici.
  3. Metodo Ehret. Ovviamente la comunità Ehretista e l'Ehretismo in generale non sono rappresentati solo dal sito, ma anzi soprattutto da persone che si riconoscono nelle intuizioni e hanno fiducia negli studi di Ehret.