Colonie libertarie

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Con il termine colonie libertarie (o comunità libertarie) s'intende la creazione di spazi liberi, più o meno ampi, che vengono autogestiti secondo varie modalità (ecovillaggi, squat, mutualismo, cooperazione ecc.).

Colonie libertarie. Un po' di storia

La storia delle colonie libertarie è lunga e articolata; individui e gruppi vari, in luoghi e tempi differenti, svilupparono idee e progetti differenti, tutti però accomunati dalla volontà di autogestirsi.

Comunità e cooperative, sorte ovunque, ne sono un esempio lampante: in Belgio ("Colonia L'Essai"), in Brasile ("La Cecilia"), in Francia (Aiglemont, Romainville, etc.), in Paraguay ("Mosé Bertoni"), in Uruguay ("la Comunidad del Sur").

In Italia, nel 1877, la Banda del Matese organizzò un'insurrezione con il sogno di costruire la comunità anarchica del Matese. In Francia, durante l'inizio del XX secolo, la corrente anarco-individualista sperimentò, in quelle che venivano chiamate «comunità libertarie», tanto i principi del comunismo quanto quelli dell'individualismo. Sempre in Francia, durante gli anni del 1970, si sviluppò, nel Larzac, una corrente di pensiero che proclamava il «ritorno alla terra». Questo movimento auspicava il distacco dalla società capitalistica e lo sviluppo di condizioni di vita, ognuno in linea con la propria individualità e in contrapposizione alla società di massa, considerata la negazione assoluta dell'individualità.

Ancora oggi, in tutto il mondo, nascono spazi autogestiti o occupazioni dove si cerca di costruire una vita al di fuori degli schemi capitalistici (lavoro, autorità cui sottomettersi, soldi, consumismo ecc.) e dove si inventano nuove forme di scambio e di relazioni interpersonali.

Esempi di colonie libertarie

  1. Nei pressi di un'enclave del Madagascar orientale, precisamente nell'isola di Santa Maria, negli anni 1670-1690, viene costituita dai pirati la colonia LibertaLia (nella città di Ambodifotora è ancora possibile osservare i resti della colonia).
  2. La comunità utopica di Hopedale (1841-1856) viene fondata da Adin Ballou (1803-1890) nello Stato del Massachussets (USA).
  3. Negli USA, dal 1847 al 1860, Josiah Warren gestisce a 30 miglia da Cincinnati la colonia di Utopia.
  4. A New York il 21 marzo del 1851 viene fondata la comunità di Modern Times (poi rinominata Brentwood).
  5. In Italia, dal 1887 al 1890, Giovanni Rossi e altri anarchici, fondano e dirigono a Cittadella una colonia agricola libertaria.
  6. In Brasile, nel 1891, Giovanni Rossi ed altri emigrati italiani fondano la colonia di La Cecilia (disciolta nel 1894).
  7. Nel 1896 in Paraguay viene fondata la cooperativa Cosme.
  8. In Inghilterra, nel Cotswolds, presso Stroud, Gloucesteshire, la Whiteway Colony viene fondata nel 1898. La colonia esiste ancora oggi e, nonostante abbia perso la sua natura anarchica, sono ben presenti e visibili le sue radici libertarie (assemblee pubbliche)
  9. In Francia, tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX, nascono diverse colonie libertarie (Aiglemont, Vaux, Saint-Maur, Campuis e tante altre). La colonia di Aiglemont, L'Essai, viene creata da Fortunè Henry; la morte di Émile Henry modificano però le idee di Fortunè, “convertendolo” verso gli ideali di una rivoluzione pacifica, d'amore e d'armonia. L'esperienza durò sino al 1909.
  10. Tentativo da parte di Jesús Flores Magón, Ricardo Flores Magón e Enrique Flores Magón di creare una Repubblica socialista libertaria nella Bassa California.
  11. Nel 1921 a Stapleton, nel North Yorkshire, viene fondata la Stapleton Colony, colonia pacifista cristiana ed anarchica.
  12. Nel 1921 viene fondata a Mosca la Life and Labor Commune, comunità agricola tolstojana, poi trasferita nella Siberia centrale, non lontano da Novokuznetsk.
  13. Nel 1929 la Korean Anarchist Communist Federation dichiara l'autonomia della regione dello Shinmin (Manciuria) e l'autogestione delle risorse da parte dei 2 milioni di abitanti (l'autogestione terminerà nel 1931).
  14. In Danimarca, nel 1971, viene fondata la comune di Christania.
  15. Nel 1973, presso Merlieux (nord della Francia) nasce la comunità anarchica Moulin di Parigi. Il villaggio diviene un luogo di dibattito politico e pubblico, di autogestione scolastica, di pasti consumati in comune ecc.
Quartiere libero di Christiania
  1. Nel 1982 ad Oslo viene fondata la comunità di Blitz (anarchica, socialista, comunista).
  2. Nel 1992, a Gand (Belgio), viene costituita, in contrapposizione all'Unione Europea, la Comunità Anarchica Europea (AEC). Tra i vari progetti l'AEC organizza una cucina mobile per i periodi di sciopero e lotta antipadronale, produzioni di prodotti agricoli ecc.
  3. Nel 1993 a Detroit viene fondata la comunità di Trumbullplex.
  4. Nel 1994 i popoli del sud del Messico si rivoltano contro il trattato del libero commercio tra Messico, Canada e USA; il movimento zapatista (EZLN) chiede per il proprio popolo dignità, terra e libertà d'autogestirsi.
  5. Nel gennaio del 1995 viene fondata a Francavilla Fontana (nei pressi di Brindisi), dai membri di un collettivo anarchico di Lecce, quasi tutti redattori della rivista "Senza Patria", e da altri giovani di Berlino, la comune di Urupia.
  6. Nel 1996, presso Earner Creek (Oregon, USA), Earth First! organizza il blocco delle strade per impedire il taglio della foresta. Quest'azione si trasforma ben presto in un ecovillaggio chiamato Cascadia Free State. L'esperienza termina dopo 6 mesi ma l'obiettivo viene però raggiunto.
  7. Il 24 dicembre 1999, a Corcovade in Patagonia (Argentina), i Mapuche si sono riappropriati di 150 ettari di terre, appartenenti alla polizia provinciale e che anticamente erano state un loro possedimento. Viene creata la comunità di Pillan Mahuiza. La comunità è costretta a difendersi dalla violenta repressione istituzionale e poliziesca. Pillan Mahuiza è vicinissima ad altre colonie libertarie dei Mapuche: Cerro Centinela (7 km), Corcovado (10 km), Carrenleufu (25 km), Lago Rosario (45 km), e Sierra Colerada (50 km).
  8. Le comuni libere di Kabylie, 2001-??
  9. La crisi argentina, dove, fin dal dicembre 2001, una gran parte della popolazione manifesta quasi quotidianamente con slogan «Que se vayan todos!» («Che se ne vadano tutti!»), si organizzano in assemblee di quartiere, in cui si pratica l'autogestione (fabbriche e supermercati vengono autogestiti).
  10. In Messico, durante gli anni 2002 e 2003, la comune di Atenco decide di autogestirsi fronteggiando la violenta repressione delle autorità.

Principi delle colonie libertarie

In passato i mezzi attraverso i quali le colonie, e i suoi abitanti, si sostentavano erano essenzialmente l'agricoltura e l'artigianato. Attualmente invece vengono svolte diverse mansioni che abbracciano varie tipologie di lavoro (o non-lavoro), ogni individuo si pone al servizio della colonia, mettendo a disposizione le proprie capacità.

I principi attraverso i quali i “coloni”, oggi come ieri, gestiscono la vita comunitaria sono immutabili: l'autogestione, il mutualismo, la cooperazione, la collettivizzazione ecc. Le decisioni vengono prese collettivamente, seguendo il principio del consenso e della uguaglianza assoluta degli individui.

Spesso, soprattutto gli individualisti, si praticano e si diffondono lingue internazionali come l'ido o l'esperanto, in modo da annullare le barriere delle frontiere e della nazionalità. Inoltre ci si oppone alle decisioni "calate dall'alto" praticando l'obiezione alle tasse, ai vaccini, alle istituzioni del matrimonio, del voto, dell'esercito ecc.

Voci correlate

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