Ricardo Flores Magón

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Ricardo Flores Magón

Ricardo Flores Magón (San Antonio Eloxochitlán, Messico, 16 settembre 1874 - Fort Leavenworth, Kansas, 21 novembre 1922) è stato un giornalista, un anarchico ed un rivoluzionario messicano.

«Quello che noi attualmente chiamiamo pigrizia è, piuttosto, il disgusto che gli uomini provano per la rottura delle loro schiene in cambio di miseri salari e misere esistenze, inoltre vengono malvisti e disprezzati dalla classe da cui vengono sfruttati - mentre quelli che non fanno nulla di utile vivono come principi e sono riveriti e rispettati da tutti.» (Ricardo Flores Magón in Regeneración)

Biografia

Ritratto di Clifford Harper.

Ricardo Flores Magón nasce nella provincia di Oaxaca il 16 settembre 1874 in un'umile famiglia dalla tradizione liberale. Quando è ancora studente in Messico, nel 1892, conosce per la prima volta il carcere per aver manifestato contro la dittatura di Porfirio Díaz. Nel 1895 diviene avvocato.

Il Partito Liberale Messicano

Exquisite-kfind.png Vedi Partito Liberale Messicano.
Junta Organizadora del PLM nel 1910: Anselmo L. Figueroa, Práxedis G. Guerrero, Ricardo Flores Magón, Enrique Flores Magón e Librado Rivera.

Nel 1900, quando ha 26 anni, fonda con suo fratello Jesús il giornale Regeneración, il più importante della sinistra messicana di tutti i tempi. L'anno seguente, il 22 maggio, è condannato ad un anno di detenzione per «insulti al presidente». Scontata la pena, insieme al fratello Enrique pubblica «El Hijo del Ahuizote», un giornale satirico. Tra il 1902 e il 1908 pubblica diversi articoli utilizzando i seguenti pseudonimi: Escorpión, Anakreón e Netzahualpilli.

Nel 1904 va in esilio a San Antonio (Texas) per sfuggire alla repressione del governo messicano e l'anno seguente è tra i fondatori del Partido Liberal Mexicano (PLM). Regeneración, che era stato fatto ricomparire in Texas e poi trasferito a St-Louis, intanto riscuote un buon successo arrivando ad una tiratura di circa 30.000 copie. Espulso nel 1906 dagli Stati Uniti d'America, Magón sceglie di rifugiarsi in Canada.

Il PLM organizza, tra il 1906 e il 1908, molte rivolte popolari che anticiperanno la Rivoluzione messicana, tra le quali quelle del 30 settembre 1906 e l'insurrezione generale del giugno 1908 sono le più importanti. Il 23 agosto 1907 Flores Magón, Juan Sarabia e Villarreal sono incarcerati per 3 anni, per aver costituito negli USA nel 1905 la Junta Organizadora del Partido Liberal Mexicano con chiari intenti rivoluzionari e aver fatto ricomparire Regeneración a Los Angeles. Nel frattempo che Ricardo sconta la pena, il 9 febbraio 1908, Il Manifesto al popolo americano è pubblicato da «Mother Earth», giornale anarchico di Emma Goldman. Dalla sua prigione Ricardo afferma il suo ideale anarchico, segno che le detenzioni non riescono a piegarlo.

Insurrezione in California e Messico

Exquisite-kfind.png Vedi Insurrezione della Bassa California.
Ricardo Flores Magón con la sua compagna María Talavera Broussé.
Il giornale Regeneración, fondato dai tre fratelli Flores Magón.

Nel 1911 inizia l'insurrezione anarchica della Bassa California, insieme al fratello Enrique e ad altri anarchici dell'IWW con cui era entrato in stretti rapporti. In gennaio gli insorti prendono Mexicali, in febbraio Los Algodonales, in marzo Tecate, in maggio Tijuana. Il 23 settembre 1911 la Junta Revolucionaria Anarquista del PLM di Los Angeles (Ricardo Flores Magón, Librado Rivera, Anselmo L. Figueroa e Enrique Flores Magón) pubblica un Manifesto anarco-comunista [1] in cui si incitavano i messicani a lottare contro l'autorità, il clero e il capitale. Secondo quanto riporta la Wikipedia spagnola, vi sarebbero testimonianze che attesterebbero anche una corrispondenza tra Ricardo Flores Magón e Emiliano Zapata, e che nel 1913, con il tramite di Antonio de Pío Araujo, la Junta Organizadora del PLM si sia trasferita nello Stato del Morelos, dove godeva della protezione degli zapatisti [2].

Arrestato nuovamente ed internato nel carcere di McNeil (USA) nel 1914, ne esce grazie alla solidarietà internazionale. Ricardo, nel 1915, va allora a vivere in una Comunità nei pressi di Los Angeles e mette in opera la propria opera teatrale: Tierra y Libertad. Nel 1916 è di nuovo privato della sua libertà: Emma Goldman e Alexander Berkman raccolgono fondi e pagano la sua cauzione. Flores Magón pubblica un manifesto contro la guerra mondiale, in cui gli USA sono entrati a partire dal 1916, e incita alla sollevazione. Nel 1918 è arrestato e condannato a 20 anni di galera da scontare nella prigione di Fort Leavenworth (Kansas), per aver scritto, pubblicato e diffuso, insieme a Librado Rivera, un manifesto diretto agli anarchici del mondo. Quando nel 1920 il governo messicano tenta di ingraziarselo concedendogli una pensione a vita, egli coerentemente la rifiuta e sceglie di restare in carcere.

Intransigente sino alla fine

Nel 1921 rifiuta di pentirsi pubblicamente delle sue idee per ottenere l'indulto: «Pentirmi? Non ho sfruttato il sudore, il dolore, la fatica e neanche il lavoro altrui. Non ho oppresso una sola anima, non ho nulla di cui pentirmi. Stando così le cose, non rinuncerò all'ideale, venga quel che venga». Il 21 novembre del 1922 è assassinato (era malato e quasi cieco) nella cella della prigione. I lavoratori messicani riescono a trasferire le sue spoglie fino a Città del Messico e lo tumulano nella cerchia degli uomini illustri.

Il pensiero

Exquisite-kfind.png Vedi Magonismo.

Flores Magón studiò le opere e le idee di molti anarchici, sia quelle dei filosofi della "prima generazione", come Michail Bakunin e Pierre Joseph Proudhon, e sia anche dei suoi contemporanei: Élisée Reclus, Charles Malato, Errico Malatesta, Anselmo Lorenzo, Emma Goldman, Fernando Tarrida del Mármol e Max Stirner, senza trascurare anche Karl Marx e Henrik Ibsen.

Il pensiero comunista di Magón tuttavia fu fortemente influenzato soprattutto dalle opere di Kropotkin, in particolare da La conquista del pane [3] che lo indusse a progettare l'insurrezione della Bassa California nel 1911.

La sua elevata formazione culturale e politica gli consentì di divenire l'ideologo della Rivoluzione messicana e del Partito Liberale Messicano. Una parte dei postulati del partito liberale (soppressione della pena di morte per i prigionieri politici e quelli comuni, obbligatorietà della scuola sino ai 14 anni, salario minimo garantito, espropriazione dei latifondi, regolazione oraria della giornata lavorativa ecc.), furono utilizzati per la promulgazione della Legge Operaia del 1915 e della legislazione messicana, una delle più libertarie dell'epoca, ispirata al movimento sindacale del 1920.

I fratelli Magón

Exquisite-kfind.png Vedi Fratelli Magón.
I fratelli Enrique, Ricardo e Jesús Flores Magón, giornalisti e anarchici.

Ricardo condivise una parte del suo percorso politico insieme ai fratelli Jesús (1871-1930) ed Enrique (1877-1954). Fu particolare merito dei sacrifici e della fermezza della madre, Margarita Ortega, se i tre ragazzi poterono ricevere una buona istruzione, senza però farli dimenticare il pueblo e le loro radici indigene.

Enrique Flores Magón fu un politico e scrittore, mentre Jesús fece l'avvocato. I 3 Magón partendo da un vago pensiero liberale, si spostarono via via a sinistra ed in poco tempo abbracciarono il pensiero anarcocomunista di Kropotkin e Malatesta. Tutti e tre parteciparono alla fondazione del giornale Regeneración, anche se, a dire il vero, Jesús fu il meno radicale (è però il primo dei tre fratelli ad andare in prigione per essersi opposto al regime di Porfirio Díaz), al punto da rompere con Ricardo e Enrique a causa del loro estremismo.

Quando Ricardo ed Enrique, oltre ad altri anarchici di diversa nazionalità, tentarono un' insurrezione anarchica della Bassa California, per creare una repubblica socialista indipendente da Messico e Stati Uniti, Jesús cercò di intervenire diplomaticamente, ma inutilmente. Enrique invece fu in maggiore sintonia con Ricardo, insieme infatti fondarono il Partito Liberale Messicano, di chiara tendenza anarchica e rivoluzionaria.

L'iniziativa più importante a cui i fratelli Magón legarono il proprio nome fu senza dubbio la Rivoluzione messicana. Per questa e ad altre imprese dovettero subire, in varie riprese, la dura repressione degli apparati repressivi del potere (carcere, arresti, perquisizioni, persecuzioni varie ecc.).

Citazioni

  • «Il diritto di ribellione è sacro».
  • «La ribellione è la vita: la sottomissione è la morte».
  • «Andiamo a prenderci la vita».
  • «Popolo degradato, popolo tirannizzato».
  • «Non sono magonista, sono anarchico. Un anarchico non ha idoli».
  • «Sono anarchico e non potrei, senza rimorsi e vergogna, ricevere del denaro rubato al popolo per il governo».
  • «È evidente che il popolo messicano è preparato all'arrivo del comunismo, perché lo ha praticato da secoli, almeno in parte».

Note

Scritti

Voci correlate

Collegamenti esterni