Giovanni Forbicini: differenze tra le versioni

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[[File:Forbicini1.jpg|thumb|180 px|Giovanni Forbicini]]'''Giovanni Forbicini''' (Castel Bolognese, Ravenna, [[25 marzo]] [[1874]] – Roma, [[28 marzo]] [[1955]]) è stato anarchico, [[sindacalista]] e [[antifascista]] italiano.
[[File:Forbicini1.jpg|thumb|180 px|Giovanni Forbicini]]'''Giovanni Forbicini''' (Castel Bolognese, Ravenna, [[25 marzo]] [[1874]] – Roma, [[28 marzo]] [[1955]]) è stato [[anarchico]], [[sindacalista]] e [[antifascista]] italiano.
 
== Biografia ==
== Biografia ==
Nato il [[25 marzo]] [[1874]] a Castelbolognese <ref>Castel Bolognese è stato anche il paese natale di [[Armando Borghi]], altro celebre anarchico italiano</ref>, '''Giovanni Forbicini''' è figlio dell'imbianchino Francesco Forbicini e di Maria Barbieri. A causa delle difficoltà economiche, quando Giovanni è ancora bambino, la famiglia si trasferisce a Roma in cerca di maggiori fortune. È proprio nella capitale che si svilupperà tutta la sua intensa attività politica.
Nato il [[25 marzo]] [[1874]] a Castelbolognese <ref>Castel Bolognese è stato anche il paese natale di [[Armando Borghi]], altro celebre anarchico italiano</ref>, '''Giovanni Forbicini''' è figlio dell'imbianchino Francesco Forbicini e di Maria Barbieri. A causa delle difficoltà economiche, quando Giovanni è ancora bambino, la famiglia si trasferisce a Roma in cerca di maggiori fortune. È proprio nella capitale che si svilupperà tutta la sua intensa attività politica.
=== La vocazione anarchica ===
=== La vocazione anarchica ===
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Congedato quasi immediatamente dopo la chiamata alle armi (dicembre [[1894]]), Forbicini riprende con vigore l'attività anarchica insieme ai compagni a lui ideologicamente più affini: [[Ciro Corradini]], [[Armando Acciarino]], [[Giuseppe Del Bravo]], [[Enrico Bartolini]] e [[Dante Lucchesi]]. Le persecuzioni politiche però non sono certo terminate, subito dopo l'attentato del [[1898]] alla Principessa d'Austria compiuto dall'anarchico [[Luigi Lucheni]], viene tratto in arresto assieme ad un gruppo di [[anarchici]] con l'accusa di concorso morale con l'omicidio. Si tratta di chiare accuse prive di fondamento e per questo tutti gli imputati saranno in breve assolti. Arrestato ancora una volta il [[7 agosto]] [[1900]] con la solita imputazione di associazione a delinquere, viene nuovamente rilasciato e posto in [[libertà]] il [[24 ottobre]].
Congedato quasi immediatamente dopo la chiamata alle armi (dicembre [[1894]]), Forbicini riprende con vigore l'attività anarchica insieme ai compagni a lui ideologicamente più affini: [[Ciro Corradini]], [[Armando Acciarino]], [[Giuseppe Del Bravo]], [[Enrico Bartolini]] e [[Dante Lucchesi]]. Le persecuzioni politiche però non sono certo terminate, subito dopo l'attentato del [[1898]] alla Principessa d'Austria compiuto dall'anarchico [[Luigi Lucheni]], viene tratto in arresto assieme ad un gruppo di [[anarchici]] con l'accusa di concorso morale con l'omicidio. Si tratta di chiare accuse prive di fondamento e per questo tutti gli imputati saranno in breve assolti. Arrestato ancora una volta il [[7 agosto]] [[1900]] con la solita imputazione di associazione a delinquere, viene nuovamente rilasciato e posto in [[libertà]] il [[24 ottobre]].
=== L'elezione alla Camera del Lavoro===
=== L'elezione alla Camera del Lavoro===
Il "lavoro" di Forbicini va inquadrato in una fase storica in cui il [[movimento anarchico]] italiano è in piena espansione in tutto il paese grazie all'influenza esercitata in vari ambiti, da quello artistico a quello politico-sociale e soprattutto sindacale. Nell'agosto del [[1901]] l'anarchico romano sceglie di candidarsi alla Commissione Esecutiva della Camera del Lavoro di Roma, risultando eletto con 1519 voti insieme ad [[Aristide Ceccarelli]] e Varagnoli.
Il "lavoro" di Forbicini va inquadrato in una fase storica in cui il [[movimento anarchico]] italiano è in piena espansione in tutto il paese grazie all'influenza esercitata in vari ambiti, da quello artistico a quello politico-sociale e soprattutto sindacale. Nell'agosto del [[1901]] l'anarchico romano sceglie di candidarsi alla Commissione Esecutiva della Camera del Lavoro di Roma, risultando eletto con 1519 voti insieme ad [[Aristide Ceccarelli]] e Varagnoli.


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=== Forbicini, l'antifascismo e gli Arditi del Popolo ===
=== Forbicini, l'antifascismo e gli Arditi del Popolo ===
Nel dopoguerra riprende il suo attivismo in favore della rinascita del [[movimento anarchico]] romano e per la ricostituzione della "Federazione anarchica laziale". Forbicini è anche tra i promotori del gruppo romano "Il Pensiero", che vorrebbe fungere da punto di riferimento organizzativo non appena sarebbero esplosi moti insurrezionali allora ritenuti inevitabili. Rappresentante degli anarchici romani (insieme a [[Temistocle Monticelli]]) al convegno nazionale fiorentino che porta alla nascita dell'[[Unione Comunista Anarchica Italiana]] (UCAI), si fa promotore di principi organizzativi ben saldi: l'UCAI, infatti, all'[[autonomia]] dei gruppi e delle unioni preferisce la creazione di un Comitato di Coordinamento affidato al gruppo di Ancona, cui partecipano vari rappresentanti locali. Forbicini e [[Temistocle Monticelli]] rappresenteranno gli anarchici romani.
Nel dopoguerra riprende il suo attivismo in favore della rinascita del [[movimento anarchico]] romano e per la ricostituzione della "Federazione anarchica laziale". Forbicini è anche tra i promotori del gruppo romano "Il Pensiero", che vorrebbe fungere da punto di riferimento organizzativo non appena sarebbero esplosi moti insurrezionali allora ritenuti inevitabili. Rappresentante degli anarchici romani (insieme a [[Temistocle Monticelli]]) al convegno nazionale fiorentino che porta alla nascita dell'[[Unione Comunista Anarchica Italiana]] ([[UCAI]]), si fa promotore di principi organizzativi ben saldi: l'UCAI, infatti, all'[[autonomia]] dei gruppi e delle unioni preferisce la creazione di un Comitato di Coordinamento affidato al gruppo di Ancona, cui partecipano vari rappresentanti locali. Forbicini e [[Temistocle Monticelli]] rappresenteranno gli anarchici romani.


Abbracciato definitivamente il pensiero comunista-anarchico, nel novembre [[1920]] è membro del Consiglio Generale dell'[[Unione Anarchica Italiana]] (UAI), che aveva sostituito l'[[Unione Comunista Anarchica Italiana]], e della segreteria della Federazione Comunista Anarchica del Lazio. Quando gli squadristi fascisti iniziano a reprimere i movimenti di sinistra, Forbicini si impegna in un'intensa attività antifascista: insieme con [[Spartaco Stagnetti]], [[Temistocle Monticelli]] e [[Ettore Sottovia]] partecipa alla sottoscrizione «mezzo milione a Umanità Nova» per sostenere la ripresa delle attività del giornale anarchico «[[Umanità Nova]]» (riprenderanno il [[14 maggio]] [[1921]]).  
Abbracciato definitivamente il pensiero [[comunista-anarchico]], nel novembre [[1920]] è membro del Consiglio Generale dell'[[Unione Anarchica Italiana]] (UAI), che aveva sostituito l'[[Unione Comunista Anarchica Italiana]], e della segreteria della Federazione Comunista Anarchica del Lazio. Quando gli squadristi fascisti iniziano a reprimere i movimenti di sinistra, Forbicini si impegna in un'intensa attività antifascista: insieme con [[Spartaco Stagnetti]], [[Temistocle Monticelli]] e [[Ettore Sottovia]] partecipa alla sottoscrizione «mezzo milione a Umanità Nova» per sostenere la ripresa delle attività del giornale anarchico «[[Umanità Nova]]» (riprenderanno il [[14 maggio]] [[1921]]).  
Nel dicembre [[1922]] viene denunciato dalle [[autorità]] per il suo impegno [[antifascismo|antifascista]]. Con lui altri celebri anarchici come [[Errico Malatesta]], [[Spartaco Stagnetti]], [[Ettore Sottovia]], [[Gigi Damiani]], [[Ernesto Diotallevi]], [[Luigi Fabbri]] e [[Cesare Ciciarelli]].  
Nel dicembre [[1922]] viene denunciato dalle [[autorità]] per il suo impegno [[antifascismo|antifascista]]. Con lui altri celebri anarchici come [[Errico Malatesta]], [[Spartaco Stagnetti]], [[Ettore Sottovia]], [[Gigi Damiani]], [[Ernesto Diotallevi]], [[Luigi Fabbri]] e [[Cesare Ciciarelli]].  


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[[Categoria:Anarchici|Forbicini, Giovanni]]
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