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Tra il [[1932|'32]] e il [[1940|'40]] Breton scrive alcuni dei suoi libri più importanti: ''I vasi comunicanti'' ([[1932]]), ''L'amore folle'' ([[1937]]), l'''Antologia dell'humour nero'' ([[1937]]). Per paura dell'avanzata del [[Fascismo|nazi-fascismo]] Breton sceglie di lasciare la [[Francia]] e si rifugia negli [[USA]]. Nel [[1946]] ritorna in “[[patria]]” e cerca di rilanciare il movimento surrealista ormai in lento ma inesorabile declino. | Tra il [[1932|'32]] e il [[1940|'40]] Breton scrive alcuni dei suoi libri più importanti: ''I vasi comunicanti'' ([[1932]]), ''L'amore folle'' ([[1937]]), l'''Antologia dell'humour nero'' ([[1937]]). Per paura dell'avanzata del [[Fascismo|nazi-fascismo]] Breton sceglie di lasciare la [[Francia]] e si rifugia negli [[USA]]. Nel [[1946]] ritorna in “[[patria]]” e cerca di rilanciare il movimento surrealista ormai in lento ma inesorabile declino. | ||
===Ritorno all'anarchia=== | ===Ritorno all'anarchia=== | ||
[[Image: Logo Fédération Anarchiste.jpg|200px|thumb|Logo [[Fédération anarchiste|F.A]]]] | [[Image: Logo Fédération Anarchiste.jpg|200px|thumb|Logo [[Fédération anarchiste|F.A.]]]] | ||
A partire dal [[1947]], cominciano a sorgere dubbi in lui sul socialismo marxista, soprattutto adesso che il suo grande amico [[Lev Trotsky]] era stato assassinato. Durante l'anno, il giornale anarchico francese «[[Le Libertarie]]», a dimostrazione di questo suo ritorno di fiamma verso le idee libertarie, pubblica molti contributi dei surrealisti. Le affinità tra surrealisti e anarchici erano dovute all'ambizione di entrambi di proporre all'essere umano una poetica dell'amore e un'[[etica]] della [[libertà]], in antitesi alla violenza e all'odio del XX° secolo. André Breton è tra i primi a riconoscerlo: «Al di sopra dell'arte, della poesia, che lo si voglia o no, sventola una bandiera rossa e nera» <ref name="bre">[http://archive.is/9hG4f Surrealismo, tantrismo, alchimia, anarchismo. Quattro vie convergenti]</ref>. | A partire dal [[1947]], cominciano a sorgere dubbi in lui sul socialismo marxista, soprattutto adesso che il suo grande amico [[Lev Trotsky]] era stato assassinato. Durante l'anno, il giornale anarchico francese «[[Le Libertarie]]», a dimostrazione di questo suo ritorno di fiamma verso le idee libertarie, pubblica molti contributi dei surrealisti. Le affinità tra surrealisti e anarchici erano dovute all'ambizione di entrambi di proporre all'essere umano una poetica dell'amore e un'[[etica]] della [[libertà]], in antitesi alla violenza e all'odio del XX° secolo. André Breton è tra i primi a riconoscerlo: «Al di sopra dell'arte, della poesia, che lo si voglia o no, sventola una bandiera rossa e nera» <ref name="bre">[http://archive.is/9hG4f Surrealismo, tantrismo, alchimia, anarchismo. Quattro vie convergenti]</ref>. | ||