Carlo Rosselli: differenze tra le versioni

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Nel [[1926]] si sposa con l'eterna fidanzata Marion Cave, a luglio abbandona l'insegnamento e subisce la soppressione [[fascismo|fascista]] del giornale socialista ''Il Quarto Stato'', che indurrà  Carlo Rosselli, Ferruccio Parri <ref> Antifascista integerrimo ed uno dei più significativi leader di Giustizia e Libertà  verrà  messo politicamente fuori gioco ben presto dal duopolio DC-PCI un pò dopo la Liberazione</ref> e Riccardo Bauer ad organizzare l'espatrio clandestino di molti uomini socialisti minacciati dai [[fascismo|fascisti]]: es. Treves, Saragat e Turati.
Nel [[1926]] si sposa con l'eterna fidanzata Marion Cave, a luglio abbandona l'insegnamento e subisce la soppressione [[fascismo|fascista]] del giornale socialista ''Il Quarto Stato'', che indurrà  Carlo Rosselli, Ferruccio Parri <ref> Antifascista integerrimo ed uno dei più significativi leader di Giustizia e Libertà  verrà  messo politicamente fuori gioco ben presto dal duopolio DC-PCI un pò dopo la Liberazione</ref> e Riccardo Bauer ad organizzare l'espatrio clandestino di molti uomini socialisti minacciati dai [[fascismo|fascisti]]: es. Treves, Saragat e Turati.


Condannato insieme a Ferruccio Parri nel [[1927]] a 5 anni di confino a Lipari per aver organizzato l'espatrio di Filippo Turati, riesce ad organizzare la propria fuga insieme ad [[Emilio Lussu]], <ref> «Emilio Lussu inizialmente considerò di scarsa importanza i fascisti, ma ben presto cambiò idea [...] fu sempre consapevole che la vittoria sarebbe stata raggiunta (come in effetti fu) soltanto militarmente: da qui l'organizzazione degli [[Arditi del Popolo]] contro gli squadristi fascisti; la progettazione di un'insurrezione [[antifascismo|antifascista]] e repubblicana in Sardegna; l'intervento nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione di Spagna]] con le Brigate internazionali e la partecipazione alla lotta di liberazione nel Partito_d'azione.» ([http://www.emiliolussu.it/pagine/articolo_dettaglio.asp?categoria=biografia Centro Studi Emilio Lussu]) </ref> <ref>Emilio Lussu scriveva che gli ex combattenti erano tutti dei socialisti potenziali: avevano maturato una concezione internazionalista in trincea…
Condannato insieme a Ferruccio Parri nel [[1927]] a 5 anni di confino a Lipari per aver organizzato l'espatrio di Filippo Turati, riesce ad organizzare la propria fuga insieme ad [[Emilio Lussu]], <ref> «Emilio Lussu inizialmente considerò di scarsa importanza i fascisti, ma ben presto cambiò idea [...] fu sempre consapevole che la vittoria sarebbe stata raggiunta (come in effetti fu) soltanto militarmente: da qui l'organizzazione degli [[Arditi del Popolo]] contro gli squadristi fascisti; la progettazione di un'insurrezione [[antifascismo|antifascista]] e repubblicana in Sardegna; l'intervento nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione di Spagna]] con le Brigate internazionali e la partecipazione alla lotta di liberazione nel Partito_d'azione.» ([http://www.emiliolussu.it/pagine/articolo_dettaglio.asp?categoria=biografia Centro Studi Emilio Lussu]) </ref> <ref>Emilio Lussu scriveva che gli ex combattenti erano tutti dei socialisti potenziali: avevano maturato una concezione internazionalista in trincea...
«Per capire la contraddittorietà , ma anche la sincerità  di quelle tensioni ideali, pensa alle simpatie che [[Impresa di Fiume|la rivoluzione Russa riscuote tra molti legionari Fiumani]]!Si tratta di una pagina di storia che poi è stata “accomodata” e nascosta, ma fa pensare… Perché per il fascismo era importante appropriarsi anche dell'esperienza Fiumana? È semplice: perché il fascismo non aveva la storia del partito socialista, non aveva dietro di sé la cultura cattolica del partito popolare, non aveva neppure le vecchie tradizioni risorgimentali dei liberali; si trattava di un movimento nuovo, che si muoveva solo nella logica della presa del potere, privo di solide radici ideologiche o simboliche, che cercava di “mettere il cappello” ad un'ampia fetta di popolazione in cui era percepibile un disagio istintivo… Il fascismo aveva, insomma, l'esigenza di appropriarsi di una “storia” altrui, non avendone una propria…» (Intervista di [http://www.fumettidicarta.it/RealLife/OriginiAntifascismo/Morte_alla_Morte_Arditi_del_Popolo.htm Ivan Tagiaferri, autore di ''Morte alla morte'' e profondo conoscitore della storia degli [[Arditi del Popolo]]] </ref>[[Francesco Fausto Nitti]], futuro comandante nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] della [[centuria Errico Malatesta]], e [[Gioacchino Dolci]]. Giunti a Parigi nel luglio [[1929]], Rosselli riprende la sua attività  politica nell'ambito del "fuoriuscitismo" [[antifascismo|antifascista]].<ref>[http://www.periodicoliberopensiero.it/recensioni/recensioni_franzinelli_rosselli.htm recensione di Mimmo Franzinelli, Il delitto Rosselli, 9 giugno 1937. Anatomia di un omicidio politico]</ref> Nel novembre [[1929]] è tra i fondatori del [[rivoluzione|movimento rivoluzionario]] [[antifascismo|antifascista]] [[Giustizia e Libertà ]], che unisce democratici, socialisti e repubblicani <ref>[http://www.circolorossellimilano.org/MaterialePDF/nascita_di_giustizia_e_liberta.pdf Nascita di GL]</ref>. Carlo Rosselli, insieme ad [[Alberto Tarchiani]], descrive su «Stampa Libera» il cosiddetto "volo di Bassanesi" <ref name="volo">L'11 luglio 1930 Giovanni Bassanesi volò su Milano lanciando volantini inneggianti alla rivolta contro il regime.  Fonte: [http://www.ps-ticino.ch/sonvico/mondo/pubblicazioni/bassanesi/bassanesi.htmm]</ref> ed edita in lingua francese il testo ''Socialismo liberale''. Nel biennio [1930]-[[1932|32]] Carlo e Nello si occupano delle pubblicazioni [[antifascismo|antifasciste]], in particolare dei «Quaderni di Giustizia e Libertà ».
«Per capire la contraddittorietà , ma anche la sincerità  di quelle tensioni ideali, pensa alle simpatie che [[Impresa di Fiume|la rivoluzione Russa riscuote tra molti legionari Fiumani]]!... Si tratta di una pagina di storia che poi è stata “accomodata” e nascosta, ma fa pensare... Perché per il fascismo era importante appropriarsi anche dell'esperienza Fiumana? È semplice: perché il fascismo non aveva la storia del partito socialista, non aveva dietro di sé la cultura cattolica del partito popolare, non aveva neppure le vecchie tradizioni risorgimentali dei liberali; si trattava di un movimento nuovo, che si muoveva solo nella logica della presa del potere, privo di solide radici ideologiche o simboliche, che cercava di “mettere il cappello” ad un'ampia fetta di popolazione in cui era percepibile un disagio istintivo... Il fascismo aveva, insomma, l'esigenza di appropriarsi di una “storia” altrui, non avendone una propria...» (Intervista di [http://www.fumettidicarta.it/RealLife/OriginiAntifascismo/Morte_alla_Morte_Arditi_del_Popolo.htm Ivan Tagiaferri, autore di ''Morte alla morte'' e profondo conoscitore della storia degli [[Arditi del Popolo]]] </ref>[[Francesco Fausto Nitti]], futuro comandante nella [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] della [[centuria Errico Malatesta]], e [[Gioacchino Dolci]]. Giunti a Parigi nel luglio [[1929]], Rosselli riprende la sua attività  politica nell'ambito del "fuoriuscitismo" [[antifascismo|antifascista]].<ref>[http://www.periodicoliberopensiero.it/recensioni/recensioni_franzinelli_rosselli.htm recensione di Mimmo Franzinelli, Il delitto Rosselli, 9 giugno 1937. Anatomia di un omicidio politico]</ref> Nel novembre [[1929]] è tra i fondatori del [[rivoluzione|movimento rivoluzionario]] [[antifascismo|antifascista]] [[Giustizia e Libertà ]], che unisce democratici, socialisti e repubblicani <ref>[http://www.circolorossellimilano.org/MaterialePDF/nascita_di_giustizia_e_liberta.pdf Nascita di GL]</ref>. Carlo Rosselli, insieme ad [[Alberto Tarchiani]], descrive su «Stampa Libera» il cosiddetto "volo di Bassanesi" <ref name="volo">L'11 luglio 1930 Giovanni Bassanesi volò su Milano lanciando volantini inneggianti alla rivolta contro il regime.  Fonte: [http://www.ps-ticino.ch/sonvico/mondo/pubblicazioni/bassanesi/bassanesi.htmm]</ref> ed edita in lingua francese il testo ''Socialismo liberale''. Nel biennio [1930]-[[1932|32]] Carlo e Nello si occupano delle pubblicazioni [[antifascismo|antifasciste]], in particolare dei «Quaderni di Giustizia e Libertà ».


Disciolta nel [[1934]] la Concentrazione [[antifascismo|antifascista]] parigina a causa di dissidi anche con [[Giustizia e Libertà ]], denuncia le occupazioni coloniali italiane (''Perché siamo contro la guerra d'Africa?'', [[1935]]) e poi parte volontario in [[Spagna]] per combattere nelle fila del [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|fronte rivoluzionario]] antifranchista.  
Disciolta nel [[1934]] la Concentrazione [[antifascismo|antifascista]] parigina a causa di dissidi anche con [[Giustizia e Libertà ]], denuncia le occupazioni coloniali italiane (''Perché siamo contro la guerra d'Africa?'', [[1935]]) e poi parte volontario in [[Spagna]] per combattere nelle fila del [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|fronte rivoluzionario]] antifranchista.  
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Per Rosselli, ma anche per [[Piero Gobetti]], la nascita e lo sviluppo del [[fascismo]] era stato possibile dalla mancanza di lotte religiose riformatrici nella storia italiana, da lui ritenute il «lievito essenziale del liberalismo». La maniera in cui Carlo intendesse sconfiggere il fascismo era assai affine ai [[anarchismo|"mezzi" anarchici]], ovvero attraverso l'insurrezione e l'[[azione diretta]]:
Per Rosselli, ma anche per [[Piero Gobetti]], la nascita e lo sviluppo del [[fascismo]] era stato possibile dalla mancanza di lotte religiose riformatrici nella storia italiana, da lui ritenute il «lievito essenziale del liberalismo». La maniera in cui Carlo intendesse sconfiggere il fascismo era assai affine ai [[anarchismo|"mezzi" anarchici]], ovvero attraverso l'insurrezione e l'[[azione diretta]]:


:«[...] oggi non è concepibile condurre la nostra battaglia su una piattaforma di partito [] Pensare che la fine del fascismo venga dalla metamorfosi e dall'azione dei partiti politici è assurdo» (''Foglio n° 10 di Giustizia e Libertà '', settembre [[1939]])
:«[...] oggi non è concepibile condurre la nostra battaglia su una piattaforma di partito [...] Pensare che la fine del fascismo venga dalla metamorfosi e dall'azione dei partiti politici è assurdo» (''Foglio n° 10 di Giustizia e Libertà '', settembre [[1939]])


=== Anarchici e "Giustizia e Libertà " ===
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