Stampa libertaria: differenze tra le versioni

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I periodici (giornali, riviste ecc.) sono stati e sono ancor oggi lo strumento di [[Controinformazione|controinformazione]] maggiormente utilizzato dai libertari.
I periodici (giornali, riviste ecc.) sono stati e sono ancor oggi lo strumento di [[Controinformazione|controinformazione]] maggiormente utilizzato dai libertari.


Tra le riviste che più di tutte hanno avuto, e in alcuni casi hanno ancora, un ruolo importantissimo nella storia dell'[[anarchismo]] internazionale possono, tra le altre, essere citate: ''[[Le Libertaire]]'' (vedi [[Joseph Déjacque]]), ''[[Le Père Peinard]]'' (vedi [[Émile Pouget]]), ''[[L'En Dehors]]'' (vedi [[Zo d'Axa]] ed [[Émile Armand]]), ''[[L'Anarchie]]'' (vedi [[Albert Libertad]]), ''[[Le Révolté]]'' e ''[[Les Temps Nouveaux]]'' (vedi [[Jean Grave]]) in [[Francia]]; ''[[Liberty]]'' (vedi [[Benjamin Tucker]]), ''[[Mother Earth]]'' (vedi [[Emma Goldman]]), ''[[The Peaceful Revolutionist]]'' (vedi [[Josiah Warren]]), ''[[Freiheit]]'' (vedi [[Johann Most]]), ''[[L'Adunata dei Refrattari]]'' (vedi [[Max Sartin]]), ''[[Cronaca Sovversiva]]'' (vedi [[Luigi Galleani]]), ''[[Green Anarchy]]'' (vedi [[John Zerzan]]) negli [[USA]]; ''[[Germinal]]'', ''[[Resistence]]'' e ''[[Solidarity]]'' in [[Gran Bretagna]]; ''[[El Libertario]]'' in [[Argentina]]; ''[[Tierra y Libertad (periodico)|Tierra y Libertad]]'' e ''[[CNT (periodico)|CNT]]'' in [[Spagna]]. In [[Italia]] meritano una menzione ''[[La Questione Sociale]]'', ''[[Il Libertario]]'' (vedi [[Pasquale Binazzi]]), ''[[Il Grido della folla]]'' (vedi [[Ettore Molinari]] e [[Nella Giacomelli]]), ''[[Il Pensiero]]'' (vedi [[Pietro Gori]]), ''[[Pensiero e Volontà]]'' (vedi [[Luigi Fabbri]]), ''[[Volontà]]'' (vedi [[Giovanna Caleffi]] e [[Cesare Zaccaria]]), ''[[Seme Anarchico]]'', ''[[Sicilia Libertaria]]'', ''[[Germinal (giornale)|Germinal]]'', ''[[A - Rivista Anarchica]]'' (vedi [[Paolo Finzi]]) e, naturalmente, lo storico settimanale della [[FAI]], ancora oggi pubblicato, ''[[Umanità Nova]]'' (vedi [[Errico Malatesta]]).
Tra le riviste che più di tutte hanno avuto, e in alcuni casi hanno ancora, un ruolo importantissimo nella storia dell'[[anarchismo]] internazionale possono, tra le altre, essere citate: ''[[Le Libertaire]]'' (vedi [[Joseph Déjacque]]), ''[[Le Père Peinard]]'' (vedi [[Émile Pouget]]), ''[[L'En Dehors]]'' (vedi [[Zo d'Axa]] ed [[Émile Armand]]), ''[[L'Anarchie]]'' (vedi [[Albert Libertad]]), ''[[Le Révolté]]'' e ''[[Les Temps Nouveaux]]'' (vedi [[Jean Grave]]) in [[Francia]]; ''[[Liberty]]'' (vedi [[Benjamin Tucker]]), ''[[Mother Earth]]'' (vedi [[Emma Goldman]]), ''[[The Peaceful Revolutionist]]'' (vedi [[Josiah Warren]]), ''[[Freiheit]]'' (vedi [[Johann Most]]), ''[[L'Adunata dei Refrattari]]'' (vedi [[Max Sartin]]), ''[[Cronaca Sovversiva]]'' (vedi [[Luigi Galleani]]), ''[[Green Anarchy]]'' (vedi [[John Zerzan]]) negli [[USA]]; ''[[Germinal]]'', ''[[Resistence]]'' e ''[[Solidarity]]'' in [[Gran Bretagna]]; ''[[El Libertario]]'' in [[Argentina]]; ''[[Tierra y Libertad (periodico)|Tierra y Libertad]]'' e ''[[CNT (periodico)|CNT]]'' in [[Spagna]]. In [[Italia]] meritano una menzione ''[[La Questione Sociale]]'', ''[[Il Libertario]]'' (vedi [[Pasquale Binazzi]]), ''[[Il Grido della folla]]'' (vedi [[Ettore Molinari]] e [[Nella Giacomelli]]), ''[[Il Pensiero]]'' (vedi [[Pietro Gori]]), ''[[Pensiero e Volontà]]'' (vedi [[Luigi Fabbri]]), ''[[Volontà]]'' (vedi [[Giovanna Caleffi]] e [[Cesare Zaccaria]]), ''[[Seme Anarchico]]'' (vedi [[Italo Garinei]] e [[Dante Armanetti]]), ''[[Sicilia Libertaria]]'', ''[[Germinal (giornale)|Germinal]]'', ''[[A - Rivista Anarchica]]'' (vedi [[Paolo Finzi]]) e, naturalmente, lo storico settimanale della [[FAI]], ancora oggi pubblicato, ''[[Umanità Nova]]'' (vedi [[Errico Malatesta]]).


Molto particolari sono stati i periodici illustrati come ''[[L'Assiette au Beurre]]'' (vedi [[Jossot]] ed [[Hermann-Paul]]) e ''[[Les Hommes du jour]]'' (vedi [[Aristide Delannoy]]) in [[Francia]] o le [[Riviste antispeciste|riviste antispeciste]], che portano avanti le classiche tematiche legate alla [[liberazione animale]], seppur non contrapposte alle classiche lotte sociali degli anarchici.
Molto particolari sono stati i periodici illustrati come ''[[L'Assiette au Beurre]]'' (vedi [[Jossot]] ed [[Hermann-Paul]]) e ''[[Les Hommes du jour]]'' (vedi [[Aristide Delannoy]]) in [[Francia]] o le [[Riviste antispeciste|riviste antispeciste]], che portano avanti le classiche tematiche legate alla [[liberazione animale]], seppur non contrapposte alle classiche lotte sociali degli anarchici.

Versione delle 17:58, 23 ott 2020

Il numero 5 (31 agosto 1858) de Le Libertaire (Il Libertario), storico giornale anarchico francese.

La stampa libertaria è un mezzo di controinformazione storicamente molto utilizzato dagli anarchici, necessario per superare la disinformazione di regime e diffondere idee teoriche e pratiche sia tra i militanti che tra i simpatizzanti.

La funzione della stampa libertaria

La stampa libertaria divenne molto importante nell'evoluzione dell'anarchismo, un modo di comunicazione e di diffusione di idee antagoniste. L'impatto che essa ebbe su diversi avvenimenti storici (sindacalismo, movimento operaio, movimento studentesco...) fu di importanza straordinaria.

I media istituzionali sono inefficaci per diffondere le idee non conformi al sistema, ieri come oggi. Riviste, manifesti, giornali, periodici ecc. alternativi ai media ufficiali sono stati e sono necessari per descrivere le manifestazioni di massa, sviluppare teorie e pratiche antagoniste, denunciare i crimini delle istituzioni statali e religiose; questi sono gli scopi che la stampa libertaria sviluppa.

Mezzi della stampa libertaria

OASK?! (nome della testata della fanzina e del grido degli Indiani metropolitani).

Periodici

I periodici (giornali, riviste ecc.) sono stati e sono ancor oggi lo strumento di controinformazione maggiormente utilizzato dai libertari.

Tra le riviste che più di tutte hanno avuto, e in alcuni casi hanno ancora, un ruolo importantissimo nella storia dell'anarchismo internazionale possono, tra le altre, essere citate: Le Libertaire (vedi Joseph Déjacque), Le Père Peinard (vedi Émile Pouget), L'En Dehors (vedi Zo d'Axa ed Émile Armand), L'Anarchie (vedi Albert Libertad), Le Révolté e Les Temps Nouveaux (vedi Jean Grave) in Francia; Liberty (vedi Benjamin Tucker), Mother Earth (vedi Emma Goldman), The Peaceful Revolutionist (vedi Josiah Warren), Freiheit (vedi Johann Most), L'Adunata dei Refrattari (vedi Max Sartin), Cronaca Sovversiva (vedi Luigi Galleani), Green Anarchy (vedi John Zerzan) negli USA; Germinal, Resistence e Solidarity in Gran Bretagna; El Libertario in Argentina; Tierra y Libertad e CNT in Spagna. In Italia meritano una menzione La Questione Sociale, Il Libertario (vedi Pasquale Binazzi), Il Grido della folla (vedi Ettore Molinari e Nella Giacomelli), Il Pensiero (vedi Pietro Gori), Pensiero e Volontà (vedi Luigi Fabbri), Volontà (vedi Giovanna Caleffi e Cesare Zaccaria), Seme Anarchico (vedi Italo Garinei e Dante Armanetti), Sicilia Libertaria, Germinal, A - Rivista Anarchica (vedi Paolo Finzi) e, naturalmente, lo storico settimanale della FAI, ancora oggi pubblicato, Umanità Nova (vedi Errico Malatesta).

Molto particolari sono stati i periodici illustrati come L'Assiette au Beurre (vedi Jossot ed Hermann-Paul) e Les Hommes du jour (vedi Aristide Delannoy) in Francia o le riviste antispeciste, che portano avanti le classiche tematiche legate alla liberazione animale, seppur non contrapposte alle classiche lotte sociali degli anarchici.

Brochure e fanzine

La brochure (opuscolo) è un mezzo di propaganda frequentemente utilizzato nell'ambiente anarchico per diffondere idee, fatti o semplicemente arte. L'opuscolo è spesso il risultato di un lavoro collettivo e considerato un progetto sullo stile Do It Yourself.

La fanzine (vedi OASK?!) si diffonde negli anni '70, con il movimento punk, assumendo un ruolo di vera e propria stampa indipendente e alternativa a quella ufficiale, strutturandosi anch'essa sulla base del già citato slogan «Do It Yourself» underground.

Censura e repressione

Durante il ventennio fascista in Italia la censura e la violenza fascista si abbatterono come una scure sulle pubblicazioni anarchiche, marxiste e su tutte quelle non in sintonia con il regime fascista: alla fine del 1920 Malatesta, Armando Borghi e Corrado Quaglino, ovvero alcuni dei redattori e collaboratori più importanti di Umanità Nova, vengono arrestati con l'accusa di «cospirazione contro lo Stato», «associazione a delinquere» e reati a mezzo stampa e parola; il 23 marzo 1921 la sede di UN viene seriamente danneggiata dagli assalti degli squadristi fascisti, costringendo la temporanea interruzione delle pubblicazioni.

In Francia tra il 1893 e il 1894 furono votate una serie di leggi passate alla storia con il nome di “Leggi scellerate”, in gran parte finalizzate a mettere la museruola alle innumerevoli pubblicazioni anarchiche dell'epoca. In Spagna, la dittatura di Primo de Rivera prima e il franchismo successivamente, repressero duramente la libertà di stampa.

Voci correlate