Sicilia Libertaria

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La testata di Sicilia Libertaria

Sicilia Libertaria è un giornale anarchico fondato nel 1977 e stampato a Ragusa.

Storia

Il "giornale anarchico" Sicilia Libertaria, vede la luce nel gennaio 1977 sotto forma di ciclostilato "monografico", stampato a Torino presso l'abitazione di Luigi Assandri, redatto a Bardonecchia (Alta Val Susa). Il numero è infatti interamente dedicato all'elaborazione di un progetto di lotta di liberazione nazionale dalle caratteristiche dichiaratamente anarchiche, sviluppato attraverso una serie di interventi, cui sono affiancati articoli minori dello stesso tenore ed altri incentrati sul rapporto coloniale tra il Nord ed il Sud Italia, in particolar modo la Sicilia, e la condizione degli immigrati meridionali.

Nonostante già dal secondo numero, e per diversi anni, il giornale venga stampato in Sicilia (Santa Croce Camerina, Modica, Catania), per molto tempo l'impostazione del n. 1 rimane centrale, in equilibrio con le analisi sul sottosviluppo meridionale e sulla società siciliana (economia, cultura, storia, attualità).

Il giornale, che esce con periodicità irregolare (circa 4 numeri l'anno) e un numero di pagine variabile tra 6 e 8, è naturalmente immerso nelle vicende politiche del momento: repressione dei movimenti, conflittualità sociale, lotta armata, e man mano va trovando un nuovo assetto, in cui le analisi poste alla base della sua fondazione, già sufficientemente approfondite, cominciano a lasciare spazio all'attualità sia siciliana che nazionale e internazionale.

Dal novembre 1982 il giornale torna ad essere stampato in Piemonte (Torino), proprio mentre esplode in Sicilia la mobilitazione contro l'installazione della base missilistica di Comiso, mobilitazione di cui, comunque, diviene strumento indispensabile in mano agli anarchici sia ragusani che di molte altre località dell'isola, che animano la lotta e che continueranno, anche quando l'obiettivo di fermare la costruzione della base NATO ne uscirà sconfitto, a svolgere una capillare opera di controinformazione. L'antimilitarismo, da quel momento, sarà uno dei temi maggiormente affrontati da Sicilia Libertaria.

Nei suoi primi dieci anni di vita il giornale s'inserisce nel panorama libertario nazionale, conquistandosi spazi crescenti; ha una tiratura di 1.200 copie, si occupa molto di attualità, mantiene sempre la sua originale matrice anarco-indipendentista, che gli permette di intessere relazioni con aree - non solo libertarie - attive su questo versante, sviluppa un forte interesse per la ricostruzione della memoria storica dell'anarchismo siciliano e apre le sue pagine ad interventi culturali che gli consentono di penetrare in ambienti esterni all'area di appartenenza politica.

Dal gennaio 1987, quando la redazione finalmente si ricompone in Sicilia, si apre un dibattito sul ruolo della pubblicazione, che non può più accontentarsi di un'apparizione periodica indefinita in un contesto caratterizzato da scarsa presenza militante, da problemi sociali sempre più acuti e da una situazione internazionale (in modo particolare Mediterraneo e Medio Oriente) incandescente. Il gruppo anarchico di Ragusa e tutti i collaboratori assidui in regione decidono così il passaggio alla periodicità mensile, con cui si intende dotare il movimento anarchico di uno strumento in grado di incidere con continuità e profondità sul territorio; il sottotitolo viene modificato in Giornale anarchico per la liberazione sociale e l'internazionalismo, e da allora la pubblicazione avviene regolarmente per 11 mesi l'anno. Il giornale è stato stampato fino al 2009 nella città di Modica e successivamente è approdato a Ragusa, città dove ha sede la redazione.

Sicilia Libertaria oggi

L'attività redazionale, come pure l'impaginazione, le spedizioni e l'amministrazione, sono a cura di compagni del Gruppo anarchico di Ragusa, ed ogni numero è discusso e impostato in una riunione regionale, prevalentemente on-line.

Sempre più immerso nell'attualità politica e sociale nazionale e internazionale, ma contemporaneamente ancorato al territorio di appartenenza con puntuali articoli e sopratutto con la controinformazione su tematiche di scottante attualità, spesso legate alle lotte che gli anarchici (e non solo) vi portano avanti, il giornale anarchico tende ad assumere un ruolo crescente nella pubblicistica anarchica di lingua italiana, ricambiato da apprezzamenti, da un discreto numero di abbonamenti e da una interessante diffusione oltre lo stretto.

Nel corso degli anni il giornale ha sostenuto diverse campagne e animato innumerevoli dibattiti, ha consolidato le sue "battaglie culturali", ha modificato il formato nell'attuale (35x50), ha cambiato pelle grafica più volte: prima con un restyling completo, poi con l'introduzione del colore per la prima e l'ultima pagina. Nel marzo del 2015 è passato dalle 6 alle 8 pagine, compiendo la scelta "avventata" di dedicare l'ottava alla sola espressione grafica, realizzando una lunga serie di "posters" che danno un tocco di originalità e sono stati molto apprezzati dai lettori.

Tra le tantissime battaglie in cui Sicilia Libertaria è stata coinvolta, una delle più durature e recenti è quella contro il MUOS di Niscemi, la potente base di comunicazioni satellitari della Marina militare degli Stati Uniti, contro la quale è nato un movimento di opposizione di cui gli anarchici sono asse portante fin quasi dall'inizio. Il mensile anarchico è l'unico giornale a seguire da 10 anni costantemente questa battaglia, facendola conoscere all'esterno, diffondendo informazione e denunce su ogni aspetto.

Il giornale è affiancato anche da un sito web, dove, oltre agli archivi pdf, è possibile trovare approfondimenti di articoli, materiali di attualità, il catalogo delle edizioni La Fiaccola e Sicilia Punto L e i collegamenti con altri siti. Verrà allestita anche un'apposita sezione dell'Archivio Storico degli Anarchici Siciliani.

Voci correlate

Collegamenti esterni