Giovanna Caleffi: differenze tra le versioni

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=== Il dopoguerra ===
=== Il dopoguerra ===
[[File:Zaccaria caleffi.jpg|thumb|400px|Giovanna Caleffi e [[Cesare Zaccaria]]]]
[[File:Zaccaria caleffi.jpg|thumb|400px|Giovanna Caleffi e [[Cesare Zaccaria]]]]
Liberata l'[[Italia]] dal [[fascismo]], si attiva per la ricostituzione del movimento anarchico: stringe rapporti con [[Armido Abbate]] e [[Pio Turroni]], editori dei [[stampa anarchica|giornali]] clandestini «La Rivoluzione libertaria» ([[1944]]) e «[[Volontà]]». Quest'ultimo sarà trasformato poi in rivista in seguito alle delibere del Congresso di Carrara ([[1945]]) e si avvarrà nel tempo di personalità del calibro di [[Ignazio Silone|Silone]], [[Albert Camus|Camus]], [[Gaetano Salvemini|Salvemini]] ecc.  
Liberata l'[[Italia]] dal [[fascismo]], si attiva per la ricostituzione del [[movimento anarchico]]: stringe rapporti con [[Armido Abbate]] e [[Pio Turroni]], editori dei [[stampa anarchica|giornali]] clandestini «La Rivoluzione libertaria» ([[1944]]) e «[[Volontà]]». Quest'ultimo sarà trasformato poi in rivista in seguito alle delibere del Congresso di Carrara ([[1945]]) e si avvarrà nel tempo di personalità del calibro di [[Ignazio Silone|Silone]], [[Albert Camus|Camus]], [[Gaetano Salvemini|Salvemini]] ecc.  


Giovanna contribuisce in maniera notevole alla [[Volontà |rivista]], dedicandovi gran parte del suo tempo e delle sue energie:
Giovanna contribuisce in maniera notevole alla [[Volontà |rivista]], dedicandovi gran parte del suo tempo e delle sue energie:
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=== Il periodo genovese ===
=== Il periodo genovese ===


Nel [[1956]] Giovanna si stabilisce a Genova Nervi, dove vi trasferisce prima la sede amministrativa di «[[Volontà]]» e poi anche le strutture per la stampa. Nel numero del gennaio [[1959]] di «[[Volontà]]» compare la lettera di [[Cesare Zaccaria|Zaccaria]] che spiega il motivo del suo abbandono al movimento anarchico e alla [[stampa libertaria|rivista]], che nel frattempo veniva stampata a Nervi.  
Nel [[1956]] Giovanna si stabilisce a Genova Nervi, dove vi trasferisce prima la sede amministrativa di «[[Volontà]]» e poi anche le strutture per la stampa. Nel numero del gennaio [[1959]] di «[[Volontà]]» compare la lettera di [[Cesare Zaccaria|Zaccaria]] che spiega il motivo del suo abbandono al [[movimento anarchico]] e alla [[stampa libertaria|rivista]], che nel frattempo veniva stampata a Nervi.  


Nonostante tutto, Giovanna vorrebbe proseguire l'esperienza della colonia e si attiva per trovare dei finanziatori. Dopo vari tentativi alla fine riuscirà ad acquistare un terreno nella pineta di Ronchi (MS), a 700 metri dal mare, che le permetterà di far nascere la Comunità «Maria Luisa Berneri» e a cui peraltro si adopererà sino alla morte. Grazie a quattro persone che costituiscono un nuovo gruppo gestionale, la Colonia sopravvive per tre anni anche dopo che la figlia [[Giliana Berneri|Giliana]] decide di abbandonare l'attività anarchica.
Nonostante tutto, Giovanna vorrebbe proseguire l'esperienza della colonia e si attiva per trovare dei finanziatori. Dopo vari tentativi alla fine riuscirà ad acquistare un terreno nella pineta di Ronchi (MS), a 700 metri dal mare, che le permetterà di far nascere la Comunità «Maria Luisa Berneri» e a cui peraltro si adopererà sino alla morte. Grazie a quattro persone che costituiscono un nuovo gruppo gestionale, la Colonia sopravvive per tre anni anche dopo che la figlia [[Giliana Berneri|Giliana]] decide di abbandonare l'attività anarchica.
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