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[[File:Ángel_Pestaña.jpg|thumb|200 px|Ángel Pestaña]]'''Ángel Pestaña Nuñez''' (Tomás de Ollas, [[Spagna]], [[14 febbraio]] [[1886]] - | [[File:Ángel_Pestaña.jpg|thumb|200 px|Ángel Pestaña]]'''Ángel Pestaña Nuñez''' (Tomás de Ollas, [[Spagna]], [[14 febbraio]] [[1886]] - Begas, Barcellona, [[11 dicembre]] [[1937]]) è stato un [[anarcosindacalista]] spagnolo appartenente all'[[treintistas|area moderata]] della [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]]. | ||
== Biografia == | == Biografia == | ||
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=== Attività sindacalista nella CNT === | === Attività sindacalista nella CNT === | ||
A causa della sua partecipazione ad uno [[sciopero]], a Sestao (Paesi Baschi) subisce il suo primo arresto. Uscito in [[libertà ]] condizionale, decide di recarsi in esilio prima in [[Francia]] e poi in [[Algeria]]. | A causa della sua partecipazione ad uno [[sciopero]], a Sestao (Paesi Baschi) subisce il suo primo arresto. Uscito in [[libertà ]] condizionale, decide di recarsi in esilio prima in [[Francia]] e poi in [[Algeria]]. Nell'agosto del [[1914]] fa rientro in Catalogna, a Barcellona, dove inizia la militanza nel [[anarchismo spagnolo|movimento anarchico spagnolo]] collaborando con le [[stampa libertaria|riviste anarchiche]] «[[Tierra y Libertad]]» e «[[Solidaridad Obrera (rivista)|Solidaridad Obrera]]» (di quest'ultima diventerà amministratore quando si trasformerà in quotidiano). | ||
Trasferitosi nel [[1915]] a El Ferrol (Galizia), entra a far parte | Trasferitosi nel [[1915]] a El Ferrol (Galizia), entra a far parte dell'[[Ateneo Sindacalista]] e partecipa al Congresso Internazionale della Pace, che era stato proibito dal governo Dato. Ángel Pestaña milita nella [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] e diviene un importante dirigente; partecipa attivamente all'organizzazione dello [[sciopero]] rivoluzionario del [[13 agosto]] [[1917]], che vide uniti in un fronte unico [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] e [[UGT]] (sindacato socialista). | ||
=== Il viaggio nella Russia bolscevica === | === Il viaggio nella Russia bolscevica === | ||
Dopo il Congresso della [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] del [[1919]], Pestana si reca nella [[URSS|Russia Sovietica]] con | Dopo il Congresso della [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] del [[1919]], Pestana si reca nella [[URSS|Russia Sovietica]] con l'obiettivo di raccogliere informazioni sulla [[III Internazionale]] (''Komintern''), alla quale la [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] inizialmente aveva aderito. In [[Russia]] conosce [[Vladimir Lenin]], [[Lev Trotsky]], [[Grigory Zinoviev]] ed altri leader bolcevichi, ma le sue impressioni sulla realtà sovietica non sono certo positive e saranno da lui descritte nell'''Informe de mi estancia en la Union Sovietica'' (pubblicato solo due anni dopo a causa di alcuni suoi guai giudiziari). Proprio il documento di Pestaña porterà alla rottura della [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] con il [[Komintern]] e poi all'adesione della stessa all'[[AIT-anarcosindacalista]], nel [[1922]]. | ||
===Pestaña | ===Pestaña contro i radicali della CNT=== | ||
Ritornato in [[Spagna]], insieme al suo amico [[Salvador Seguà]] si batte contro la [[faistas|fazione radicale della CNT]]. | Ritornato in [[Spagna]], insieme al suo amico [[Salvador Seguà]] si batte contro la [[faistas|fazione radicale della CNT]]. Nell'agosto del '22 Pestaña subisce un grave attentato a Manresa, rimanendo gravemente ferito. L'attentato è firmato dai [[Sindicatos Libres]], un'organizzazione pseudo-sindacale fondata da alcuni reazionari spagnoli che faceva ampio uso di ''pistoleros'' posti al servizio del padronato. Pur salvando la vita, le conseguenze mineranno per sempre la sua [[salute]] e ne causeranno in seguito la prematura morte. Anche l'amico [[Salvador Segui]] cadrà vittima dei ''pistoleros'' nel [[1923]]. Nonostante tutta questa violenza contro i sindacalisti e gli anarchici, nel [[1927]] Ángel Pestaña si oppone alla nascita della [[Federazione Anarchica Iberica]], che avrebbe dovuto agire di concerto con la [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] ([[CNT-AIT]]), rappresentandone l'anima clandestina ed [[illegalismo|illegalista]] (necessaria anche per opporsi alla violenza dei ''pistoleros''). | ||
Il [[14 aprile]] del [[1931]] nasce la II Repubblica, Pestaña rappresenta una delle figure più prestigiose del nuovo panorama politico spagnolo. Il [[10 giugno]] [[1931]] si celebra a Madrid il Congresso della [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]], nel quale si produce lo scontro fra i moderati ([[treintistas]]) - Pestaña, [[Juan López Sánchez]], [[Mariano Prat]], [[Juan Peiró]] | Il [[14 aprile]] del [[1931]] nasce la II Repubblica, Pestaña rappresenta una delle figure più prestigiose del nuovo panorama politico spagnolo. Il [[10 giugno]] [[1931]] si celebra a Madrid il Congresso della [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]], nel quale si produce lo scontro fra i moderati ([[treintistas]]) - Pestaña, [[Juan López Sánchez]], [[Mariano Prat]], [[Juan Peiró]] ecc. - e i [[faismo|faisti]] [[Durruti]], [[Juan Garcàa Oliver|Garcia Oliver]] e [[Francisco Ascaso|Ascaso]]. Nell'agosto dello stesso anno, i moderati pubblicano un documento intitolato il ''[[Manifesto dei Trenta]]'', in cui si afferma: | ||
«(...) Siamo rivoluzionari, sì, ma non coltivatori del mito della rivoluzione [...] Vogliamo una rivoluzione nata da un profondo sentimento del popolo, come ora si sta forgiando, e non una rivoluzione che ci viene offerta [...] Ma questo è ciò che chiediamo e quello che vogliamo. Lo vuole anche la maggior parte dei militanti dell'organizzazione? Qui siamo interessati a spiegare, mettere al più presto in chiaro quanto segue. La [[CNT-AIT (Spagna)|Confederación]] non è un'organizzazione rivoluzionaria, è un'organizzazione che fomenta il tumulto, l'ammutinamento, che ha il culto della violenza per la violenza, della rivoluzione per la rivoluzione. Considerando questo, noi rivolgiamo le nostre parole a tutti i militanti, e ricordiamo che l'ora è grave, e evidenziamo la responsabilità che ognuno contrae con ogni suo atto o omissione.» <ref>[http://es.wikisource.org/wiki/Manifiesto_de_los_Treinta Manifiesto de los Treinta]</ref> | «(...) Siamo rivoluzionari, sì, ma non coltivatori del mito della rivoluzione [...] Vogliamo una rivoluzione nata da un profondo sentimento del popolo, come ora si sta forgiando, e non una rivoluzione che ci viene offerta [...] Ma questo è ciò che chiediamo e quello che vogliamo. Lo vuole anche la maggior parte dei militanti dell'organizzazione? Qui siamo interessati a spiegare, mettere al più presto in chiaro quanto segue. La [[CNT-AIT (Spagna)|Confederación]] non è un'organizzazione rivoluzionaria, è un'organizzazione che fomenta il tumulto, l'ammutinamento, che ha il culto della violenza per la violenza, della rivoluzione per la rivoluzione. Considerando questo, noi rivolgiamo le nostre parole a tutti i militanti, e ricordiamo che l'ora è grave, e evidenziamo la responsabilità che ognuno contrae con ogni suo atto o omissione.» <ref>[http://es.wikisource.org/wiki/Manifiesto_de_los_Treinta Manifiesto de los Treinta]</ref> | ||
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Nel novembre dello stesso anno, la [[CNT-FAI]] si inserisce nel governo della Repubblica e [[Horacio Martines Prieto]], Segretario Nazionale della CNT, propone un ministero per Pestaña a condizione che il [[Partito Sindacalista]] si dissolva. Pestaña rifiuta la proposta, anche quando Indalécio Prieto insisterà personalmente per fargli accettare un posto da Governatore. Egli, peraltro, si trovava anche in un grave stato di infermità , resa pubblicamente manifesta il [[31 dicembre]] del [[1936]], quando la tosse lo costringerà ripetutamente ad interrompere il famoso discorso pronunciato alla Union Radio: ''Dolci Parole della Vittoria''. | Nel novembre dello stesso anno, la [[CNT-FAI]] si inserisce nel governo della Repubblica e [[Horacio Martines Prieto]], Segretario Nazionale della CNT, propone un ministero per Pestaña a condizione che il [[Partito Sindacalista]] si dissolva. Pestaña rifiuta la proposta, anche quando Indalécio Prieto insisterà personalmente per fargli accettare un posto da Governatore. Egli, peraltro, si trovava anche in un grave stato di infermità , resa pubblicamente manifesta il [[31 dicembre]] del [[1936]], quando la tosse lo costringerà ripetutamente ad interrompere il famoso discorso pronunciato alla Union Radio: ''Dolci Parole della Vittoria''. | ||
Ritornato a Barcellona, Ángel Pestaña muore | Ritornato a Barcellona, Ángel Pestaña muore l'[[11 dicembre]] [[1937]]. I funerali si svolgeranno il giorno seguente: | ||
: «Il Corpo di Ángel è collocato in una camera ardente allestita nella sede del Partito Sindacalista, nella Rambla degli Studi di Barcellona, dove riceve i primi omaggi della gente e di Indalécio Prieto, ministro della Difesa Nazionale, che partecipò al funerale il 12 dicembre in rappresentanza del governo. Accorsero una moltitudine di lavoratori e rappresentanze del Partito Sindacalista, della Esquerra Repubblicana di Catalogna, di Azione Catalana, della UGT e della CNT. (...) Nel funerale erano rappresentate tutte le forze politiche della Repubblica, ad eccezione del Partito Comunista (PCE / PSUC), dichiaratamente ostile. | : «Il Corpo di Ángel è collocato in una camera ardente allestita nella sede del Partito Sindacalista, nella Rambla degli Studi di Barcellona, dove riceve i primi omaggi della gente e di Indalécio Prieto, ministro della Difesa Nazionale, che partecipò al funerale il 12 dicembre in rappresentanza del governo. Accorsero una moltitudine di lavoratori e rappresentanze del Partito Sindacalista, della Esquerra Repubblicana di Catalogna, di Azione Catalana, della UGT e della CNT. (...) Nel funerale erano rappresentate tutte le forze politiche della Repubblica, ad eccezione del Partito Comunista (PCE / PSUC), dichiaratamente ostile. Nell'elogio funebre, Indalécio Prieto affermò: "''Perdiamo un grande uomo''"». <ref>[http://www.socialismolibertario.it/angel_pestana2.htm Biografia Angel Pestana]</ref> | ||
==Note== | ==Note== | ||
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==Voci correlate== | ==Voci correlate== | ||
*[[Storia del movimento anarchico in Spagna]] | *[[Storia del movimento anarchico in Spagna]] |