E-books anarchici (ordinati per autore)

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Elenco link di testi scaricabili, non esclusivamente anarchici, che possono aiutare alla comprensione e all'approfondimento del pensiero anarchico.

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Note

  1. 1,0 1,1 Il testo è un saggio che tratta degli orrori della vivisezione e della condizione degli animali non-umani. Non si tratta quindi di un testo anarchico, tuttavia si è ritenuto opportuno inserirlo in questo contesto visto l'interesse crescente tra i libertari delle questioni legate all'antispecismo e alla liberazione animale.
  2. Contiene scritti di Andrea Breda, Andrea Staid, Tomás Ibáñez, Antonio Stenta e Eduardo Colombo.
  3. 3,0 3,1 Archivio Noam Chomsky (contiene numerosi testi, articoli e scritti vari del pensatore statunintense).
  4. Il testo di Rosa Luxemburg non è sicuramente anarchico, tuttavia la rivoluzionaria tedesco-polacca ha sviluppato un pensiero marxista e rivoluzionario contenente elementi se non propriamente anarchici quanto meno riconducibili al socialismo libertario.
  5. L'Anticristo non è un testo anarchico, come del resto tutti quelli del suo autore, tuttavia le opere di Nietzsche hanno influenzato in buona parte la corrente anarco-individualista dell'anarchismo.
  6. 6,0 6,1 6,2 I libri di Öcalan non sono propriamente anarchici, tuttavia il suo autore è stato influenzato dalle letture di alcuni testi di Murray Bookchin.
  7. Michel Onfray non è un anarchico ed anzi è nota la sua svolta sovranista, tuttavia il testo in questione è rilevante per comprendere la natura del post-anarchismo.
  8. «Ho visto che è presente un libro di Gene Sharp, La politica della non violenza, pubblicato dall'Albert Einstein Institute. In realtà si tratta di un autore e di un centro studi la cui natura e finalità sono molto controversi. I suoi testi sono pubblicati in numerosissime lingue in tutto il mondo in modo gratuito, soprattutto nelle lingue di quei paesi i cui governi sono scomodi per gli Stati Uniti (quattro diverse lingue per la sola Cina). Il libro di Sharp del 2003, ad esempio, si presenta come un manuale «non violento» in modo "realistico" e si configura invece come un manuale strategico dal linguaggio evidentemente militare che applica una realpolitica che non disdegna metodi discutibili quale coltivare divisioni nazionali, etniche, culturali, religiose, al fine di creare disordine. Consiglia di confondere conflittualità politica e religiosa al fine di trasformare i conflitti politici in conflitti religiosi, facendo in modo di far diventare le lotte politiche lotte per la libertà di religione. Nell'insieme viene considerato dai critici come un testo che cerca di creare con ogni mezzo la destabilizzazione sociale in vista della conquista del potere e dell'attuazione del colpo di Stato. I dubbi e le critiche nascono dal sospetto che si tratti di un manuale che viene diffuso tra quegli Stati che non rientrano nella politica di controllo filo-occidentale e soprattutto filo-americana, per cui forse andrebbe fatta una riflessione sulla sua valenza. Si tratta di una lettura sicuramente interessante, ma che credo vada affrontata in modo critico e non so se debba rientrare in una tipologia di testo considerabile di matrice anarchica» (nota dell'utente Tienyintzu).