Franz Kafka: differenze tra le versioni

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Egli stesso inoltre, in diverse occasioni, manifestò il proprio interesse per molti anarchici: [[William Godwin| Godwin]], [[Proudhon]], [[Stirner]], [[Bakunin]], [[Emma Goldman | Goldman]], [[Tucker]] e [[Tolstoj]]. Tuttavia l'anarchico che più gli suscitò ammirazione e simpatia fu [[Kropotkin]] (nei suoi diari si trova questo imperativo categorico: «Non dimenticare Kropotkin!»), probabilmente anche per via del fatto che entrambi ebbero a fare i conti con l'ingombrante [[autorità]] paterna (Kafka espresse al padre, con una certa soggezione a dire il vero, il proprio rancore in “''Lettera al padre''”).
Egli stesso inoltre, in diverse occasioni, manifestò il proprio interesse per molti anarchici: [[William Godwin| Godwin]], [[Proudhon]], [[Stirner]], [[Bakunin]], [[Emma Goldman | Goldman]], [[Tucker]] e [[Tolstoj]]. Tuttavia l'anarchico che più gli suscitò ammirazione e simpatia fu [[Kropotkin]] (nei suoi diari si trova questo imperativo categorico: «Non dimenticare Kropotkin!»), probabilmente anche per via del fatto che entrambi ebbero a fare i conti con l'ingombrante [[autorità]] paterna (Kafka espresse al padre, con una certa soggezione a dire il vero, il proprio rancore in “''Lettera al padre''”).


In diverse occasioni Kafka manifestò la propria avversione al [[nazionalismo]], esaltando al contrario l'internazionalismo comunista e anarchico, e ad ogni forma di struttura centralizzata (partiti, organizzazioni autoritarie ecc..) che relegasse il popolo ai margini delle lotte sociali («ci sono già i segretari, i burocrati, i politici di professione, tutti i sultani moderni ai quali essi stanno preparando la strada... La rivoluzione evapora e resta soltanto il vaso di una nuova burocrazia. Le catene dell'umanità torturata sono di carta da ufficio»).
In diverse occasioni Kafka manifestò la propria avversione al [[nazionalismo]], esaltando al contrario l'internazionalismo comunista e anarchico, e ad ogni forma di struttura centralizzata (partiti, organizzazioni autoritarie ecc.) che relegasse il popolo ai margini delle lotte sociali («ci sono già i segretari, i burocrati, i politici di professione, tutti i sultani moderni ai quali essi stanno preparando la strada... La rivoluzione evapora e resta soltanto il vaso di una nuova burocrazia. Le catene dell'umanità torturata sono di carta da ufficio»).


Per concludere si può affermare che è possibile che alcune testimonianze contengano inesattezze e deformazioni della realtà, tuttavia l'interesse di Kafka per le idee anarchiche è credibile in quanto è confermata da numerosi riferimenti nelle pagine intime da lui scritte (per esempio, in una lettera a Max Brod del novembre [[1917]] manifesta il proprio entusiasmo per un progetto di rivista - “Fogli di lotta contro la volontà di potenza” - proposta dall'anarchico freudiano [[Otto Gross]]).
Per concludere si può affermare che è possibile che alcune testimonianze contengano inesattezze e deformazioni della realtà, tuttavia l'interesse di Kafka per le idee anarchiche è credibile in quanto è confermata da numerosi riferimenti nelle pagine intime da lui scritte (per esempio, in una lettera a Max Brod del novembre [[1917]] manifesta il proprio entusiasmo per un progetto di rivista - “Fogli di lotta contro la volontà di potenza” - proposta dall'anarchico freudiano [[Otto Gross]]).
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