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:La Scuola ed il militarismo non possono quindi essere presentati in alternativa, e ciò non vale solo per il passato, ma anche per il presente. La Scuola attuale non sembrerebbe più militarizzata nei comportamenti e nei contenuti, ma ciò riguarda soltanto l'abbandono di vecchi modelli di educazione nazionale, che sono stati sostituiti dai miti della superiorità occidentale, veicolati attraverso le formule della "Educazione alla Legalità " e della "Educazione ai Diritti Umani". La "Scuola democratica" è ancora un veicolo di propaganda bellica, poiché se da un lato predica l'accoglienza verso immigrati e "diversi", dall'altro lato criminalizza tutto ciò che esula dal recinto del Sacro Occidente. La Scuola pubblica riesce comunque ad imporre un atteggiamento acritico verso la "democrazia", cioè verso l'alibi "occidentale" ("Occidente" sta per NATO) per nuove avventure coloniali.»<ref>[http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=512 La guerra psicologica di Profumo in funzione della pedagogia finanziaria]</ref> | :La Scuola ed il militarismo non possono quindi essere presentati in alternativa, e ciò non vale solo per il passato, ma anche per il presente. La Scuola attuale non sembrerebbe più militarizzata nei comportamenti e nei contenuti, ma ciò riguarda soltanto l'abbandono di vecchi modelli di educazione nazionale, che sono stati sostituiti dai miti della superiorità occidentale, veicolati attraverso le formule della "Educazione alla Legalità " e della "Educazione ai Diritti Umani". La "Scuola democratica" è ancora un veicolo di propaganda bellica, poiché se da un lato predica l'accoglienza verso immigrati e "diversi", dall'altro lato criminalizza tutto ciò che esula dal recinto del Sacro Occidente. La Scuola pubblica riesce comunque ad imporre un atteggiamento acritico verso la "democrazia", cioè verso l'alibi "occidentale" ("Occidente" sta per NATO) per nuove avventure coloniali.»<ref>[http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=512 La guerra psicologica di Profumo in funzione della pedagogia finanziaria]</ref> | ||
[[File:Art2013.jpg|left|thumb| 250 px|Gli studenti del liceo artistico "Gentileschi" di Carrara [[Collettivo Anarcopedia#Presentazione di Anarcopedia ai ragazzi|parlano di anarchia ed anarcopedia]] durante la settimana di autogestione del 2013.]] | [[File:Art2013.jpg|left|thumb| 250 px|Gli studenti del liceo artistico "Gentileschi" di Carrara [[Collettivo Anarcopedia#Presentazione di Anarcopedia ai ragazzi|parlano di anarchia ed anarcopedia]] durante la settimana di autogestione del 2013.]] | ||
La scuola si fonda su un sistema strettamente [[gerarchia|gerarchico]], sia per quanto riguarda gli studenti che per il personale impegnato a vario titolo nella didattica e nella sua organizzazione. Gli studenti passano da un ordine scolastico inferiore ad uno via via superiore (scuola dell'infanzia, elementare, medie inferiori e medie superiori...relativamente all'[[Italia]]), ma per fare questo devono essere "promossi" da una classe inferiore ad una superiore; l'ammissione è possibile previo giudizio positivo degli insegnanti e\o il superamento di relativi esami. Le punizioni, i premi e l'educazione al rispetto dell'[[autorità ]] sono gli elementi caratterizzanti il percorso scolastico degli studenti. | La scuola si fonda su un sistema strettamente [[gerarchia|gerarchico]], sia per quanto riguarda gli studenti che per il personale impegnato a vario titolo nella didattica e nella sua organizzazione. Gli studenti passano da un ordine scolastico inferiore ad uno via via superiore (scuola dell'infanzia, elementare, medie inferiori e medie superiori...relativamente all'[[Italia]]), ma per fare questo devono essere "promossi" da una classe inferiore ad una superiore; l'ammissione è possibile previo giudizio positivo degli insegnanti e\o il superamento di relativi esami. Le punizioni, i premi e l'educazione al rispetto dell'[[autorità]] sono gli elementi caratterizzanti il percorso scolastico degli studenti. | ||
Relativamente all'[[Italia]], gli insegnanti fino al [[2001]] erano sottomessi nella propria scuola all'[[autorità ]] del Capo d'Istituto, chiamato ''Preside'' se preposto a dirigere scuole secondarie di primo o secondo grado e ''Direttore didattico'' se adibito alla direzione delle scuole primarie; a seguito della legge sull'''Autonomia Scolastica'', e dell'attribuzione della qualifica dirigenziale, le due figure sono state accorpate in quella unica di Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico è membro di diritto nel ''Consiglio d'Istituto'' ed è il Presidente della ''Giunta Esecutiva del Consiglio d'Istituto'', del ''Collegio dei Docenti'', dei ''Consigli di Classe'', del comitato per la valutazione del servizio dei docenti. Inoltre esso si è trasformato "Preside-Burocrate" a "Preside-Manager", con poteri sempre più ampi concessogli dall'[[autonomia]] scolastica. I Dirigenti Scolastici vengono normalmente reclutati dal Ministero della Pubblica Istruzione tramite concorso pubblico. | Relativamente all'[[Italia]], gli insegnanti fino al [[2001]] erano sottomessi nella propria scuola all'[[autorità]] del Capo d'Istituto, chiamato ''Preside'' se preposto a dirigere scuole secondarie di primo o secondo grado e ''Direttore didattico'' se adibito alla direzione delle scuole primarie; a seguito della legge sull'''Autonomia Scolastica'', e dell'attribuzione della qualifica dirigenziale, le due figure sono state accorpate in quella unica di Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico è membro di diritto nel ''Consiglio d'Istituto'' ed è il Presidente della ''Giunta Esecutiva del Consiglio d'Istituto'', del ''Collegio dei Docenti'', dei ''Consigli di Classe'', del comitato per la valutazione del servizio dei docenti. Inoltre esso si è trasformato "Preside-Burocrate" a "Preside-Manager", con poteri sempre più ampi concessogli dall'[[autonomia]] scolastica. I Dirigenti Scolastici vengono normalmente reclutati dal Ministero della Pubblica Istruzione tramite concorso pubblico. | ||
[[File:Escuela Moderna.jpg|thumb|150px|Bollettino della ''[[Escuela Moderna]]'' ([[1905]])]] | [[File:Escuela Moderna.jpg|thumb|150px|Bollettino della ''[[Escuela Moderna]]'' ([[1905]])]] | ||
Negli altri paesi, al di là delle specificità di ognuno, sostanzialmente si ripete lo [[gerarchia|schema gerarchico]]: insegnante, preside/direttore, dirigenti a più alto livello, ministero della pubblica istruzione. Sempre e comunque, al vertice del sistema scolastico vi è quindi lo [[Stato]], che supervisiona e governa l'attività della [[scuola]], pubblica e privata, diventando il garante e il controllare finale della sua funzione educativa, che ovviamente è indirizzata a difendere i suoi stessi interessi. Tale potere lo [[Stato]] lo esercita attraverso: | Negli altri paesi, al di là delle specificità di ognuno, sostanzialmente si ripete lo [[gerarchia|schema gerarchico]]: insegnante, preside/direttore, dirigenti a più alto livello, ministero della pubblica istruzione. Sempre e comunque, al vertice del sistema scolastico vi è quindi lo [[Stato]], che supervisiona e governa l'attività della [[scuola]], pubblica e privata, diventando il garante e il controllare finale della sua funzione educativa, che ovviamente è indirizzata a difendere i suoi stessi interessi. Tale potere lo [[Stato]] lo esercita attraverso: | ||
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In Nord America la scuola privata copre l'intero campo delle attività educative, con rette annuali variabili. | In Nord America la scuola privata copre l'intero campo delle attività educative, con rette annuali variabili. | ||
Negli Stati Uniti i finanziamenti sono generalmente forniti dalle rette degli studenti, dalle donazioni e dalle sovvenzioni da parte di enti religiosi, fondazioni o privati;<ref> «La Scuola Pubblica istruisce sempre meno, perché la vera istruzione deve essere a pagamento; oppure a credito, come negli USA, dove gli studenti escono dal sistema dell'istruzione con decine di migliaia di dollari di debiti. Negli Usa già le High School annoverano la carta di credito tra le materie di insegnamento, perciò si può supporre che lo standard di istruzione media debba adeguarsi al livello necessario per potersi indebitare elettronicamente.» (''[http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=512 La guerra psicologica di Profumo in funzione della pedagogia finanziaria]'')</ref> nel [[Regno Unito]], lo [[Stato]] concepisce l'esistenza della cosiddette scuole indipendenti (''indipendent schools''), fornendo loro la [[libertà ]] di operare al di fuori dei regolamenti governativi; in [[Belgio]] le scuole indipendenti sono rare e sono pagate dai genitori soli senza sussidio; in [[Australia]], la scuola privata (indipendente o cattolica) è meta ambita dalle [[famiglia|famiglie]] che ritengono queste scuole in grado di fornire maggior prestigio ed educazione per i propri figli. Molte scuole private australiane sono finanziate in buona parte dal Governo, mentre non tutte le scuole pubbliche sono accessibili gratuitamente. | Negli Stati Uniti i finanziamenti sono generalmente forniti dalle rette degli studenti, dalle donazioni e dalle sovvenzioni da parte di enti religiosi, fondazioni o privati;<ref> «La Scuola Pubblica istruisce sempre meno, perché la vera istruzione deve essere a pagamento; oppure a credito, come negli USA, dove gli studenti escono dal sistema dell'istruzione con decine di migliaia di dollari di debiti. Negli Usa già le High School annoverano la carta di credito tra le materie di insegnamento, perciò si può supporre che lo standard di istruzione media debba adeguarsi al livello necessario per potersi indebitare elettronicamente.» (''[http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=512 La guerra psicologica di Profumo in funzione della pedagogia finanziaria]'')</ref> nel [[Regno Unito]], lo [[Stato]] concepisce l'esistenza della cosiddette scuole indipendenti (''indipendent schools''), fornendo loro la [[libertà]] di operare al di fuori dei regolamenti governativi; in [[Belgio]] le scuole indipendenti sono rare e sono pagate dai genitori soli senza sussidio; in [[Australia]], la scuola privata (indipendente o cattolica) è meta ambita dalle [[famiglia|famiglie]] che ritengono queste scuole in grado di fornire maggior prestigio ed educazione per i propri figli. Molte scuole private australiane sono finanziate in buona parte dal Governo, mentre non tutte le scuole pubbliche sono accessibili gratuitamente. | ||
== Critiche libertarie all'istituzione scolastica == | == Critiche libertarie all'istituzione scolastica == | ||
: «Il carattere autoritario della scuola è implicito nella sua funzione istituzionale, essendo strumento in mano a una minoranza che tramite l'uso dell'autorità cerca di rafforzare e di estendere i suoi privilegi.» (''[http://www.ecologiasociale.org/pg/autoritarismo.html L'autoritarismo scolastico]'') | : «Il carattere autoritario della scuola è implicito nella sua funzione istituzionale, essendo strumento in mano a una minoranza che tramite l'uso dell'autorità cerca di rafforzare e di estendere i suoi privilegi.» (''[http://www.ecologiasociale.org/pg/autoritarismo.html L'autoritarismo scolastico]'') | ||
Dal punto di vista libertario la scuola è un'istituzione statale o privata in cui avviene la trasmissione del rispetto dell'ordine costituito attraverso l'educazione quotidiana alla sottomissione volontaria e il condizionamento in favore dell'ideologia [[capitalismo|capitalistica]] e [[gerarchia|gerarchica]] oggi dominante (vantaggiosa per i ricchi e i potenti). Gli studenti - che imparano a rispettare l'[[autorità ]] stando in silenzio, non facendo domande inopportune, accettando le imposizioni degli insegnanti, presidi, ecc., attraverso punizioni e ricompense -, vengono costantemente valutati per la [[competitività ]], la [[produttività ]] e il nozionismo, tutti aspetti che generano ansia nello studente. A proposito dell'educazione al rispetto dell'[[autorità ]], emblematica è la canzone di [[Luigi Tenco]] intitolata ''[http://www.youtube.com/watch?v=lres9f2HMls Cara maestra]'', in cui viene raccontato l'atteggiamento [[classista]] di una maestra: | Dal punto di vista libertario la scuola è un'istituzione statale o privata in cui avviene la trasmissione del rispetto dell'ordine costituito attraverso l'educazione quotidiana alla sottomissione volontaria e il condizionamento in favore dell'ideologia [[capitalismo|capitalistica]] e [[gerarchia|gerarchica]] oggi dominante (vantaggiosa per i ricchi e i potenti). Gli studenti - che imparano a rispettare l'[[autorità]] stando in silenzio, non facendo domande inopportune, accettando le imposizioni degli insegnanti, presidi, ecc., attraverso punizioni e ricompense -, vengono costantemente valutati per la [[competitività]], la [[produttività]] e il nozionismo, tutti aspetti che generano ansia nello studente. A proposito dell'educazione al rispetto dell'[[autorità]], emblematica è la canzone di [[Luigi Tenco]] intitolata ''[http://www.youtube.com/watch?v=lres9f2HMls Cara maestra]'', in cui viene raccontato l'atteggiamento [[classista]] di una maestra: | ||
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[[File:Ivanillich.jpg|left|thumb| [[Ivan Illich]]]] | [[File:Ivanillich.jpg|left|thumb| [[Ivan Illich]]]] | ||
===[[Ivan Illich|Illich]]=== | ===[[Ivan Illich|Illich]]=== | ||
: «Molti studenti, specie se poveri, sanno per istinto che cosa fa per loro la scuola: gli insegna a confondere processo e sostanza. Una volta confusi questi due momenti, acquista validità una nuova logica: quanto maggiore è l'applicazione, tanto migliori sono i risultati; in altre parole, l'escalation porta al successo. In questo modo si «scolarizza» l'allievo a confondere insegnamento e apprendimento, promozione e istruzione, diploma e competenza, facilità di parola e capacità di dire qualcosa di nuovo. Si «scolarizza» la sua immaginazione ad accettare il servizio al posto del valore [...]La scuola raggruppa le persone in base alla loro età. È un raggruppamento che parte da tre premesse indiscusse: il posto dei bambini è la scuola; i bambini imparano a scuola; ai bambini si può insegnare soltanto a scuola. lo credo che queste premesse, mai poste in dubbio, debbano essere invece riesaminate con molta attenzione.» (''[http://www.altraofficina.it/ivanillich/Allegati/Descolarizzare%20la%20societ%C3%A0.zip Leggi tutto]'') <ref>Tratto da ''[http://www.altraofficina.it/ivanillich/Allegati/Descolarizzare%20la%20societ%C3%A0.zip Descolarizzare la società ]'' di [[Ivan Illich]]</ref> | : «Molti studenti, specie se poveri, sanno per istinto che cosa fa per loro la scuola: gli insegna a confondere processo e sostanza. Una volta confusi questi due momenti, acquista validità una nuova logica: quanto maggiore è l'applicazione, tanto migliori sono i risultati; in altre parole, l'escalation porta al successo. In questo modo si «scolarizza» l'allievo a confondere insegnamento e apprendimento, promozione e istruzione, diploma e competenza, facilità di parola e capacità di dire qualcosa di nuovo. Si «scolarizza» la sua immaginazione ad accettare il servizio al posto del valore [...]La scuola raggruppa le persone in base alla loro età. È un raggruppamento che parte da tre premesse indiscusse: il posto dei bambini è la scuola; i bambini imparano a scuola; ai bambini si può insegnare soltanto a scuola. lo credo che queste premesse, mai poste in dubbio, debbano essere invece riesaminate con molta attenzione.» (''[http://www.altraofficina.it/ivanillich/Allegati/Descolarizzare%20la%20societ%C3%A0.zip Leggi tutto]'') <ref>Tratto da ''[http://www.altraofficina.it/ivanillich/Allegati/Descolarizzare%20la%20societ%C3%A0.zip Descolarizzare la società]'' di [[Ivan Illich]]</ref> | ||
=== [[Giovanni Papini|Papini]] === | === [[Giovanni Papini|Papini]] === | ||
:Diffidiamo de' casamenti di grande superficie, dove molti uomini si rinchiudono o vengono rinchiusi. Prigioni, Chiese, Ospedali, Parlamenti, Caserme, Manicomi, Scuole, Ministeri, Conventi. Codeste pubbliche architetture son di malaugurio: segni irrecusabili di malattie generali.[...] Ma cosa hanno mai fatto i ragazzi, gli adolescenti, i giovanotti che dai sei fino ai dieci, ai quindici, ai venti, ai ventiquattro anni chiudete tante ore del giorno nelle vostre bianche galere per far patire il loro corpo e magagnare il loro cervello? [...] Le scuole, dunque, non son altro che reclusori per minorenni istruiti per soddisfare a bisogni pratici e prettamente borghesi. (''[http://www.ecn.org/filiarmonici/papini1914.html Leggi tutto]'' )<ref>Tratto da ''Chiudiamo le scuole'', di [[Giovanni Papini]]. Il testo è del [[1914]], quando lo scrittore ed intellettuale Papini faceva parte del movimento anarchico. In seguito lo abbandonò ed abbracciò il [[fascismo]] </ref> | :Diffidiamo de' casamenti di grande superficie, dove molti uomini si rinchiudono o vengono rinchiusi. Prigioni, Chiese, Ospedali, Parlamenti, Caserme, Manicomi, Scuole, Ministeri, Conventi. Codeste pubbliche architetture son di malaugurio: segni irrecusabili di malattie generali.[...] Ma cosa hanno mai fatto i ragazzi, gli adolescenti, i giovanotti che dai sei fino ai dieci, ai quindici, ai venti, ai ventiquattro anni chiudete tante ore del giorno nelle vostre bianche galere per far patire il loro corpo e magagnare il loro cervello? [...] Le scuole, dunque, non son altro che reclusori per minorenni istruiti per soddisfare a bisogni pratici e prettamente borghesi. (''[http://www.ecn.org/filiarmonici/papini1914.html Leggi tutto]'' )<ref>Tratto da ''Chiudiamo le scuole'', di [[Giovanni Papini]]. Il testo è del [[1914]], quando lo scrittore ed intellettuale Papini faceva parte del movimento anarchico. In seguito lo abbandonò ed abbracciò il [[fascismo]] </ref> | ||
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La '''[[pedagogia]]''' è una delle tematiche ritenute più importanti in ambito libertario e spesso fonte di discussione. Non di rado, la parola ''pedagogia'' è stata utilizzata per giustificare sistemi educativi autoritari e repressivi, che impediscono al fanciullo di strutturare le proprie conoscenze in funzione dei propri bisogni, desideri e delle proprie capacità fisiche ed intellettive. | La '''[[pedagogia]]''' è una delle tematiche ritenute più importanti in ambito libertario e spesso fonte di discussione. Non di rado, la parola ''pedagogia'' è stata utilizzata per giustificare sistemi educativi autoritari e repressivi, che impediscono al fanciullo di strutturare le proprie conoscenze in funzione dei propri bisogni, desideri e delle proprie capacità fisiche ed intellettive. | ||
'''I libertari, al contrario, attribuiscono alla pedagogia una valenza positiva''', soprattutto perché i bambini, con le loro domande, tendono a mettere tutto in discussione (...cosa c'è di più libertario che respingere verità preconfezionate e porsi in continuazione domande, proprio come fanno i bambini?). I fini della [[pedagogia]] libertaria sono quelli di conseguire un metodo d'apprendimento che consenta alle persone di sviluppare liberamente le proprie attitudini, senza l'intervento di alcuna [[autorità ]]. La pedagogia libertaria, facendo proprie le considerazioni di [[Lev Tolstoj]], tende a separare il concetto di "educazione" da quello di "cultura", ossia, in pratica, a distinguere gli «uomini educati», ma sottomessi, dagli «uomini liberi». | '''I libertari, al contrario, attribuiscono alla pedagogia una valenza positiva''', soprattutto perché i bambini, con le loro domande, tendono a mettere tutto in discussione (...cosa c'è di più libertario che respingere verità preconfezionate e porsi in continuazione domande, proprio come fanno i bambini?). I fini della [[pedagogia]] libertaria sono quelli di conseguire un metodo d'apprendimento che consenta alle persone di sviluppare liberamente le proprie attitudini, senza l'intervento di alcuna [[autorità]]. La pedagogia libertaria, facendo proprie le considerazioni di [[Lev Tolstoj]], tende a separare il concetto di "educazione" da quello di "cultura", ossia, in pratica, a distinguere gli «uomini educati», ma sottomessi, dagli «uomini liberi». | ||
L'esponente più importante della pedagogia libertaria è stato lo spagnolo [[Francisco Ferrer y Guardia]], fondatore nel [[1901]] della "Scuola Moderna" di Barcellona. Questa scuola si avvaleva di collaboratori eccellenti del tempo: il geografo anarchico [[Élisée Reclus]], l'astronomo [[Camille Flammarion]], lo scrittore e premio nobel [[Anatole France]], il filosofo [[Herbert Spencer]], il biologo [[Ernst Haeckel]], gli anarchici [[Pëtr Kropotkin]] e [[Lev Tolstoj]] (Tolstoj già nel [[1859]] aveva fondato una scuola libertaria per fanciulli e adulti a Jasnaja Poljana). | L'esponente più importante della pedagogia libertaria è stato lo spagnolo [[Francisco Ferrer y Guardia]], fondatore nel [[1901]] della "Scuola Moderna" di Barcellona. Questa scuola si avvaleva di collaboratori eccellenti del tempo: il geografo anarchico [[Élisée Reclus]], l'astronomo [[Camille Flammarion]], lo scrittore e premio nobel [[Anatole France]], il filosofo [[Herbert Spencer]], il biologo [[Ernst Haeckel]], gli anarchici [[Pëtr Kropotkin]] e [[Lev Tolstoj]] (Tolstoj già nel [[1859]] aveva fondato una scuola libertaria per fanciulli e adulti a Jasnaja Poljana). | ||
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[[File:Gianni_Milano.jpg|thumb|left|250px|[[Gianni Milano]], anni '80]] | [[File:Gianni_Milano.jpg|thumb|left|250px|[[Gianni Milano]], anni '80]] | ||
Le critiche al sistema scolastico non sono state prerogativa esclusiva dei libertari: marxisti, socialisti, rivoluzionari e contestatori anti-sistema in genere l'hanno frequentemente criticato, proponendo in sua vece alternative meno autoritarie e più funzionali alla [[libertà ]] e autonomia dello studente. | Le critiche al sistema scolastico non sono state prerogativa esclusiva dei libertari: marxisti, socialisti, rivoluzionari e contestatori anti-sistema in genere l'hanno frequentemente criticato, proponendo in sua vece alternative meno autoritarie e più funzionali alla [[libertà]] e autonomia dello studente. | ||
Pur essendo finalizzata alla formazione e all'educazione di individui e lavoratori docili, remissivi e sottoessi all'[[autorità ]], la scuola è anche un'istituzione contraddittoria giacché produce naturalmente al suo interno elementi d'antagonismo, specialmente tra gli studenti di sinistra. Questi, riunendosi nell'ambito di vari collettivi o gruppi genericamente chiamati "[[Storia del movimento studentesco in Italia|Movimento Studentesco]]", hanno da sempre portato avanti critiche al sistema di cui in quel momento facevano parte. La fine degli anni '60 fu uno dei momenti più caldi delle critiche contestatarie: nel [[1967]], per esempio, gli studenti pisani pubblicarono le ''[http://www.storicamente.org/07_dossier/sessantotto-tolomelli_link2.htm Tesi della Sapienza]'', di chiara matrice [[marxismo-leninismo|marxista-leninista]]: | Pur essendo finalizzata alla formazione e all'educazione di individui e lavoratori docili, remissivi e sottoessi all'[[autorità]], la scuola è anche un'istituzione contraddittoria giacché produce naturalmente al suo interno elementi d'antagonismo, specialmente tra gli studenti di sinistra. Questi, riunendosi nell'ambito di vari collettivi o gruppi genericamente chiamati "[[Storia del movimento studentesco in Italia|Movimento Studentesco]]", hanno da sempre portato avanti critiche al sistema di cui in quel momento facevano parte. La fine degli anni '60 fu uno dei momenti più caldi delle critiche contestatarie: nel [[1967]], per esempio, gli studenti pisani pubblicarono le ''[http://www.storicamente.org/07_dossier/sessantotto-tolomelli_link2.htm Tesi della Sapienza]'', di chiara matrice [[marxismo-leninismo|marxista-leninista]]: | ||
:«(la scuola..) è il luogo di produzione di forza-lavoro qualificata e rientra come costo sociale nel ciclo della produzione allargata al capitale».) | :«(la scuola..) è il luogo di produzione di forza-lavoro qualificata e rientra come costo sociale nel ciclo della produzione allargata al capitale».) | ||
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