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Prima di allora non aveva avuto nessun legame con l'[[anarchismo]], ma in [[carcere]], grazie all'amicizia di alcuni prigionieri libertari come [[Antonio Lozano]] (l'amicizia e la [[solidarietà ]] saranno per lui un'[[etica]] essenziale dell'[[anarchismo]]), approfondisce la conoscenza di questo pensiero, tanto che finirà per diventare un militante. | Prima di allora non aveva avuto nessun legame con l'[[anarchismo]], ma in [[carcere]], grazie all'amicizia di alcuni prigionieri libertari come [[Antonio Lozano]] (l'amicizia e la [[solidarietà ]] saranno per lui un'[[etica]] essenziale dell'[[anarchismo]]), approfondisce la conoscenza di questo pensiero, tanto che finirà per diventare un militante. | ||
[[Image:Fora.jpg |left|280 px|]] | [[Image:Fora.jpg |left|280 px|]] | ||
Appena uscito di prigione, grazie l'amnistia del [[1918]], decide di trasferirsi | Appena uscito di prigione, grazie l'amnistia del [[1918]], decide di trasferirsi nuovamente in [[Argentina]] con un visto falso per sfuggire alla leva militare obbligatoria. L'anno seguente l'Argentina è attraversata da durissime proteste del movimento operaio, tutte duramente [[repressione|represse]] dalle [[autorità ]] argentino (es. la [[Semana Trágica del 1919]]). Abad de Santillan, per timore della repressione, in quanto attivista di rilievo e collaboratore del giornale «La protesta», sceglie di abbandonare il paese per emigrare in [[Germania]], dove vorrebbe studiare medicina. | ||
Nel [[1922]], in [[Germania]], apprende la notizia della morte di [[Kurt Wilckens]], un amico argentino assassinato da un guardia carceraria. Durante il soggiorno tedesco, continua, come corrispondente, a lavorare alla pubblicazione del giornale «La protesta». | Nel [[1922]], in [[Germania]], apprende la notizia della morte di [[Kurt Wilckens]], un amico argentino assassinato da un guardia carceraria. Durante il soggiorno tedesco, continua, come corrispondente, a lavorare alla pubblicazione del giornale «La protesta». |