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Ricercato dalla [[polizia]], Ascaso riesce a scappare, continuando la sua attività di "[[esproprio|espropriatore]]" di banche, attività necessaria per auto-finanziare la [[rivoluzione]]. In seguito alla [[repressione]] il gruppo è però smantellato ed Ascaso si rifugia in [[Francia]] insieme a [[Buenaventura Durruti]], [[Juan Garcia Oliver]] e [[Gregorio Jover]]. | Ricercato dalla [[polizia]], Ascaso riesce a scappare, continuando la sua attività di "[[esproprio|espropriatore]]" di banche, attività necessaria per auto-finanziare la [[rivoluzione]]. In seguito alla [[repressione]] il gruppo è però smantellato ed Ascaso si rifugia in [[Francia]] insieme a [[Buenaventura Durruti]], [[Juan Garcia Oliver]] e [[Gregorio Jover]]. | ||
[[File:Ascasodurrutijover.png|thumb|left|195px|Francisco Ascaso, [[Buenaventura Durruti]], [[Gregorio Jover]]]] | [[File:Ascasodurrutijover.png|thumb|left|195px|Francisco Ascaso, [[Buenaventura Durruti]], [[Gregorio Jover]]]] | ||
Con il denaro raccolto aprono una "Libreria internazionale", successivamente però decidono di partire per [[Cuba]] e l' [[Argentina]], dove partecipano ad altre azioni insurrezionali. | Con il denaro raccolto aprono una "Libreria internazionale", successivamente però decidono di partire per [[Cuba]] e l'[[Argentina]], dove partecipano ad altre azioni insurrezionali. | ||
Ricercati da tutte le polizie dei paesi in cui sono stati, "[[Los Solidarios]]" ritornano clandestinamente in [[Francia]], dove sono fermati il [[25 giugno]] [[1926]]. Ad Ascaso, [[Buenaventura Durruti]] e [[Gregorio Jover]] viene loro imputata la progettazione di un attentato contro il re d' Spagna, Alfonso XII, in visita a Parigi. | Ricercati da tutte le polizie dei paesi in cui sono stati, "[[Los Solidarios]]" ritornano clandestinamente in [[Francia]], dove sono fermati il [[25 giugno]] [[1926]]. Ad Ascaso, [[Buenaventura Durruti]] e [[Gregorio Jover]] viene loro imputata la progettazione di un attentato contro il re d' Spagna, Alfonso XII, in visita a Parigi. | ||
L'[[Argentina]] chiede la loro estradizione, per una serie di rapine, ma [[Louis Lecoin]], che prende in mano la loro difesa, riesce a mobilitare l' opinione pubblica in favore di Ascaso e dei suoi compagni. I tre anarchici, durante il processo tenuto a Parigi il [[17 ottobre]] [[1926]], rivendicano con orgoglio di avere avuto l' intenzione di assassinare il re con la speranza di far cadere la monarchia. Alla fine sono condannati a 6 mesi di prigione per ribellione, passaporti falsi, porto d' armi proibite ed infrazioni della legge sulla [[Migrazioni|migrazione]]. | L'[[Argentina]] chiede la loro estradizione, per una serie di rapine, ma [[Louis Lecoin]], che prende in mano la loro difesa, riesce a mobilitare l'opinione pubblica in favore di Ascaso e dei suoi compagni. I tre anarchici, durante il processo tenuto a Parigi il [[17 ottobre]] [[1926]], rivendicano con orgoglio di avere avuto l'intenzione di assassinare il re con la speranza di far cadere la monarchia. Alla fine sono condannati a 6 mesi di prigione per ribellione, passaporti falsi, porto d' armi proibite ed infrazioni della legge sulla [[Migrazioni|migrazione]]. | ||
Il [[21 luglio]] [[1927]], a Parigi, riuniti in un ristorante dallo "Comitato internazionale di difesa Anarchica" , Ascaso, [[Buenaventura Durruti]] e [[Gregorio Jover]] festeggiano la loro liberazione dalle [[carcere|carceri]] francesi. Oltre alle loro famiglie sono presenti una trentina di militanti, tra i quali [[Sébastien Faure]], [[Nestor Makhno]] e [[Louis Lecoin]]. Alla fine però vengono espulsi dal terriorio francese e gli è proibito non solo il soggiorno in [[Francia]], ma anche in [[Belgio]], [[Svizzera]] e [[Germania]]. Per un certo periodo risiedono clandestinamente in [[Francia]], dove Ascaso conosce e si lega a [[Berthe Fabert]]. | Il [[21 luglio]] [[1927]], a Parigi, riuniti in un ristorante dallo "Comitato internazionale di difesa Anarchica" , Ascaso, [[Buenaventura Durruti]] e [[Gregorio Jover]] festeggiano la loro liberazione dalle [[carcere|carceri]] francesi. Oltre alle loro famiglie sono presenti una trentina di militanti, tra i quali [[Sébastien Faure]], [[Nestor Makhno]] e [[Louis Lecoin]]. Alla fine però vengono espulsi dal terriorio francese e gli è proibito non solo il soggiorno in [[Francia]], ma anche in [[Belgio]], [[Svizzera]] e [[Germania]]. Per un certo periodo risiedono clandestinamente in [[Francia]], dove Ascaso conosce e si lega a [[Berthe Fabert]]. |