Kronstadt: differenze tra le versioni

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[[File:Anarkistimatruuseja.jpg|thumb|400px|Insorti della marina imperiale zarista, equipaggio della nave Petropavlovsk (етропавловск), in [[Finlandia]], prima di partecipare alla rivolta di Kronstadt.]]'''Kronstadt''' è una città fortificata situata sull'isola di Kotlin nel golfo di [[Finlandia]], che fu concepita dallo zar come una sorta di fortezza difensiva contro un possibile attacco dal mare alla capitale Pietrogrado, che si trova proprio di fronte alla cittadella. Proprio a Kronstadt, nel [[1921]], i marinai, i soldati e i cittadini, che peraltro contribuito alla vittoria della [[rivoluzione russa|Rivoluzione di Ottobre]], si ribellarono contro il potere centrale [[bolscevismo|bolscevico]] ed a favore di un autogoverno federativo e [[libertario]].
[[File:Anarkistimatruuseja.jpg|thumb|400px|Insorti della marina imperiale zarista, equipaggio della nave Petropavlovsk (етропавловск), in [[Finlandia]], prima di partecipare alla rivolta di Kronstadt.]]'''Kronstadt''' è una città fortificata situata sull'isola di Kotlin nel golfo di [[Finlandia]], che fu concepita dallo zar come una sorta di fortezza difensiva contro un possibile attacco dal mare alla capitale Pietrogrado, che si trova proprio di fronte alla cittadella. Proprio a Kronstadt, nel [[1921]], i marinai, i soldati e i cittadini, che peraltro contribuito alla vittoria della [[rivoluzione russa|Rivoluzione di Ottobre]], si ribellarono contro il potere centrale [[bolscevismo|bolscevico]] ed a favore di un autogoverno federativo e [[libertario]].


«'''Tutto il potere ai Soviet e non ai partiti!'''» fu il motto che contraddistinse gli insorti [[libertari]] dell'isola.
«'''Tutto il potere ai [[soviet]] e non ai partiti!'''» fu il motto che contraddistinse gli insorti [[libertari]] dell'isola.


== La ribellione di Kronstadt libertaria ==
== La ribellione di Kronstadt libertaria ==
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I rivoltosi di Kronstadt erano informati di quanto accadeva al di là della loro isola e furono molto colpiti dai numerosi scioperi organizzati dai lavoratori russi, che non potevano certamente essere considerati tutti dei reazionari. Nel febbraio precedente avevano inviato una delegazione che acquisisse notizie più dettagliate sugli [[sciopero|scioperi]] di Pietrogrado in particolare (ma in generale in buona parte della [[Russia]]), la quale non fece altro che confermare l'involuzione autoritaria e [[gerarchia|gerarchica]] della [[rivoluzione russa|rivoluzione]]. Per questo, il [[28 febbraio]] [[1921]] si tenne a bordo della nave da guerra ''Petropavlosk'' <ref>[http://archive.is/56CIK ''Petropavlovsk (nave da battaglia 1894)'']</ref> (essendo in pieno inverno, essa si trovava intrappolata nel ghiaccio del porto di Kronstadt insieme alla ''Sevastopol'') una storica assemblea in cui si votò una risoluzione che divenne la piattaforma politica degli insorti. [[1 marzo|1° marzo]] del [[1921]] la [[rivoluzione]] di Kronstadt prese una direzione decisamente antiautoritaria, in opposizione al potere bolscevico ed in favore di un "[[socialismo]] dal basso" e veramente popolare.
I rivoltosi di Kronstadt erano informati di quanto accadeva al di là della loro isola e furono molto colpiti dai numerosi scioperi organizzati dai lavoratori russi, che non potevano certamente essere considerati tutti dei reazionari. Nel febbraio precedente avevano inviato una delegazione che acquisisse notizie più dettagliate sugli [[sciopero|scioperi]] di Pietrogrado in particolare (ma in generale in buona parte della [[Russia]]), la quale non fece altro che confermare l'involuzione autoritaria e [[gerarchia|gerarchica]] della [[rivoluzione russa|rivoluzione]]. Per questo, il [[28 febbraio]] [[1921]] si tenne a bordo della nave da guerra ''Petropavlosk'' <ref>[http://archive.is/56CIK ''Petropavlovsk (nave da battaglia 1894)'']</ref> (essendo in pieno inverno, essa si trovava intrappolata nel ghiaccio del porto di Kronstadt insieme alla ''Sevastopol'') una storica assemblea in cui si votò una risoluzione che divenne la piattaforma politica degli insorti. [[1 marzo|1° marzo]] del [[1921]] la [[rivoluzione]] di Kronstadt prese una direzione decisamente antiautoritaria, in opposizione al potere bolscevico ed in favore di un "[[socialismo]] dal basso" e veramente popolare.


L'assemblea popolare di quel giorno approvò la risoluzione del [[28 febbraio]] che prevedeva essenzialmente l'abolizione dei provvedimenti di ogni sorta di privilegio (esistevano grandi ineguaglianze in merito alla distribuzione delle abitazioni tra la popolazione: spesso ai funzionari di partito venivano attribuite case grandi e spaziose mentre ai più poveri spettavano case decrepite... ), per questo «[[La proprietà |La proprietà privata]], per ciò che concerne i beni fondiari e gli immobili, è abolita» quindi gli appartamenti furono ridistribuiti tra i cittadini bisognosi, dando alla [[rivoluzione]] un indirizzo [[libertario]]. <ref name="isv">''[http://www.socialismolibertario.it/rocher.htm Bolscevismo ed anarchismo]'' di [[Rudolf Rocker]], capitolo 6.</ref> L'assemblea di Piazza Ancora stabilì ancora che: <ref name="isv"></ref>
L'assemblea popolare di quel giorno approvò la risoluzione del [[28 febbraio]], che prevedeva essenzialmente l'abolizione dei provvedimenti di ogni sorta di privilegio (esistevano grandi ineguaglianze in merito alla distribuzione delle abitazioni tra la popolazione: spesso ai funzionari di partito venivano attribuite case grandi e spaziose mentre ai più poveri spettavano case decrepite... ): «[[La proprietà |La proprietà privata]], per ciò che concerne i beni fondiari e gli immobili, è abolita». Quindi gli appartamenti furono ridistribuiti tra i cittadini bisognosi, dando alla [[rivoluzione]] un indirizzo [[libertario]]. <ref name="isv">''[http://www.socialismolibertario.it/rocher.htm Bolscevismo ed anarchismo]'' di [[Rudolf Rocker]], capitolo 6.</ref> L'assemblea di Piazza Ancora stabilì ancora che: <ref name="isv"></ref>
# Considerando che oggi i soviet esistenti non interpretano l'anelito degli operai e dei contadini, esigiamo che vengano indette nuove elezioni per i soviet, con voto segreto, e che tutti i contadini ed operai possano fare propaganda in [[libertà]] per le elezioni.
# Considerando che oggi i [[soviet]] esistenti non interpretano l'anelito degli operai e dei contadini, esigiamo che vengano indette nuove elezioni per i [[soviet]], con voto segreto, e che tutti i contadini ed operai possano fare propaganda in [[libertà]] per le elezioni.
#[[Libertà]] di riunione per i sindacati industriali e per le organizzazioni dei contadini.
#[[Libertà]] di riunione per i sindacati industriali e per le organizzazioni dei contadini.
#[[Libertà]] di parola e di stampa per i contadini e gli operai, per gli anarchici e i [[socialisti rivoluzionari]] di sinistra
#[[Libertà]] di parola e di stampa per i contadini e gli operai, per gli anarchici e i [[socialisti rivoluzionari]] di sinistra
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#Liberazione dei prigionieri politici di tutti i partiti socialisti, contadini, operai, soldati rossi e marinai arrestati per via delle rivolte dei contadini e degli operai.
#Liberazione dei prigionieri politici di tutti i partiti socialisti, contadini, operai, soldati rossi e marinai arrestati per via delle rivolte dei contadini e degli operai.
#Nomina di una commissione speciale per controllare i processi dei prigionieri nelle carceri e nei campi di concentramento.
#Nomina di una commissione speciale per controllare i processi dei prigionieri nelle carceri e nei campi di concentramento.
#Soppressione di tutte le ripartizioni politiche speciali, perché nessun partito goda privilegi speciali per la sua propaganda e sia convenzionato dallo Stato. (Si riferisce a quelle organizzazioni, in tutte le istituzioni civili e militari della Russia, delle quali possono far parte membri dei partito comunista).
#Soppressione di tutte le ripartizioni politiche speciali, perché nessun partito goda privilegi speciali per la sua propaganda e sia convenzionato dallo Stato. (Si riferisce a quelle organizzazioni, in tutte le istituzioni civili e militari della Russia, delle quali possono far parte membri dei partito [[comunista]]).
#Soppressione del controllore nelle stazioni ferroviarie. (Si riferisce alle guardie militari nelle stazioni per proibire il trasporto dì viveri che lo Stato né compra né vende).
#Soppressione del controllore nelle stazioni ferroviarie. (Si riferisce alle guardie militari nelle stazioni per proibire il trasporto dì viveri che lo Stato né compra né vende).
#Razione uguale per tutti gli operai, ad eccezione di coloro che sono occupati in industrie malsane.
#Razione uguale per tutti gli operai, ad eccezione di coloro che sono occupati in industrie malsane.
#Soppressione di tutte le ripartizioni comuniste in tutte le corporazioni militari e delle guardie comuniste nelle fabbriche.
#Soppressione di tutte le ripartizioni [[comuniste]] in tutte le corporazioni militari e delle guardie [[comuniste]] nelle fabbriche.
#Che tutti i cittadini abbiano il diritto di disporre dei loro prodotti e possano autogestire la fabbrica senza che occupino salariati.
#Che tutti i cittadini abbiano il diritto di disporre dei loro prodotti e possano autogestire la fabbrica senza che occupino salariati.
#Ci appelliamo ad ogni corporazione militare ed ai compagni delle scuole militari perché aderiscano al nostro movimento.
#Ci appelliamo ad ogni corporazione militare ed ai compagni delle scuole militari perché aderiscano al nostro movimento.
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=== Attività del Comitato rivoluzionario===
=== Attività del Comitato rivoluzionario===


Il giorno dopo la grande assemblea, il [[2 marzo]], i due funzionari e il bolscevico locale Vasiliev, presidente del soviet di Kronstadt, presero nuovamente la parola, ma i loro discorsi contro la rivolta non furono questa volta bene accolti ed essi furono tratti in arresto dagli insorti. Lo stesso giorno i delegati delle corporazioni militari e delle officine e dei laboratori (circa 300) si riunirono per eleggere un comitato [[rivoluzionario]] provvisorio in grado di organizzare le elezioni per i [[soviet]].  
Il giorno dopo la grande assemblea, il [[2 marzo]], i due funzionari e il bolscevico locale Vasiliev, presidente del [[soviet]] di Kronstadt, presero nuovamente la parola, ma i loro discorsi contro la rivolta non furono questa volta bene accolti ed essi furono tratti in arresto dagli insorti. Lo stesso giorno i delegati delle corporazioni militari e delle officine e dei laboratori (circa 300) si riunirono per eleggere un comitato [[rivoluzionario]] provvisorio in grado di organizzare le elezioni per i [[soviet]].  


Il Comita­to, alla cui presidenza era stato eletto Stepan Maximovich Petrichenko, pubblicò inoltreun bollettino, «l'Isvestia», che informava sul corso degli eventi. Sul conosciuto organo di stampa francese «[[Les Temps Nouveaux]]», tale Isdinie pubblicò parecchi resoconti trat­ti da «Isvestia». In uno di questi, intitolato ''Perché lottiamo'' si legge:  
Il Comita­to, alla cui presidenza era stato eletto Stepan Maximovich Petrichenko, pubblicò inoltreun bollettino, «l'Isvestia», che informava sul corso degli eventi. Sul conosciuto organo di stampa francese «[[Les Temps Nouveaux]]», tale Isdinie pubblicò parecchi resoconti trat­ti da «Isvestia». In uno di questi, intitolato ''Perché lottiamo'' si legge:  
:«La pazien­za degli operai è finita. In tutto il paese si notano i primi sintomi dell'opposizione ad un sistema dì violenza e op­pressione. Gli operai si dichiarano in sciopero, ma i bol­scevichi si valgono di tutti i mezzi per soffocare la Terza Rivoluzione al suo inizio. Però questa è iniziata nonostan­te tutto, essendo gli stessi operai ari averla dichiarata [...] Qui a Kronstadt sono state collocate le basi della Terza Ri­voluzione, che aprirà la strada verso il [[socialismo]]. Che la nostra [[rivoluzione]] convinca gli operai tutti dell'Oriente e dell'Occidente che tutto ciò che è accaduto in Russia nul­la ha a che fare con il [[socialismo]]». <ref name="isv"></ref>
:«La pazien­za degli operai è finita. In tutto il paese si notano i primi sintomi dell'opposizione ad un sistema dì violenza e op­pressione. Gli operai si dichiarano in sciopero, ma i bol­scevichi si valgono di tutti i mezzi per soffocare la Terza Rivoluzione al suo inizio. Però questa è iniziata nonostan­te tutto, essendo gli stessi operai ari averla dichiarata [...] Qui a Kronstadt sono state collocate le basi della Terza Ri­voluzione, che aprirà la strada verso il [[socialismo]]. Che la nostra [[rivoluzione]] convinca gli operai tutti dell'Oriente e dell'Occidente che tutto ciò che è accaduto in Russia nul­la ha a che fare con il [[socialismo]]». <ref name="isv"></ref>


Il Comitato si preoccuò di organizzare l'amministrazione di quella che era diventata una vera e propria Comune, definita la loro stessi "reubblica dei lavoratori", portando avanti la parole d'ordine di "tutto il potere ai soviet". A partire dall'attacco dell'Armata Rossa, iniziato il [[7 marzo]], i comitati dovettero impegnarsi esclusivamente nella disperata difesa della cittadina dalla [[repressione]] bolscevica.
Il Comitato si preoccuò di organizzare l'amministrazione di quella che era diventata una vera e propria Comune, definita la loro stessi "reubblica dei lavoratori", portando avanti la parole d'ordine di "tutto il potere ai [[soviet]]". A partire dall'attacco dell'Armata Rossa, iniziato il [[7 marzo]], i comitati dovettero impegnarsi esclusivamente nella disperata difesa della cittadina dalla [[repressione]] bolscevica.


===Reazioni bolsceviche: menzogne e diffamazioni contro gli insorti===
===Reazioni bolsceviche: menzogne e diffamazioni contro gli insorti===
[[Image:Emma Goldman.jpg|thumb|200px|[[Emma Goldman]], anarchica russa, fu attivamente impegnata ad impedire la [[repressione]] di Kronstadt.]]
[[Image:Emma Goldman.jpg|thumb|200px|[[Emma Goldman]], anarchica russa, fu attivamente impegnata ad impedire la [[repressione]] di Kronstadt.]]
Il regime sovietico non gradiva l'autonomismo proletario e sin dal [[1918]] aveva cominciato a mostrare il proprio volto autoritario con la “bolscevizzazione” dei [[soviet]], in virtù della quale non solo venivano espulse tutte le componenti di opposizione ma anche si gerarchizzava un organismo (i soviet appunto) nata per promuovere la [[libertà]] di [[autogestione]] dei lavoratori.  
Il regime sovietico non gradiva l'autonomismo proletario e sin dal [[1918]] aveva cominciato a mostrare il proprio volto autoritario con la “bolscevizzazione” dei [[soviet]], in virtù della quale non solo venivano espulse tutte le componenti di opposizione ma anche si gerarchizzava un organismo (i [[soviet]] appunto) nata per promuovere la [[libertà]] di [[autogestione]] dei lavoratori.  


Per contrastare il [[socialismo libertario]] di Kronostad, i bolscevichi usarono l'arma della diffamazione, affiggendo sui muri delle principali città manifesti in cui si millantava il tradimento del [[soviet]] di Kronstadt, passato al comando del fantomatico controrivoluzionario Kozlovskij (esisteva a Kronstadt un ex-ufficiale con quel nome, ma non esercitava alcuna [[autorità]] e inoltre non era un controrivoluzionario). La «Leningradskaja Pravda» pubblicò la falsa notizia dell'arresto e dell'esecuzione non eseguita “per miracolo” del "Commissario della flotta e dell'esercito" Kuzmin (successivamente Kuzmin ebbe a dire che sostanzialmente se l'era vista brutta ma che non gli fu fatto niente).  
Per contrastare il [[socialismo libertario]] di Kronostad, i bolscevichi usarono l'arma della diffamazione, affiggendo sui muri delle principali città manifesti in cui si millantava il tradimento del [[soviet]] di Kronstadt, passato al comando del fantomatico controrivoluzionario Kozlovskij (esisteva a Kronstadt un ex-ufficiale con quel nome, ma non esercitava alcuna [[autorità]] e inoltre non era un controrivoluzionario). La «Leningradskaja Pravda» pubblicò la falsa notizia dell'arresto e dell'esecuzione non eseguita “per miracolo” del "Commissario della flotta e dell'esercito" Kuzmin (successivamente Kuzmin ebbe a dire che sostanzialmente se l'era vista brutta ma che non gli fu fatto niente).  
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Nell'appello ''agli operai, soldati rossi e marinai'', del [[13 marzo]] (cioè quando l'attacco bolscevico era già in atto da qualche girono), Kronstadt respingerà l'infame accusa di essere dei controrivoluzionari guidati da generali bianchi:
Nell'appello ''agli operai, soldati rossi e marinai'', del [[13 marzo]] (cioè quando l'attacco bolscevico era già in atto da qualche girono), Kronstadt respingerà l'infame accusa di essere dei controrivoluzionari guidati da generali bianchi:
:«Il 2 marzo ci siamo sollevati a Kronstadt contro il giogo dei comunisti e spieghiamo la bandiera rossa della Terza Rivoluzione dei proletari. Soldati rossi, marinai, ope­rai! Kronstadt [[rivoluzionaria]] è insorta! Denunciamo che vi si inganna, che non vi si dice la verità di ciò che accade. Non vi si dice che siamo pronti a dare in olocausto la nostra vita per l'emancipazione degli operai e dei conta­dini. Vi vogliono persuadere che il comitato [[rivoluzionario]] provvisorio e sottoposto ai generali bianchi ed ai pope. Vogliamo finirla con le calunnie! VI diciamo i nomi dei membri del nostro comitato. '''Patricencko''', impiegato nelle officine delle linee marittime; '''Jacobenko''', telefonista della sezione telefonica di Kronstadt; '''Osokobenko''', macchinista nelle linee marittime "Sebastopoli"; '''Perepelkin''', elettricista nella "Sebastopoli"; '''Archipov''', primo macchinista; '''Petru­chew''', primo elettricista nella "Pertopavlovsk"; '''Kupolv''', medico; '''Verchinin''', marinaio della "Sebastopoli"; '''Tukin''', operaio elettricista; '''Romenko''', riparatore navale; '''Oreschin''', ispettore nella terza scuola del lavoro; '''Pabloww''', operaio; '''Baikow''', amministratore; '''Walk''', direttore di una segheria; '''Kilgast''', saldatore». <ref name="isv"></ref>
:«Il [[2 marzo]] ci siamo sollevati a Kronstadt contro il giogo dei [[comunisti]] e spieghiamo la bandiera rossa della Terza Rivoluzione dei proletari. Soldati rossi, marinai, ope­rai! Kronstadt [[rivoluzionaria]] è insorta! Denunciamo che vi si inganna, che non vi si dice la verità di ciò che accade. Non vi si dice che siamo pronti a dare in olocausto la nostra vita per l'emancipazione degli operai e dei conta­dini. Vi vogliono persuadere che il comitato [[rivoluzionario]] provvisorio e sottoposto ai generali bianchi ed ai pope. Vogliamo finirla con le calunnie! VI diciamo i nomi dei membri del nostro comitato. '''Patricencko''', impiegato nelle officine delle linee marittime; '''Jacobenko''', telefonista della sezione telefonica di Kronstadt; '''Osokobenko''', macchinista nelle linee marittime "Sebastopoli"; '''Perepelkin''', elettricista nella "Sebastopoli"; '''Archipov''', primo macchinista; '''Petru­chew''', primo elettricista nella "Pertopavlovsk"; '''Kupolv''', medico; '''Verchinin''', marinaio della "Sebastopoli"; '''Tukin''', operaio elettricista; '''Romenko''', riparatore navale; '''Oreschin''', ispettore nella terza scuola del lavoro; '''Pabloww''', operaio; '''Baikow''', amministratore; '''Walk''', direttore di una segheria; '''Kilgast''', saldatore». <ref name="isv"></ref>


===Kronstadt nel mirino dei bianchi: il "Memorandum" del centro nazionale ===
===Kronstadt nel mirino dei bianchi: il "Memorandum" del centro nazionale ===
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Il Centro era stato fondato nel [[1918]] e l'anno seguente aveva organizzato una rivolta controrivoluzionaria sostenuta dagli inglesi e guidata da Iudenic, ma i marinai e i soldati della città-fortezza sostenettero apertamente i bolscevichi e per questo furono anche bombardati dagli inglesi. Quindi Kronstadt fu sempre fedele al suo storico carattere [[rivoluzionario]] e proletario, nonostante i bianchi sperassero sempre di portare dalla loro parte i soldati e i marinai delle navi ''Petropavlovsk'' e ''Sebastopoli''. Sostanziammente non ci riuscirono mai, dal momento che, come spiega [[Paul Avrich]] in ''Kronstadt 1921'', accettarono di ricevere rifornimenti esterni solo quando la situazione era ormai disperata, ma in ogni caso nessun aiuto giunse mai nell'isola.
Il Centro era stato fondato nel [[1918]] e l'anno seguente aveva organizzato una rivolta controrivoluzionaria sostenuta dagli inglesi e guidata da Iudenic, ma i marinai e i soldati della città-fortezza sostenettero apertamente i bolscevichi e per questo furono anche bombardati dagli inglesi. Quindi Kronstadt fu sempre fedele al suo storico carattere [[rivoluzionario]] e proletario, nonostante i bianchi sperassero sempre di portare dalla loro parte i soldati e i marinai delle navi ''Petropavlovsk'' e ''Sebastopoli''. Sostanziammente non ci riuscirono mai, dal momento che, come spiega [[Paul Avrich]] in ''Kronstadt 1921'', accettarono di ricevere rifornimenti esterni solo quando la situazione era ormai disperata, ma in ogni caso nessun aiuto giunse mai nell'isola.


Fu lo stesso [[Lenin]], durante il X congresso del Partito Comunista del [[15 marzo]], a dire pubblicamente che a Kronstadt «non vogliono né le guardie bianche, né il nostro potere» <ref>Riportato da [[Paul Avrich]] in ''Kronstadt 1921'', Res Gestae, p. 122.</ref>, spiegando anche come nella città-fortezza si fosse ormai aperto un solco tra gli abitanti e il Partito Comunista, peraltro dimostrato dalla fuga di militanti dal partito, delusi com'erano dal carattere autoritario del potere bolscevico e dal ''comunismo di guerra'', che aveva comportato la nazionalizzazione dell'industria, la soppressione del commercio privato e la requisizione di viveri a favore dell'[[esercito]] e degli abitanti delle città. Quest'ultime misure furono particolarmente invise dai marinai di Kronstadt, la maggior parte dei quali erano ex-contadini che avevano toccato con mano (direttamente o per racconto dei famigliari) la violenza bolscevica durante le requisizioni ai contadini dei prodotti agricoli.
Fu lo stesso [[Lenin]], durante il X congresso del Partito Comunista del [[15 marzo]], a dire pubblicamente che a Kronstadt «non vogliono né le guardie bianche, né il nostro potere» <ref>Riportato da [[Paul Avrich]] in ''Kronstadt 1921'', Res Gestae, p. 122.</ref>, spiegando anche come nella città-fortezza si fosse ormai aperto un solco tra gli abitanti e il Partito Comunista, peraltro dimostrato dalla fuga di militanti dal partito, delusi com'erano dal carattere autoritario del potere bolscevico e dal 2[[comunismo]] di guerra", che aveva comportato la nazionalizzazione dell'industria, la soppressione del commercio privato e la requisizione di viveri a favore dell'[[esercito]] e degli abitanti delle città. Quest'ultime misure furono particolarmente invise dai marinai di Kronstadt, la maggior parte dei quali erano ex-contadini che avevano toccato con mano (direttamente o per racconto dei famigliari) la violenza bolscevica durante le requisizioni ai contadini dei prodotti agricoli.


Dopo, dopo la sconfitta di Kronstadt, effettivamente Petricenko ed altri insorti si rifugiarono in Finlandia ed in seguito si arruolarono nelle fila del generale Wrangel, ma questo fu una reazione alla dura [[repressione]] ricevuta e non certo alla loro malafede pregressa.
Dopo, dopo la sconfitta di Kronstadt, effettivamente Petricenko ed altri insorti si rifugiarono in Finlandia ed in seguito si arruolarono nelle fila del generale Wrangel, ma questo fu una reazione alla dura [[repressione]] ricevuta e non certo alla loro malafede pregressa.
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Prima dell'assalto la popolazione fu avvisata da un manifesto diffuso a Kronstadt tramite un aereoplano, erroneamente poi attribuito a [[Lev Trotzkij|Trotzkij]] ma in realtà opera di Zinoviev, che recitava quanto segue:  
Prima dell'assalto la popolazione fu avvisata da un manifesto diffuso a Kronstadt tramite un aereoplano, erroneamente poi attribuito a [[Lev Trotzkij|Trotzkij]] ma in realtà opera di Zinoviev, che recitava quanto segue:  
:«Dietro i social [[rivoluzionari]] e i menscevichi, gli ufficiali bianchi mostrano i loro artigli. I capi reali della ribellione sono il generale Koslovski e i suoi complici Burkser, Kostrimintinov, Scirmanovski, e altre guardie bianche che vi ingannano. In realtà essi si battono per la restaurazione dello zarismo e perché un nuovo Viren <ref>Feroce comandante della base navale di Kronstadt sino al momento della sua esecuzione, avvenuta nel febbraio [[1917]].</ref> si istalli sulle vostre spalle. Che Pietrogrado, la Siberia e l'Ucraina siano pronte a seguirvi è un'infame menzogna. La verità è che siete circondati da ogni parte [...] all'ultimo minuto i Koslovski e i Petricenko vi lasceranno e si rifugeranno in Finlandia. Che cosa farete allora? Se li seguirete, pensate che i finlandesi vi daranno da mangiare? Non avete sentito che cosa è successo agli uomini di Wrangel, che muoiono come mosche di fame e malattie? Lo stesso destino vi attende, a meno che non vi arrendiate entro 24 ore. Se lo farete sarete perdonati; ma se non lo farete sarete massacrati come pernici». <ref>Riportato da [[Paul Avrich]] in ''Kronstadt 1921'', Res Gestae, pp. 137-138.</ref> <ref name="mitragliati">[[Victor Serge]], in ''Memorie di un rivoluzionario'', p. 159, riporta invece in maniera più sintetica che il manifesto arrecava il seguente ultimatum: «'''Arrendetevi o sarete mitragliati come conigli!'''»   </ref>
:«Dietro i social [[rivoluzionari]] e i menscevichi, gli ufficiali bianchi mostrano i loro artigli. I capi reali della ribellione sono il generale Koslovski e i suoi complici Burkser, Kostrimintinov, Scirmanovski, e altre guardie bianche che vi ingannano. In realtà essi si battono per la restaurazione dello zarismo e perché un nuovo Viren <ref>Feroce comandante della base navale di Kronstadt sino al momento della sua esecuzione, avvenuta nel febbraio [[1917]].</ref> si istalli sulle vostre spalle. Che Pietrogrado, la Siberia e l'Ucraina siano pronte a seguirvi è un'infame menzogna. La verità è che siete circondati da ogni parte [...] all'ultimo minuto i Koslovski e i Petricenko vi lasceranno e si rifugeranno in Finlandia. Che cosa farete allora? Se li seguirete, pensate che i finlandesi vi daranno da mangiare? Non avete sentito che cosa è successo agli uomini di Wrangel, che muoiono come mosche di fame e malattie? Lo stesso destino vi attende, a meno che non vi arrendiate entro 24 ore. Se lo farete sarete perdonati; ma se non lo farete sarete massacrati come pernici». <ref>Riportato da [[Paul Avrich]] in ''Kronstadt 1921'', Res Gestae, pp. 137-138.</ref> <ref name="mitragliati">[[Victor Serge]], in ''Memorie di un rivoluzionario'', p. 159, riporta invece in maniera più sintetica che il manifesto arrecava il seguente ultimatum: «'''Arrendetevi o sarete mitragliati come conigli!'''»</ref>


Il [[7 marzo]] [[1921]] l'Armata Rossa, fondata da [[Lev Trotskij|Trotskij]], sotto il comando di Michail Nikolaevič Tuchačevskij iniziò i primi attacchi contro Kronstadt, proprio nel momento in cui il X Congresso del Partito Comunista aboliva le requisizioni forzate delle derrate alimentari (accettando quindi alcune proposte del soviet di Kronstadt) e proclamava la NEP (nuova politica economica). I bolscevichi però, preoccupati di possibili insubordinazioni dei militari, decisero di chiudere definitivamente la “questione Kronstadt”,.  
Il [[7 marzo]] [[1921]] l'Armata Rossa, fondata da [[Lev Trotskij|Trotskij]], sotto il comando di Michail Nikolaevič Tuchačevskij iniziò i primi attacchi contro Kronstadt, proprio nel momento in cui il X Congresso del Partito Comunista aboliva le requisizioni forzate delle derrate alimentari (accettando quindi alcune proposte del [[soviet]] di Kronstadt) e proclamava la NEP (nuova politica economica). I bolscevichi però, preoccupati di possibili insubordinazioni dei militari, decisero di chiudere definitivamente la "questione Kronstadt".  


I reparti delle trupe bolsceviche "[[Ceka]]" e "Kursanti" (in tutto circa 60.000 uomini),, sfruttando il manto di ghiaccio che ancora copriva le acque di fronte a Pietrogrado, attaccarono l'isola, che però resistette eroicamente. Oltre alla difesa militare, gli insorti organizzarono, con la collaborazione di tutti, infermerie, sale operatorie, comitati per i munizionamenti e per l'approvvigionamento.  
I reparti delle trupe bolsceviche "[[Ceka]]" e "Kursanti" (in tutto circa 60.000 uomini),, sfruttando il manto di ghiaccio che ancora copriva le acque di fronte a Pietrogrado, attaccarono l'isola, che però resistette eroicamente. Oltre alla difesa militare, gli insorti organizzarono, con la collaborazione di tutti, infermerie, sale operatorie, comitati per i munizionamenti e per l'approvvigionamento.  
Nell'articolo ''Le tappe della rivoluzione'', pubblicato il [[12 marzo]] i rivoltosi scrissero:  
Nell'articolo ''Le tappe della rivoluzione'', pubblicato il [[12 marzo]] i rivoltosi scrissero:  
:«Il partito comunista detiene il potere pubblico, lasciando da parte gli operai ed i con­tadini nel cui nome opera. Si è stabilito un nuovo feudalesimo in nome del comunismo Del contadino si è tatto un semplice schiavo e degli opera i, schiavi sa/aria/i nelle fabbriche sta/ali. Gli operai intellettuali sono stati degnatati al completo [...] È giunta l'ora di farla finita con la commissariocrazia Kronstadt non dorme. Nel marzo e nell'ottobre del 1917 si è trovata al fronte ed oggi è an­cora lei che spiega la bandiera della Terza Rivoluzione: la [[rivoluzione]] proletaria [...] È finita la burocrazia. L'assemblea costituente appartie­ne al passato. Ora deve cadere la commissariocrazia. È giunta l'ora per il vero potere del proletariato, per il po­tere dei soviet!». <ref name="isv"></ref>
:«Il partito [[comunista]] detiene il potere pubblico, lasciando da parte gli operai ed i con­tadini nel cui nome opera. Si è stabilito un nuovo feudalesimo in nome del [[comunismo]]. Del contadino si è fatto un semplice schiavo e degli operai, schiavi salariati nelle fabbriche [[statali]]. Gli operai intellettuali sono stati degnatati al completo [...] È giunta l'ora di farla finita con la commissariocrazia Kronstadt non dorme. Nel marzo e nell'ottobre del [[1917]] si è trovata al fronte ed oggi è an­cora lei che spiega la bandiera della Terza Rivoluzione: la [[rivoluzione]] proletaria [...] È finita la burocrazia. L'assemblea costituente appartie­ne al passato. Ora deve cadere la commissariocrazia. È giunta l'ora per il vero potere del proletariato, per il po­tere dei [[soviet]]!». <ref name="isv"></ref>


Consapevoli della difficoltà di fronteggiare la forza dell'Armata Rossa, gli insorti si appellarono al mondo, chiedendo che ovunque si mettessero in atto azioni di [[solidarietà]]. Nel numero del [[13 marzo]] di «Isvestia» fu pubblicato un articolo intitolato ''Appello ai lavoratori del mondo intero!'':
Consapevoli della difficoltà di fronteggiare la forza dell'Armata Rossa, gli insorti si appellarono al mondo, chiedendo che ovunque si mettessero in atto azioni di [[solidarietà]]. Nel numero del [[13 marzo]] di «Isvestia» fu pubblicato un articolo intitolato ''Appello ai lavoratori del mondo intero!'':
:«Sono dodici giorni che un pugno di uomini, operai. soldati rossi e marinai, separati dal mondo intero,sopportano gli attacchi selvaggi dei boia comunisti. Siamo fermi perché ci proponiamo di liberare il popolo dal giogo che il fanatismo di un partito ha imposto. Moriremo gridando: ''Viva i soviet liberamente eletti!'' Che lo sappia il proletariato del mondo intero. Compagni, abbiamo bisogno del vostro aiuto morale!" Protestate contro gli atti liberticidi degli autocrati comunisti». <ref name="isv"></ref>
:«Sono dodici giorni che un pugno di uomini, operai. soldati rossi e marinai, separati dal mondo intero,sopportano gli attacchi selvaggi dei boia [[comunisti]]. Siamo fermi perché ci proponiamo di liberare il popolo dal giogo che il fanatismo di un partito ha imposto. Moriremo gridando: ''Viva i [[soviet]] liberamente eletti!'' Che lo sappia il proletariato del mondo intero. Compagni, abbiamo bisogno del vostro aiuto morale!" Protestate contro gli atti liberticidi degli autocrati [[comunisti]]». <ref name="isv"></ref>


Purtroppo per loro, l'appello non fu accolto sostanzialmente da nessuno e restarono soli sino alla sconfitta finale (i mancati aiuti da parte degli espatriati russi dimostrano ancora una volta che l'insurrezione fu spontanea e di matrice socialista). Ci vollero dodici giorni di durissimi scontri per permettere alle truppe di Mosca di far capitolare la cittadella [[rivoluzionaria]] (l'assalto finale fu sferrato da Tuchacevskij il [[17 marzo]]), combattendo casa per casa e massacrando chiunque capitasse sotto tiro, persino tra gli arresi e i familiari presi in ostaggio. Moltissimi insorti fuggirono in [[Finlandia]] (tra cui Petricenko), altri combatterono sino alla morte gridando:  
Purtroppo per loro, l'appello non fu accolto sostanzialmente da nessuno e restarono soli sino alla sconfitta finale (i mancati aiuti da parte degli espatriati russi dimostrano ancora una volta che l'insurrezione fu spontanea e di matrice socialista). Ci vollero dodici giorni di durissimi scontri per permettere alle truppe di Mosca di far capitolare la cittadella [[rivoluzionaria]] (l'assalto finale fu sferrato da Tuchacevskij il [[17 marzo]]), combattendo casa per casa e massacrando chiunque capitasse sotto tiro, persino tra gli arresi e i familiari presi in ostaggio. Moltissimi insorti fuggirono in [[Finlandia]] (tra cui Petricenko), altri combatterono sino alla morte gridando:  
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Il [[18 marzo]] [[1921]], venne sancita dai bolscevichi la caduta della cittadella, ponendo fine al sogno di un [[socialismo libertario]], espressione del popolo e non dei partiti e della burocrazia. Quel giorno, per beffa della storia, ricorreva anche il 50° anniversario della [[la Comune di Parigi (1871)| Comune di Parigi]] e per le strade di Pietrogrado lo si festeggiò ipocritamente al suono dell'''[[Inno dell'Internazionale|Internazionale]]''.
Il [[18 marzo]] [[1921]], venne sancita dai bolscevichi la caduta della cittadella, ponendo fine al sogno di un [[socialismo libertario]], espressione del popolo e non dei partiti e della burocrazia. Quel giorno, per beffa della storia, ricorreva anche il 50° anniversario della [[la Comune di Parigi (1871)| Comune di Parigi]] e per le strade di Pietrogrado lo si festeggiò ipocritamente al suono dell'''[[Inno dell'Internazionale|Internazionale]]''.


«Le sue note scrisse [[Emma Goldman]] - che un tempo esaltavano le mie orecchie, suonavano ora come un lamento funebre per le ardenti speranze del'umanità». <ref>Emma Goldman, ''Vivendo la mia vita''</ref> [[Alexander Berkman]] invece scriverà nel suo diario: «I vincitori celebrano l'anniversario della Comune del 1871. Trotzky e Zinoviev denunciano Thiers e Gallifet per la strage dei ribelli parigini». <ref>[[Alexander Berkman]], ''The Bolshevik Myth''</ref>
«Le sue note - scrisse [[Emma Goldman]] - che un tempo esaltavano le mie orecchie, suonavano ora come un lamento funebre per le ardenti speranze del'umanità». <ref>Emma Goldman, ''Vivendo la mia vita''</ref> [[Alexander Berkman]] invece scriverà nel suo diario: «I vincitori celebrano l'anniversario della [[Comune del 1871]]. [[Trotzky]] e Zinoviev denunciano Thiers e Gallifet per la strage dei ribelli parigini». <ref>[[Alexander Berkman]], ''The Bolshevik Myth''</ref>


== Considerazioni sull'esperienza di Kronstadt ==
== Considerazioni sull'esperienza di Kronstadt ==
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Quella di Kronstadt fu indubbiamente una [[rivoluzione]] [[socialista]] in cui si manifestò un ideale [[libertario]], anticentralista e [[federalismo|federalista]].
Quella di Kronstadt fu indubbiamente una [[rivoluzione]] [[socialista]] in cui si manifestò un ideale [[libertario]], anticentralista e [[federalismo|federalista]].


La Terza (o Quarta) [[Rivoluzione russa]], nel rivendicare il «'''potere ai soviet e non ai partiti'''», espresse l'idea che il [[socialismo]] non si può realizzare se persiste l'esistenza di classi subalterne esautorate dalla facoltà decisionale.  Tuttavia sarebbe sbagliato affermare che a Kronstadt la [[rivoluzione]] fu anarchica, poiché le richieste dei [[rivoluzionari]] erano volte alla costruzione di uno [[Stato]] [[libertario]] e non alla distruzione dello stesso.
La Terza (o Quarta) [[Rivoluzione russa]], nel rivendicare il «'''potere ai [[soviet]] e non ai partiti'''», espresse l'idea che il [[socialismo]] non si può realizzare se persiste l'esistenza di classi subalterne esautorate dalla facoltà decisionale.  Tuttavia sarebbe sbagliato affermare che a Kronstadt la [[rivoluzione]] fu anarchica, poiché le richieste dei [[rivoluzionari]] erano volte alla costruzione di uno [[Stato]] [[libertario]] e non alla distruzione dello stesso.


Certamente gli anarchici ebbero un ruolo importante all'interno della corrente rivoluzionaria, dato che, sin dal [[1918]], subirono una dura [[repressione]] per mano del [[soviet]] di Mosca.  
Certamente gli anarchici ebbero un ruolo importante all'interno della corrente rivoluzionaria, dato che, sin dal [[1918]], subirono una dura [[repressione]] per mano del [[soviet]] di Mosca.  
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