Albert Camus: differenze tra le versioni

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Ad Algeri fonda il ''Teatro del Lavoro'', che nel [[1936]] sarà rimpiazzato dal ''Théâtre de l'Équipe'', con l'intenzione di mettere in piedi un teatro popolare. L'attività professionale lo vede spesso impegnato all'interno di redazioni di giornale dove è critico letterario e specialista nei resoconti dei grandi processi e nei reportage: il lavoro nel quotidiano locale algerino ''Soir-Républicain'' (fondato da Pascal Pia) finisce con il licenziamento a causa di un articolo contro il governo che si adopererà poi per non fargli più trovare occupazione come giornalista in Algeria.  
Ad Algeri fonda il ''Teatro del Lavoro'', che nel [[1936]] sarà rimpiazzato dal ''Théâtre de l'Équipe'', con l'intenzione di mettere in piedi un teatro popolare. L'attività professionale lo vede spesso impegnato all'interno di redazioni di giornale dove è critico letterario e specialista nei resoconti dei grandi processi e nei reportage: il lavoro nel quotidiano locale algerino ''Soir-Républicain'' (fondato da Pascal Pia) finisce con il licenziamento a causa di un articolo contro il governo che si adopererà poi per non fargli più trovare occupazione come giornalista in Algeria.  


Lo scoppio della Seconda guerra mondiale cambia forzatamente il corso delle cose. La censura determina la scomparsa del giornale al quale lavorava e così, dopo essere anche stato allontanato dall'[[esercito]] per motivi di salute, Camus si trasferisce in [[Francia]]. Nel [[1940]] è segretario di redazione al ''Paris-Soir'' grazie all'aiuto di Pascal Pia: sono gli anni dell'[[Nazismo|occupazione nazista]] e lo scrittore, prima da osservatore e poi da attivista, cerca di contrastare la presenza tedesca ritenendola atroce. Dal [[1940]] al [[1945]] elabora il suo pensiero attraverso tre opere straordinarie: ''Lo straniero'', [[1942]] (opera che egli definirà “assurda” e in cui in cui si sente forte l'[[Friedrich Nietzsche|influenza nietzschiana]]''Il mito di Sisifo'', [[1942]] (saggio sull'assurdo e sullo spirito di rivolta); ''Caligola'', [[1944]] (opera teatrale ispirata alla vita dell'imperatore romano che gli procura molte critiche in quanto ha reso Caligola "troppo umano")
Lo scoppio della Seconda guerra mondiale cambia forzatamente il corso delle cose. La censura determina la scomparsa del giornale al quale lavorava e così, dopo essere anche stato allontanato dall'[[esercito]] per motivi di salute, Camus si trasferisce in [[Francia]]. Nel [[1940]] è segretario di redazione al ''Paris-Soir'' grazie all'aiuto di Pascal Pia: sono gli anni dell'[[Nazismo|occupazione nazista]] e lo scrittore, prima da osservatore e poi da attivista, cerca di contrastare la presenza tedesca ritenendola atroce. Dal [[1940]] al [[1945]] elabora il suo pensiero attraverso tre opere straordinarie: ''Lo straniero'', [[1942]] (opera che egli definirà “assurda” e in cui in cui si sente forte l'[[Friedrich Nietzsche|influenza nietzschiana]]), ''Il mito di Sisifo'', [[1942]] (saggio sull'assurdo e sullo spirito di rivolta), ''Caligola'', [[1944]] (opera teatrale ispirata alla vita dell'imperatore romano che gli procura molte critiche in quanto ha reso Caligola "troppo umano").


Negli anni della resistenza si affilia alla cellula partigiana [[Combat]] per la quale curerà numerosi articoli per l'omonimo giornale che circola clandestinamente.
Negli anni della resistenza si affilia alla cellula partigiana [[Combat]] per la quale curerà numerosi articoli per l'omonimo giornale che circola clandestinamente.
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