Giuseppe Ciancabilla: differenze tra le versioni

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Per Ciancabilla «l'individuo che è anarchico per sé lo è necessariamente per gli altri» <ref name="QS1">''Essere o parere anarchici'' da La ''Questione Sociale'', Anno V, n. 93, 7 gennaio 1899</ref>, mentre «l'individuo [...] che è anarchico per gli altri [...] non lo è in sostanza» <ref name="QS1"></ref>: l'individuo che è anarchico per un proprio incontenibile bisogno di libertà e felicità «sarà costretto ad attirare altri nell'orbita della sua azione e della sua teoria; cercherà di convincerli, di dare ad essi l'energia che è esuberante nel suo essere, di deciderli all'azione» <ref name="QS1"></ref>; l'individuo che, invece, si preoccupa di propagandare la propria idea non per un bisogno personale ma per trovare seguaci «è costretto a presentare quest'Idea sotto l'aspetto più seducente, accomodandola alle esigenze del suo pubblico, smussandola di ciò che può parere aspro e difficile a concepirsi, adattandola a tutte le esigenze curiose di coloro che vogliono sapere, vogliono prevedere, vogliono, prima di demolire, ricostruire idealmente il futuro» <ref name="QS1"></ref>.
Per Ciancabilla «l'individuo che è anarchico per sé lo è necessariamente per gli altri» <ref name="QS1">''Essere o parere anarchici'' da La ''Questione Sociale'', Anno V, n. 93, 7 gennaio 1899</ref>, mentre «l'individuo [...] che è anarchico per gli altri [...] non lo è in sostanza» <ref name="QS1"></ref>: l'individuo che è anarchico per un proprio incontenibile bisogno di libertà e felicità «sarà costretto ad attirare altri nell'orbita della sua azione e della sua teoria; cercherà di convincerli, di dare ad essi l'energia che è esuberante nel suo essere, di deciderli all'azione» <ref name="QS1"></ref>; l'individuo che, invece, si preoccupa di propagandare la propria idea non per un bisogno personale ma per trovare seguaci «è costretto a presentare quest'Idea sotto l'aspetto più seducente, accomodandola alle esigenze del suo pubblico, smussandola di ciò che può parere aspro e difficile a concepirsi, adattandola a tutte le esigenze curiose di coloro che vogliono sapere, vogliono prevedere, vogliono, prima di demolire, ricostruire idealmente il futuro» <ref name="QS1"></ref>.


L'azione individuale diviene, dunque, inevitabilmente azione comune, ma la rivoluzione non si ferma a questa formula evoluzionistica, necessitando anche della «partecipazione a tutti i movimenti che rivestano un carattere di ribellione e di progresso». <ref name="QS2">''Per un'obiezione'' da La ''Questione Sociale'', Anno V, n. 97, 4 febbraio 1899</ref>.
L'azione individuale diviene, dunque, inevitabilmente azione comune, ma la rivoluzione non si ferma a questa formula evoluzionistica, necessitando anche della «partecipazione a tutti i movimenti che rivestano un carattere di ribellione e di progresso» <ref name="QS2">''Per un'obiezione'' da La ''Questione Sociale'', Anno V, n. 97, 4 febbraio 1899</ref>.


== La polemica con Malatesta ==
== La polemica con Malatesta ==
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