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: « C'era una volta una donna che la morte di suo marito aveva reso povera con due figli. Aveva vissuto con sua madre, ugualmente povera, con un fratello disabile che era un operaio. Aveva lavorato per vivere, fatto la domestica, e aveva rimesso l'educazione dei suoi figli nelle mani della madre. Rude, orgogliosa, educò loro in modo duro ».<ref>Citato da Roger Grenier, ''Album Camus'', op. cit., p. 14 et 17.</ref> | : « C'era una volta una donna che la morte di suo marito aveva reso povera con due figli. Aveva vissuto con sua madre, ugualmente povera, con un fratello disabile che era un operaio. Aveva lavorato per vivere, fatto la domestica, e aveva rimesso l'educazione dei suoi figli nelle mani della madre. Rude, orgogliosa, educò loro in modo duro ».<ref>Citato da Roger Grenier, ''Album Camus'', op. cit., p. 14 et 17.</ref> | ||
L'esperienza della povertà , per sua stessa ammissione, risulterà essere per lui una vera e propria [[scuola]] di vita che influenzerà tutta la sua opera. Intanto lo zio, accanito lettore, gli trasmette la passione per i libri, anche se il giovane Camus a quel tempo preferiva dedicare il suo tempo libero all'amicizia, al mare e soprattutto al calcio. | L'esperienza della povertà, per sua stessa ammissione, risulterà essere per lui una vera e propria [[scuola]] di vita che influenzerà tutta la sua opera. Intanto lo zio, accanito lettore, gli trasmette la passione per i libri, anche se il giovane Camus a quel tempo preferiva dedicare il suo tempo libero all'amicizia, al mare e soprattutto al calcio. | ||
=== Gli anni della formazione === | === Gli anni della formazione === | ||
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== Il pensiero == | == Il pensiero == | ||
===L'assurdo e la rivolta=== | ===L'assurdo e la rivolta=== | ||
Tutta la riflessione di Camus parte dal tema dell'assurdo e della [[rivolta]] (sia [[metafisica]] che storica). Inizialmente aderisce al partito comunista, ma ben presto se ne distacca constatandone l'autoritarismo centralista. In ''[[Lo straniero]]'' egli esprime il concetto di estraneità che separa l'uomo dal mondo. La realtà è incomprensibile perché non ha alcun senso logico. L'uomo non è in grado di coglierne il senso. Ne ''[[Il mito di Sisifo]]'' Camus ribadisce l'assurdità della vita (essa appare come l'inutile fatica di Sisifo), tuttavia il suicidio non è la soluzione di alcunché. L'unica risposta vera di fronte all'assurdità , è la non-rassegnazione: '''la [[rivolta]]'''. Per Camus la rivolta può assumere infinite modalità : filosofica, storica, politica, poetica. Inoltre tra la schiavitù accettata e la violenza rivoluzionaria, la vera [[libertà ]] è la creazione. | Tutta la riflessione di Camus parte dal tema dell'assurdo e della [[rivolta]] (sia [[metafisica]] che storica). Inizialmente aderisce al partito comunista, ma ben presto se ne distacca constatandone l'autoritarismo centralista. In ''[[Lo straniero]]'' egli esprime il concetto di estraneità che separa l'uomo dal mondo. La realtà è incomprensibile perché non ha alcun senso logico. L'uomo non è in grado di coglierne il senso. Ne ''[[Il mito di Sisifo]]'' Camus ribadisce l'assurdità della vita (essa appare come l'inutile fatica di Sisifo), tuttavia il suicidio non è la soluzione di alcunché. L'unica risposta vera di fronte all'assurdità, è la non-rassegnazione: '''la [[rivolta]]'''. Per Camus la rivolta può assumere infinite modalità : filosofica, storica, politica, poetica. Inoltre tra la schiavitù accettata e la violenza rivoluzionaria, la vera [[libertà ]] è la creazione. | ||
In ''[[La peste]]'' descrive i flagelli dell'umanità , contestando l'[[individualismo]] assoluto e promovendo, in sua vece, la [[solidarietà ]] e la socialità umana. E se ne ''[[Il mito di Sisifo]]'' il concetto di rivolta era trattato da un punto di vista metafisico e individuale, ne ''[[L'uomo in rivolta]]'' approda a un concetto di rivolta che dall'[[Individuo|individuo]] va verso la collettività . La rivolta viene vista come l'unico modo per combattere l'assurdità e l'ingiustizia della vita. La rivolta dà una nuova interpretazione all'essere umano: «'''mi rivolto, dunque siamo'''». | In ''[[La peste]]'' descrive i flagelli dell'umanità, contestando l'[[individualismo]] assoluto e promovendo, in sua vece, la [[solidarietà ]] e la socialità umana. E se ne ''[[Il mito di Sisifo]]'' il concetto di rivolta era trattato da un punto di vista metafisico e individuale, ne ''[[L'uomo in rivolta]]'' approda a un concetto di rivolta che dall'[[Individuo|individuo]] va verso la collettività . La rivolta viene vista come l'unico modo per combattere l'assurdità e l'ingiustizia della vita. La rivolta dà una nuova interpretazione all'essere umano: «'''mi rivolto, dunque siamo'''». | ||
A metà del XX secolo Camus comincia ad aver la sensazione di non aver saputo indicare una vera saggezza, e di essere pervenuto soltanto ad una cattiva coscienza. Per questo le sue ultime opere evidenziano un pessimismo cupo e privo di vie d'uscita. | A metà del XX secolo Camus comincia ad aver la sensazione di non aver saputo indicare una vera saggezza, e di essere pervenuto soltanto ad una cattiva coscienza. Per questo le sue ultime opere evidenziano un pessimismo cupo e privo di vie d'uscita. | ||
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*«Il mondo in cui vivo mi ripugna, ma mi sento solidale con le persone che vi soffrono» (A.Camus) | *«Il mondo in cui vivo mi ripugna, ma mi sento solidale con le persone che vi soffrono» (A.Camus) | ||
*«Ma esiste un'altra razza di uomini che ci aiuta a respirare, che ha sempre posto la propria esistenza e libertà solo nella libertà e nella felicità di tutti, che trova quindi fin nelle sconfitte le ragioni per vivere e per amare. Questi, anche se vinti, non saranno mai soli» (A.Camus) | *«Ma esiste un'altra razza di uomini che ci aiuta a respirare, che ha sempre posto la propria esistenza e libertà solo nella libertà e nella felicità di tutti, che trova quindi fin nelle sconfitte le ragioni per vivere e per amare. Questi, anche se vinti, non saranno mai soli» (A.Camus) | ||
* «Questa fede è la libertà , la libertà folle come l'amore che viene detto tale,la grande passione carnale che, allo stesso tempo,travolge e giustifica tutto. Ma è anche la fatica spossante di tutti i giorni, per palesare i limiti dell'uomo e confrontarsi senza posa con la smisurata oppressione» (A.Camus) | * «Questa fede è la libertà, la libertà folle come l'amore che viene detto tale,la grande passione carnale che, allo stesso tempo,travolge e giustifica tutto. Ma è anche la fatica spossante di tutti i giorni, per palesare i limiti dell'uomo e confrontarsi senza posa con la smisurata oppressione» (A.Camus) | ||
== Note == | == Note == |