Ugo Mazzucchelli: differenze tra le versioni

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[[File:Ugo_Mazzucchelli.jpg|280 px|thumb|Ugo Mazzucchelli]]'''Ugo Mazzucchelli''' (Carrara, [[5 giugno]] [[1903]] - Carrara, [[6 gennaio]] [[1997]]) è stato un anarchico, [[antifascismo|antifascista]] e partigiano italiano. La sua lunghissima vita gli ha permesso di attraversare l'intero secolo XX° con tutte le sue lotte e tragedie, facendone un testimone diretto delle battaglie sociali e [[antifascismo|antifasciste]] sviluppatesi in [[Italia]] e in Europa.
[[File:Mazzucchelli01.jpg|400px|thumb|Ugo Mazzucchelli nel [[1986]].]]'''Ugo Mazzucchelli''' (Carrara, [[5 giugno]] [[1903]] - Carrara, [[6 gennaio]] [[1997]]) è stato un anarchico, [[antifascismo|antifascista]] e partigiano italiano. La sua lunghissima vita gli ha permesso di attraversare l'intero secolo XX° con tutte le sue lotte e tragedie, facendone un testimone diretto delle battaglie sociali e [[antifascismo|antifasciste]] sviluppatesi in [[Italia]] e in Europa.
== Biografia ==
== Biografia ==


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Gli anarchici sono tra i primi a contrastare militarmente l'ascesa del [[Fascismo|fascismo]] e le loro organizzazioni saranno quelle che riconoscevano, assieme a gruppi di socialisti massimalisti, le "squadre di autodifesa proletaria", chiamate [[Arditi del Popolo]] e costituite da ex combattenti ed Arditi d'Italia. Gli [[Arditi del Popolo]] applicavano tattiche militari assai efficaci contro i [[fascismo|fascisti]], spesso spalleggiati dalle stesse forze militari di [[Stato]] (un caso del tutto eccezionale fu quello di Sarzana, in cui il capitano dei carabinieri [[Guido Jurgens]] attaccò gli squadristi fascisti fianco a fianco degli [[Arditi del Popolo]]). Oltre ai fatti di Sarzana, Mazzucchelli, miliziano degli [[Arditi del Popolo]], è presente alla [[Difesa di Parma del 1922]], quando 350 [[Arditi del Popolo|Arditi]], a comando del [[socialista]] [[internazionalista]] [[Guido Picelli]] e dell'anarchico [[Antonio Cieri]], impartiscono ai fascisti di Balbo una ben più severa lezione di quella già non trascurabile impartita loro a Sarzana.
Gli anarchici sono tra i primi a contrastare militarmente l'ascesa del [[Fascismo|fascismo]] e le loro organizzazioni saranno quelle che riconoscevano, assieme a gruppi di socialisti massimalisti, le "squadre di autodifesa proletaria", chiamate [[Arditi del Popolo]] e costituite da ex combattenti ed Arditi d'Italia. Gli [[Arditi del Popolo]] applicavano tattiche militari assai efficaci contro i [[fascismo|fascisti]], spesso spalleggiati dalle stesse forze militari di [[Stato]] (un caso del tutto eccezionale fu quello di Sarzana, in cui il capitano dei carabinieri [[Guido Jurgens]] attaccò gli squadristi fascisti fianco a fianco degli [[Arditi del Popolo]]). Oltre ai fatti di Sarzana, Mazzucchelli, miliziano degli [[Arditi del Popolo]], è presente alla [[Difesa di Parma del 1922]], quando 350 [[Arditi del Popolo|Arditi]], a comando del [[socialista]] [[internazionalista]] [[Guido Picelli]] e dell'anarchico [[Antonio Cieri]], impartiscono ai fascisti di Balbo una ben più severa lezione di quella già non trascurabile impartita loro a Sarzana.


C'é da dire che l'azione degli [[Arditi del Popolo]] non era ben vista da tutti i partiti [[antifascismo|antifascisti]]: il partito comunista (ma anche quello socialista), su ordine di [[Amedeo Bordiga]], chiese ai suoi militanti di non entrare nell'organizzazione. Di posizione diversa fu [[Antonio Gramsci]] e anche la maggior parte dei militanti comunisti, che disobbedendo entrarono in gran numero negli [[Arditi del Popolo]]. Comunisti e anarchici in questa fase andavano abbastanza d'accordo (lo stalinismo solo in seguito riuscirà a far versar sangue fratricida fra comunisti ed anarchici). Un esempio di questa coesione fu la protezione ricevuta dal comunista [[Francesco Leone]], uno dei capi degli [[Arditi del Popolo]] di Novara e Vercelli, poi padre costituente parlamentare nonché [[sindacalismo|sindacalista]] del partito comunista, che in un'intervista raccontò che non riusciva a comprendere come lui potesse tranquillamente passeggiare per le strade da solo e di notte, senza che i [[fascismo|fascisti]] lo attaccassero, visto che era notorio che li aveva presi a revolverate...e non una sola volta. Dopo molti anni scoprì che era seguito da una squadra di anarchici che vigilava su di lui, formata in gran parte da operai decisissimi negli scontri con i [[Fascismo|fascisti]] <ref> «[...] Vedi, c'era un gruppo di anarchici. Qui c'era stato [[Luigi Galleani]], che era stato in America e per un certo periodo poi era stato anche qui. Anzi, io credo che questo gruppo di anarchici si chiamasse il gruppo Galleani. E questo gruppo era composto da elementi molto decisi, molto decisi. Ricordo, per esempio, dopo quella lotta lì con i fascisti, io son sempre uscito tutte le sere, nonostante che ci fossero sempre scontri, una volta mi hanno anche sparato da un viale: a pochi metri di distanza non m'hanno preso. Ebbene, questi anarchici, a mia insaputa, dopo questo atto, si distribuivano la notte nei giardini proprio a mia difesa, senza che io neanche lo sapessi. [...]» ([http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/bermani100.html Intervista rilasciata a Cesare Birmani storico e studioso antifascismo]) </ref>.
C'é da dire che l'azione degli [[Arditi del Popolo]] non era ben vista da tutti i partiti [[antifascismo|antifascisti]]: il partito comunista (ma anche quello socialista), su ordine di [[Amedeo Bordiga]], chiese ai suoi militanti di non entrare nell'organizzazione. Di posizione diversa fu [[Antonio Gramsci]] e anche la maggior parte dei militanti comunisti, che disobbedendo entrarono in gran numero negli [[Arditi del Popolo]]. Comunisti e anarchici in questa fase andavano abbastanza d'accordo (lo stalinismo solo in seguito riuscirà a far versar sangue fratricida fra comunisti ed anarchici). Un esempio di questa coesione fu la protezione ricevuta dal comunista [[Francesco Leone]], uno dei capi degli [[Arditi del Popolo]] di Novara e Vercelli, poi padre costituente parlamentare nonché [[sindacalismo|sindacalista]] del partito comunista, che in un'intervista raccontò che non riusciva a comprendere come lui potesse tranquillamente passeggiare per le strade da solo e di notte, senza che i [[fascismo|fascisti]] lo attaccassero, visto che era notorio che li aveva presi a revolverate...e non una sola volta. Dopo molti anni scoprì che era seguito da una squadra di anarchici che vigilava su di lui, formata in gran parte da operai decisissimi negli scontri con i [[Fascismo|fascisti]] <ref> «[...] Vedi, c'era un gruppo di anarchici. Qui c'era stato [[Luigi Galleani]], che era stato in America e per un certo periodo poi era stato anche qui. Anzi, io credo che questo gruppo di anarchici si chiamasse il gruppo Galleani. E questo gruppo era composto da elementi molto decisi, molto decisi. Ricordo, per esempio, dopo quella lotta lì con i fascisti, io son sempre uscito tutte le sere, nonostante che ci fossero sempre scontri, una volta mi hanno anche sparato da un viale: a pochi metri di distanza non m'hanno preso. Ebbene, questi anarchici, a mia insaputa, dopo questo atto, si distribuivano la notte nei giardini proprio a mia difesa, senza che io neanche lo sapessi. [...]» ([https://web.archive.org/web/20211016220304/http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/bermani100.html Intervista rilasciata a Cesare Birmani storico e studioso antifascismo]) </ref>.


Ugo Mazzucchelli dopo questi fatti, ed anche perché deve proteggere la sua famiglia che ha formato in giovane età, si trasferisce tra le montagne delle Apuane, vicino alle cave di Lorano, zona che ritroveremo quando Mazzucchelli, i suoi figli ed i compagni iniziano la Resistenza armata al [[fascismo]] nel [[1943]]. Anche in pieno fascismo, Mazzucchelli manifesta la sua idea libertaria, pur se questo gli costa una certa precarietà nel lavoro dato che i padroni delle cave erano restii ad assumere stabilmente un noto "sovversivo" che festeggiava [[il Primo Maggio]] non andando a lavorare <ref name="artic">[http://archive.is/EMJmP Da un'intervista del Corriere della Sera:] «Il fascio aveva abolito la festa dei lavoratori, ma io e pochi altri che la pensavano come me continuavamo a celebrarla. E sa come? Rifiutandoci di lavorare. Il padrone ci denunciò, stilò un elenco e lo spedì in questura»</ref>.
Ugo Mazzucchelli dopo questi fatti, ed anche perché deve proteggere la sua famiglia che ha formato in giovane età, si trasferisce tra le montagne delle Apuane, vicino alle cave di Lorano, zona che ritroveremo quando Mazzucchelli, i suoi figli ed i compagni iniziano la Resistenza armata al [[fascismo]] nel [[1943]]. Anche in pieno fascismo, Mazzucchelli manifesta la sua idea libertaria, pur se questo gli costa una certa precarietà nel lavoro dato che i padroni delle cave erano restii ad assumere stabilmente un noto "sovversivo" che festeggiava [[il Primo Maggio]] non andando a lavorare <ref name="artic">[http://archive.is/EMJmP Da un'intervista del Corriere della Sera:] «Il fascio aveva abolito la festa dei lavoratori, ma io e pochi altri che la pensavano come me continuavamo a celebrarla. E sa come? Rifiutandoci di lavorare. Il padrone ci denunciò, stilò un elenco e lo spedì in questura»</ref>.
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Nell'immediato dopoguerra la frangia [[antifascismo|antifascista]] anarchica è focale anche per l'aiuto dato alla popolazione, principalmente attraverso la costituzione di una ''Cooperativa del Partigiano'' che si riproponeva l'obiettivo di osteggiare il mercato nero. A tal proposito la ''Cooperativa'' contava su 25 centri di vendita, dove i generi alimentari venivano distribuiti a prezzi molto bassi per non costringere le masse a rivolgersi a chi speculava sulla fame post-guerra. Intanto, caduto il [[Fascismo|fascismo]], che aveva fatto strage del prezioso marmo statuario, i lavori nella cave sono quasi azzerati.  
Nell'immediato dopoguerra la frangia [[antifascismo|antifascista]] anarchica è focale anche per l'aiuto dato alla popolazione, principalmente attraverso la costituzione di una ''Cooperativa del Partigiano'' che si riproponeva l'obiettivo di osteggiare il mercato nero. A tal proposito la ''Cooperativa'' contava su 25 centri di vendita, dove i generi alimentari venivano distribuiti a prezzi molto bassi per non costringere le masse a rivolgersi a chi speculava sulla fame post-guerra. Intanto, caduto il [[Fascismo|fascismo]], che aveva fatto strage del prezioso marmo statuario, i lavori nella cave sono quasi azzerati.  


Poiché la vita di Carrara è incentrata sul marmo, Ugo Mazzucchelli fonda la ''Cooperativa edile [[Gino Lucetti]]'' che (auto)gestisce il lavoro di circa 1500 operai nonostante l'ostracismo del solito [[PCI]], ormai asservito alla linea di [[Stalin]] e al discorso geopolitico delle "sfere di Influenza", che probabilmente intendeva accaparrarsi questo genere di lavori. La "Gino Lucetti" deve fronteggiare la concorrenza del gruppo Montecatini, che dopo essersi occupata dell'estrazione del marmo, attraversando indenne il ventennio, aveva dato vita ad un gruppo di false cooperative per accaparrarsi gli appalti per lavori pubblici.
Poiché la vita di Carrara è incentrata sul marmo, Ugo Mazzucchelli fonda la ''Cooperativa edile [[Gino Lucetti]]'' che (auto)gestisce il lavoro di circa 1.500 operai nonostante l'ostracismo del solito [[PCI]], ormai asservito alla linea di [[Stalin]] e al discorso geopolitico delle "sfere di Influenza", che probabilmente intendeva accaparrarsi questo genere di lavori. La "Gino Lucetti" deve fronteggiare la concorrenza del gruppo Montecatini, che dopo essersi occupata dell'estrazione del marmo, attraversando indenne il ventennio, aveva dato vita ad un gruppo di false cooperative per accaparrarsi gli appalti per lavori pubblici.


===La nascita della FAI e le istanze rivoluzionarie===
===La nascita della FAI e le istanze rivoluzionarie===
A Carrara, nei giorni compresi tra il [[15 settembre|15]] e il [[19 settembre]] [[1945]], i sopravvissuti a [[Fascismo|fascismo]], stalinismo, [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|guerra di Spagna]] e [[carcere|repressione carceraria]] danno vita ad un congresso che sancisce la nascita della [[Federazione Anarchica Italiana]]. Tanti sono anche i giovani che la Resistenza armata al [[Fascismo|fascismo]] l'hanno intesa come propedeutica alla [[rivoluzione sociale]]. Come da tradizione, gli anarchici di Carrara sono in prima fila a portare la loro lunghissima esperienza di [[sindacalismo rivoluzionario]], quale bagaglio di lotta per l'emancipazione della classe operaia.
A Carrara, nei giorni compresi tra il [[15 settembre|15]] e il [[19 settembre]] [[1945]], i sopravvissuti a [[Fascismo|fascismo]], stalinismo, [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|guerra di Spagna]] e [[carcere|repressione carceraria]] danno vita ad un congresso che sancisce la nascita della [[Federazione Anarchica Italiana]]. Tanti sono anche i giovani che la Resistenza armata al [[Fascismo|fascismo]] l'hanno intesa come propedeutica alla [[rivoluzione sociale]]. Come da tradizione, gli anarchici di Carrara sono in prima fila a portare la loro lunghissima esperienza di [[sindacalismo rivoluzionario]], quale bagaglio di lotta per l'emancipazione della classe operaia.


Ugo Mazzucchelli e i suoi figli pensano che la loro sia la città più adatta per mettere in atto le istanze rivoluzionarie. La situazione locale permette anche una buona disponibilità di denaro, cosa non usuale per gli anarchici, sempre alla ricerca di fondi per attuare i propri progetti, che rende possibile anche organizzare convegni a cui invitare personaggi come [[Ugo Fedeli]], [[Alfonso Failla]], [[Umberto Marzocchi]], il giovane [[Pier Carlo Masini]], futura "memoria storica" dell'[[anarchia]] del XX° secoloecc.
Ugo Mazzucchelli e i suoi figli pensano che la loro sia la città più adatta per mettere in atto le istanze rivoluzionarie. La situazione locale permette anche una buona disponibilità di denaro, cosa non usuale per gli anarchici, sempre alla ricerca di fondi per attuare i propri progetti, che rende possibile anche organizzare convegni a cui invitare personaggi come [[Ugo Fedeli]], [[Alfonso Failla]], [[Umberto Marzocchi]], il giovane [[Pier Carlo Masini]], futura "memoria storica" dell'[[anarchia]] del XX° secolo ecc.


In alcune situazioni tale impostazione darà i suoi frutti, come nel caso di [[Alberto Meschi]] che in Emilia dirigerà la locale Camera del Lavoro fino all'inizio degli anni 50, ma nella maggior parte dei casi gli auspici rivoluzionari si scontreranno col patto controrivoluzionario fatto dai "partiti parlamentaristi" (fatte sempre le solite debite eccezioni individuali o di correnti di partito che peraltro erano alquante isolate). Alcuni militanti del partito comunista, come quelli che confluirono nella ''[[Volante Rossa]]'' <ref>La Volante Rossa ebbe forse la copertura del prefetto di Milano, proveniente dalle bande partigiane del Partito d'Azione, poi esautorato dall'incarico. Approfondimenti: [http://www.colibriedizioni.it/fuoricollana/schede/volante.html ''La Volante Rossa''] di Cesare Bermani</ref>, oppure come [[Pietro Secchia]], che confidava impropriamente nello stalinismo, da lui identificato con la [[rivoluzione]] proletaria. Queste correnti comuniste erano ben intenzionate a far sfociare la Resistenza in guerra rivoluzionaria, ma non comprendevano però che le mire di [[Palmiro Togliatti]] e [[Stalin]] in [[Italia]] erano diametralmente opposte alle loro (non a caso alla fine Secchia si scontrò con Togliatti ed alla fine fu messo ai margini del partito). <ref name="relillo">Stesso discorso vale per il comunista [[Gaetano Perillo]], capo degli [[Arditi del Popolo]] di Genova che, seppur abbastanza avanti negli anni, rientrò nei ranghi del partito seguendone la linea in modo critico. Il [[PCI]] abbandonò al loro destino tanti di questi militanti, alcuni dei quali dovettero subire la [[repressione]] dello [[Stato]].</ref>
In alcune situazioni tale impostazione darà i suoi frutti, come nel caso di [[Alberto Meschi]] che in Emilia dirigerà la locale Camera del Lavoro fino all'inizio degli anni 50, ma nella maggior parte dei casi gli auspici rivoluzionari si scontreranno col patto controrivoluzionario fatto dai "partiti parlamentaristi" (fatte sempre le solite debite eccezioni individuali o di correnti di partito che peraltro erano alquante isolate). Alcuni militanti del partito comunista, come quelli che confluirono nella ''[[Volante Rossa]]'' <ref>La Volante Rossa ebbe forse la copertura del prefetto di Milano, proveniente dalle bande partigiane del Partito d'Azione, poi esautorato dall'incarico. Approfondimenti: [http://www.colibriedizioni.it/fuoricollana/schede/volante.html ''La Volante Rossa''] di Cesare Bermani</ref>, oppure come [[Pietro Secchia]], che confidava impropriamente nello stalinismo, da lui identificato con la [[rivoluzione]] proletaria. Queste correnti comuniste erano ben intenzionate a far sfociare la Resistenza in guerra rivoluzionaria, ma non comprendevano però che le mire di [[Palmiro Togliatti]] e [[Stalin]] in [[Italia]] erano diametralmente opposte alle loro (non a caso alla fine Secchia si scontrò con Togliatti ed alla fine fu messo ai margini del partito). <ref name="relillo">Stesso discorso vale per il comunista [[Gaetano Perillo]], capo degli [[Arditi del Popolo]] di Genova che, seppur abbastanza avanti negli anni, rientrò nei ranghi del partito seguendone la linea in modo critico. Il [[PCI]] abbandonò al loro destino tanti di questi militanti, alcuni dei quali dovettero subire la [[repressione]] dello [[Stato]].</ref>


===Le associazioni partigiane===
===Le associazioni partigiane===
[[Image:Bresci_mon.jpg|right|thumb|Colonna commemorativa dell'anarchico [[Gaetano Bresci|Bresci]].]]
Quando Ugo Mazzucchelli diventa titolare di un importante concessionario per la cavatura del marmo, i suoi interessi diventano teoricamente antagonisti delle istanze dei lavoratori, tuttavia il suo interesse primario è sempre quello di preservare la Lotta Antifascista. Per questo nel [[1963]] fonda la sezione di Carrara della ''Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane'' (FIAP), associazione decisamente orientata a sinistra ma sostanzialmente con dirigenza appartenente all'ex Partito d'Azione, che a partir da [[Carlo Rosselli]] <ref> [http://isole.ecn.org/uenne/archivio/archivio2001/un08/art1508.html ''Carlo Rosselli e Camillo Berneri due vite parallele''] di [[Massimo Ortalli]]</ref> in [[Spagna]], per arrivare alle vicende di [[Emilio Canzi]], comandante unico della XIII zona operativa, avevano quale riferimento il Partito d'Azione, senza che però venisse meno il rispetto reciproco e la collaborazione fra anarchici e Liberalsocialisti.
Quando Ugo Mazzucchelli diventa titolare di un importante concessionario per la cavatura del marmo, i suoi interessi diventano teoricamente antagonisti delle istanze dei lavoratori, tuttavia il suo interesse primario è sempre quello di preservare la Lotta Antifascista. Per questo nel [[1963]] fonda la sezione di Carrara della ''Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane'' (FIAP), associazione decisamente orientata a sinistra ma sostanzialmente con dirigenza appartenente all'ex Partito d'Azione, che a partir da [[Carlo Rosselli]] <ref> [http://isole.ecn.org/uenne/archivio/archivio2001/un08/art1508.html ''Carlo Rosselli e Camillo Berneri due vite parallele''] di [[Massimo Ortalli]]</ref> in [[Spagna]], per arrivare alle vicende di [[Emilio Canzi]], comandante unico della XIII zona operativa, avevano quale riferimento il Partito d'Azione, senza che però venisse meno il rispetto reciproco e la collaborazione fra anarchici e Liberalsocialisti.
[[Image:Bresci_mon.jpg|right|thumb|Colonna commemorativa dell'anarchico [[Gaetano Bresci|Bresci]]]] Nella zona delle Apuane l'interazione è così sviluppata che [[FAI]] e [[FIAP]] sembrano quasi sovrapporsi e questo grazie al carisma di Ugo Mazzucchelli, dirigente di entrambe le organizzazioni e stimatissimo per l'atteggiamento responsabile avuto durante la resistenza.
Nella zona delle Apuane l'interazione è così sviluppata che [[FAI]] e [[FIAP]] sembrano quasi sovrapporsi e questo grazie al carisma di Ugo Mazzucchelli, dirigente di entrambe le organizzazioni e stimatissimo per l'atteggiamento responsabile avuto durante la resistenza.


===Il monumento a Gaetano Bresci e la collaborazione con Carlo Cassola===
===Il monumento a Gaetano Bresci e la collaborazione con Carlo Cassola===
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