Pierre-Joseph Proudhon: differenze tra le versioni

 
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== Il pensiero ==
== Il pensiero ==
{{vedi|Anarchismo proudhoniano}}
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[[File:Proudhon2.jpg|miniatura|400px|La firma di Proudhon]]
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[[File:Proudhon-children.jpg|thumb|300px|left|Pierre-Joseph Proudhon e i suoi figli]]
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Per Proudhon la [[giustizia sociale|giustizia]] è naturalmente intrinseca nella coscienza e nella storia umana: «[...] se la giustizia non è innata all'umanità, se le è superiore, esterna e straniera, ne risulta che la [[società]] umana non ha leggi proprie, che il soggetto collettivo non ha costume, che lo [[stato]] sociale è uno [[stato]] contro natura, che la civilizzazione è una depravazione».
Per Proudhon la [[giustizia sociale|giustizia]] è naturalmente intrinseca nella coscienza e nella storia umana: «[...] se la giustizia non è innata all'umanità, se le è superiore, esterna e straniera, ne risulta che la [[società]] umana non ha leggi proprie, che il soggetto collettivo non ha costume, che lo [[stato]] sociale è uno [[stato]] contro natura, che la civilizzazione è una depravazione».


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====La misoginia ====
====La misoginia ====
Riguardo alla questione femminile e sessuale Proudhon si dichiara favorevole alla [[sessismo|subordinazione della donna]] all'uomo (relegata cioè al ruolo di moglie e madre nell'ambito familiare) e contrario a determinate relazioni sessuali, che bolla come perversioni. La misoginia di Proudhon è esplicitata in una sua lettera spedita in risposta alla [[femminista]] Jenny Héricourt, che lo aveva attaccatto personalmente nell'articolo ''Il signor Proudhon e la questione delle donne'' ([[1856]]). La risposta di Proudhon sarà diffusa da qualche giornale francese, ma non sarà mai pubblicata in nessuna opera, se non postuma. <ref>[https://archive.org/details/lapornocratieoul00prouuoft/lapornocratieoul00prouuoft/page/n5/mode/2up ''La pornocratie ou les femmes dans les temps modernes''], Parigi, 1875. ''La pornocrazia o le donne nei tempi moderni'', Dedalo Libri, 1979.</ref>
Riguardo alla questione femminile e sessuale Proudhon si dichiara favorevole alla [[sessismo|subordinazione della donna]] all'uomo (relegata cioè al ruolo di moglie e madre nell'ambito familiare) e contrario a determinate relazioni sessuali, che bolla come perversioni. Il sessismo <ref>«Quanto alle cose esterne, non ho voluto e non voglio per la donna, per le stesse considerazioni, la guerra, perché la guerra, come la servitù, poco si addice alla bellezza. Non voglio politica perché la politica è guerra. Non voglio funzioni giuridiche, poliziesche o di governo, perché anche questo è guerra. Affermo che il regno della donna è nella famiglia; che la sfera della sua irradiazione è il domicilio coniugale; è appunto in questo modo che l'uomo, nel quale la donna deve amare non la bellezza, ma la forza, svilupperà la sua dignità, la sua individualità, il suo carattere, il suo eroismo e la sua giustizia».</ref> di Proudhon è esplicitato in una sua lettera spedita in risposta alla [[femminista]] Jenny Héricourt, che lo aveva attaccatto personalmente nell'articolo ''Il signor Proudhon e la questione delle donne'' ([[1856]]). La risposta di Proudhon sarà diffusa da qualche giornale francese, ma non sarà mai pubblicata in nessuna opera, se non postuma. <ref>[https://archive.org/details/lapornocratieoul00prouuoft/lapornocratieoul00prouuoft/page/n5/mode/2up ''La pornocratie ou les femmes dans les temps modernes''], Parigi, 1875. ''La pornocrazia o le donne nei tempi moderni'', Dedalo Libri, 1979.</ref>


[[Joseph Déjacque]] lo accuserà nella lettera ''[[De l'Être-Humain mâle et femelle - Lettre à P. J. Proudhon (di Joseph Déjacque)|De l'Être-Humain mâle et femelle]]'' <ref>''[http://joseph.dejacque.free.fr/ecrits/lettreapjp.htm De l'être-humain mâle et femelle]''</ref> di incoerenza rispetto alle sue professate idee anarchiche, definendolo [[liberalismo|liberale]] e non [[libertario]].
[[Joseph Déjacque]] lo accuserà nella lettera ''[[De l'Être-Humain mâle et femelle - Lettre à P. J. Proudhon (di Joseph Déjacque)|De l'Être-Humain mâle et femelle]]'' <ref>''[http://joseph.dejacque.free.fr/ecrits/lettreapjp.htm De l'être-humain mâle et femelle]''</ref> di incoerenza rispetto alle sue professate idee anarchiche, definendolo [[liberalismo|liberale]] e non [[libertario]].


Intellettuale vicino al mondo contadino ed artigianale, vedeva nella donna un essere da proteggere dalla [[violenza]] del mondo sociale urbano (sfruttamento nei lavori pesanti, prostituzione), per tale motivo alcuni ritengono che il suo atteggiamento verso la donna sia da considerare più paternalistico che misogino.
Intellettuale vicino al mondo contadino ed artigianale, Proudhon vedeva nella donna un essere da proteggere dalla [[violenza]] del mondo sociale urbano (sfruttamento nei lavori pesanti, prostituzione), per tale motivo alcuni ritengono che il suo atteggiamento verso la donna non fosse propriamente misogino, ma legato a una visione paternalistica (o patriarcale) e certamente antifemminista della famiglia. <ref>«D'altra parte, sarebbe inutile voler negare che Proudhon è stato un antifemminista. Alessandro Herzen, che nutriva grande rispetto ed amore per Proudhon, era scandalizzato dalla sua grettezza di vedute per quanto riguarda i diritti della donna e la famiglia come istituzione. Quando Proudhon parla delle donne e della disciplina paternalistica nella famiglia, egli ci rivela i caratteri peggiori della sua natura di "cafone". Non solo questo, ma facendo propria la nozione romana della famiglia fondata sulla patria potestà, Proudhon contraddice la sostanza stessa della sua filosofia sociale che è tutta un attacco a fondo contro le basi filosofiche e sociali della legge romana e napoleonica». (Nicola Chiaromonte, ''[https://www.bibliotecaginobianco.it/?p=338&t=proudhon%2Dpensatore%2Dscomodo Pierre J. Proudhon, un pensatore scomodo]'', «Europa socialista», 1946).</ref>


====L'antisemitismo ====
====L'antisemitismo ====
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