Les Temps Nouveaux: differenze tra le versioni

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1L.jpg|''L'Incendiaire'', Maximilien Luce, 25 aprile 1896
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2L.jpg|''Porteuse de fagots'', Camille Pissarro, 6 giugno 1896
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Versione delle 12:38, 21 dic 2020

Testata de Les Temps Nouveaux

Les Temps Nouveaux è stato un giornale anarchico francese fondato nel 1895 da Jean Grave e scomparso nel 1921.

Al momento della sua interruzione, nell'agosto 1914, il titolo contava 982 numeri e due numeri speciali. Les Temps Nouveaux pubblicò anche 72 opuscoli stampati in 10.000 copie.

La maggior parte degli animatori del giornale, precedentemente pacifista, si unì alle fila degli alleati durante la Prima guerra mondiale, in particolare attraverso il Manifesto dei Sedici e la pubblicazione nel maggio 1916 di bollettini favorevoli alla Union sacrée.

Storia

Primo periodo (1895-1914) [1]

Nel contesto del processo dei trenta il 4 maggio 1895 apparve il primo numero del giornale Les Temps Nouveaux. La sede parigina si trovava al numero 140 di rue Mouffetard. Il foglio aveva quattro pagine, poi, dal febbraio 1904, passò ad otto pagine (con supplemento letterario). A causa di difficoltà finanziarie la pubblicazione diventò bimestrale dal maggio 1909 al gennaio 1911, per poi tornare settimanale fino all'ultimo numero, datato 1° agosto 1914. L'ultima sede fu in rue Broca 4.

Les Temps Nouveaux seguì i giornali Le Révolté e La Révolte. I suoi inizi furono modesti, con un budget al lancio di circa 1.000 franchi così suddivisi: 300 franchi inviati da un compagno di Buenos Aires, 400 franchi derivanti dai diritti di Jean Grave sul suo libro La Société mourante et anarchie e qualche centinaio di franchi raccolti dai compagni. Contrariamente all'usanza della stampa anarchica dell'epoca, gli articoli furono firmati affinché ogni persona fosse responsabile solo di ciò che aveva scritto. [2]

Il primo numero fu stampato in 18.000 copie. Gli inizi furono incoraggianti, ma dal numero 29 la tiratura è scese a 12.000 copie e poco dopo a 8.000, per poi stabilizzarsi intorno alle 7.000 copie. La situazione finanziaria del giornale diventò preoccupante. Il giornale poté sopravvivere solo per vent'anni grazie alla tenacia di Jean Grave e a tanti espedienti.

In vent'anni i collaboratori del quotidiano furono numerosi, alcuni solo temporanei. Accanto a Jean Grave, Élisée Reclus e Pëtr Kropotkin collaborarono William Barbotin, Édouard Couturier, Paul Delesalle, René de Marmande, Warlaam Tcherkesoff, André Girard, i medici Marc Pierrot, Max Clair e Michel Petit, Charles Desplanques, Pierre Monatte e Amédée Dunois. L'elenco dei collaboratori riportato nel primo numero include anche i seguenti nomi: Paul Adam, Jean Ajalbert, Charles-Albert (Charles Daudet), Victor Barrucand, René Chaughi, Lucien Descaves, Oswald Heidbrinck, Jean-Charles Fortuné Henry, Théodore Jean, Bernard Lazare, Octave Mirbeau, Félix Nadar, Élie Reclus, Adolphe Retté, Marc Stéphane, Henri Rainaldy.

I titoli e le sezioni furono illustrati da Auguste Roubille, Hermann-Paul, Théophile Alexandre Steinlen, Maximilien Luce, Félix Vallotton, Paul Signac, Camille Pissarro, Ludovic-Rodo Pissarro, Charles Angrand e, dal luglio 1904, da Jules Grandjouan.

Bulletin des Temps Nouveaux (1916-1919)

Dal 1916 al 1919 Jean Grave pubblicò il Bulletin des Temps Nouveaux, che ampliava il Manifesto dei Sedici, che riuniva personalità del movimento libertario schierate con le forze alleate contro l'«aggressione tedesca» durante la Prima guerra mondiale. Tra gli autori: Christiaan Cornelissen, Pëtr Kropotkin, Charles-Ange Laisant, Maximilien Luce, Charles Malato, Paul Reclus, Varlam Tcherkezichvili ed Émile Verhaeren.

Secondo periodo (1919-1921)

Dopo la Prima guerra mondiale la rivista riapparve proponendosi come continuazione del giornale prebellico. Il suo comitato editoriale era composto da Jean Grave, Warlaam Tcherkesoff, Jean Wintsch, Christiaan Cornelissen, Émilio Costa, Jules Moineau, Marie Isidine, Charles Malato, Paul Reclus, Joseph Zielinski, Auguste Bertrand, Cleuet, Le Levé, Marc Pierrot, Charles-Ange Laisant, Charles Desplanques, Paul Gille, Pierre Richard, A. Depré, Jacques Reclus e Jacques Guérin.

Tutti i membri di questa redazione erano stati firmatari o cofirmatari del Manifesto dei Sedici; una parte piuttosto consistente della rivista fu dedicata a giustificare il loro atteggiamento durante la guerra.

Dopo 24 numeri, la rivista scomparve, probabilmente per mancanza di fondi sufficienti. La maggior parte della redazione si ritrovò nella redazione di Plus Loin, condotto da Marc Pierrot.

Opuscoli e ristampe consultabili online

Album litografici

Tra l'aprile 1896 e il gennaio 1903 furono stampate da Les Temps Nouveaux, a Tailliardat, trenta litografie e una xilografia originale, in nero, con un'edizione media di 150 copie, su carta olandese, al prezzo di 1,25 franchi (3,25 franchi su carta cinese). Jean Grave voleva offrire ai suoi lettori immagini artistiche di alta qualità e aveva consultato William Morris (morto nel 1896) per una copertina per quello che stava già considerando un album. La scelta degli artisti si deve molto a Félix Fénéon. Durante il 1896 cinque litografie furono messe in vendita tramite un inserto nel giornale ed ebbero talmente successo che l'edizione complessiva salì a 250 copie. Il tutto fu riunito in un album solo nel febbraio 1903 e messo in vendita, con un frontespizio litografato di Auguste Roubille. Nel 1904 diciotto immagini dell'album furono riprodotte in cartoline, stampate da Berger. Inoltre, vennero pubblicate, come supplemento alla rivista, litografie a colori (raccolte in volumi e intitolate Collection des Temps Nouveaux), tra cui quelle di Théophile Alexandre Steinlen, Maximilien Luce, Camille Pissarro, Henri Lebasque e Georges Wuillaume.

Litografie

  1. L'Incendiaire, Maximilien Luce, 25 aprile 1896
  2. Porteuse de fagots, Camille Pissarro, 6 giugno 1896
  3. L'Errant, Henri-Edmond Cross (firmato "X"), 8 agosto 1896
  4. Le Démolisseur, Paul Signac, 29 settembre 1896
  5. L'Aube, Jehannet (Hippolyte Petitjean), 28 novembre 1896
  6. L'Aurore, Georges Wuillaume, 12 dicembre 1896
  7. Les Errants, Theo van Rysselberghe, 6 febbraio 1897
  8. L'Homme mourant, Lucien Pissarro, 5 giugno 1897
  9. Les sans-gites, Camille Pissarro, 2 aprile 1898
  10. Sa Majesté la famine, Maximilien Luce, 22 maggio 1898
  11. On ne marche pas sur l'herbe, Hermann Paul, 28 luglio 1898
  12. La Vérité au conseil de guerre, Maximilien Luce, 22 ottobre 1898
  13. Mineurs belges, Constantin Meunier, 10 dicembre 1898
  14. La Guerre, Charles Maurin, 1° aprile 1899
  15. Ah! les sales corbeaux, Jules Hénault, 24 giugno 1899
  16. Capitalisme, Comin'Ache (H. Comin), 2 settembre 1899
  17. Épouvantails, L. Chevalier, 16 settembre 1899
  18. L'Éducation chrétienne, Auguste Roubille, 25 novembre 1899
  19. Souteneurs sociaux, Aristide Delannoy, 3 febbraio 1900
  20. Provocation, Henri Lebasque, 16 giugno 1900
  21. La Débâcle, Félix Vallotton, 17 novembre 1900 (xilografia di Berger)
  22. Le Dernier Gîte du trimardeur, Émile Daumont, 17 novembre 1900
  23. L'Assassiné, L.-C. Dissy, 9 marzo 1901
  24. Le Calvaire du mineur, Édouard Couturier, maggio 1901
  25. Les défricheurs, Charles-Jean Agard, 10 agosto 1901
  26. Ceux qui mangent le pain noir, Henri Lebasque, 10 agosto 1901
  27. Les Bienheureux, Oswald Heidbrinck, 26 ottobre 1901
  28. La Jeune Proie, Lechard, 22 dicembre 1901
  29. Le Missionnaire, Georges Wuillaume, 15 marzo 1902
  30. La Libératrice, Théophile Alexandre Steinlen, 22 novembre 1902

Note

  1. Tra le fonti principali: Jean Maitron, Le mouvement anarchiste en France, Gallimard, coll. «Tel», 1992, pp. 463-467
  2. Les Temps Nouveaux, n° 48, 26 marzo - 1° aprile 1904

Voci correlate

Collegamenti esterni