Rirette Maîtrejean: differenze tra le versioni

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[[File:RiretteMaitrejean-VictorSerge.jpg|250 px|thumb| Rirette Maitrejean e [[Victor Serge]]]]'''Rirette Maitrejean''' (Corrèze, [[Francia]], [[14 agosto]] [[1887]] - Limeil-Brévannes, [[Francia]], [[14 giugno]] [[1968]]), il cui vero nome è '''Anna Henriette Estorges''', è stata un'[[anarco-individualismo|anarchica individualista]] francese implicata nelle vicende della [[Banda Bonnot]] <ref>La [[Banda Bonnot]] è stata una banda di [[Illegalismo|illegalisti anarchici]], operante nel primo novecento in [[Francia]] e [[Belgio]], e di cui [[Jules Bonnot]] fu ritenuto il leader indiscusso.</ref>. Rirette Maitrejean è conosciuta anche per essere stata, per otto anni, compagna e moglie di [[Victor Serge]].
[[File:RiretteMaitrejean-VictorSerge.jpg|250 px|thumb| Rirette Maîtrejean e [[Victor Serge]]]]'''Rirette Maîtrejean''' (Corrèze, [[Francia]], [[14 agosto]] [[1887]] - Limeil-Brévannes, [[Francia]], [[14 giugno]] [[1968]]), il cui vero nome è '''Anna Henriette Estorges''', è stata un'[[anarco-individualismo|anarchica individualista]] francese implicata nelle vicende della [[Banda Bonnot]] <ref>La [[Banda Bonnot]] è stata una banda di [[Illegalismo|illegalisti anarchici]], operante nel primo novecento in [[Francia]] e [[Belgio]], e di cui [[Jules Bonnot]] fu ritenuto il leader indiscusso.</ref>. Rirette Maîtrejean è conosciuta anche per essere stata, per otto anni, compagna e moglie di [[Victor Serge]].


==Biografia==
==Biografia==
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Divenuta orfana di padre a 16 anni, lascia la [[scuola]] e rinuncia al sogno di conseguire il diploma di insegnante a causa dei problemi economici famigliari. Nel [[1904]], per "sistemarla", la madre le organizza un classico matrimonio combinato, che lei però rifiuta sprezzantemente. Decide allora di abbandonare il paese natio per dirigersi verso Parigi.
Divenuta orfana di padre a 16 anni, lascia la [[scuola]] e rinuncia al sogno di conseguire il diploma di insegnante a causa dei problemi economici famigliari. Nel [[1904]], per "sistemarla", la madre le organizza un classico matrimonio combinato, che lei però rifiuta sprezzantemente. Decide allora di abbandonare il paese natio per dirigersi verso Parigi.


Nella capitale francese scopre la dura vita delle sarti, però trova anche il tempo per seguire alcuni corsi alla Sorbonne, poi anche nelle "Università popolari" che allora nascevano e si sviluppavano velocemente (la prima fu fondata dall'anarchico [[Georges Deherme]]). Partecipa alle "conversazioni popolari" animate da [[Albert Libertad]], [[Anarco-individualismo|anarco-individualista]] ed editore del [[stampa anarchica|giornale]] «[[L'Anarchie]]», presenziando anche alle manifestazioni degli [[Anarco-individualismo|individualisti]] sull'[[amore libero]]. Nel [[1906]], dopo aver dato alla luce due bambine, Maud e Sarah, si sposa con il lavoratore Louis Maîtrejean, sellaio di professione. Da questo momento sarà conosciuta da tutti con il nome di '''Rirette Maitrejean'''.
Nella capitale francese scopre la dura vita delle sarti, però trova anche il tempo per seguire alcuni corsi alla Sorbonne, poi anche nelle "Università popolari" che allora nascevano e si sviluppavano velocemente (la prima fu fondata dall'anarchico [[Georges Deherme]]). Partecipa alle "conversazioni popolari" animate da [[Albert Libertad]], [[Anarco-individualismo|anarco-individualista]] ed editore del [[stampa anarchica|giornale]] «[[L'Anarchie]]», presenziando anche alle manifestazioni degli [[Anarco-individualismo|individualisti]] sull'[[amore libero]]. Nel [[1906]], dopo aver dato alla luce due bambine, Maud e Sarah, si sposa con il lavoratore Louis Maîtrejean, sellaio di professione. Da questo momento sarà conosciuta da tutti con il nome di '''Rirette Maîtrejean'''.


Quando il marito sarà condannato nel [[1910]] a 5 anni di [[carcere|prigione]] per emissione di moneta falsa, Rirette lo aveva già lasciato per andare a convivere con il conferenziere [[Maurice Vandamme]] (detto Mauricius) a Champrosay, vicino a Draveil. Il [[30 luglio]] [[1908]] Rirette partecipa ad una manifestazione di [[solidarietà]] con i lavoratori, in sciopero dal [[1 maggio|1° maggio]], che viene pesantemente caricata dalle forze dell'ordine. Alla fine si conteranno quattro morti e duecento feriti, tra i quali la stessa Rirette (seria ferita ad una gamba).
Quando il marito sarà condannato nel [[1910]] a 5 anni di [[carcere|prigione]] per emissione di moneta falsa, Rirette lo aveva già lasciato per andare a convivere con il conferenziere [[Maurice Vandamme]] (detto Mauricius) a Champrosay, vicino a Draveil. Il [[30 luglio]] [[1908]] Rirette partecipa ad una manifestazione di [[solidarietà]] con i lavoratori, in sciopero dal [[1 maggio|1° maggio]], che viene pesantemente caricata dalle forze dell'ordine. Alla fine si conteranno quattro morti e duecento feriti, tra i quali la stessa Rirette (seria ferita ad una gamba).
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Ritornata a Parigi, dopo la morte di [[Libertad]] assume la direzione de «[[L'Anarchie]]» (con Mauricius) per alcuni mesi del [[1909]], poi lascia il [[stampa anarchica|giornale]] e parte per la Tunisia con Mauricius. Durante il viaggio, quando i due si trovano a Roma, Rirette viene colpita dalla meningite ed è costretta a rientrare a Parigi. Nella capitale francese incontra l'anarchico [[Victor Serge]], appena giunto dal [[Belgio]], con cui si legherà per un periodo lungo otto anni.
Ritornata a Parigi, dopo la morte di [[Libertad]] assume la direzione de «[[L'Anarchie]]» (con Mauricius) per alcuni mesi del [[1909]], poi lascia il [[stampa anarchica|giornale]] e parte per la Tunisia con Mauricius. Durante il viaggio, quando i due si trovano a Roma, Rirette viene colpita dalla meningite ed è costretta a rientrare a Parigi. Nella capitale francese incontra l'anarchico [[Victor Serge]], appena giunto dal [[Belgio]], con cui si legherà per un periodo lungo otto anni.


Nel luglio [[1911]], insieme proprio a Serge, succede a [[Lorulot]] alla direzione de «[[L'Anarchie]]», che nel frattempo aveva trasferito i propri uffici a Romainville, dove vi trovano una nutrita e ostile presenza di [[illegalismo|individualisti illegalisti]]: [[Raymond Callemin]], [[Octave Garnier]], [[Edouard Carouy]], [[René Valet]], [[André Soudy]], [[Elie Monnier]], ecc. A causa di contrasti ideologici e delle persecuzioni poliziesche, molti di questi sono costretti a fuggire in diverse città, compresi gli stessi Rirette e Victor.
Nel luglio [[1911]], insieme proprio a Serge, succede a [[Lorulot]] alla direzione de «[[L'Anarchie]]», che nel frattempo aveva trasferito i propri uffici a Romainville, dove vi trovano una nutrita e ostile presenza di [[illegalismo|individualisti illegalisti]]: [[Raymond Callemin]], [[Octave Garnier]], [[Edouard Carouy]], [[René Valet]], [[André Soudy]], [[Elie Monnier]] ecc. A causa di contrasti ideologici e delle persecuzioni poliziesche, molti di questi sono costretti a fuggire in diverse città, compresi gli stessi Rirette e Victor.


Stabilitisi nuovamente a Parigi, in rue Fessart 24, i due riescono a portare avanti la pubblicazione del loro [[stampa anarchica|giornale]]. In questo periodo Rirette e Victor apprendono le “imprese” della [[Banda Bonnot]], in cui militano molti degli illegalisti con cui avevano avuto contrasti a «[[L'Anarchie]]». Il [[31 gennaio]] [[1912]] la sede del [[stampa anarchica|giornale]] viene perquisita dalla polizia, [[Victor Serge|Victor]] e Rirette vengono arrestati dopo il ritrovamento di due rivoltelle nella sede del [[stampa anarchica|giornale]] <ref>In ''In ogni caso nessun rimorso'', biografia romanzata di [[Jules Bonnot]], Pino Cacucci (Edizioni Feltrinelli, pag. 266) ipotizza che le due pistole siano state messe dalla polizia francese con l'intento di incastrare i due. [[Victor Serge]], nel suo celeberrimo ''Memorie di un rivoluzionario'', però non fa alcun cenno a complotti. </ref>. Entrambi subiscono molti pesanti interrogatori da parte della polizia finalizzati a spingerli verso la delazione (cosa che ovviamente sarà rifiutata dai due). Nel frattempo la [[banda Bonnot]] proseguiva la sua escalation [[Illegalismo|illegalista]] fatta soprattutto di rapine alle banche.
Stabilitisi nuovamente a Parigi, in rue Fessart 24, i due riescono a portare avanti la pubblicazione del loro [[stampa anarchica|giornale]]. In questo periodo Rirette e Victor apprendono le “imprese” della [[Banda Bonnot]], in cui militano molti degli illegalisti con cui avevano avuto contrasti a «[[L'Anarchie]]». Il [[31 gennaio]] [[1912]] la sede del [[stampa anarchica|giornale]] viene perquisita dalla polizia, [[Victor Serge|Victor]] e Rirette vengono arrestati dopo il ritrovamento di due rivoltelle nella sede del [[stampa anarchica|giornale]] <ref>In ''In ogni caso nessun rimorso'', biografia romanzata di [[Jules Bonnot]], Pino Cacucci (Edizioni Feltrinelli, pag. 266) ipotizza che le due pistole siano state messe dalla polizia francese con l'intento di incastrare i due. [[Victor Serge]], nel suo celeberrimo ''Memorie di un rivoluzionario'', però non fa alcun cenno a complotti. </ref>. Entrambi subiscono molti pesanti interrogatori da parte della polizia finalizzati a spingerli verso la delazione (cosa che ovviamente sarà rifiutata dai due). Nel frattempo la [[banda Bonnot]] proseguiva la sua escalation [[Illegalismo|illegalista]] fatta soprattutto di rapine alle banche.


Nel febbraio [[1913]] inizia il processo alla [[Banda Bonnot]]: Rirette e [[Victor Serge|Victor]] sono tra gli accusati, ma in verità il principale imputato è il [[anarchia|pensiero anarchico]] e il corrispettivo [[movimento anarchico|movimento]]. Alla fine Rirette sarà assolta, mentre il suo [[Victor Serge|compagno]] riceverà una condanna a 5 anni anche se innocente (la sua colpa fu quella di essere visto come una sorta di ideologo del gruppo. Queste effimere accuse nascondevano la verità, cioè che la Serge fu punito per aver respinto la delazione nonostante nonostante le profonde divisioni metodologiche esistenti con gli altri imputati). <ref>[https://www.anarcopedia.org/index.php/Jules_Bonnot#Epilogo_della_Banda_Bonnot Il processo e le condanne alla Banda Bonnot]</ref> Anni dopo, così racconterà quanto accadde durante il processo:
Nel febbraio [[1913]] inizia il processo alla [[Banda Bonnot]]: Rirette e [[Victor Serge|Victor]] sono tra gli accusati, ma in verità il principale imputato è il [[anarchia|pensiero anarchico]] e il corrispettivo [[movimento anarchico|movimento]]. Alla fine Rirette sarà assolta, mentre il suo [[Victor Serge|compagno]] riceverà una condanna a 5 anni anche se innocente (la sua colpa fu quella di essere visto come una sorta di ideologo del gruppo. Queste effimere accuse nascondevano la verità, cioè che la Serge fu punito per aver respinto la delazione nonostante nonostante le profonde divisioni metodologiche esistenti con gli altri imputati). <ref>[[Jules_Bonnot#Epilogo_della_Banda_Bonnot|Il processo e le condanne alla Banda Bonnot]]</ref> Anni dopo, così racconterà quanto accadde durante il processo:


: «Provai a spiegare al tribunale che se l'anarchia insegnava agli uomini il rifiuto della morale convenzionale, tuttavia non le incitava all'omicidio. Ciascuno rimaneva libero di determinarsi secondo la sua coscienza... ». <ref>[http://www.ephemanar.net/juin14.html#maitrejean Biografia Rirette Maitrejean (in francese)]</ref>
: «Provai a spiegare al tribunale che se l'anarchia insegnava agli uomini il rifiuto della morale convenzionale, tuttavia non le incitava all'omicidio. Ciascuno rimaneva libero di determinarsi secondo la sua coscienza... ». <ref>[http://www.ephemanar.net/juin14.html#maitrejean Biografia Rirette Maîtrejean (in francese)]</ref>


Finalmente libera, Rirette lavora per «Le Matin» e ai suoi ''Souvenirs d'anarchie'', in cui traspare una notevole delusione verso il pensiero [[Anarco-individualismo|anarchico-individualista]]. Sposatasi il [[3 agosto]] [[1915]] con [[Victor Serge|Victor]] quando questi è ancora in stato di detenzione, dopo la sua liberazione nel gennaio del [[1917]] viene espulso dalla [[Francia]]. [[Victor Serge|Serge]] si dirige verso Barcellona, una città che ribolliva di fermento rivoluzionario, ma la storia d'amore con Rirette è però giunta al capolinea e i due decidono di lasciarsi ([[Victor Serge|Serge]], deluso anche dall'esperienza spagnola, a questo punto emigrerà verso la [[La Rivoluzione Russa|Russia bolscevica]]).
Finalmente libera, Rirette lavora per «Le Matin» e ai suoi ''Souvenirs d'anarchie'', in cui traspare una notevole delusione verso il pensiero [[Anarco-individualismo|anarchico-individualista]]. Sposatasi il [[3 agosto]] [[1915]] con [[Victor Serge|Victor]] quando questi è ancora in stato di detenzione, dopo la sua liberazione nel gennaio del [[1917]] viene espulso dalla [[Francia]]. [[Victor Serge|Serge]] si dirige verso Barcellona, una città che ribolliva di fermento rivoluzionario, ma la storia d'amore con Rirette è però giunta al capolinea e i due decidono di lasciarsi ([[Victor Serge|Serge]], deluso anche dall'esperienza spagnola, a questo punto emigrerà verso la [[La Rivoluzione Russa|Russia bolscevica]]).
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Rirette per mantenersi lavora come tipografa prima e come correttrice di stampa dopo, militando anche a partire dal [[1923]] nello specifico sindacato. Durante gli anni trenta si stabilisce a Pré-St-Gervais, convive con [[Maurice Merle]] (un attivo sindacalista delle fabbriche Renault) e collabora a «[[La Revue Anarchiste]]». Dal [[1959]], e sino a quando la cecità non le impedirà di proseguire ogni attività, collabora attivamente anche alla redazione di «[[Liberté]]», [[stampa anarchica|giornale anarchico]] fondato da [[Louis Lecoin]].  
Rirette per mantenersi lavora come tipografa prima e come correttrice di stampa dopo, militando anche a partire dal [[1923]] nello specifico sindacato. Durante gli anni trenta si stabilisce a Pré-St-Gervais, convive con [[Maurice Merle]] (un attivo sindacalista delle fabbriche Renault) e collabora a «[[La Revue Anarchiste]]». Dal [[1959]], e sino a quando la cecità non le impedirà di proseguire ogni attività, collabora attivamente anche alla redazione di «[[Liberté]]», [[stampa anarchica|giornale anarchico]] fondato da [[Louis Lecoin]].  


Rirette Maitrejean muore a Limeil-Brévannes, in [[Francia]], il [[14 giugno]] [[1968]].
Rirette Maîtrejean muore a Limeil-Brévannes, in [[Francia]], il [[14 giugno]] [[1968]].


==Note==
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Personalit%C3%A0_anarchiche#Donne|Donne anarchiche]]
*[[Personalità_anarchiche#Donne|Donne anarchiche]]
*[[Raymond Callemin]]
*[[Raymond Callemin]]



Versione delle 12:09, 21 ago 2022

Rirette Maîtrejean e Victor Serge

Rirette Maîtrejean (Corrèze, Francia, 14 agosto 1887 - Limeil-Brévannes, Francia, 14 giugno 1968), il cui vero nome è Anna Henriette Estorges, è stata un'anarchica individualista francese implicata nelle vicende della Banda Bonnot [1]. Rirette Maîtrejean è conosciuta anche per essere stata, per otto anni, compagna e moglie di Victor Serge.

Biografia

Anna Henriette Estorges nasce il 14 agosto 1887 a Corrèze, tipico paese contadino francese. Divenuta orfana di padre a 16 anni, lascia la scuola e rinuncia al sogno di conseguire il diploma di insegnante a causa dei problemi economici famigliari. Nel 1904, per "sistemarla", la madre le organizza un classico matrimonio combinato, che lei però rifiuta sprezzantemente. Decide allora di abbandonare il paese natio per dirigersi verso Parigi.

Nella capitale francese scopre la dura vita delle sarti, però trova anche il tempo per seguire alcuni corsi alla Sorbonne, poi anche nelle "Università popolari" che allora nascevano e si sviluppavano velocemente (la prima fu fondata dall'anarchico Georges Deherme). Partecipa alle "conversazioni popolari" animate da Albert Libertad, anarco-individualista ed editore del giornale «L'Anarchie», presenziando anche alle manifestazioni degli individualisti sull'amore libero. Nel 1906, dopo aver dato alla luce due bambine, Maud e Sarah, si sposa con il lavoratore Louis Maîtrejean, sellaio di professione. Da questo momento sarà conosciuta da tutti con il nome di Rirette Maîtrejean.

Quando il marito sarà condannato nel 1910 a 5 anni di prigione per emissione di moneta falsa, Rirette lo aveva già lasciato per andare a convivere con il conferenziere Maurice Vandamme (detto Mauricius) a Champrosay, vicino a Draveil. Il 30 luglio 1908 Rirette partecipa ad una manifestazione di solidarietà con i lavoratori, in sciopero dal 1° maggio, che viene pesantemente caricata dalle forze dell'ordine. Alla fine si conteranno quattro morti e duecento feriti, tra i quali la stessa Rirette (seria ferita ad una gamba).

Ritornata a Parigi, dopo la morte di Libertad assume la direzione de «L'Anarchie» (con Mauricius) per alcuni mesi del 1909, poi lascia il giornale e parte per la Tunisia con Mauricius. Durante il viaggio, quando i due si trovano a Roma, Rirette viene colpita dalla meningite ed è costretta a rientrare a Parigi. Nella capitale francese incontra l'anarchico Victor Serge, appena giunto dal Belgio, con cui si legherà per un periodo lungo otto anni.

Nel luglio 1911, insieme proprio a Serge, succede a Lorulot alla direzione de «L'Anarchie», che nel frattempo aveva trasferito i propri uffici a Romainville, dove vi trovano una nutrita e ostile presenza di individualisti illegalisti: Raymond Callemin, Octave Garnier, Edouard Carouy, René Valet, André Soudy, Elie Monnier ecc. A causa di contrasti ideologici e delle persecuzioni poliziesche, molti di questi sono costretti a fuggire in diverse città, compresi gli stessi Rirette e Victor.

Stabilitisi nuovamente a Parigi, in rue Fessart 24, i due riescono a portare avanti la pubblicazione del loro giornale. In questo periodo Rirette e Victor apprendono le “imprese” della Banda Bonnot, in cui militano molti degli illegalisti con cui avevano avuto contrasti a «L'Anarchie». Il 31 gennaio 1912 la sede del giornale viene perquisita dalla polizia, Victor e Rirette vengono arrestati dopo il ritrovamento di due rivoltelle nella sede del giornale [2]. Entrambi subiscono molti pesanti interrogatori da parte della polizia finalizzati a spingerli verso la delazione (cosa che ovviamente sarà rifiutata dai due). Nel frattempo la banda Bonnot proseguiva la sua escalation illegalista fatta soprattutto di rapine alle banche.

Nel febbraio 1913 inizia il processo alla Banda Bonnot: Rirette e Victor sono tra gli accusati, ma in verità il principale imputato è il pensiero anarchico e il corrispettivo movimento. Alla fine Rirette sarà assolta, mentre il suo compagno riceverà una condanna a 5 anni anche se innocente (la sua colpa fu quella di essere visto come una sorta di ideologo del gruppo. Queste effimere accuse nascondevano la verità, cioè che la Serge fu punito per aver respinto la delazione nonostante nonostante le profonde divisioni metodologiche esistenti con gli altri imputati). [3] Anni dopo, così racconterà quanto accadde durante il processo:

«Provai a spiegare al tribunale che se l'anarchia insegnava agli uomini il rifiuto della morale convenzionale, tuttavia non le incitava all'omicidio. Ciascuno rimaneva libero di determinarsi secondo la sua coscienza... ». [4]

Finalmente libera, Rirette lavora per «Le Matin» e ai suoi Souvenirs d'anarchie, in cui traspare una notevole delusione verso il pensiero anarchico-individualista. Sposatasi il 3 agosto 1915 con Victor quando questi è ancora in stato di detenzione, dopo la sua liberazione nel gennaio del 1917 viene espulso dalla Francia. Serge si dirige verso Barcellona, una città che ribolliva di fermento rivoluzionario, ma la storia d'amore con Rirette è però giunta al capolinea e i due decidono di lasciarsi (Serge, deluso anche dall'esperienza spagnola, a questo punto emigrerà verso la Russia bolscevica).

Rirette per mantenersi lavora come tipografa prima e come correttrice di stampa dopo, militando anche a partire dal 1923 nello specifico sindacato. Durante gli anni trenta si stabilisce a Pré-St-Gervais, convive con Maurice Merle (un attivo sindacalista delle fabbriche Renault) e collabora a «La Revue Anarchiste». Dal 1959, e sino a quando la cecità non le impedirà di proseguire ogni attività, collabora attivamente anche alla redazione di «Liberté», giornale anarchico fondato da Louis Lecoin.

Rirette Maîtrejean muore a Limeil-Brévannes, in Francia, il 14 giugno 1968.

Note

  1. La Banda Bonnot è stata una banda di illegalisti anarchici, operante nel primo novecento in Francia e Belgio, e di cui Jules Bonnot fu ritenuto il leader indiscusso.
  2. In In ogni caso nessun rimorso, biografia romanzata di Jules Bonnot, Pino Cacucci (Edizioni Feltrinelli, pag. 266) ipotizza che le due pistole siano state messe dalla polizia francese con l'intento di incastrare i due. Victor Serge, nel suo celeberrimo Memorie di un rivoluzionario, però non fa alcun cenno a complotti.
  3. Il processo e le condanne alla Banda Bonnot
  4. Biografia Rirette Maîtrejean (in francese)

Bibliografia

  • Pino Cacucci, In ogni caso nessun rimorso, Feltrinelli, 1994 (romanzo ispirato alla vita di Jules Bonnot)
  • Victor Serge, Memorie di un rivoluzionario, Firenze, La Nuova Italia, 1956

Voci correlate