Espropriazione: differenze tra le versioni

Da Anarcopedia.
Jump to navigation Jump to search
Nessun oggetto della modifica
m (Sostituzione testo - ", ecc." con "ecc.")
Riga 15: Riga 15:
[[File:Ascasodurrutijover.png|thumb|150 px|[[Los Solidarios]]: [[Francisco Ascaso]], [[Buenaventura Durruti]], [[Gregorio Jover]]]]
[[File:Ascasodurrutijover.png|thumb|150 px|[[Los Solidarios]]: [[Francisco Ascaso]], [[Buenaventura Durruti]], [[Gregorio Jover]]]]
===Espropriazione illegalista===
===Espropriazione illegalista===
Questa è una tipologia espropriatrice legata all'[[anarco-individualismo]] e all'[[illegalismo]]. Tende ad essere uno stile di vita per gli anarchici che portano avanti questi espropri (es. [[Horst Fantazzini]], la [[Banda Bonnot]], [[Severino Di Giovanni]], [[Alexandre Marius Jacob]], ecc.). Solitamente il fine è il supporto economico dello stesso espropriatore. Questi però tende ad avere una certa [[etica]] a cui non transige: egli, infatti, non colpisce proletari o persone che lottano contro il [[capitalismo]], bensì solo le strutture che sono direttamente o indirettamente alleate col [[capitalismo]] e le istituzioni.
Questa è una tipologia espropriatrice legata all'[[anarco-individualismo]] e all'[[illegalismo]]. Tende ad essere uno stile di vita per gli anarchici che portano avanti questi espropri (es. [[Horst Fantazzini]], la [[Banda Bonnot]], [[Severino Di Giovanni]], [[Alexandre Marius Jacob]]ecc.). Solitamente il fine è il supporto economico dello stesso espropriatore. Questi però tende ad avere una certa [[etica]] a cui non transige: egli, infatti, non colpisce proletari o persone che lottano contro il [[capitalismo]], bensì solo le strutture che sono direttamente o indirettamente alleate col [[capitalismo]] e le istituzioni.


Il caso del francese [[Ravachol]] è esemplificativo di questa tendenza. Ravachol, nato e cresciuto nella povertà, scelse di vivere la sua vita aggressivamente e illegalmente, prendendo dove era possibile prendere, cioè direttamente a casa di ricchi [[borghesia|borghesi]]. Anche la celeberrima [[banda Bonnot]] appartiene alla categoria dell'[[illegalismo]].
Il caso del francese [[Ravachol]] è esemplificativo di questa tendenza. Ravachol, nato e cresciuto nella povertà, scelse di vivere la sua vita aggressivamente e illegalmente, prendendo dove era possibile prendere, cioè direttamente a casa di ricchi [[borghesia|borghesi]]. Anche la celeberrima [[banda Bonnot]] appartiene alla categoria dell'[[illegalismo]].

Versione delle 17:59, 25 nov 2020

Horst Fantazzini, espropriatore italiano
Severino Di Giovanni, famoso espropriatore anarchico italo-argentino

L'Espropriazione (nel senso anarchico del termine) è l'azione diretta perpetrata contro la borghesia dal proletariato, o da persone che agiscono in loro nome, per acquisire beni utili per la vita quotidiana o per un fine rivoluzionario.

Dal punto di vista capitalistico l'espropriazione è definita Furto o Rapina.

Concetto

L'anarchismo ha una lunga tradizione espropriatrice, che va da Ravachol fino a Durruti, passando per Di Giovanni, Alexandre Marius Jacob, Horst Fantazzini e il navarro Lucio Urtubia.

L'espropriazione contemplata dai principi autogestionari anarchici ha un carattere di azione straordinaria e circostanziale, tendendo o a voler riparare un'ingiustizia o a procurarsi mezzi utili per uno scopo rivoluzionario (espropriazioni di autofinanziamento) contro il capitale e le ingiustizie che genera. Quando un gruppo anarchico, sempre con decisioni consensuali e non imposte autoritariamente, decide di effettuare un'espropriazione lo fa in questo determinato contesto e gli interessi personali di lucro sono sempre esclusi dalle motivazioni. Questo cambia, invece, quando l'azione ha un carattere prettamente anarco-individualista.

Dal punto di vista del capitale danneggiato, l'espropriazione è un furto, un attacco contro il concetto stesso di proprietà privata su cui si basa il capitalismo. Gli anarchici, ma anche i rivoluzionari in genere, vedono come una profonda ingiustizia sociale la proprietà privata e/o l'accumulo di beni a vantaggio di pochi individui che essa determina.

Tipi di Espropriazione

Dopo lunghi dibattiti anarchici incentrati sull'etica all'interno del movimento e la sua relazione con l'espropriazione, sostanzialmente si è arrivati a distinguere due tipologie di espropri:

Banda Bonnot, famosa banda di rapinatori anarchici

Espropriazione illegalista

Questa è una tipologia espropriatrice legata all'anarco-individualismo e all'illegalismo. Tende ad essere uno stile di vita per gli anarchici che portano avanti questi espropri (es. Horst Fantazzini, la Banda Bonnot, Severino Di Giovanni, Alexandre Marius Jacobecc.). Solitamente il fine è il supporto economico dello stesso espropriatore. Questi però tende ad avere una certa etica a cui non transige: egli, infatti, non colpisce proletari o persone che lottano contro il capitalismo, bensì solo le strutture che sono direttamente o indirettamente alleate col capitalismo e le istituzioni.

Il caso del francese Ravachol è esemplificativo di questa tendenza. Ravachol, nato e cresciuto nella povertà, scelse di vivere la sua vita aggressivamente e illegalmente, prendendo dove era possibile prendere, cioè direttamente a casa di ricchi borghesi. Anche la celeberrima banda Bonnot appartiene alla categoria dell'illegalismo.

Espropriazione dell'anarchismo sociale

Questa tendenza è maggiormente legata all'anarchismo socialista (specialmente all'anarco-sindacalismo dell'inizio del primo Novecento). L'espropriazione non è considerato da questa tendenza uno stile di vita, ma risponde alle esigenze di organizzazioni (sindacati in particolare). Solitamente, l'espropriatore fa parte di queste organizzazioni e non ricava nulla di personale dalle sue azioni.

Un esempio storicamente conosciuto di queste azioni, è quello del gruppo anarchico spagnolo che fu relazionato con la CNT e la FAI prima della rivoluzione del '36: "Los Solidarios". Di questo gruppo facevano parte Buenaventura Durruti, Francisco Ascaso, Gregorio Jover e molti altri, i loro espropri erano finalizzati a reperire fondi necessari per difendere i sindacalisti e gli anarchici, minacciati dai pistoleros al servizio della borghesia, e per gettare le basi per la rivoluzione sociale.

Bibliografia

  • Emilio Quadrelli, Andare ai resti, Edizioni DeriveApprodi
  • Diego Farina, Alexandre Marius Jacob. La vera storia di Arsenio Lupin, Bevivino editore.
  • Pino Cacucci, In ogni caso nessun rimorso, Feltrinelli, 1994 (romanzo ispirato alla vita di Jules Bonnot).
  • Bernard Thomas, La banda Bonnot, Milano, Forum Editoriale, 1968

Voci correlate

Collegamenti esterni