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== I Fatti == | == I Fatti == | ||
[[Image: Silvano Pellissero.jpg|thumb|left|[[Silvano Pelissero]]]] | |||
La drammatica storia di "Sole, Baleno e Silvano" s'innesca nella lunga storia, non ancora conclusa, della costruzione della linea del [[NO_TAV|TAV]], adibita ai treni ad alta velocità che dovrebbero attraversare la Val Susa con conseguenze a dir poco drammatiche, non solo dal punto di vista [[ecologismo|ecologico]]. | |||
Fra l'agosto del [[1996]] ed il gennaio del [[1998]] in Val Susa si verificarono numerosi atti di [[sabotaggio]], diretti contro centraline elettriche, trivelle, impianti della Sitaf, della Telecom, Omnitel e un ripetitore Mediaset, rivendicati dai fantomatici “Lupi Grigi”. | Fra l'agosto del [[1996]] ed il gennaio del [[1998]] in Val Susa si verificarono numerosi atti di [[sabotaggio]], diretti contro centraline elettriche, trivelle, impianti della Sitaf, della Telecom, Omnitel e un ripetitore Mediaset, rivendicati dai fantomatici “Lupi Grigi”. | ||
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L'attentato di Caprie (uno degli 11 comuni che fin dall'inizio si sono opposti all'alta velocità) è l'unico che appare immediatamente non avere nulla a che fare con i sabotaggi avvenuti fino a quel momento, in quanto l'obiettivo non ha nessuna affinità con i precedenti. | L'attentato di Caprie (uno degli 11 comuni che fin dall'inizio si sono opposti all'alta velocità) è l'unico che appare immediatamente non avere nulla a che fare con i sabotaggi avvenuti fino a quel momento, in quanto l'obiettivo non ha nessuna affinità con i precedenti. | ||
I PM Maurizio Laudi <ref>[http://archive.is/vMvWg Maurizio Laudi è morto il 24 settembre 2009]</ref> e Marcello Tatangelo si concentrano proprio su quest'”attentato”, cercando di addossare la responsabilità ai tre anarchici e costruendo un vero e proprio “castello accusatorio”, fortemente sostenuto dai [[media|mass-media]] di regime. | I PM Maurizio Laudi <ref>[http://archive.is/vMvWg Maurizio Laudi è morto il 24 settembre 2009.]</ref> e Marcello Tatangelo si concentrano proprio su quest'”attentato”, cercando di addossare la responsabilità ai tre anarchici e costruendo un vero e proprio “castello accusatorio”, fortemente sostenuto dai [[media|mass-media]] di regime. | ||
== L'arresto == | == L'arresto == | ||
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Il [[26 marzo]] il tribunale respinge ogni istanza di liberazione «in quanto esistono forti contiguità fra i tre indagati e gli autori degli attentati» ed «è elevatissimo il rischio di reiterazione di reati di natura analoga». | Il [[26 marzo]] il tribunale respinge ogni istanza di liberazione «in quanto esistono forti contiguità fra i tre indagati e gli autori degli attentati» ed «è elevatissimo il rischio di reiterazione di reati di natura analoga». | ||
All'alba di sabato [[28 marzo]], secondo la versione ufficiale, [[Edoardo Massari]] (Baleno) viene trovato agonizzante, impiccato con le lenzuola alla sua branda del carcere torinese delle Vallette <ref>Le testimonianze degli abitanti delle case popolari antistanti il carcere rivelano che sin da verso la mezzanotte si sentivano arrivare ambulanze e volanti a sirene spiegate</ref> | All'alba di sabato [[28 marzo]], secondo la versione ufficiale, [[Edoardo Massari]] (Baleno) viene trovato agonizzante, impiccato con le lenzuola alla sua branda del carcere torinese delle Vallette. <ref>Le testimonianze degli abitanti delle case popolari antistanti il carcere rivelano che sin da verso la mezzanotte si sentivano arrivare ambulanze e volanti a sirene spiegate.</ref> | ||
Dopo il «suicidio-assassinio di [[Stato]]» di Baleno, la morbosità [[media|mass-mediatica]] esplode in tutto il suo squallore. Molti giornalisti decidono di non rispettare il desiderio della famiglia Massari di poter seppellire in pace il proprio congiunto in presenza solo dei parenti e degli amici, scatenando la comprensibile ira degli amici di Edoardo, di cui fanno le spese il cronista Daniele Genco e l'auto dell'inviato de «Il Manifesto» Paolo Grisieri. | Dopo il «suicidio-assassinio di [[Stato]]» di Baleno, la morbosità [[media|mass-mediatica]] esplode in tutto il suo squallore. Molti giornalisti decidono di non rispettare il desiderio della famiglia Massari di poter seppellire in pace il proprio congiunto in presenza solo dei parenti e degli amici, scatenando la comprensibile ira degli amici di Edoardo, di cui fanno le spese il cronista Daniele Genco e l'auto dell'inviato de «Il Manifesto» Paolo Grisieri. | ||
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== Il suicidio di Soledad == | == Il suicidio di Soledad == | ||
[[Image:Soledad il giorno del funerale di Baleno.jpg |left|thumb|[[Maria Soledad Rosas|Soledad]] il giorno del funerale di Baleno.]] | |||
Soledad giunge in [[Italia]] nel giugno [[1997]] senza essersi mai interessata di politica, ma secondo l'accusa nel giro di 4 mesi si sarebbe convertita all'[[anarchismo]] e sarebbe immediatamente diventata l'esponente di un'organizzazione eversiva clandestina operante in una zona di cui ignorava persino l'ubicazione (tra l'altro alcuni [[sabotaggio|sabotaggi]] sarebbero avvenuti quando lei era ancora in [[Argentina]]). | Soledad giunge in [[Italia]] nel giugno [[1997]] senza essersi mai interessata di politica, ma secondo l'accusa nel giro di 4 mesi si sarebbe convertita all'[[anarchismo]] e sarebbe immediatamente diventata l'esponente di un'organizzazione eversiva clandestina operante in una zona di cui ignorava persino l'ubicazione (tra l'altro alcuni [[sabotaggio|sabotaggi]] sarebbero avvenuti quando lei era ancora in [[Argentina]]). | ||
Soledad si rende conto di essere vittima di una vera e propria congiura. Il suo stato di prostrazione peggiora dopo la morte di ''Baleno'', con cui aveva iniziato una relazione. Questa è una sua lettera scritta al movimento anarchico: | Soledad si rende conto di essere vittima di una vera e propria congiura. Il suo stato di prostrazione peggiora dopo la morte di ''Baleno'', con cui aveva iniziato una relazione. Questa è una sua lettera scritta al movimento anarchico: | ||
:«Compagni, | :«Compagni, | ||
la rabbia mi domina in questo momento. Io ho sempre pensato che ognuno è responsabile di quello che fa, però questa volta ci sono dei colpevoli e voglio dire a voce molto alta chi sono stati quelli che hanno ucciso Edo: lo Stato, i giudici, i magistrati, il giornalismo, il T.A.V., la Polizia, il carcere, tutte le leggi, le regole e tutta quella società serva che accetta questo sistema. | la rabbia mi domina in questo momento. Io ho sempre pensato che ognuno è responsabile di quello che fa, però questa volta ci sono dei colpevoli e voglio dire a voce molto alta chi sono stati quelli che hanno ucciso Edo: lo Stato, i giudici, i magistrati, il giornalismo, il T.A.V., la Polizia, il carcere, tutte le leggi, le regole e tutta quella società serva che accetta questo sistema. | ||
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== L'isolamento degli squatters == | == L'isolamento degli squatters == | ||
[[Image: Manifestazione_in_favore_di_Sole,_Baleno_e_Silvano.jpg|400px|thumb|Manifestazione anarchica in favore di Sole, Baleno e Silvano Pellissero.]] | |||
L'isolamento degli [[squat|squatter]], funzionale alla strategia messa in atto, non venne solo dalla sinistra moderata ma anche da quella più "alternativa" ed extraparlamentare. | L'isolamento degli [[squat|squatter]], funzionale alla strategia messa in atto, non venne solo dalla sinistra moderata ma anche da quella più "alternativa" ed extraparlamentare. | ||
«Il Manifesto», «l'Unità», «Liberazione», giusto per citare i casi più clamorosi, contribuirono a diffondere notizie senza alcun fondamento, come quelle che attribuivano a Silvano Pelissero un passato nell'estrema destra e addirittura collusioni con i servizi segreti. | «Il Manifesto», «l'Unità», «Liberazione», giusto per citare i casi più clamorosi, contribuirono a diffondere notizie senza alcun fondamento, come quelle che attribuivano a Silvano Pelissero un passato nell'estrema destra e addirittura collusioni con i servizi segreti. | ||
Il fronte di solidarietà dei centri sociali è compatto sino alla manifestazione unitaria del [[4 aprile]], ma nel mese di agosto, durante il periodo dei pacchi bomba, il "Leoncavallo" e i [[Centro Sociale Occupato Autogestito|centri sociali]] del nord est, ad esempio, si dissociano pubblicamente durante una conferenza stampa (tra i quali era presente Luca Casarini) nella quale invocarono il dialogo con lo [[Stato]] (i CSOA comunisti, Murazzi e Askatasuna, prontamente si dissociano con tanto di intervista televisiva ripresi di spalle). | Il fronte di solidarietà dei centri sociali è compatto sino alla manifestazione unitaria del [[4 aprile]], ma nel mese di agosto, durante il periodo dei pacchi bomba, il "Leoncavallo" e i [[Centro Sociale Occupato Autogestito|centri sociali]] del nord est, ad esempio, si dissociano pubblicamente durante una conferenza stampa (tra i quali era presente Luca Casarini) nella quale invocarono il dialogo con lo [[Stato]] (i CSOA comunisti, Murazzi e Askatasuna, prontamente si dissociano con tanto di intervista televisiva ripresi di spalle). | ||
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'''Il processo di appello''', svoltosi in un solo giorno ([[18 gennaio]] [[2001]]) opera un solo riconoscimento alle tesi difensive: '''l'assoluzione per fabbricazione di ordigno esplosivo. La pena viene ridotta a 6 anni e 1 mese'''. | '''Il processo di appello''', svoltosi in un solo giorno ([[18 gennaio]] [[2001]]) opera un solo riconoscimento alle tesi difensive: '''l'assoluzione per fabbricazione di ordigno esplosivo. La pena viene ridotta a 6 anni e 1 mese'''. | ||
Il [[21 novembre]] [[2001]] a Roma | Il [[21 novembre]] [[2001]] a Roma '''la Corte di cassazione invalida l'accusa di attività terroristica con finalità eversive'''. | ||
Il [[4 marzo]] [[2002]], alla scadenza dei quattro anni di detenzione la magistratura emette l'istanza di scarcerazione di Silvano per decorrenze dei termini, l'anarchico viene però effettivamente liberato solo il 12 in quanto i carabinieri lasceranno passare un'intera settimana prima di comunicare la notizia all'interessato. | Il [[4 marzo]] [[2002]], alla scadenza dei quattro anni di detenzione la magistratura emette l'istanza di scarcerazione di Silvano per decorrenze dei termini, l'anarchico viene però effettivamente liberato solo il [[12 marzo|12]] in quanto i carabinieri lasceranno passare un'intera settimana prima di comunicare la notizia all'interessato. | ||
Nel [[2002]] la | Nel [[2002]] la Corte di cassazione di Roma smonta le tesi dei pm torinesi Maurizio Laudi e Marcello Tatangelo. Non si trattava di un'associazione terroristica, ma di tre persone che al massimo si erano macchiate di reati comuni. '''Venendo a cadere l'accusa più grave (le finalità eversive e terroristiche dei reati contestati) la Corte d'appello di Torino riduce la pena per [[Silvano Pelissero]] a 3 anni e 10 mesi'''. | ||
==Note== | ==Note== |