John Cage: differenze tra le versioni

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A 18 anni lascia il college e girovaga per un anno e mezzo in tutta l'Europa, dove studia architettura, poesia, [[teatro]] e pianoforte. John Cage sviluppa sin da ragazzo un tenace desiderio di sperimentazione, applicata in particolare alla [[musica]] ma anche al linguaggio più in generale. In questa fase si interessa anche alle idee [[pacifismo|pacifiste]]-[[anarco-individualismo|individualiste]] di pensatori come [[Henry David Thoreau]] e alla [[filosofia]] orientale, che più avanti lo porteranno a definirsi anarchico:
A 18 anni lascia il college e girovaga per un anno e mezzo in tutta l'Europa, dove studia architettura, poesia, [[teatro]] e pianoforte. John Cage sviluppa sin da ragazzo un tenace desiderio di sperimentazione, applicata in particolare alla [[musica]] ma anche al linguaggio più in generale. In questa fase si interessa anche alle idee [[pacifismo|pacifiste]]-[[anarco-individualismo|individualiste]] di pensatori come [[Henry David Thoreau]] e alla [[filosofia]] orientale, che più avanti lo porteranno a definirsi anarchico:
: «Sono anarchico nello stesso modo in cui si telefona, si spegne la luce, si beve acqua». <ref>''A Year from Monday'', p. 53.</ref>
: «Sono anarchico nello stesso modo in cui si telefona, si spegne la luce, si beve acqua». <ref>''A Year from Monday'', p. 53.</ref>
: «Penso che [l'anarchia] ridiventi pratica. Una mia amica è di ritorno dalla [[Spagna]], ove conosce uno scultore che le ha detto, a proposito del [[movimento anarchico]]: "Da un fiasco all'altro, sempre avanti verso la vittoria finale". La mia amica pensa - come lo scultore, come me, e come sempre piú gente penserà - che l'avvenire politico dell'umanità sarà vittoriosamente anarchico. Non possiamo aver altro che un'umanità universale e anarchica... ci vuole un'[[anarcopacifismo|anarchia pacifica]]... altrimenti... ci sarà troppo dolore... ». <ref name="DB">Dall'intervista rilasciata da John Cage a Max Blechman e pubblicata col titolo ''Last Words on Anarchy. An Interview with John Cage'' in ''Drunken Boat #2: Art Rebellion Anarchy'' del [[1994]], pp. 221-225.</ref>
: «Penso che [l'[[anarchia]]] ridiventi pratica. Una mia amica è di ritorno dalla [[Spagna]], ove conosce uno scultore che le ha detto, a proposito del [[movimento anarchico]]: "Da un fiasco all'altro, sempre avanti verso la vittoria finale". La mia amica pensa - come lo scultore, come me, e come sempre piú gente penserà - che l'avvenire politico dell'umanità sarà vittoriosamente anarchico. Non possiamo aver altro che un'umanità universale e anarchica... ci vuole un'[[anarcopacifismo|anarchia pacifica]]... altrimenti... ci sarà troppo dolore... ». <ref name="DB">Intervista rilasciata da John Cage a Max Blechman e pubblicata col titolo ''Last Words on Anarchy. An Interview with John Cage'' in ''Drunken Boat #2: Art Rebellion Anarchy'' del [[1994]], pp. 221-225.</ref>
: «Quello che ha detto [[Thoreau]] ora è vero più che mai: "La migliore forma di governo è l'assenza di governo. [...] L'[[anarchia]] porta in sé il futuro dell'umanità: è una guida creatrice opposta a una guida subordinatrice. [...] Dopo l'inapplicabilità del [[capitalismo]], del [[marxismo]] e del [[socialismo]] autoritario, con l'[[anarchismo]] la liberazione dell'umanità sembra di nuovo possibile». <ref>''[https://www.youtube.com/watch?v=UaNGeuDuXl4 Un anno con John Cage - Come uscire dalla gabbia]'', video documentario.</ref>


Ritornato negli [[USA]] nel [[1931]], dal [[1933]] decide di dedicarsi principalmente alla [[musica]], alla cui formazione risulteranno decisivi gli insegnamenti di [[Arnold Schönberg]] (iniziati proprio in quell'anno), che lo trasformeranno in un compositore [[rivoluzionario]], inventore della musica vissuta come «aggregazione di suoni», comprendenti anche il "silenzio", che Cage definisce come un "suono silenzioso".
Ritornato negli [[USA]] nel [[1931]], dal [[1933]] decide di dedicarsi principalmente alla [[musica]], alla cui formazione risulteranno decisivi gli insegnamenti di [[Arnold Schönberg]] (iniziati proprio in quell'anno), che lo trasformeranno in un compositore [[rivoluzionario]], inventore della musica vissuta come «aggregazione di suoni», comprendenti anche il "silenzio", che Cage definisce come un "suono silenzioso".


===Filosofia musicale ===  
===Filosofia musicale ===  
[[File:Cage Duchamp.jpg|thumb|John Cage e [[Marcel Duchamp]] giocano a scacchi musicali durante l'happening "Reunion" (Toronto, [[5 marzo]] [[1968]]). <ref name="DC">Il [[5 marzo]] [[1968]] a Toronto, [[Marcel Duchamp]] e John Cage giocarono a scacchi musicali. L'incontro/happening, intitolato ''Reunion'', attirò centinaia di spettatori al Ryerson Theatre, dove i due attivarono un'esperienza uditiva unica attraverso una scacchiera appositamente costruita che ad ogni singola mossa produceva suoni elettronici: una creazione di arte e musica in contemporanea attraverso un assortimento casuale di strategia e possibilità. "Reunion" fu l'ultima apparizione pubblica di [[Marcel Duchamp|Duchamp]].</ref>]]
[[File:Cage_partitura.jpg|thumb|left|200px|John Cage, ''Concert for Piano and Orchestra'' ([[1957]]-[[1958]]).]]
Nella sua [[musica]] Cage si pone al di là di qualsiasi categoria predeterminata, compresa la dodecafonia. Dopo aver sperimentato diversi aspetti dell'ambito musicale, l'uso non ortodosso di strumenti tradizionali lo porta alla scoperta di suoni inediti. Di questo periodo è l'idea del "piano preparato" ([[1938]]), che consiste nella creazione di suoni inaspettati ponendo tra le corde di un pianoforte tradizionale oggetti dissacranti come dadi e bulloni. Inoltre, diviene celebre per l'adozione del silenzio come parte integrante della partitura musicale, famosa in questo senso il suo ''[https://www.youtube.com/watch?v=JTEFKFiXSx4 4'33<nowiki>''</nowiki>]'' ([[1952]]), che lascia penetrare in 4 minuti e 33 secondi di silenzio i suoni ambientali.  
Nella sua [[musica]] Cage si pone al di là di qualsiasi categoria predeterminata, compresa la dodecafonia. Dopo aver sperimentato diversi aspetti dell'ambito musicale, l'uso non ortodosso di strumenti tradizionali lo porta alla scoperta di suoni inediti. Di questo periodo è l'idea del "piano preparato" ([[1938]]), che consiste nella creazione di suoni inaspettati ponendo tra le corde di un pianoforte tradizionale oggetti dissacranti come dadi e bulloni. Inoltre, diviene celebre per l'adozione del silenzio come parte integrante della partitura musicale, famosa in questo senso il suo ''[https://www.youtube.com/watch?v=JTEFKFiXSx4 4'33<nowiki>''</nowiki>]'' ([[1952]]), che lascia penetrare in 4 minuti e 33 secondi di silenzio i suoni ambientali.  


Altri aspetti importanti della sua poesia gli sono valsi un posto di rilievo nel mondo della [[filosofia]] contemporanea: per esempio, l'adozione dell'"alea" o composizione basata su operazioni casuali, con le quali egli nega all'autore qualsiasi potere demiurgico.
Altri aspetti importanti della sua poesia gli sono valsi un posto di rilievo nel mondo della [[filosofia]] contemporanea: per esempio, l'adozione dell'"alea" o composizione basata su operazioni casuali, con le quali egli nega all'autore qualsiasi potere demiurgico.


Nel corso della sua lunga carriera Cage ha influenzato il lavoro e la poetica di molti artisti e intellettuali, diventando egli stesso il principale riferimento dell'avanguardia americana e, in generale, dell'[[estetica]] contemporanea. La sua collaborazione con M. Cunningham, che risale al [[1942]], il lavoro teorico sul suono e movimento, il rapporto con artisti visivi come R. Rauschenberg e J. Johns, l'esperienza ([[1948]]-[[1950]]) con i poeti della Black Mountain (Montagna Nera), l'intensa amicizia con [[Marcel Duchamp]] (e con altri [[dadaisti]]), il gioco degli scacchi e i seminari di Darmstadt ([[1958]]), costituiscono tutti elementi importanti per inquadrare la poliedricità artistica di Cage.
Nel corso della sua lunga carriera Cage ha influenzato il lavoro e la poetica di molti artisti e intellettuali, diventando egli stesso il principale riferimento dell'avanguardia americana e, in generale, dell'[[estetica]] contemporanea. La sua collaborazione con M. Cunningham, che risale al [[1942]], il lavoro teorico sul suono e movimento, il rapporto con artisti visivi come R. Rauschenberg e J. Johns, l'esperienza ([[1948]]-[[1950]]) con i poeti della Black Mountain (Montagna Nera), l'intensa amicizia con [[Marcel Duchamp]] (e con altri [[dadaisti]]), il gioco degli scacchi <ref name="DC"></ref> e i seminari di Darmstadt ([[1958]]), costituiscono tutti elementi importanti per inquadrare la poliedricità artistica di Cage.


Il quadro filosofico su cui si fonda la sua impalcatura artistica è la dottrina Zen, che Cage ha approfondito tra il [[1945]] e il [[1946]] da D. T. Suzuki, rapidamente da lui adottata in antitesi al narcisismo della [[eurocentrismo|cultura occidentale]]. L'atteggiamento di "ascolto" silenzioso della natura - della quale anche la tecnologia entra a far parte - costituisce il terreno epistemologico su cui Cage fonda le sue opere. E, come se fosse un [[epistemologia|epistemologo]] impegnato nello studio globale del linguaggio, Cage registra la realtà che lo circonda, trasformandola non solo in spartiti musicali, ma anche in saggi, come ''Silence'' ([[1962]]) e ''A year from Monday'' ([[1967]]), o in giornali, come ''Diary: How to improve the world'' ([[1965]]), o in "partiture verbali", cioè in riscritture (mediante «operazioni casuali») delle opere di [[Henry David Thoreau]] o del ''Finnegan's Wake'' di Joyce, o in nomi di funghi, come ''Mushroom et Variationes'' ([[1984]]), o in acqueforti e incisioni (disegni casuali della realtà tratti dagli schizzi di [[Thoreau]]). Questi molteplici aspetti della poesia di Cage sempre si influenzano vicendevolmente, entrando a far parte dell'incessante ricerca di quest'ingegnere del suono raffinato.
Il quadro filosofico su cui si fonda la sua impalcatura artistica è la dottrina Zen, che Cage ha approfondito tra il [[1945]] e il [[1946]] da D. T. Suzuki, rapidamente da lui adottata in antitesi al narcisismo della [[eurocentrismo|cultura occidentale]]. L'atteggiamento di "ascolto" silenzioso della natura - della quale anche la tecnologia entra a far parte - costituisce il terreno epistemologico su cui Cage fonda le sue opere. E, come se fosse un [[epistemologia|epistemologo]] impegnato nello studio globale del linguaggio, Cage registra la realtà che lo circonda, trasformandola non solo in spartiti musicali, ma anche in saggi, come ''Silence'' ([[1962]]) e ''A year from Monday'' ([[1967]]), o in giornali, come ''Diary: How to improve the world'' ([[1965]]), o in "partiture verbali", cioè in riscritture (mediante «operazioni casuali») delle opere di [[Henry David Thoreau]] o del ''Finnegan's Wake'' di Joyce, o in nomi di funghi, come ''Mushroom et Variationes'' ([[1984]]), o in acqueforti e incisioni (disegni casuali della realtà tratti dagli schizzi di [[Thoreau]]). Questi molteplici aspetti della poesia di Cage sempre si influenzano vicendevolmente, entrando a far parte dell'incessante ricerca di quest'ingegnere del suono raffinato.
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== John Cage e l'[[anarchismo]] ==
== John Cage e l'[[anarchismo]] ==
[[File:John-cage.jpg|thumb|200px|left|Ritratto di [[Clifford Harper]].]]
Intorno ai 30 anni Cage sviluppa meglio la sua concezione di [[anarchia]], a cui si era interessato sin da ragazzo:
Intorno ai 30 anni Cage sviluppa meglio la sua concezione di [[anarchia]], a cui si era interessato sin da ragazzo:
: «Cominciai ad interessarmi di Anarchia negli ultimi anni '40 [...] Vera e Paul Williams mi "convertirono". Ma soprattutto James J. Martin». <ref name="DB"></ref>
: «Cominciai ad interessarmi di [[anarchia]] negli ultimi anni '40 [...] Vera e Paul Williams mi "convertirono". Ma soprattutto James J. Martin». <ref name="DB"></ref>


L'[[anarchismo]] è forse un altro motivo per cui egli non è interessato a trasmettere un solo messaggio allo spettatore, ma a trasformare la sua opera in un grande specchio nel quale ognuno può vedere e guardare cose diverse.  Si può pensare che ciò implichi che la comunicazione tra il compositore e l'ascoltatore non può esistere.
L'[[anarchismo]] è forse un altro motivo per cui egli non è interessato a trasmettere un solo messaggio allo spettatore, ma a trasformare la sua opera in un grande specchio nel quale ognuno può vedere e guardare cose diverse.  Si può pensare che ciò implichi che la comunicazione tra il compositore e l'ascoltatore non può esistere.


Cage utilizza la [[musica]] per far comprendere che ogni [[individuo]] dovrebbe esser libero di fare quello che vuole, a patto che non interferisca nella vita altrui: per questo egli non ha inteso mai imporre a nessuno una rigida interpretazione delle sue composizioni. Nelle sue opere si può ricostruire il suo particolare pensiero [[libertario]], che va da [[Lao Tze]] a [[Paul Goodman]], passando per [[Thoreau]]. Le sue idee sono assimilabili al [[post-anarchismo]], anche se lui lo ha definito tecno-anarchismo alla [[André Kostelanetz|Kostelanetz]], e sono ben descritte nel testo ''Ideologia e linguaggio'' di Edoardo Sanguineti:
Cage utilizza la [[musica]] per far comprendere che ogni [[individuo]] dovrebbe esser libero di fare quello che vuole, a patto che non interferisca nella vita altrui: per questo egli non ha inteso mai imporre a nessuno una rigida interpretazione delle sue composizioni. Nelle sue opere si può ricostruire il suo particolare pensiero [[libertario]], che va da [[Lao Tze]] a [[Paul Goodman]], passando per [[Thoreau]]. Le sue idee sono assimilabili al [[post-anarchismo]], anche se lui lo ha definito tecno-anarchismo alla [[André Kostelanetz|Kostelanetz]], e sono ben descritte nel testo ''Ideologia e linguaggio'' di Edoardo Sanguineti:
: «Cage era convinto, e lo dichiarò molte volte, che i grandi ideali dell'[[anarchismo]] filosofico del secolo scorso [XIX secolo], in America, ideali ai quali faceva specifico riferimento, erano tramontati senza possibilità di recupero, senza speranza di ritorno. [...] Al di là di ogni [[anarchismo]] politico, in ogni caso, manteneva tutta la sua forza, quello spirito anarchico che la cultura e l'[[arte]] erano in grado di conservare e rilanciare e approfondire senza tregua. La missione del poeta, per Cage, era, in essenza, la riproposta continua del valore dell'insubordinazione e della [[rivolta]]. Se l'[[anarchismo]] può apparire, ormai, politicamente impraticabile, è praticabile artisticamente, e l'esercizio estetico, in generale, fa corpo con l pratica concreta dell'[[anarchia]], che è il suo esclusivo contenuto concreto di verità. E non si tratta affatto di una qualche sublimazione compensatoria, di un risarcimento dimidiato sul terreno intellettuale. Al contrario, quello che veramente importa è conservare intatto, anzi accrescere di continuo, nell'[[arte]], il nucleo vivo e insopprimibile di quel messaggio civile, operando sopra la mente degli uomini attraverso i suoni e le immagini, le parole e i gesti, così da ricondurli, oltre ogni sospensione e rottura, empirica e provvisoria, alla volontà e alla capacità di modificare le proprie convinzioni e convenzioni, le idee e le percezioni, reinstaurando la fedeltà a quella visione del mondo che l'[[anarchia]] propone, e ristrutturando il consenso a quell'[[utopia]], reinducendone la tangibile praticabilità. [...] L'[[arte]], anzi, nel momento stesso in cui l'immediatezza politica dell'[[anarchismo]] sembra irrealizzabile, non offre un semplice surrogato tattico, ma addita una strategia superiore. Al miraggio di un sovvertimento frontale si può contrapporre, se così possiamo dire, una tenace e non violenta guerra di posizione».
: «Cage era convinto, e lo dichiarò molte volte, che i grandi ideali dell'[[anarchismo]] filosofico del secolo scorso [XIX secolo], in America, ideali ai quali faceva specifico riferimento, erano tramontati senza possibilità di recupero, senza speranza di ritorno. [...] Al di là di ogni [[anarchismo]] politico, in ogni caso, manteneva tutta la sua forza, quello spirito anarchico che la cultura e l'[[arte]] erano in grado di conservare e rilanciare e approfondire senza tregua. La missione del poeta, per Cage, era, in essenza, la riproposta continua del valore dell'insubordinazione e della [[rivolta]]. Se l'[[anarchismo]] può apparire, ormai, politicamente impraticabile, è praticabile artisticamente, e l'esercizio estetico, in generale, fa corpo con la pratica concreta dell'[[anarchia]], che è il suo esclusivo contenuto concreto di verità. E non si tratta affatto di una qualche sublimazione compensatoria, di un risarcimento dimidiato sul terreno intellettuale. Al contrario, quello che veramente importa è conservare intatto, anzi accrescere di continuo, nell'[[arte]], il nucleo vivo e insopprimibile di quel messaggio civile, operando sopra la mente degli uomini attraverso i suoni e le immagini, le parole e i gesti, così da ricondurli, oltre ogni sospensione e rottura, empirica e provvisoria, alla volontà e alla capacità di modificare le proprie convinzioni e convenzioni, le idee e le percezioni, reinstaurando la fedeltà a quella visione del mondo che l'[[anarchia]] propone, e ristrutturando il consenso a quell'[[utopia]], reinducendone la tangibile praticabilità. [...] L'[[arte]], anzi, nel momento stesso in cui l'immediatezza politica dell'[[anarchismo]] sembra irrealizzabile, non offre un semplice surrogato tattico, ma addita una strategia superiore. Al miraggio di un sovvertimento frontale si può contrapporre, se così possiamo dire, una tenace e non violenta guerra di posizione».


==Note==
==Note==
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*''[https://centrostudilibertari.it/it/cage-sioli Dare la parola al silenzio. L’anarchia di John Cage]'', di Marco Sioli
*''[https://centrostudilibertari.it/it/cage-sioli Dare la parola al silenzio. L'anarchia di John Cage]'', di Marco Sioli
*''[https://web.archive.org/web/20210125145730/tarantula.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=626271 John Cage, anarchico "schedato"]'' di [[Pietro Ferrua]]
*''[https://web.archive.org/web/20210125145730/tarantula.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=626271 John Cage, anarchico "schedato"]'' di [[Pietro Ferrua]]
*''[https://www.ilsussidiario.net/news/musica-e-concerti/2012/8/11/ritratti-john-cage-l-inventore-anarchico-di-cui-nessuno-ricorda-la-musica/310961/ John Cage, l'inventore anarchico di cui nessuno ricorda la musica]''
*''[https://www.ilsussidiario.net/news/musica-e-concerti/2012/8/11/ritratti-john-cage-l-inventore-anarchico-di-cui-nessuno-ricorda-la-musica/310961/ John Cage, l'inventore anarchico di cui nessuno ricorda la musica]'', di Enrico Raggi
*''[http://www.johncage.it/1992-perugia.html La semplicità e il caos]'', intervista a John Cage
*''[http://www.johncage.it/1992-perugia.html La semplicità e il caos]'', intervista a John Cage (traduzione di Caterina Fitzgerald)
*''[https://sentireascoltare.com/rubriche/john-cage-strano-americano-esperto-funghi/ John Cage: quello strano americano esperto di funghi]''
*''[https://sentireascoltare.com/rubriche/john-cage-strano-americano-esperto-funghi/ John Cage: quello strano americano esperto di funghi]'', di Daniele Follero
*''[https://www.youtube.com/watch?v=UaNGeuDuXl4 Un anno con John Cage - Come uscire dalla gabbia]'', video documentario


[[Categoria:Anarchici|Cage, John]]
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[[Categoria:Anarchici statunitensi|Cage, John]]
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[[Categoria:Musicisti|Cage, John]]
[[Categoria:Musicisti|Cage, John]]
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