Eurocentrismo

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Con il termine Eurocentrismo si intende definire quella tendenza a considerare la cultura dei popoli europei, o comunque occidentale, superiore rispetto a quella di altre società.

Eurocentrismo/Occidentalismo

Dobbiamo considerare con questo termine quella particolare e secolare forma di etnocentrismo che ha al suo centro tutto quanto i suoi teorici e ideologici considerano come peculiare ed esaltante nella storia dell'Europa e in senso più ampio dell'Occidente.

In particolar modo l'etnocentrismo occidentale o più propriamente occidentalismo, si manifesta nelle tesi globali che vorrebbero che l'Europa sia stata la culla di una serie di eventi storicamente formidabili e che hanno portato il mondo e cioè la storia contemporanea presente al punto in cui si trova.

Tra questi eventi epocali secondo i teorici più inveterati dell'occidentalismo troviamo quali costanti:

  • La nascita del razionalismo filosofico e della filosofia in generale. Essa sarebbe sorta per motivi a dir poco misteriosi e quasi mistici, tanto da aver fatto coniare ai suoi più antichi sostenitori eurocentrici il concetto di "Miracolo Greco" in età romantica, un'epoca di svolta nella storia culturale europea e che vede il tentativo dell'affondamento del Razionalismo illuministico e con esso la resa dei conti con ogni forma di razionalismo inteso come insufficiente nel rendere conto della complessità dell'intera fenomenologia umana.
Marija Gimbutas (settembre 1989), presso la Kerbstone 52, a Newgrange in Irlanda
  • La democrazia ateniese, da intendersi a posteriori, in età cioè occidentalistica, come elemento di prova dell'effettiva superiorità della civiltà greca in generale e quindi dell'Occidente che di essa è considerata derivazione.
  • L'arte classica. Il riverbero di questa capacità logica razionalistica si sarebbe manifestata quindi anche nelle attività estetiche che caratterizzarono il nucleo storico-culturale della civiltà occidentale soprattutto l'architettura, l'urbanistica, la scultura.
  • La rivoluzione scientifica. Evento altamente demarcante sia cronologicamente sia culturalmente per l'ideologia occidentalocentrica o occcidentalismo. A questo evento daterebbe infatti il definitivo distacco culturale dell'Occidente rispetto alle altre aree di civiltà del mondo che se coltivarono la scienza e la tecnologia anche esse lo fecero unicamente come forme di intrattenimento per le élites e non come strumenti di modificazione della realtà esistente e cioè come strumenti al servizio della collettività, anche se influenzati nei loro indirizzi di ricerca e di applicazioni dalle élites di governo o socio-economicamente egemoni.
  • Il capitalismo, termine poco apprezzato dai sostenitori del sistema occidentale che gli preferirebbero altri più blandi come democrazia e simili. A partire dal declino progressivo della civiltà feudale in cui l'Europa era regredita, a seguito del declino e della caduta dell'Impero romano d'Occidente verso la metà del V secolo d. C., in una pluralità di aree sotto il controllo tribale di capiguerrieri di etnos germanici, slavi, mongoli, scandinavi ecc., l'europa conobbe un rapido recupero e sviluppo dei commerci su vasta scala che portarono alla rinascita della civiltà e cultura urbana in Occidente dopo quasi un millennio di immobilismo totale, sotto qualunque aspetto la si consideri. Il sorgere di un ceto medio numeroso e progressivamente cosciente delle sue funzioni sociali e delle sue capacità innovatrici, così come raramente era avvenuto nella storia delle civiltà umane, se si escludono in Occidente appunto la Roma repubblicana e la precedente Grecia classica, si può considerare in termini storici come l'embrione teorico più remoto dell'ideologia occidentalistica. Le successive età caratterizzate dal consolidamento sociale di un ceto mercantilistico e imprenditoriale, dedito soprattutto alle attività finanziarie di queste attività, spiega i vasti processi di ascesa materiale del continente europeo a cui le esplorazioni geografiche, che andrebbero considerate già come premesse della rivoluzione scientifica, se non esse stesse già una rivoluzione scientifico-tecnica (per via delle formidabili innovazioni nell'arte della navigazione a livello di costruzioni navali e di produzione e rinnovamento di apparati tecnici in gradi di permettere la navigazione su vasta scala come astrolabi, carte, sestanti, bussole, vele, regime delle correnti e dei venti ecc.).
  • La religione cristiana, termine che andrebbe usato al plurale naturalmente data l'esistenza dei tre grandi tronchi della religione greco orientale, del cattolicesimo e del protestantesimo. Quel che interessa maggiormente all'ideologia occidentalistica però sono alcuni dei tratti metafisico religiosi che la casta sacerdotale cristiana ha contribuito nel corso della plurisecolare vicenda dell'Occidente di conservare dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente e trasmettere alla modernità. Soprattutto L'umanità di un dio che si fa uomo ed opera su scala storica nel redimere l'intera umanità in vista della seconda venuta di Cristo.

Bibliografia fondamentale

Voci correlate

Collegamenti esterni