Giuseppe Pinelli: differenze tra le versioni

Nessun oggetto della modifica
Riga 8: Riga 8:
Nel [[1944|'44]]-[[1945|'45]] partecipa alla [[gli anarchici e la resistenza antifascista|Resistenza antifascista]] come staffetta delle [[Brigate Bruzzi e Malatesta]]. Dopo la fine della guerra "Pino" continua a rimanere convinto ed attivo, partecipando con entusiasmo alla crescita del [[movimento anarchico]] a Milano.
Nel [[1944|'44]]-[[1945|'45]] partecipa alla [[gli anarchici e la resistenza antifascista|Resistenza antifascista]] come staffetta delle [[Brigate Bruzzi e Malatesta]]. Dopo la fine della guerra "Pino" continua a rimanere convinto ed attivo, partecipando con entusiasmo alla crescita del [[movimento anarchico]] a Milano.


Nel [[1954]] vince un concorso ed entra nelle ferrovie come manovratore. L'anno successivo si sposa con [[Licia Rognini]], incontrata ad un corso di [[esperanto]]. Nel [[1963]] si unisce ai giovani [[anarchici]] della "[[Gioventù Libertaria]]", due anni dopo è tra i fondatori del [[Circolo "Sacco e Vanzetti"]]. Nel novembre del [[1966]], da attivo militante [[anarchico,]] sostiene [[Gennaro De Miranda]], [[Umberto Tiboni]], [[Gunilla Hunger]], Tella e altri ragazzi del giro dei cosiddetti capelloni nella stampa delle prime copie della rivista «Mondo Beat». A tal scopo utilizza la sezione anarchica "Sacco e Vanzetti" di via Murilio.
Nel [[1954]] vince un concorso ed entra nelle ferrovie come manovratore. L'anno successivo si sposa con Licia Rognini, incontrata ad un corso di [[esperanto]]. Nel [[1963]] si unisce ai giovani [[anarchici]] della "[[Gioventù Libertaria]]", due anni dopo è tra i fondatori del [[Circolo "Sacco e Vanzetti"]]. Nel novembre del [[1966]], da attivo militante [[anarchico,]] sostiene [[Gennaro De Miranda]], [[Umberto Tiboni]], [[Gunilla Hunger]], Tella e altri ragazzi del giro dei cosiddetti capelloni nella stampa delle prime copie della rivista «Mondo Beat». A tal scopo utilizza la sezione anarchica "Sacco e Vanzetti" di via Murilio.


Nel [[1968]] uno sfratto costringe i militanti alla chiusura del circolo ma, il [[1 maggio|1° maggio]] Pinelli è tra gli inauguratori di un nuovo circolo, in piazzale Lugano 31, a pochi metri dal "[[Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa|Ponte della Ghisolfa]]". Al nuovo Circolo si succedono cicli di conferenze e assemblee dei dei primi comitati di base unitari, i mitici [[CUB]], che segnano la prima ondata di [[sindacalismo]] di [[azione diretta]], al di fuori delle organizzazioni sindacali ufficiali. "Pino" è tra i promotori della (ri)costruzione della sezione dell'[[Unione Sindacale Italiana]] (USI), l'organizzazione di ispirazione [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalista-rivoluzionaria]] e libertaria.
Nel [[1968]] uno sfratto costringe i militanti alla chiusura del circolo ma, il [[1 maggio|1° maggio]] Pinelli è tra gli inauguratori di un nuovo circolo, in piazzale Lugano 31, a pochi metri dal "[[Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa|Ponte della Ghisolfa]]". Al nuovo Circolo si succedono cicli di conferenze e assemblee dei dei primi comitati di base unitari, i mitici [[CUB]], che segnano la prima ondata di [[sindacalismo]] di [[azione diretta]], al di fuori delle organizzazioni sindacali ufficiali. "Pino" è tra i promotori della (ri)costruzione della sezione dell'[[Unione Sindacale Italiana]] (USI), l'organizzazione di ispirazione [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalista-rivoluzionaria]] e libertaria.
64 370

contributi