Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa

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Pietro Valpreda (a destra) al "Ponte della Ghisolfa"

Il Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa (il Ponte) di Milano è uno dei più longevi e attivi circoli anarchici italiani.

Storia del circolo

Il Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa è stato fondato il 1° maggio 1968 ed allora aveva come animatore ed attivista più conosciuto il ferroviere Giuseppe Pinelli. Questi, nel 1965, era già stato fra i promotori del Circolo Sacco e Vanzetti di viale Murillo, che poi, nel 1968, si trasferì in piazzale Lugano prendendo il nome di Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa [1].

I suoi primi mesi di vita vedono il circolo inserito nelle lotte operaie e studentesche, in particolare i primi Comitati unitari di base (CUB) dell'Azienda Trasporti Municipali, organismi di lavoratori che non si riconoscevano nei sindacati, perché troppo moderati, si ritrovano nella sede del Ponte.

Inizialmente tra i frequentatori del circolo c'è Pietro Valpreda, con il quale i rapporti però non sono ottimali, al punto che gli viene intimato l'allontanamento dal "Ponte". Dopo la strage di piazza Fontana, l'arresto di Pietro Valpreda e la defenestrazione di Giuseppe Pinelli dalla questura di Milano, il circolo si impegna nella campagna per la liberazione del primo (gli antichi dissapori erano ormai stati superati) e per dimostrare l'assassinio del secondo. Nel contesto della campagna di controinformazione sulla strage di piazza Fontana, e sempre nell'ambito dei militanti del "Ponte", nella primavera del '70 si costituisce la redazione: Amedeo Bertolo, Luciano Lanza, Rossella Di Leo, Fausta Bizzozzero e Paolo Finzi, che darà vita alla rivista anarchica «A-rivista». [2]

Dopo essere stati sfrattati da Piazzale Lugano, dal '76/'77 la sede del circolo si è trasferita in viale Monza n. 255, dove si trova anche attualmente.

Attualità

Le due targhe in memoria di Giuseppe Pinelli

Recentemente il Comune di Milano ha sostituito la targa dedicata a Giuseppe Pinelli, posta in Piazza Fontana, dal circolo anarchico Ponte della Ghisolfa. Questa si riferiva a Pinelli come «ucciso innocente», quella apposta dal comune recita invece «innocente morto tragicamente». La targa era stata già sostituita nel 2004 dagli anarchici milanesi a causa dello stato di disfacimento dell'originale esposto per oltre trent'anni al clima meneghino. Il 23 Marzo 2006, gli anarchici del Ponte della Ghisolfa hanno ricollocato in piazza Fontana la loro targa, completa della dicitura originale. Per tanto, ora in quel luogo vi sono due targhe che commemorano Giuseppe Pinelli.

Dopo la morte di Valpreda (6 luglio 2002), il "Ponte della Ghisolfa" ha organizzato il suo funerale, che ha visto la partecipazione di più di 3000 persone.

Il Ponte della Ghisolfa mantiene una notevole attività nel campo antimilitarista, antiautoritario e in quello la diffusione di una cultura libertaria.

Voci correlate

Collegamenti esterni

Note

  1. Centro Studi Libertari
  2. Il gruppo milanese di “A - Rivista Anarchica” e l'ecologia sociale: un nuovo orizzonte per l'anarchismo?