Simbolismo anarchico

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Una versione della A cerchiata

Con simbolismo anarchico si intende la rappresentazione simbolica delle idee anarchiche, delle sue correnti e dei suoi principi. [1]

Simboli principali

I principali simboli anarchici sono la bandiera nera, la A cerchiata e la bandiera rosso-nera.

La bandiera nera

Bandiera nera anarchica
Exquisite-kfind.png Vedi Bandiera Nera.

Ci sono ampie tracce storiche dell'uso della bandiera nera. Già durante la rivolta dei Canuts di Lione del 1831 gli operai dell'industria della seta scrissero su drappi neri il loro proclama di lotta: «Vivre en travaillant ou mourir en combattant» (“Vivere lavorando o morire combattendo”). [2]

Il riferimento più celebre è però senza dubbio quello costituito dal gruppo di Nestor Makhno durante la rivoluzione ucraina. Sventolando la bandiera nera, il suo gruppo armato liberò una grossa parte dell'Ucraina. È bene precisare che non è stata la prima occasione dell'uso della bandiera nera da parte degli anarchici: andando a ritroso nel tempo, nel 1910 Emiliano Zapata usò la bandiera nera. Tale simbolo si diffuse rapidamente in tutto il mondo. Come esempio della sua diffusione basta ricordare che nel 1925 gli anarchici giapponesi formarono la “Lega Nera” e, quando la loro federazione si rifondò nel 1945, il loro giornale fu chiamato «Kurohata», che significa “Bandiera Nera”.

Se si vanno a cercare le radici storiche della bandiera nera, si deve constatare che la sua origine è piuttosto oscura. Secondo lo storico dell'anarchismo Gorge Woodcock, la prima apparizione pubblica della bandiera nera sarebbe dovuta alla pensatrice anarchica, ed eroina della Comune, Louise Michel, che l'avrebbe fatta sventolare il 9 marzo 1883 durante le manifestazioni dei disoccupati di Parigi. Questa tesi è stata storicamente contraddetta da ricerche più recenti, le quali però non riescono a fare piena luce sulla precisa origine della bandiera. Quel che è certo è che nei primi anni '80 del XIX secolo gli anarchici iniziarono ad usare simboli nei quali era presente il nero: è il caso del gruppo di Chicago “Internazionale Nera”, della rivista anarchica francese «Le Drapeau Noir».

Fino ad ora, escluse poche tracce, non si trova l'uso della bandiera nera durante gli anni '70 del XIX secolo. Certamente non è un caso poiché in tale periodo gli anarchici hanno aderito a lungo alla Prima Internazionale, con conseguente uso della bandiera rossa. Lo spostamento dalla bandiera rossa, simbolo della rivoluzione, verso quella nera va collocato storicamente proprio a cavallo tra gli anni '70 ed '80 del XIX secolo, periodo durante il quale si verifica il profondo cambiamento del movimento socialista. Il marxismo diviene la corrente predominante, passa dalla concezione rivoluzionaria della via da seguire a quella riformista e parlamentarista. Tale corrente principale del socialismo si appropria dell'uso della bandiera rossa.

La bandiera rosso-nera

Bandiera rosso-nera associata spesso alla corrente anarco-sindacalista
Exquisite-kfind.png Vedi Bandiera Rosso-Nera.

La bandiera rossa si è strisciata di nero nel 1871, in segno di lutto per i caduti della Comune di Parigi. Ed anche il fiocco alla Lavallière, indossato tutt'oggi dagli anarchici (specie in occasione di commemorazioni), rappresenta un brandello di quella bandiera.

Murray Bookchin reputava che la bandiera rosso-nera si trattasse di una creazione degli anarchici spagnoli fin dalla costituzione della CNT nel 1910. Si spiegherebbe così la sua diffusione repentina in tutti i paesi neolatini, quelli maggiormente in contatto con la Spagna: presenti bandiere rosso-nere durante il biennio rosso in Italia e loro uso da parte di Augusto Sandino in Nicaragua (lo storico americano Donald C. Hodges spende molte pagine circa l'origine anarco-sindacalista del movimento sandinista). È noto, oggi, come questa considerazione di Murray Bookchin sia errata. È vero che la bandiera rosso-nera è sempre stata presente in Spagna, ma non è vero che la sua “invenzione” sia da attribuire alla CNT, anzi: la bandiera rosso-nera non si è diffusa dalla Spagna al resto del mondo neolatino ma, al contrario, si è diffusa da due paesi neolatini verso la Spagna.

Per molti storici (ed anche per molti anarchici) la bandiera rosso-nera è associata all'anarco-sindacalismo. Nonostante questa considerazione, la prima apparizione di una bandiera rosso-nera è tutta italiana e precedente alla nascita del sindacalismo.

La A cerchiata

La A cerchiata, uno dei simboli del movimento anarchico
Exquisite-kfind.png Vedi A cerchiata.

La (A) è certamente il simbolo più famoso di tutto il movimento anarchico ma anche – per ironia della sorte – quello del quale si conosce meno. Secondo alcuni storici e parecchi anarchici, la (A) è il simbolo più famoso perché si presta meglio ad essere graffitato sui muri. In accordo con Peter Marshall [3], alcuni anarchici vedono l'origine simbolica della (A) nella massima di Pierre Joseph Proudhon “Anarchia è Ordine”, in inglese «Anarchy is Order» (anche in tutte le altre lingue occidentali le due parole iniziano con A e O). [4]

Il primo uso che si ricordi della (A) da parte di anarchici, è avvenuto, secondo altri, nell'ambito del consiglio federale di Spagna della Associazione Internazionale dei Lavoratori. Questa era stata messa in piedi dal massone Giuseppe Fanelli nel 1868. [5]

In realtà, la (A) è un fenomeno relativamente recente dell'iconografia libertaria: è stata inventata nel 1964 da un famoso gruppo francese, Jeunesses Libertaires, che la utilizzò come proprio simbolo (Tomás Ibañez ne fu l'ispiratore e René Darras il realizzatore grafico), ma già nel novembre 1956 (25 novembre 1956), alla sua fondazione, avvenuta a Bruxelles, la Alliance Ouvriere Anarchiste (AOA) aveva usato il simbolo. Nel 1966 la (A) venne ripresa, su proposta di Amedeo Bertolo (militante e scrittore anarchico), dalla Gioventù Libertaria di Milano, che aveva rapporti fraterni con i giovani libertari parigini. È da allora che comincia la vita pubblica del simbolo: le prime volte che lo si è visto, infatti, è proprio a Milano, dove serve come firma sui volantini e sui manifesti dei giovani anarchici, inizialmente associato al segno antinucleare e alla "mela" dei provo olandesi. La (A) si diffonde dapprima in Italia e poi in tutto il mondo, ma non ce n'è quasi traccia nel maggio parigino del 1968, e le sue prime notevoli apparizioni fuori dall'Italia sono databili al 1972-1973. È per l'appunto all'inizio degli anni '70 che esplode la moda della (A), di cui si approrpiano i giovani di tutto il mondo.

Oggi la (A) è una delle immagini di maggior successo nell'intero ambito dei simboli politici. La sua «incredibile semplicità e immediatezza la hanno resa il simbolo riconosciuto del movimento anarchico rinforzatosi dopo la rivolta del 1968, in particolar modo perché in molte, se non la maggior parte, delle lingue del mondo la parola "anarchia" inizia per A». [6]

Adattamenti della bandiera nera

Dentro i vari ambiti dell'anarchismo, sono varie le correnti e i movimenti che hanno utilizzato come propria bandiera un adattamento della classica bandiera nera anarchica. Si tratta di bandiere bipartite, divise diagonalmente in due parti: la metà destra, in nero (l'anarchia) e la metà sinistra in un colore che rappresenta le idee di ogni corrente di pensiero. In ogni caso, tutte queste correnti, tendono ad evidenziare la loro matrice anarchica, che porta ognuna di queste tendenze a mirare agli stessi obiettivi: Anarchia e Libertà.

Bandiera verde-nera

La bandiera verde-nera è il simbolo dell'anarchismo verde e dell'ecologismo radicale. Essa è una modifica della bandiera rosso-nera. Questo simbolo viene utilizzato dagli esponenti anarchici dell'ecologismo e dell'ecologia sociale e dai primitivisti. Questa bandiera simboleggia anche una visione dell'anarchismo incentrata sul rispetto di tutte le forme di vita (esseri animali umani e non-umani, piante) e il rifiuto dell'antropocentrismo.

Bandiera bianco-nera

La bandiera bianco-nera, che combina il nero dell'anarchismo con il bianco del pacifismo, è il classico simbolo del pacifismo anarchico. Rappresenta un ideale pacifista ma al contempo rivoluzionario e non violento.

Bandiera violetta-nera

La bandiera violetta-nera combina il colore nero dell'anarchismo e il colore violetto associato al femminismo e rappresenta il movimento anarco-femminista. La sua maggior utilizzazione avviene negli ambiti dei collettivi libertari femminili o in quelli che appoggiano l'emancipazione femminile.

Bandiera rosa-nera

La bandiera rosa-nera combina il colore nero dell'anarchismo con il rosa del movimento LGBT e queer, rappresentando la solidarietà degli anarchici verso il movimento volto alla libertà sessuale. Questa bandiera è spesso utilizzata dagli anarchici e dalle anarchiche gay e lesbiche. Frequentemente utilizzata anche in ambito anarco-femminista, viene adottata per mostrare il sostegno degli anarchici a tutti coloro che lottano contro il sessismo e il machismo, manifestando solidarietà ai gruppi LGBT attaccati dall'estrema destra.

Altri simboli

Il gatto selvaggio (nero) è un simbolo importante dell'anarco-sindacalismo

Gatto selvaggio

Il simbolo del gatto nero e selvaggio è legato ai movimenti sindacali americani, soprattutto al più noto, l'IWW (Industrial Workers of the World). Il primo esempio verificabile del simbolo del gatto viene da una poesia di Ralph Chaplin The Harvest Song, pubblicata 1913 sul periodico anarco-sindacalista dell'IWW Solidarity, dove è utilizzato per rappresentare l'azione diretta, lo sciopero generale e il sabotaggio, che sono i principali strumenti di lotta degli operai sul posto di lavoro (con il boicottaggio e l'occupazione).

L'ultimo verso di una poesia di Ralph Chaplin, in cui si deplora l'ingiustizia della situazione del lavoratore e si fa l'apologia del sabotaggio, propone di scatenare il sab cat, se i lavoratori non avranno ciò che è loro dovuto:

«La terra è sul bottone che portiamo noi del sindacato. \ Noi scateneremo il gatto del sabotaggio se non avremo quel che ci spetta!»

Il gatto è stato così utilizzato come simbolo d'indipendenza - perché si aggira prevalentemente di notte (in alcune immagini lo si rappresentava su una barriera, dietro alla quale dormono i borghesi, sotto la luna piena) - con l'idea di spaventare il padronato grazie alla semplice presenza di quell'immagine. L'idea del sabotaggio è anche paragonabile al fatto di portare un gatto nero al padrone per portagli iella.

La stella nera

Il gatto è stato utilizzato in diverse immagini dai sindacalisti dell'IWW (talvolta è stato addirittura travestito da sfinge) e compare all'inizio con i tratti di un soriano. Prende rapidamente la forma più stilizzata del gatto nero disegnato da Ralph Chaplin nel 1915. In una fase successiva viene ridisegnato da Alexis Buss, che gli conferisce un aspetto più selvaggio.


Stella nera

La stella nera a cinque punte è un comune simbolo dell'anarchia (adottato anche da Anarcopedia) riccorrente negli emblemi di molti gruppi anarchici. Essa compare anche nel simbolo dell'Internazionale delle Federazioni Anarchiche.

Talvolta la stella può presentare una metà colorata ed indicare una particolare tendenza anarchica (soluzione analoga a quella descritta per le bandiere bicolore).

La fiaccola dell'anarchia


Fiaccola

La fiaccola, simbolo della ragione e della libertà, era in passato rappresentata su numerose bandiere anarchiche ed ancora oggi costituisce l'emblema di vari gruppi anarchici.

La rosa nera


Rosa nera

La rosa nera è un simbolo del movimento anarchico raramente utilizzato.

Il pugno come forza derivante dall'unione

Black Rose Books (Libreria Rosa Nera) è il nome di una libreria anarchica di Montreal, di un infoshop anarchico di Portland, Oregon, ed il nome di un opuscolo del filosofo anarchico Dimitrios Roussopoulos. Black Rose (Rosa Nera) è la testata di un giornale di Boston degli anni '70, così come il nome di una serie di conferenze e letture portate avanti da molti anarchici e socialisti libertari (come Murray Bookchin e Noam Chomsky) durante gli l'ultimo decennio del XX secolo.


Pugno

Il pugno alzato è un saluto da sempre utilizzato dagli anarchici. Originariamente il saluto veniva effettuato con il braccio sinistro, poi, in segno di distinzione con i militanti di area marxista, passò al braccio destro. Il principio del pugno è un simbolo di unità e di solidarietà, come risultato di dita ciascuna delle quali deboli che si uniscono per creare qualcosa di potente. Le dita sono state interpretate anche come rappresentazione delle divisioni nel movimento operaio che, una volta superate con lo studio e la lotta, creano tutte insieme uno strumento forte e potente come un pugno. Durante la guerra civile spagnola (1936-1939) era noto come saluto antifascista.

Simbolo squatters


Squatters

Il simbolo squatters viene utilizzato dagli occupanti di edifici e case. A volte come un graffito, molto spesso sui muri del palazzo occupato. Talvolta viene utilizzato nella progettazione grafica di manifesti e volantini. Il simbolo potrebbe aver avuto origine in uno squat di Amsterdam (Paesi Bassi) nei tardi anni '70. Non è una prerogativa anarchica.

Note

  1. Fonte principale della voce: Contropotere
  2. «La bandiera di lotta del movimento operaio era tradizionalmente quella rossa, usata come segnale di adunata in varie manifestazioni, in particolare nella Comune di Parigi (1871)» (da L'anarchia e le sue immagini, di Mayk Dubois).
  3. P. Marshall, “Demanding the impossible”
  4. Considerazioni di alcuni anarcopediani sul simbolo della A e della O sovrapposte:
    • «Compagni, personalmente credo che il simbolo "a" "o" derivi sì dalle iniziali di ordine e anarchia ma non significhi anarchia e ordine bensì ordine in anarchia, order in anarchy, da un filosofo francese di cui non ricordo il nome [l'utente si riferisce a Proudhon]... il significato filosofico cambia notevolmente in quanto l'ordine senza governo è facilmente visibile in molte forme di bellezza e armonia naturale dove l'equilibrio non è soggetto a leggi poste da un governo, ma dalla natura stessa... essendo l'uomo parte della natura, può quindi vivere su soliderietà e amore, sentimenti derivanti direttamente dall istinto di riproduzione e salvaguardia della specie» (Elchevive76).
    • «Il fatto è che la (A) la interpretano come vogliono. In fondo anche la croce celtica ha un cerchio, però non vuol dire Ordine secondo me, e nemmeno per la (A), infatti si chiama A-CERCHIATA, non A & O» (Demo, Bassa Ossola, 16 anni).
  5. 'La Masonería y el movimento obrero' di Alberto Valín Fernández.
  6. Peter Peterson, «Flag, Torch, and Fist: The Symbols of Anarchism», «Freedom» vol. 48 n. 11, p. 8.

Bibliografia

  • Gli Iconoclasti, Gianluca Chinnici, A-cerchiata. Storia veridica ed esiti imprevisti di un simbolo, Milano, Elèuthera, 2008.

Voci correlate

Collegamenti esterni