Raymond Callemin: differenze tra le versioni

Da Anarcopedia.
Jump to navigation Jump to search
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
 
(11 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
[[Image:Raymond Callemin.jpg|thumb|300px|Raymond Callemin]]'''Raymond Callemin''' (Bruxelles, [[26 marzo]] [[1890]] – Parigi, [[21 aprile]] [[1913]]), molto conosciuto con il soprannome di '''''Raymond la Science''''', è stato un anarchico belga e uno dei più attivi membri della [[banda Bonnot]]. <ref>Fonte principale: [http://militants-anarchistes.info/spip.php?article5271 Biografia tratta da "militants.anarchistes.info"]</ref>
[[Image:Raymond Callemin.jpg|thumb|300px|Raymond Callemin]]'''Raymond Callemin''' (Bruxelles, [[26 marzo]] [[1890]] – Parigi, [[21 aprile]] [[1913]]), molto conosciuto con il soprannome di '''''Raymond la Science''''', è stato un anarchico belga e uno dei più attivi membri della [[banda Bonnot]].  
==Biografia==


'''Raymond Callemin''' nasce a Bruxelles il [[26 marzo]] [[1890]]. Suo padre è un ciabattino, socialista oramai disgustato dagli eventi della vita e dal socialismo stesso, e quindi più dedito oramai al bere che all'impegno politico.
==Biografia <ref>Fonte principale: ''[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article5271 Dictionnaire des militants anarchistes]''</ref> ==
 
'''Raymond Callemin''' nasce a Bruxelles il [[26 marzo]] [[1890]]. Suo padre è un ciabattino, [[socialista]] oramai disgustato dagli eventi della vita e dal socialismo stesso, e quindi più dedito oramai al bere che all'impegno politico.
===L'incontro e l'amicizia con Victor Serge===
===L'incontro e l'amicizia con Victor Serge===
'''Raymond''', «piccolo, tozzo, miope e di spirito caustico» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag. 15,</ref>, nel [[1902]] incontra '''Viktor L'vovic Kibal'cic''', che in seguito sarà più conosciuto come [[Victor Serge]], e nonostante inizialmente il primo approccio tra i due si risolva quasi in uno scontro fisico, tra loro nasce subito una grande e vera amicizia, anche se gli aspri e vivaci scontri ideologici non mancheranno mai.
'''Raymond''', «piccolo, tozzo, miope e di spirito caustico» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, pag. 15,</ref>, nel [[1902]] incontra '''Viktor L'vovic Kibal'cic''', che in seguito sarà più conosciuto come [[Victor Serge]], e nonostante inizialmente il primo approccio tra i due si risolva quasi in uno scontro fisico, tra loro nasce subito una grande e vera amicizia, anche se gli aspri e vivaci scontri ideologici non mancheranno mai.


Raymond, [[Victor Serge|Victor]] ed altri due loro amici-compagni condividono le prime letture politiche ([[Fenimone Cooper]], [[Louis Blanc]], [[Emile Zola]], ecc.), le prime manifestazioni e l'approccio all'[[anarchia]]. Insieme vivono sulla propria pelle le fatiche fisiche del lavoro, poi a diciasette Raymond viene condannato per la prima volta a tre mesi di [[carcere]]. Ne uscirà più arrabbiato che mai. <ref name="durru">[http://durru.chez.com/bonnot/Raymond.htm Note biografiche su Callemin]</ref>
Raymond, [[Victor Serge|Victor]] ed altri due loro amici-compagni condividono le prime letture politiche ([[Fenimone Cooper]], [[Louis Blanc]], [[Émile Zola]] ecc.), le prime manifestazioni e l'approccio all'[[anarchia]]. Insieme vivono sulla propria pelle le fatiche fisiche del lavoro, poi a diciasette Raymond viene condannato per la prima volta a tre mesi di [[carcere]]. Ne uscirà più arrabbiato che mai. <ref name="durru">[http://durru.chez.com/bonnot/Raymond.htm Note biografiche su Callemin]</ref>


Per un breve periodo Raymond e [[Victor Serge|Victor]] aderiscono alla [[Colonia di Stoeckel]], nei pressi di Bruxelles. Raymond collabora al [[stampa anarchica|giornale individualista]] belga «[[Le Révolté]]» <ref>«[[Le Révolté]]», Boisfort, 1908-1914</ref> che aveva succeduto a «[[Le Communiste]]» <ref>«[[Le Communiste]]», Boisfort, 1907-1908</ref>, il cui gerente era Desflandres.  
Per un breve periodo Raymond e [[Victor Serge|Victor]] aderiscono alla [[Colonia di Stoeckel]], nei pressi di Bruxelles. Raymond collabora al [[stampa anarchica|giornale individualista]] belga «[[Le Révolté]]» <ref>«[[Le Révolté]]», Boisfort, 1908-1914</ref> che aveva succeduto a «[[Le Communiste]]» <ref>«[[Le Communiste]]», Boisfort, 1907-1908</ref>, il cui gerente era Desflandres.  


Amante del buon [[teatro]] e della [[musica]], con il passar del tempo Raymond si spinge sempre più verso il [[Anarco-individualismo|radicalismo individualista]] ed [[Illegalismo|illegalista]], invocando continuamente la «ragione scientifica» contro i misfatti del sentimento <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag. 68</ref>; disprezza per questo l'amore e l'innamoramento verso le donne, diventa [[Vegetarismo|vegetariano]] e si rifiuta di bere caffè e alcolici. Queste sono le ragioni per cui verrà soprannominato dagli amici-compagni con il nomignolo di '''''Raymond la Science'''''.
Amante del buon [[teatro]] e della [[musica]], con il passar del tempo Raymond si spinge sempre più verso il [[Anarco-individualismo|radicalismo individualista]] ed [[Illegalismo|illegalista]], invocando continuamente la «ragione scientifica» contro i misfatti del sentimento <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, pag. 68</ref>; disprezza per questo l'amore e l'innamoramento verso le donne, diventa [[Vegetarismo|vegetariano]] e si rifiuta di bere caffè e alcolici. Queste sono le ragioni per cui verrà soprannominato dagli amici-compagni con il nomignolo di '''''Raymond la Science'''''.
 
===Esilio in Francia: «l'Anarchie» e la banda Bonnot===
===Esilio in Francia: «l'Anarchie» e la banda Bonnot===
[[Image:Fichecalleminwh0.jpg|thumb|250px|Scheda poliziesca di Raymond Callemin]]
Non avendo risposto alla chiamata al servizio militare, Raymond nel [[1910]] lascia il [[Belgio]] e si trasferisce in [[Francia]], a Romainville. Nella cittadina entra in contatto con gli anarchici del [[stampa anarchica|giornale]] «[[L'Anarchie]]» diretto da [[Albert Libertad]] e attorno cui gravitano [[anarco-individualismo|individualisti]] come [[Edouard Carouy]], [[André Soudy]], [[Octave Garnier]], [[Elie Monnier]], [[René Valet]], [[Eugène Dieudonné]] ed altri.  
Non avendo risposto alla chiamata al servizio militare, Raymond nel [[1910]] lascia il [[Belgio]] e si trasferisce in [[Francia]], a Romainville. Nella cittadina entra in contatto con gli anarchici del [[stampa anarchica|giornale]] «[[L'Anarchie]]» diretto da [[Albert Libertad]] e attorno cui gravitano [[anarco-individualismo|individualisti]] come [[Edouard Carouy]], [[André Soudy]], [[Octave Garnier]], [[Elie Monnier]], [[René Valet]], [[Eugène Dieudonné]] ed altri.  
[[Image:Fichecalleminwh0.jpg|thumb|250px|Scheda poliziesca di Raymond Callemin]]
A Romainville si trovano pure [[Victor Serge]] e [[Rirette Maitrejean]]. Dopo la morte di Libertad saranno loro a prendere in mano la direzione del [[stampa anarchica|giornale]], ingenerando ben presto conflitti con il gruppo di Callemin e degli [[Illegalismo|individualisti illegalisti]] che porterà questi ultimi ad allontanarsi dal [[stampa anarchica|giornale]] e a stringere rapporti sempre più stretti con [[Jules Bonnot]], dal quale nascerà la cosiddetta [[banda Bonnot]].


Con [[Jules Bonnot|Bonnot]] e la sua banda, Raymond partecipa alla maggior parte delle rapine da loro messe in atto. È lui che, il [[27 febbraio]] [[1912]] in Place Havre (Parigi), abbatte a colpi di pistola un agente che cercava di fermarli.  
A Romainville si trovano pure [[Victor Serge]] e [[Rirette Maîtrejean]]. Dopo la morte di Libertad saranno loro a prendere in mano la direzione del [[stampa anarchica|giornale]], ingenerando ben presto conflitti con il gruppo di Callemin e degli [[Illegalismo|individualisti illegalisti]] che porterà questi ultimi ad allontanarsi dal [[stampa anarchica|giornale]] e a stringere rapporti sempre più stretti con [[Jules Bonnot]], dal quale nascerà la cosiddetta [[banda Bonnot]].
 
Con [[Jules Bonnot|Bonnot]] e la sua banda, Raymond partecipa alla maggior parte delle rapine da loro messe in atto. È lui che, il [[27 febbraio]] [[1912]] in Place Havre (Parigi), abbatte a colpi di pistola un agente che cercava di fermarli.


===L'arresto e la condanna a morte===
===L'arresto e la condanna a morte===
Arrestato il [[7 aprile]] [[1912]] <ref>[[André Soudy]] era stato arrestato il 30 marzo; anche gli altri membri della banda fanno l'identica fine: [[Etienne Monier]], [[Eugene Dieudonné]], [[Marius Metge]], [[Edouard Carouy]], [[Victor Serge]] e [[Rirette Maitrejean]] saranno tutti arrestati. Diverso il destino per [Jules Bonnot]], ucciso dalla polizia il [[28 aprile]] [[1912]], e per [[Octave Garnier]] e [[René Valet]], assassinati in un conflitto a fuoco con le forze dell'ordine il [[15 maggio]] [[1912]]</ref>, Raymond viene [https://www.anarcopedia.org/index.php/banda_Bonnot#Il_processo processato (a partire dal [[3 febbraio]] [[1913]])] insieme a molti altri anarchici accusati, a torto o ragione, di far parte della [[Banda Bonnot|banda]].  
Arrestato il [[7 aprile]] [[1912]] <ref>[[André Soudy]] era stato arrestato il 30 marzo; anche gli altri membri della banda fanno l'identica fine: [[Etienne Monier]], [[Eugene Dieudonné]], [[Marius Metge]], [[Edouard Carouy]], [[Victor Serge]] e [[Rirette Maîtrejean]] saranno tutti arrestati. Diverso il destino per [Jules Bonnot]], ucciso dalla polizia il [[28 aprile]] [[1912]], e per [[Octave Garnier]] e [[René Valet]], assassinati in un conflitto a fuoco con le forze dell'ordine il [[15 maggio]] [[1912]]</ref>, Raymond viene [[banda_Bonnot#Il_processo|processato]] (a partire dal [[3 febbraio]] [[1913]])] insieme a molti altri anarchici accusati, a torto o ragione, di far parte della [[Banda Bonnot|banda]].  


: «I principali imputati erano Raymond Callemin, André Soudy, il giardiniere Monier, il falegname Eugéne Dieudonné, negavano tutto [...] Sorridenti, aggressivi, prendendo degli appunti, Raymond “negava il diritto di giudicare“, ma si inchinava dinanzi alla forza, rivolgeva al presidente delle frasi spiritose..». <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag. 50</ref>  
: «I principali imputati erano Raymond Callemin, André Soudy, il giardiniere Monier, il falegname Eugène Dieudonné, negavano tutto [...] Sorridenti, aggressivi, prendendo degli appunti, Raymond “negava il diritto di giudicare“, ma si inchinava dinanzi alla forza, rivolgeva al presidente delle frasi spiritose..». <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, pag. 50</ref>  


Il verdetto viene pronunciato il [[28 febbraio]] [[1913]]: condanna alla pena di morte per ghigliottina insieme a [[André Soudy]], [[Elie Monnier]] e [[Eugène Dieudonné]] <ref>[https://www.anarcopedia.org/index.php/Jules_Bonnot#Epilogo_della_Banda_Bonnot Il processo e le condanne alla Banda Bonnot]</ref>. Dopo la lettura della sentenza Raymond proverà a scagionare quest'ultimo, accusato ingiustamente di omicidio in merito ai fatti accaduti in rue Ordener a Parigi il [[21 dicembre]] [[1911]], assumendosene le colpe. Questa sua deposizione viene però considerata troppo tardiva, anche se alla fine la pena di Dieudonné sarà commutata nei lavori forzati a vita.  
Il verdetto viene pronunciato il [[28 febbraio]] [[1913]]: condanna alla pena di morte per ghigliottina insieme a [[André Soudy]], [[Elie Monnier]] e [[Eugène Dieudonné]] <ref>[[Jules_Bonnot#Epilogo_della_Banda_Bonnot|Il processo e le condanne alla Banda Bonnot]]</ref>. Dopo la lettura della sentenza Raymond proverà a scagionare quest'ultimo, accusato ingiustamente di omicidio in merito ai fatti accaduti in rue Ordener a Parigi il [[21 dicembre]] [[1911]], assumendosene le colpe. Questa sua deposizione viene però considerata troppo tardiva, anche se alla fine la pena di Dieudonné sarà commutata nei lavori forzati a vita.  


Raymond Callemin viene giustiziato a Parigi il [[21 aprile]] [[1913]]. Ai giornalisti accorsi per seguire la sua esecuzione dice « È bello vero, veder morire un uomo?».
Raymond Callemin viene giustiziato a Parigi il [[21 aprile]] [[1913]]. Ai giornalisti accorsi per seguire la sua esecuzione dice « È bello vero, veder morire un uomo?».
Riga 29: Riga 32:
== Citazioni ==
== Citazioni ==
* «Mi sono detto che occorreva trovare un modo per uscire da questa putrefazione che sono i proprietari, gli operai, i borghesi, i magistrati ed i poliziotti. Tutta questa gente mi ripugna.» <ref name="durru">[http://durru.chez.com/bonnot/Raymond.htm Note biografiche su Callemin]</ref>
* «Mi sono detto che occorreva trovare un modo per uscire da questa putrefazione che sono i proprietari, gli operai, i borghesi, i magistrati ed i poliziotti. Tutta questa gente mi ripugna.» <ref name="durru">[http://durru.chez.com/bonnot/Raymond.htm Note biografiche su Callemin]</ref>
*[All'amico [[Victor Serge]] che aveva osato criticare il gruppo di Callemin sulle pagine de «[[L'Anarchie]]»...] «...Se non vuoi scomparire guardati bene dal giudicarci!Che vuoi, mi disturbi, ti sopprimo!» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, pag. 44</ref>
*[All'amico [[Victor Serge]] che aveva osato criticare il gruppo di Callemin sulle pagine de «[[L'Anarchie]]»...] «...Se non vuoi scomparire guardati bene dal giudicarci!Che vuoi, mi disturbi, ti sopprimo!» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, pag. 44</ref>
*«Ci dicono: voi dovete rispettare la patria, morire per lei. Ma, per me, la patria è tutta la terra. La patria, è là dove io vivo, in Germania, in Russia, in Francia. Lei è ovunque io trovo la felicità. Se gli operai riflettessero un pò, comprenderebbero che tra i capitalisti non esistono frontiere. Questi rapaci si organizzano per meglio opprimerli» <ref name="durru">[http://durru.chez.com/bonnot/Raymond.htm Note biografiche su Callemin]</ref>
*«Ci dicono: voi dovete rispettare la patria, morire per lei. Ma, per me, la patria è tutta la terra. La patria, è là dove io vivo, in Germania, in Russia, in Francia. Lei è ovunque io trovo la felicità. Se gli operai riflettessero un pò, comprenderebbero che tra i capitalisti non esistono frontiere. Questi rapaci si organizzano per meglio opprimerli» <ref name="durru">[http://durru.chez.com/bonnot/Raymond.htm Note biografiche su Callemin]</ref>
*«... Non so se sono anarchico [...] molti sono nelle mie condizioni. Sono convinto soltanto che gli individui della rue O. erano tizi che volevano vivere, ed è tutto.» <ref>Lettera del [[24 dicembre]] [[1912]] indirizzata all'amico Arthur Mallet e pubblicata nel supplemento del n° 4 de «[[L'En Dehors]]», dicembre 1922</ref>.
*«... Non so se sono anarchico [...] molti sono nelle mie condizioni. Sono convinto soltanto che gli individui della rue O. erano tizi che volevano vivere, ed è tutto.» <ref>Lettera del [[24 dicembre]] [[1912]] indirizzata all'amico Arthur Mallet e pubblicata nel supplemento del n° 4 de «[[L'En Dehors]]», dicembre 1922</ref>.
==Note==
==Note==
<references/>
<references/>
==Bibliografia==
==Bibliografia==
*[[Pino Cacucci]], ''In ogni caso nessun rimorso'', Feltrinelli, 1994 (romanzo ispirato alla vita di Jules Bonnot).
*[[Pino Cacucci]], ''In ogni caso nessun rimorso'', Feltrinelli, 1994 (romanzo ispirato alla vita di Jules Bonnot).
*[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e\o, 2001
*[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, 2001
*[[Paolo Valera]], ''I clamorosi rossi dell'automobile grigia. Memorie di Giulio Bonnot'', Milano, La Folla, 1921  
*[[Paolo Valera]], ''I clamorosi rossi dell'automobile grigia. Memorie di Giulio Bonnot'', Milano, La Folla, 1921  
*[[Bernard Thomas]], ''La banda Bonnot'', Milano, Forum Editoriale, 1968
*[[Bernard Thomas]], ''La banda Bonnot'', Milano, Forum Editoriale, 1968
== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Banda Bonnot]]
*[[Banda Bonnot]]
Riga 49: Riga 55:
*[[Alexandre Marius Jacob]]
*[[Alexandre Marius Jacob]]
*[[Antoine Gauzy]]
*[[Antoine Gauzy]]
*[[René Valet]]


[[Categoria:Anarchici|Callemin, Raymond]]
[[Categoria:Anarchici|Callemin, Raymond]]
[[Categoria:Anarchici belgi|Callemin, Raymond]]
[[Categoria:Anarchici belgi|Callemin, Raymond]]
[[Categoria:Illegalisti]]

Versione attuale delle 12:08, 21 ago 2022

Raymond Callemin

Raymond Callemin (Bruxelles, 26 marzo 1890 – Parigi, 21 aprile 1913), molto conosciuto con il soprannome di Raymond la Science, è stato un anarchico belga e uno dei più attivi membri della banda Bonnot.

Biografia [1]

Raymond Callemin nasce a Bruxelles il 26 marzo 1890. Suo padre è un ciabattino, socialista oramai disgustato dagli eventi della vita e dal socialismo stesso, e quindi più dedito oramai al bere che all'impegno politico.

L'incontro e l'amicizia con Victor Serge

Raymond, «piccolo, tozzo, miope e di spirito caustico» [2], nel 1902 incontra Viktor L'vovic Kibal'cic, che in seguito sarà più conosciuto come Victor Serge, e nonostante inizialmente il primo approccio tra i due si risolva quasi in uno scontro fisico, tra loro nasce subito una grande e vera amicizia, anche se gli aspri e vivaci scontri ideologici non mancheranno mai.

Raymond, Victor ed altri due loro amici-compagni condividono le prime letture politiche (Fenimone Cooper, Louis Blanc, Émile Zola ecc.), le prime manifestazioni e l'approccio all'anarchia. Insieme vivono sulla propria pelle le fatiche fisiche del lavoro, poi a diciasette Raymond viene condannato per la prima volta a tre mesi di carcere. Ne uscirà più arrabbiato che mai. [3]

Per un breve periodo Raymond e Victor aderiscono alla Colonia di Stoeckel, nei pressi di Bruxelles. Raymond collabora al giornale individualista belga «Le Révolté» [4] che aveva succeduto a «Le Communiste» [5], il cui gerente era Desflandres.

Amante del buon teatro e della musica, con il passar del tempo Raymond si spinge sempre più verso il radicalismo individualista ed illegalista, invocando continuamente la «ragione scientifica» contro i misfatti del sentimento [6]; disprezza per questo l'amore e l'innamoramento verso le donne, diventa vegetariano e si rifiuta di bere caffè e alcolici. Queste sono le ragioni per cui verrà soprannominato dagli amici-compagni con il nomignolo di Raymond la Science.

Esilio in Francia: «l'Anarchie» e la banda Bonnot

Scheda poliziesca di Raymond Callemin

Non avendo risposto alla chiamata al servizio militare, Raymond nel 1910 lascia il Belgio e si trasferisce in Francia, a Romainville. Nella cittadina entra in contatto con gli anarchici del giornale «L'Anarchie» diretto da Albert Libertad e attorno cui gravitano individualisti come Edouard Carouy, André Soudy, Octave Garnier, Elie Monnier, René Valet, Eugène Dieudonné ed altri.

A Romainville si trovano pure Victor Serge e Rirette Maîtrejean. Dopo la morte di Libertad saranno loro a prendere in mano la direzione del giornale, ingenerando ben presto conflitti con il gruppo di Callemin e degli individualisti illegalisti che porterà questi ultimi ad allontanarsi dal giornale e a stringere rapporti sempre più stretti con Jules Bonnot, dal quale nascerà la cosiddetta banda Bonnot.

Con Bonnot e la sua banda, Raymond partecipa alla maggior parte delle rapine da loro messe in atto. È lui che, il 27 febbraio 1912 in Place Havre (Parigi), abbatte a colpi di pistola un agente che cercava di fermarli.

L'arresto e la condanna a morte

Arrestato il 7 aprile 1912 [7], Raymond viene processato (a partire dal 3 febbraio 1913)] insieme a molti altri anarchici accusati, a torto o ragione, di far parte della banda.

«I principali imputati erano Raymond Callemin, André Soudy, il giardiniere Monier, il falegname Eugène Dieudonné, negavano tutto [...] Sorridenti, aggressivi, prendendo degli appunti, Raymond “negava il diritto di giudicare“, ma si inchinava dinanzi alla forza, rivolgeva al presidente delle frasi spiritose..». [8]

Il verdetto viene pronunciato il 28 febbraio 1913: condanna alla pena di morte per ghigliottina insieme a André Soudy, Elie Monnier e Eugène Dieudonné [9]. Dopo la lettura della sentenza Raymond proverà a scagionare quest'ultimo, accusato ingiustamente di omicidio in merito ai fatti accaduti in rue Ordener a Parigi il 21 dicembre 1911, assumendosene le colpe. Questa sua deposizione viene però considerata troppo tardiva, anche se alla fine la pena di Dieudonné sarà commutata nei lavori forzati a vita.

Raymond Callemin viene giustiziato a Parigi il 21 aprile 1913. Ai giornalisti accorsi per seguire la sua esecuzione dice « È bello vero, veder morire un uomo?».

Citazioni

  • «Mi sono detto che occorreva trovare un modo per uscire da questa putrefazione che sono i proprietari, gli operai, i borghesi, i magistrati ed i poliziotti. Tutta questa gente mi ripugna.» [3]
  • [All'amico Victor Serge che aveva osato criticare il gruppo di Callemin sulle pagine de «L'Anarchie»...] «...Se non vuoi scomparire guardati bene dal giudicarci!Che vuoi, mi disturbi, ti sopprimo!» [10]
  • «Ci dicono: voi dovete rispettare la patria, morire per lei. Ma, per me, la patria è tutta la terra. La patria, è là dove io vivo, in Germania, in Russia, in Francia. Lei è ovunque io trovo la felicità. Se gli operai riflettessero un pò, comprenderebbero che tra i capitalisti non esistono frontiere. Questi rapaci si organizzano per meglio opprimerli» [3]
  • «... Non so se sono anarchico [...] molti sono nelle mie condizioni. Sono convinto soltanto che gli individui della rue O. erano tizi che volevano vivere, ed è tutto.» [11].

Note

  1. Fonte principale: Dictionnaire des militants anarchistes
  2. Victor Serge, Memorie di un rivoluzionario, Edizioni e/o, pag. 15,
  3. 3,0 3,1 3,2 Note biografiche su Callemin
  4. «Le Révolté», Boisfort, 1908-1914
  5. «Le Communiste», Boisfort, 1907-1908
  6. Victor Serge, Memorie di un rivoluzionario, Edizioni e/o, pag. 68
  7. André Soudy era stato arrestato il 30 marzo; anche gli altri membri della banda fanno l'identica fine: Etienne Monier, Eugene Dieudonné, Marius Metge, Edouard Carouy, Victor Serge e Rirette Maîtrejean saranno tutti arrestati. Diverso il destino per [Jules Bonnot]], ucciso dalla polizia il 28 aprile 1912, e per Octave Garnier e René Valet, assassinati in un conflitto a fuoco con le forze dell'ordine il 15 maggio 1912
  8. Victor Serge, Memorie di un rivoluzionario, Edizioni e/o, pag. 50
  9. Il processo e le condanne alla Banda Bonnot
  10. Victor Serge, Memorie di un rivoluzionario, Edizioni e/o, pag. 44
  11. Lettera del 24 dicembre 1912 indirizzata all'amico Arthur Mallet e pubblicata nel supplemento del n° 4 de «L'En Dehors», dicembre 1922

Bibliografia

  • Pino Cacucci, In ogni caso nessun rimorso, Feltrinelli, 1994 (romanzo ispirato alla vita di Jules Bonnot).
  • Victor Serge, Memorie di un rivoluzionario, Edizioni e/o, 2001
  • Paolo Valera, I clamorosi rossi dell'automobile grigia. Memorie di Giulio Bonnot, Milano, La Folla, 1921
  • Bernard Thomas, La banda Bonnot, Milano, Forum Editoriale, 1968

Voci correlate