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Il decennio [[1879]]-[[1889]] è caratterizzato da opere come antitesi alla «morale della rinuncia» che gli uomini, in ossequio della scienza e della storia, hanno via via escogitato, fino a [[Schopenhauer]], il quale pur comprendendo che la vita è irrazionale e casuale, aveva scelto l'atteggiamento pessimistico della rinuncia e dell'asceticismo. Il risentimento è per Nietzsche la nostra condizione moderna. L'opera di ''[[Genealogia della morale]]'' analizza l'origine della morale: il valore di “buono”, per esempio, fu inventato dai nobili e dagli esponenti della classi superiori per descrivere sé stessi, in opposizione alla gente comune. In seguito alla rivolta degli schiavi questa equazione (padrone = “buono” opposto a schiavo = “cattivo”) fu messa in dubbio e poi rivoltata: gli umili, i poveri e gli schiavi divennero i “buoni”; i nobili, i potenti i “cattivi”. | Il decennio [[1879]]-[[1889]] è caratterizzato da opere come antitesi alla «morale della rinuncia» che gli uomini, in ossequio della scienza e della storia, hanno via via escogitato, fino a [[Schopenhauer]], il quale pur comprendendo che la vita è irrazionale e casuale, aveva scelto l'atteggiamento pessimistico della rinuncia e dell'asceticismo. Il risentimento è per Nietzsche la nostra condizione moderna. L'opera di ''[[Genealogia della morale]]'' analizza l'origine della morale: il valore di “buono”, per esempio, fu inventato dai nobili e dagli esponenti della classi superiori per descrivere sé stessi, in opposizione alla gente comune. In seguito alla rivolta degli schiavi questa equazione (padrone = “buono” opposto a schiavo = “cattivo”) fu messa in dubbio e poi rivoltata: gli umili, i poveri e gli schiavi divennero i “buoni”; i nobili, i potenti i “cattivi”. | ||
La morale ha le proprie radici nella rivolta dello schiavo contro il padrone, in questa vendicativa “volontà di potenza” dell'impotente sul potente. La rivolta degli schiavi è la madre di tutti i valori associati all'idea di bene: la pietà, l' | La morale ha le proprie radici nella rivolta dello schiavo contro il padrone, in questa vendicativa “volontà di potenza” dell'impotente sul potente. La rivolta degli schiavi è la madre di tutti i valori associati all'idea di bene: la pietà, l'altruismo ecc. | ||
'''L'espressione più completa della rinuncia e di tutte le idee associate al bene si hanno nel cristianesimo''' (il [[socialismo]], l'[[anarchismo]] ecc. sarebbero degenerazioni del cristianesimo stesso): il disinteresse, il sacrificio di sé, la virtù come sottomissione a Dio, la rinuncia degli uomini schiavi contro gli uomini superiori ed aristocratici. | '''L'espressione più completa della rinuncia e di tutte le idee associate al bene si hanno nel cristianesimo''' (il [[socialismo]], l'[[anarchismo]] ecc. sarebbero degenerazioni del cristianesimo stesso): il disinteresse, il sacrificio di sé, la virtù come sottomissione a Dio, la rinuncia degli uomini schiavi contro gli uomini superiori ed aristocratici. | ||