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[[File:Marija-Gimbutas-newgrange.jpg|thumb|right|187px|Marija Gimbutas (settembre 1989), presso la Kerbstone 52, a Newgrange in [[Irlanda]]]]'''Marija Gimbutas''' (Vilnius, [[Lituania]], [[23 gennaio]] [[1921]] - Los Angeles, [[2 febbraio]] [[1994]]) è stata una storica e un'archeologa lituano-americana. Gran parte della sua vita è stata dedicata allo studio di quelle che poi saranno definite dalla sua allieva [[Riane Eisler]] [[ | [[File:Marija-Gimbutas-newgrange.jpg|thumb|right|187px|Marija Gimbutas (settembre 1989), presso la Kerbstone 52, a Newgrange in [[Irlanda]]]]'''Marija Gimbutas''' (Vilnius, [[Lituania]], [[23 gennaio]] [[1921]] - Los Angeles, [[2 febbraio]] [[1994]]) è stata una storica e un'archeologa lituano-americana. Gran parte della sua vita è stata dedicata allo studio di quelle che poi saranno definite dalla sua allieva [[Riane Eisler]] [[società gilaniche]]. | ||
== Biografia == | == Biografia == | ||
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'''Marija Gimbutas''' è nata in [[Lituania]], a Vilnius, il [[23 gennaio]] [[1921]], in una fase storica in cui il 50% della popolazione del suo paese era ancora pagana. A causa della guerra e dell'occupazione sovietica del suo paese, fu costretta a rifugiarsi in [[Austria]]. A Vilnius, in [[Lituania]], e più tardi a Vienna, a Innsbruck e Tubinga ha studiato la linguistica, l'archeologia e le culture indoeuropee, ottenendo il suo dottorato a Tubinga, in [[Germania]], nel [[1946]]. Nel [[1949]] è giunta negli USA come rifugiata politica. Nel [[1950]], in quanto esperta in materia di archeologia europea orientale è diventata ricercatrice ad Harvard, dove è rimasta per dodici anni. | '''Marija Gimbutas''' è nata in [[Lituania]], a Vilnius, il [[23 gennaio]] [[1921]], in una fase storica in cui il 50% della popolazione del suo paese era ancora pagana. A causa della guerra e dell'occupazione sovietica del suo paese, fu costretta a rifugiarsi in [[Austria]]. A Vilnius, in [[Lituania]], e più tardi a Vienna, a Innsbruck e Tubinga ha studiato la linguistica, l'archeologia e le culture indoeuropee, ottenendo il suo dottorato a Tubinga, in [[Germania]], nel [[1946]]. Nel [[1949]] è giunta negli USA come rifugiata politica. Nel [[1950]], in quanto esperta in materia di archeologia europea orientale è diventata ricercatrice ad Harvard, dove è rimasta per dodici anni. | ||
Gran parte dei suoi studi hanno riportato alla luce la [[ | Gran parte dei suoi studi hanno riportato alla luce la [[civiltà ]] delle società ([[società gilaniche]]) dell'Antica Europa, sviluppatesi tra l'8000 a.c e il 2500 a.c intorno alla figura della Dea Madre secondo principi antiautoritari e sostanzialmente [[pacifismo|pacifisti]]. Nel [[1956]], la Gimbutas propone la cosiddetta "[[Ipotesi Kurgan]]", che mette in relazione l'indoeuropeo, e la relativa scomparsa delle [[società gilaniche]], con le invasioni di una "[[civiltà ]]" nomade-pastorale, caratterizzata da forti matrici guerriere, diffusa nelle steppe ponto-baltiche c. 4500-2500 a.C. e nota a partire da particolari sepolture a tumulo (dette, appunto, ''kurgan''). | ||
Nel [[1963]] si è trasferita all'UCLA dove ha insegnato come professore onorario di archeologia europea per molti anni. | Nel [[1963]] si è trasferita all'UCLA dove ha insegnato come professore onorario di archeologia europea per molti anni. | ||
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È morta a Los Angeles il [[2 febbraio]] del [[1994]]. È l'autrice di più di venti libri, compreso opere ben note come ''Il linguaggio della dea'', ''La civilta della dea'', e ''Dee e dei dell'Antica Europa''. | È morta a Los Angeles il [[2 febbraio]] del [[1994]]. È l'autrice di più di venti libri, compreso opere ben note come ''Il linguaggio della dea'', ''La civilta della dea'', e ''Dee e dei dell'Antica Europa''. | ||
== [[Ipotesi Kurgan]] == | == [[Ipotesi Kurgan]] == | ||
[[File:Kurgan_map.png|400px|thumb|left|Cartina che rappresenta le quattro fasi della | [[File:Kurgan_map.png|400px|thumb|left|Cartina che rappresenta le quattro fasi della civiltà Kurgan <ref name="fasi Kurgan"> | ||
:'''Kurgan I''', regione del Dnieper/Volga, prima | :'''Kurgan I''', regione del Dnieper/Volga, prima metà del IV millenio a. C. Apparentemente si evolve dalle culture del bacino del Volga, si includono come sottogruppi le culture di Samara e Seroglazovo. | ||
:'''Kurgan II–III''', seconda | :'''Kurgan II–III''', seconda metà del IV millenio a. C. Include le culture di Sredny Stog e di Maykop del nord del Caucaso. | ||
:'''Kurgan IV''' o cultura di Yamna, prima | :'''Kurgan IV''' o cultura di Yamna, prima metà del III millenio a. C., si estende a tutta la regione delle steppe dal fiume Oural fino alla Romania</ref>]] | ||
L'ipotesi Kurgan è stata introdotta da [[Marija Gimbutas]] nel [[1956]] e mette insieme le tesi dell'[[archeologia]] con quelle della linguistica al fine di localizzare la "[[patria]]" originaria dei proto-indo-europei (l''''Urheimat'''). Essa suppone una serie di ondate migratorie che avrebbero condotto i Kurgan dal Sud della Russia (secondo la Gimbutas sarebbe prorpio questa l''''Urheimat''', cioè la "[[patria]]" originaria degli indoeuropei), verso l'Antica Europa, in cui allora "dominava" la pacifica ed egualitaria [[ | L'ipotesi Kurgan è stata introdotta da [[Marija Gimbutas]] nel [[1956]] e mette insieme le tesi dell'[[archeologia]] con quelle della linguistica al fine di localizzare la "[[patria]]" originaria dei proto-indo-europei (l''''Urheimat'''). Essa suppone una serie di ondate migratorie che avrebbero condotto i Kurgan dal Sud della Russia (secondo la Gimbutas sarebbe prorpio questa l''''Urheimat''', cioè la "[[patria]]" originaria degli indoeuropei), verso l'Antica Europa, in cui allora "dominava" la pacifica ed egualitaria [[società gilaniche|cultura gilanica]], sopprimendo e\o ibridando la [[civiltà ]] europea, determinando di conseguenza degli sconvolgimenti di natura sociale: fughe dalle violenze, confusione, movimenti disordinati di popoli, importazione del [[patriarcato]], del [[classismo]] e della [[gerarchia]]. | ||
La tesi della Gimbutas è ancora oggi la più accreditata e trova conferma nelle moderne indagini genetiche di [[Luigi Luca Cavalli-Sforza|Cavalli-Sforza]]. | La tesi della Gimbutas è ancora oggi la più accreditata e trova conferma nelle moderne indagini genetiche di [[Luigi Luca Cavalli-Sforza|Cavalli-Sforza]]. | ||
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== L'archeomitologia == | == L'archeomitologia == | ||
Alla base del metodo archeologico e storico di [[Marija Gimbutas]] vi è l' | Alla base del metodo archeologico e storico di [[Marija Gimbutas]] vi è l'interdisciplinarietà , che ha dato origine ad una nuova disciplina: l'[[archeomitologia]]. Essa si basa sulla comparizione delle mitologie “non scritte”, ovvero le tradizioni orali popolari, il folklore, le manifestazioni magico-religiose e naturalmente l'archeologia, la linguistica, le religioni e i documenti storici. | ||
L'Archeomitologia fu indispensabile per cercare di comprendere meglio i periodi preistorici, assai poco conosciuti soprattutto per la mancanza di documenti. La Gimbutas ne ricavò l'immagine di una | L'Archeomitologia fu indispensabile per cercare di comprendere meglio i periodi preistorici, assai poco conosciuti soprattutto per la mancanza di documenti. La Gimbutas ne ricavò l'immagine di una società , che certamente non era perfetta, ma che era fondata su principi pacifici ed egualitari (basterebbe comparare le tombe degli uomini e delle donne del neolitico, in cui non si notano differenze di rango, con quelle delle epoche successive alle invasioni dei [[Kurgan]], in cui invece esistono sostanziali differenze tra le varie tombe, espressione di una netta [[gerarchia|gerarchizzazione sociale]]). | ||
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