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[[File:Second Opium War-guangzhou.jpg|thumb|right|300px|Combattimenti a Guangzhou durante la seconda [[Guerra dell'oppio e colonizzazione della Cina (XIX secolo)|guerra dell'oppio]].]]Il '''traffico delle droghe''' (o narcotraffico) è un'industria illegale fondata sulla produzione, acquisto e vendita di sostanze stupefacenti illegali. Queste sono certamente una delle principali fonti di ricchezza e potere delle organizzazioni malavitose, ma sarebbe errato pensare che queste attività vengano osteggiate dalle [[autorità]] nazionali e sovranazionali, così come comunemente invece si pensa. Infatti, ci sono prove storiche incontrovertibili che attestano l'esistenza di rapporti diretti e indiretti, se non proprio costanti quantomeno saltuari, tra istituzioni e [[Mafia e | [[File:Second Opium War-guangzhou.jpg|thumb|right|300px|Combattimenti a Guangzhou durante la seconda [[Guerra dell'oppio e colonizzazione della Cina (XIX secolo)|guerra dell'oppio]].]]Il '''traffico delle droghe''' (o narcotraffico) è un'industria illegale fondata sulla produzione, acquisto e vendita di sostanze stupefacenti illegali. Queste sono certamente una delle principali fonti di ricchezza e potere delle organizzazioni malavitose, ma sarebbe errato pensare che queste attività vengano osteggiate dalle [[autorità]] nazionali e sovranazionali, così come comunemente invece si pensa. Infatti, ci sono prove storiche incontrovertibili che attestano l'esistenza di rapporti diretti e indiretti, se non proprio costanti quantomeno saltuari, tra istituzioni e [[Mafia e fascismo|mafie]] di ogni tipo, allo scopo di controllare questo mercato e poterne così non solo lucrarne immense ricchezze ma anche utilizzarlo strumento di controllo sociale. | ||
== Breve storia del narcotraffico == | == Breve storia del narcotraffico == | ||
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: «Il generale Gianpaolo Ganzer non si è fatto scrupolo di accordarsi con pericolosissimi trafficanti ai quali ha dato la possibilità di vendere in Italia decine di chili di droga garantendo loro l'assoluta impunità. Ganzer ha tradito per interesse lo Stato e tutti i suoi doveri tra cui quello di rispettare e fare rispettare la legge». | : «Il generale Gianpaolo Ganzer non si è fatto scrupolo di accordarsi con pericolosissimi trafficanti ai quali ha dato la possibilità di vendere in Italia decine di chili di droga garantendo loro l'assoluta impunità. Ganzer ha tradito per interesse lo Stato e tutti i suoi doveri tra cui quello di rispettare e fare rispettare la legge». | ||
Risalendo all'indietro nel tempo, è certo che anche il [[fascismo]] ebbe [[Il_secondo_dopoguerra_in_Italia:_corpi_di_polizia_e_repressione_della_lotta_antifascista#Il_finanziamento_alla_casa_del_fascio_di_Nola|rapporti con organizzazioni dedite allo spaccio]]: il boss Vito Genovese <ref> [http://www.archivio900.it/it/nomi/nom.aspx?id=1393 Foto di Vito Genovese con Salvatore Giuliano]. Genovese è fotografato con la divisa dell'esercito americano,insieme a Salvatore Giuliano, responsabile dei fatti di [[Portella della Ginestra]], ciò dimostra che i due si conoscevano, anzi Giuliano godeva della protezione di Genovese quando passò con i "liberatori".</ref> era in [[Italia]] quando l'anarchico [[Carlo Tresca]] venne assassinato. Vi giunse dagli [[USA]] nel [[1935]] con il beneplacito del [[fascismo|regime fascista]], che lo salvò così da un arresto per omicidio. In seguito l'Oss (ex CIA), investigando su questi avvenimenti prese atto che la Casa del | Risalendo all'indietro nel tempo, è certo che anche il [[fascismo]] ebbe [[Il_secondo_dopoguerra_in_Italia:_corpi_di_polizia_e_repressione_della_lotta_antifascista#Il_finanziamento_alla_casa_del_fascio_di_Nola|rapporti con organizzazioni dedite allo spaccio]]: il boss Vito Genovese <ref> [http://www.archivio900.it/it/nomi/nom.aspx?id=1393 Foto di Vito Genovese con Salvatore Giuliano]. Genovese è fotografato con la divisa dell'esercito americano,insieme a Salvatore Giuliano, responsabile dei fatti di [[Portella della Ginestra]], ciò dimostra che i due si conoscevano, anzi Giuliano godeva della protezione di Genovese quando passò con i "liberatori".</ref> era in [[Italia]] quando l'anarchico [[Carlo Tresca]] venne assassinato. Vi giunse dagli [[USA]] nel [[1935]] con il beneplacito del [[fascismo|regime fascista]], che lo salvò così da un arresto per omicidio. In seguito l'Oss (ex CIA), investigando su questi avvenimenti prese atto che la Casa del Fascio di Nola era stata costruita con un finanziamento proprio di Vito Genovese, che in questo modo intendeva ringraziare il "Duce" per la protezione ricevuta. Il Genovese, durante l'armistizio, "trafficava" droga sempre nel Nolano, insieme al suo "segretario" Mike Miranda e in combutta col suo socio d'affari Lucky Luciano. Già prima di questo periodo i [[Fascismo| fascisti]] non lo ostacolarono per nulla nello sviluppo dei suoi affari. Nel proseguo la moglie di Genovese descriverà i propri viaggi negli [[USA]] (commissione Kefauver, 1952), necessari per prelevare e rifornire di denaro il consorte, di cui qualche "briciola" fu anche utilizzata per la costruzione della casa del fascio di Nola. | ||
Il problema ovviamente non è solo italiano, infatti, secondo ''The Politics of Heroin in Southeast Asia'', uno studio del [[1972]] firmato da Alfred W. McCoy, i servizi segreti [[Francia|francesi]] finanziarono i guerriglieri [[Hmong]] nella [[Prima guerra d'Indocina]] prendendo il controllo del cosiddetto "Triangolo d'oro" e dando protezione economica ai pirati del fiume [[Mekong]], che possedevano le piantagioni di [[oppio]]. Negli anni sessanta, sempre secondo la stessa fonte, la [[Central Intelligence Agency|CIA]] sostenne economicamente il [[Kuomintang]], cioè le forze fedeli al generale [[Chiang Kai-Shek]] che combattevano i [[comunismo|comunisti]] cinesi, aiutando gli [[anticomunismo|anticomunisti]] e alcuni criminali cinesi a contrabbandare l'[[oppio]] dalla [[Birmania]] e dalla [[Thailandia]]. Fu la stesa CIA a fornire aerei della [[Air America]], la famosa compagnia aerea usata per operazioni segrete durante la [[guerra del Vietnam]]. | Il problema ovviamente non è solo italiano, infatti, secondo ''The Politics of Heroin in Southeast Asia'', uno studio del [[1972]] firmato da Alfred W. McCoy, i servizi segreti [[Francia|francesi]] finanziarono i guerriglieri [[Hmong]] nella [[Prima guerra d'Indocina]] prendendo il controllo del cosiddetto "Triangolo d'oro" e dando protezione economica ai pirati del fiume [[Mekong]], che possedevano le piantagioni di [[oppio]]. Negli anni sessanta, sempre secondo la stessa fonte, la [[Central Intelligence Agency|CIA]] sostenne economicamente il [[Kuomintang]], cioè le forze fedeli al generale [[Chiang Kai-Shek]] che combattevano i [[comunismo|comunisti]] cinesi, aiutando gli [[anticomunismo|anticomunisti]] e alcuni criminali cinesi a contrabbandare l'[[oppio]] dalla [[Birmania]] e dalla [[Thailandia]]. Fu la stesa CIA a fornire aerei della [[Air America]], la famosa compagnia aerea usata per operazioni segrete durante la [[guerra del Vietnam]]. | ||
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Il Kosovo è un territorio serbo amministrato dall'Organizzazione delle Nazioni Unite che il [[17 febbraio]] [[2008]] ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza dalla [[Serbia]]. Lo stesso giorno la [[Costarica]] ne ha riconosciuto l'indipendenza, il giorno dopo è stata la volta di [[USA]] e [[Albania]]. | Il Kosovo è un territorio serbo amministrato dall'Organizzazione delle Nazioni Unite che il [[17 febbraio]] [[2008]] ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza dalla [[Serbia]]. Lo stesso giorno la [[Costarica]] ne ha riconosciuto l'indipendenza, il giorno dopo è stata la volta di [[USA]] e [[Albania]]. | ||
91 dei 193 paesi dell'ONU (tra cui 22 dell'Unione | 91 dei 193 paesi dell'ONU (tra cui 22 dell'Unione Europea, [[Stati Uniti]], [[Francia]] e [[Regno Unito]], tutti membri permanenti del consiglio di sicurezza con diritto di veto) ne riconoscono l'indipendenza; al contrario, atri 51 stati membri (tra cui [[Russia]] e [[Cina]], entrambi membri permanenti del consiglio di sicurezza con diritto di veto) si rifiutano accettarne la separazione dalla [[Serbia]]. | ||
La storia recente del Kosovo è legata al conflitto del [[1999]], quando diverse forze internazionali (tra cui l'[[Italia]]) intervennero in armi per proteggere la componente albanese del Kosovo, che sarebbe stata presa di mira dal [[governo]] di Belgrado, e sostenere i guerriglieri dell'[[UCK]] (Esercito di liberazione del Kosovo). Ufficialmente la guerra fu un intervento umanitario, ma in realtà oggi è risaputo che «i leader di etnia albanese dell'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck) erano responsabili dei traffici di organi umani alla fine degli anni novanta» <ref>[http://archive.is/Jtlhn "Traffico di organi umani". Bufera sul governo del Kosovo]</ref>. Inoltre i boss della droga kosovari parteciparono attivamente alle trattative prima della guerra ed ai negoziati francesi di Rambouillet (febbraio 1999) fu delegato <ref>Nel suo ''La televisione va alla guerra'' (ed. RAI-ERI), Ennio Ramondino racconta che fu trovata una notevole quantità di "polvere bianca" nel bagaglio di uno dei delegati kosovari dell'UCK a Rambouillet. </ref>, in qualità di leader dei kosovari albanesi, colui che veniva definito dagli occidentali la «voce della ragione» all'interno del UÇK: [[Hashim Thaci]]. In realtà Thaci, diventato primo ministro del paese con le elezioni di fine [[2007]], è un personaggio ambiguo, accusato più volte di essere coinvolto in traffici di armi e droga: | La storia recente del Kosovo è legata al conflitto del [[1999]], quando diverse forze internazionali (tra cui l'[[Italia]]) intervennero in armi per proteggere la componente albanese del Kosovo, che sarebbe stata presa di mira dal [[governo]] di Belgrado, e sostenere i guerriglieri dell'[[UCK]] (Esercito di liberazione del Kosovo). Ufficialmente la guerra fu un intervento umanitario, ma in realtà oggi è risaputo che «i leader di etnia albanese dell'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck) erano responsabili dei traffici di organi umani alla fine degli anni novanta» <ref>[http://archive.is/Jtlhn "Traffico di organi umani". Bufera sul governo del Kosovo]</ref>. Inoltre i boss della droga kosovari parteciparono attivamente alle trattative prima della guerra ed ai negoziati francesi di Rambouillet (febbraio 1999) fu delegato <ref>Nel suo ''La televisione va alla guerra'' (ed. RAI-ERI), Ennio Ramondino racconta che fu trovata una notevole quantità di "polvere bianca" nel bagaglio di uno dei delegati kosovari dell'UCK a Rambouillet. </ref>, in qualità di leader dei kosovari albanesi, colui che veniva definito dagli occidentali la «voce della ragione» all'interno del UÇK: [[Hashim Thaci]]. In realtà Thaci, diventato primo ministro del paese con le elezioni di fine [[2007]], è un personaggio ambiguo, accusato più volte di essere coinvolto in traffici di armi e droga: |