Los Solidarios: differenze tra le versioni

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Alcuni militanti di questo gruppo pseudo-sindacale si comportarono come veri e propri sicari (pistoleros) al servizio del padronato. Uccisero molti militanti anarchici della [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]], come [[Salvador Seguí]] e l'avvocato [[Francesc Layret]], grazie al sostegno finanziario politico della dittatura di Primo de Rivera, del mondo padronale, della destra politica e di buona parte delle alte sfere della [[gerarchia]] ecclesiastica.
Alcuni militanti di questo gruppo pseudo-sindacale si comportarono come veri e propri sicari (pistoleros) al servizio del padronato. Uccisero molti militanti anarchici della [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]], come [[Salvador Seguí]] e l'avvocato [[Francesc Layret]], grazie al sostegno finanziario politico della dittatura di Primo de Rivera, del mondo padronale, della destra politica e di buona parte delle alte sfere della [[gerarchia]] ecclesiastica.
Secondo la testimonianza di [[Ricardo Sanz]], uno dei membri fondatori, al tempo della nascita del gruppo almeno 300 sindacalisti erano stati uccisi dai pistoleros:
Secondo la testimonianza di [[Ricardo Sanz]], uno dei membri fondatori, al tempo della nascita del gruppo almeno 300 sindacalisti erano stati uccisi dai pistoleros:
:«A quel tempo non potevamo neppure pensare ad azioni rivoluzionarie offensive. Era il momento dell'autodifesa. La [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]] allora non esisteva ancora, è stata fondata solo più tardi. Perciò di organizzammo localmente, gente che si conosceva sin da casa, o dalla fabbrica. Ci dovevamo armare, e avevamo bisogno di soldi per sopravvivere.» ([[Ricardo Sanz]] in ''La breve estate dell'anarchia'', pag 38)
:«A quel tempo non potevamo neppure pensare ad azioni rivoluzionarie offensive. Era il momento dell'autodifesa. La [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]] allora non esisteva ancora, è stata fondata solo più tardi. Perciò di organizzammo localmente, gente che si conosceva sin da casa, o dalla fabbrica. Ci dovevamo armare, e avevamo bisogno di soldi per sopravvivere.» ([[Ricardo Sanz]] in ''La breve estate dell'anarchia'', pag. 38)
== Alcuni militanti ==
== Alcuni militanti ==
[[File:Gregorio-jover.jpg|thumb|left|110 px|[[Gregorio Jover]]]]
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Versione delle 14:50, 9 dic 2019

Los Solidarios - conosciuti anche come Crisol - sono stati un gruppo espropriatore e d'azione diretta armata formatosi tra il 1922 e il 1923 a Barcellona. Si costituì con l'obiettivo di difendere gli anarchici e i sindacalisti dalla violenza omicida dei pistoleros del Sindacate Libre, responsabili diretti della morte di numerosi sindacalisti e militanti anarchici.

Los Solidarios, un gruppo di autodifesa

Los Solidarios raccolse l'eredità de Los Justicieros, un gruppo di autodifesa costituitosi a Saragozza con le medesime finalità. Nel 1919, infatti, erano nati i Sindicatos libres (Sindacati liberi) ad opera di alcuni militanti carlisti. Alcuni militanti di questo gruppo pseudo-sindacale si comportarono come veri e propri sicari (pistoleros) al servizio del padronato. Uccisero molti militanti anarchici della CNT, come Salvador Seguí e l'avvocato Francesc Layret, grazie al sostegno finanziario politico della dittatura di Primo de Rivera, del mondo padronale, della destra politica e di buona parte delle alte sfere della gerarchia ecclesiastica. Secondo la testimonianza di Ricardo Sanz, uno dei membri fondatori, al tempo della nascita del gruppo almeno 300 sindacalisti erano stati uccisi dai pistoleros:

«A quel tempo non potevamo neppure pensare ad azioni rivoluzionarie offensive. Era il momento dell'autodifesa. La FAI allora non esisteva ancora, è stata fondata solo più tardi. Perciò di organizzammo localmente, gente che si conosceva sin da casa, o dalla fabbrica. Ci dovevamo armare, e avevamo bisogno di soldi per sopravvivere.» (Ricardo Sanz in La breve estate dell'anarchia, pag. 38)

Alcuni militanti

Pepita Not insieme al figlio Floreal

Alcune azioni

  • 17 maggio 1923, a León (Spagna), durante i festeggiamenti della "Fiesta Mayor", Gregorio Suberviela e Antonio del Toto (Martinez Garzon), uccidono l'ex-governatore Faustino González Regueral mentre usciva da teatro. Egli era uno dei responsabili del pistolerismo e della feroce repressione della classe operaia. I due attivisti riusciranno a fuggire malgrado la presenza di guardie del corpo e della polizia.

Voci correlate