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Nelle '''democrazie rappresentative''', il popolo con le elezioni delega il governo dello [[Stato]] ai suoi rappresentanti: dal momento del voto il cittadino non può influire direttamente nelle decisioni politiche. Il suffragio universale, il dominio della costituzione e la separazione dei poteri sono i cardini fondanti della democrazia rappresentativa. | Nelle '''democrazie rappresentative''', il popolo con le elezioni delega il governo dello [[Stato]] ai suoi rappresentanti: dal momento del voto il cittadino non può influire direttamente nelle decisioni politiche. Il suffragio universale, il dominio della costituzione e la separazione dei poteri sono i cardini fondanti della democrazia rappresentativa. | ||
Nella '''[[democrazia diretta]]''', il popolo con periodiche assemblee partecipa direttamente alla vita politica cittadina. La [[democrazia diretta]], seppur con limiti e caratteristiche diverse di paese in paese e di epoca in epoca, è stata presente sin dalla civiltà greca (Atene) e comunque tracce ne sono riscontrabili nelle varie fasi della storia dell'umanità . | Nella '''[[democrazia diretta]]''', il popolo con periodiche assemblee partecipa direttamente alla vita politica cittadina. La [[democrazia diretta]], seppur con limiti e caratteristiche diverse di paese in paese e di epoca in epoca, è stata presente sin dalla civiltà greca (Atene) e comunque tracce ne sono riscontrabili nelle varie fasi della storia dell'umanità. | ||
Alcuni pensatori, come [[Jean-Jacques Rousseau]], ritengono che la democrazia non può che essere diretta: «La sovranità non può essere rappresentata, per la stessa ragione per cui non può essere alienata; essa consiste essenzialmente nella volontà generale, e la volontà non si rappresenta: o è quella stessa, o è un'altra; non c'è via dimezzo. I deputati del popolo non sono dunque né possono essere suoi rappresentanti; non sono che i suoi commissari: non possono concludere nulla in modo definitivo.» (''Il contratto sociale'')<ref>[http://www.pbmstoria.it/unita/04474n-01cs2/percorsi/txt/0804.php Jean-Jacques Rousseau - La sovranità non può essere rappresentata]</ref> | Alcuni pensatori, come [[Jean-Jacques Rousseau]], ritengono che la democrazia non può che essere diretta: «La sovranità non può essere rappresentata, per la stessa ragione per cui non può essere alienata; essa consiste essenzialmente nella volontà generale, e la volontà non si rappresenta: o è quella stessa, o è un'altra; non c'è via dimezzo. I deputati del popolo non sono dunque né possono essere suoi rappresentanti; non sono che i suoi commissari: non possono concludere nulla in modo definitivo.» (''Il contratto sociale'')<ref>[http://www.pbmstoria.it/unita/04474n-01cs2/percorsi/txt/0804.php Jean-Jacques Rousseau - La sovranità non può essere rappresentata]</ref> |