Personalità anarchiche femminili: differenze tra le versioni

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* il '''[[nichilismo]] russo''' ([[Zemlja i Volja]] e [[Narodnaja Volja]]): [[Marija Nikolaevna Ošanina]], [[Sof'ja Perovskaja]], [[Vera Figner]], [[Marija Aleksandrovna Kolenkina]]... queste donne occuparono sempre delicati ruoli organizzativi e operativi;
* il '''[[nichilismo]] russo''' ([[Zemlja i Volja]] e [[Narodnaja Volja]]): [[Marija Nikolaevna Ošanina]], [[Sof'ja Perovskaja]], [[Vera Figner]], [[Marija Aleksandrovna Kolenkina]]... queste donne occuparono sempre delicati ruoli organizzativi e operativi;
* la '''[[rivoluzione ucraina]]''': [[Olga Taratuta]], [[Maria Nikiforova]]... queste donne sono solo un esempio di combattenti che lottarono nella [[Makhnovicina]] (l'esercito nero di [[Nestor Makhno]]);
* la '''[[rivoluzione ucraina]]''': [[Olga Taratuta]], [[Maria Nikiforova]]... queste donne sono solo un esempio di combattenti che lottarono nella [[Makhnovicina]] (l'esercito nero di [[Nestor Makhno]]);
* la '''[[rivoluzione spagnola]]''': [[Federica Montseny]] (Ministro della Salute per la [[CNT]]-[[FAI]]), [[Emma Goldman]] (propaganda e sostegno della rivoluzione dall'estero), [[Amparo Poch y Gascon]], [[Lucía Sánchez Saornil]] (Poch y Gascon e Sánchez Saornil furono tra le fondatrici dell'organizzazione anarco-femminista ''[[Mujeres Libres]]''), [[Paquita Jolis Puig]]...
* la '''[[rivoluzione spagnola]]''': [[Federica Montseny]] (Ministro della Salute per la [[CNT-FAI]]), [[Emma Goldman]] (propaganda e sostegno della rivoluzione dall'estero), [[Amparo Poch y Gascon]], [[Lucía Sánchez Saornil]] (Poch y Gascon e Sánchez Saornil furono tra le fondatrici dell'organizzazione anarco-femminista ''[[Mujeres Libres]]''), [[Paquita Jolis Puig]]...
* il '''[[movimento anarchico italiano]]''': [[Maria Occhipinti]], [[Maria Luisa Berneri|Maria Luisa]] e [[Giliana Berneri]], [[Virgilia D'Andrea]], [[Leda Rafanelli]], [[Luce Fabbri]], [[Nella Giacomelli]]... sono degli esempi di donne che hanno dato un notevole contributo allo sviluppo dell'[[anarchismo]] in [[Italia]] e nel mondo.
* il '''[[movimento anarchico italiano]]''': [[Maria Occhipinti]], [[Maria Luisa Berneri|Maria Luisa]] e [[Giliana Berneri]], [[Virgilia D'Andrea]], [[Leda Rafanelli]], [[Luce Fabbri]], [[Nella Giacomelli]]... sono degli esempi di donne che hanno dato un notevole contributo allo sviluppo dell'[[anarchismo]] in [[Italia]] e nel mondo.
   
   

Versione delle 20:16, 5 dic 2020

Ritratto di Mary Wollstonecraft (1797)

Molto spesso le donne anarchiche sono state considerate (e in parte lo sono ancora) dei personaggi minori dell'anarchismo o, tutt'al più, delle "pasionarie" a causa di una certa visione maschilista che attanaglia anche il movimento anarchico sin da quando personalità del calibro di Proudhon e Tolstoj rivelarono la loro idea della donna, se non discriminatoria quanto meno pietistica. L'anarchico francese Joseph Déjacque criticò profondamente le posizioni misogine dell'anarchico Proudhon con queste parole:

Da sinistra a destra: Maria Luisa Berneri, la madre Giovanna Caleffi (al centro) e Giliana Berneri
«Scrittore sferzatore di donne, servo dell'uomo assoluto, Proudhon-Haynau [generale austriaco che represse i movimenti rivoluzionari nell'Europa centrale e balcanica nel 1848-1849], che avete per knout [sorta di gatto a nove code, pena di uso slavo ottocentesco] la parola, come il boia croato, sembrate gioire di tutte le oscenità della bramosia a spogliare le vostre belle vittime sulla carta del supplizio e a flagellarle con le vostre infettive. Anarchico a metà, liberale e non libertario, volete il libero scambio per il cotone e per la cera, e preconizzate protettorati dell'uomo sulla donna nella circolazione delle passioni umane; gridate contro gli alti baroni del capitale, e volete riedificare l'alta baronia del maschio sulla femmina vassalla; ragionatore con gli occhiali, vedete l'uomo attraverso lla lente che ingrandisce gli oggetti, e la donna con la lente che li rimpicciolisce; pensatore afflitto da miopia, non potete distinguere che ciò che vi abbaglia nel presente e nel passato, e non potete scopire niente di ciò che è alto e distante, nella prospettiva dell'avvenire: siete un infermo!» (Joseph Déjacque, De l'Être-Humain mâle et femelle - Lettre à P. J. Proudhon, 1857 [1]).

A dire il vero, il problema della discriminazione femminile è storicamente già riscontrabile (per grandi tratti anche affine ai principi dell'anarchia) nell'inglese Mary Wollstonecraft e nella franco-peruviana Flora Tristan, solo per citare due nomi "celebri". In seguito la questione femminista fu sollevata con l'inizio della storia dell'anarchismo soprattutto dalle donne militanti come Louise Michel ed Emma Goldman.

Bisogna comunque notare che, a dispetto della considerazione a loro riservata, le donne hanno sempre avuto un ruolo importante nell'organizzazione rivoluzionaria. Ciò è evidente se si prendono in considerazione figure coinvolte nei grandi momenti insurrezionali-rivoluzionari (la lista è solo parziale e non pretende di essere esaustiva):

A partire dagli anni '60 del XX secolo, con il consolidamento dell'anarco-femminismo, il ruolo della donna all'interno del movimento fu rivalutato pienamente e, quantunque ancora oggi permangano dei pregiudizi difficili da soppiantare, lo sviluppo di tematiche un tempo considerate "collaterali", come l'antispecismo e l'antisessismo, sta contribuendo al totale riconoscimento del ruolo fondamentale delle compagne nella lotta libertaria e rivoluzionaria.

L'elenco completo delle biografie di donne anarchiche presenti su Anarcopedia è disponibile qui.

Note

Anarchici

Voci correlate