Sakae Ōsugi
Sakae Ōsugi, in giapponese 大杉 栄 (Marugame, 17 gennaio 1885 - Tokyo, 16 settembre 1923) è stato un anarchico giapponese.
Biografia
Ōsugi Sakae nacque a Marugame, Kagawa. Figlio di Osugi Azuma, un capitano dell'esercito, e di Kusui Yataka, visse un'infanzia all'insegna dell'autoritarismo familiare. Giovanissimo frequentò l'Accademia, ma il suo carattere ribelle e demotivato, assieme ad una relazione omosessuale con un cadetto più giovane, ne favorirono l'espulsione. Rifiutata quindi la prospettiva di una carriera militare, si trasferì a Tokyo: qui si avvicinò dapprima al cristianesimo e poi al socialismo. Cominciò presto a diffondere e collaborare coi più radicali giornali socialisti, come lo Yorozu Choho e lo Heimin Shimbun di Toshihiko Sakai e Shūsui Kōtoku.
Allo scoppio della guerra russo-giapponese, Sakae si arruolò, ma solo perché non vedeva altre possibilità di carriera. Tuttavia, nel 1906 venne arrestato durante una rivolta a Tokyo. In carcere, sulla spinta della frequentazione di Shūsui Kōtoku, aderì all'anarchismo. Studiò in particolare Michail Bakunin e Pëtr Kropotkin, del quale tradusse in giapponese "Il mutuo appoggio".
- «Per Kropotkin si prova rispetto, non attrazione. C'è un uomo che mi assai più caro... un anarchico nato, un ribelle di costituzione tale che sarebbe rimasto un ribelle persino in una società anarchica. Un uomo che nulla aveva d'ordinato e regolare nelle sue abitudini, che ha vissuto una vita bohemienne e turbolenta. Non posso che sorridere di me stesso quando rifletto sulla vita del nostro predecessore Bakunin.» [1]
Nello stesso anno (1906) Ōsugi fondò a Tokyo la prima scuola di esperanto in Giappone [2]. Ritornato in libertà, Ōsugi Sakae venne arrestato poco tempo dopo, nel 1907, nell'ambito dell'Incidente della Bandiera Rossa (Akahata Jiken), ma ciò lo tenne lontano dall'essere sospettato dell'ancor più grave Caso di alto tradimento, montatura giudiziaria che ebbe però come conseguenza la condanna a morte di 12 anarchici e anarchiche, tra cui Kōtoku.
1918-1920: rivolte e organizzazione
Per approfondire, vedi Moti per il riso del 1918. |
Ōsugi Sakae non poté restare indifferente ai moti per il riso che scoppiarono in tutto il territorio nipponico. Rivolta collettiva di dimensioni e tenacia senza precedenti in Giappone, questa protesta nacque in risposta all'aumento vertiginoso del prezzo del riso e al suo contemporaneo esproprio da parte del governo, che doveva sostenere le truppe impegnate in Siberia. La rivolta si espresse con azioni dirette di ogni tipo (sabotaggi, incendi, scioperi...) e coinvolse almeno 2.000.000 di sfruttati.
Sakae partecipò a questi moti da libertario, lavorando in particolare nella zona di Osaka.
- «[La rivolta per il riso] aveva aperto la strada ad un nuovo slancio del movimento popolare; qualunque fosse stata la reazione delle autorità, il popolo era ormai indistruttibile; il suo movimento aveva scoperto, per la prima volta, la sua forza; noi per primi avremmo dovuto cominciare a lavorare seriamente, stare ancora di più tra la gente di quanto avessimo fatto prima ed essere in prima linea nella lotta.» [1]
Negli anni '20, l'impegno di Ōsugi fu rivolto essenzialmente all'organizzazione del movimento anarchico e anarco-sindacalista del Paese: propose una radicalizzazione dell'intervento sindacalista della Federazione del lavoro del Giappone e, nel 1920, contribuì alla fondazione della Lega socialista del Giappone (Nihonshakaishugi domei), che riuniva le diverse tendenze socialiste diapponesi. [2]
L'incidente Amakasu e la fine
Di fronte alla "minaccia anarchica", le forze poliziesche dell'Impero erano legittimate a compiere azioni extra-legali di repressione e eventualmente di eliminazione fisica degli avversari. Il 16 settembre 1923, temendo che gli anarchici approfittassero del Grande terremoto di Kanto per rovesciare il governo, le truppe del tenente Masahiko Amakasu arrestarono e uccisero Ōsugi Sakae, la sua compagna Noe Itō e il loro nipotino di 6 anni.
Questo triplice omicidio, privo di concrete motivazioni, passò alla storia come l'Incidente Amakasu e provocò nei giorni successivi rivolte che scossero tutto il Giappone. Il governo giapponese fu addirittura costretto ad arrestare Amakasu, che pur condannato a 10 anni di carcere venne liberato dopo pochi mesi.
Note
- ↑ 1,0 1,1 Sakae, Osugi, 1885-1923, libcom.org
- ↑ 2,0 2,1 P. Pelletier, "Ôsugi Sakae (1885-1923). Un anarchico giapponese ", da La Tradizione Libertaria; traduzione a cura di Ario Libert