La Questione Sociale (Paterson): differenze tra le versioni

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== Collegamenti esterni ==
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[https://theanarchistlibrary.org/library/salvatore-salerno-paterson-s-italian-anarchist-silk-workers-and-the-politics-of-race.pdf ''Paterson's Italian Anarchist Silk Workers andthe Politics of Race''], di Salvatore Salerno
*[https://theanarchistlibrary.org/library/salvatore-salerno-paterson-s-italian-anarchist-silk-workers-and-the-politics-of-race.pdf ''Paterson's Italian Anarchist Silk Workers andthe Politics of Race''], di Salvatore Salerno


[[Categoria:Stampa anarchica]]
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[[Categoria:Anarchismo negli Stati Uniti]]
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Versione delle 12:33, 2 nov 2020

Testata de La Questione Sociale (1899)
«Errico Malatesta nel 1899, quando era redattore della nostra Questione Sociale».

La Questione Sociale (sottotitolo: «periodico socialista-anarchico») è stato un periodico di Paterson (New Jersey) fondato dal Gruppo L'Era Nuova nonché da personalità anarchiche come Pietro Gori e Gaetano Bresci.

Fu pubblicato dal 15 luglio 1895 al 21 marzo 1908. Tra i direttori: Giuseppe Ciancabilla, Errico Malatesta, Luigi Galleani e Pedro Esteve.

Un settimanale con lo stesso titolo, diretto da Aldino Felicani, venne pubblicato poi a New York dal 18 ottobre 1914 al 3 settembre 1916.

Cenni storici [1]

La sede de La Questione Sociale

Il 15 luglio 1895 a Paterson, New Jersey (USA), esce il primo numero del periodico socialista-anarchico italiano La Questione Sociale. Il giornale è pubblicato dal gruppo di Paterson Diritto all'Esistenza, che ha anche una casa editrice, L'Era Nuova.

I principali editori saranno: lo scrittore anarchico Giuseppe Ciancabilla (fino a settembre 1899), Errico Malatesta (1899), Carlo Tresca (1901), Aldino Felicani, Luigi Galleani, Pedro Esteve e altri.

Vittima dell'odio anti-anarchico, il giornale sarà bandito dalla posta nel maggio del 1908. [2]

Pensiero

La redazione de La Questione Sociale (il secondo da sinistra è Giuseppe Ciancabilla).

Nel n° 1 del 9 settembre 1899 compare in prima pagina un articolo intitolato Il nostro programma, in cui, in 7 punti, è descritto l'ideale dei redattori del giornale.

  • 1. «Abolizione della proprietà privata della terra, delle materie prime e degli strumenti di lavoro, perché nessuno abbia il mezzo di vivere sfruttando il lavoro altrui, e tutti, avendo garentiti i mezzi per produrre e vivere, sieno veramente indipendenti e possano associarsi agli altri liberamente, per l'interesse comune e conformemente alle proprie simpatie.»
  • 2. «Abolizione del governo e di ogni potere che faccia la legge e la imponga agli altri: quindi abolizione di monarchie, repubbliche, parlamenti, eserciti, polizie, magistratura ed ogni qualsiasi istituzione dotata di mezzi coercitivi.»
  • 3. «Organizzazione della vita sociale per opera di libere associazioni e federazioni di produttori e di consumatori, fatte e modificate secondo la volontà dei componenti, guidati dalla scienza e dall'esperienza e liberi da ogni imposizione che non derivi dalle necessità naturali, a cui ognuno, vinto dal sentimento stesso della necessità ineluttabile, volontariamente si sottomette.»
  • 4. «Garentiti i mezzi di vita, di sviluppo, di benessere ai fanciulli ed a tutti coloro che sono impotenti a provvedere a loro stessi.»
  • 5. «Guerra alle religioni ed a tutte le menzogne, anche se si nascondono sotto il manto della scienza. Istruzione scientifica per tutti e fino ai suoi gradi più elevati.»
  • 6. «Guerra al patriottismo. Abolizione delle frontiere; fratellanza fra tutti i popoli.»
  • 7. «Ricostituzione della famiglia, in quel modo che risulterà dalla pratica dell'amore, libero da ogni vincolo legale, da ogni pressione economica o fisica, da ogni pregiudizio religioso.»

Note

  1. Fonte principale: L'Ephéméride Anarchiste, 15 juillet
  2. Il 26 maggio 1908, negli Stati Uniti, il presidente Theodore Roosevelt firmò un ordine esecutivo nel tentativo di imbavagliare la stampa anarchica. I servizi postali furono obbligati a bloccare qualsiasi materiale stampato il cui contenuto soddisfacesse i nuovi criteri della censura statale. Questa legge aveva il solo scopo di legalizzare i provvedimenti già presi nei confronti dei giornali anarchici e in particolare La Questione Sociale di Luigi Galleani.

Voci correlate

Collegamenti esterni