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[[File:Artaud2.png|thumb|Antonin Artaud nel [[1925]] sul set di ''Graziella''.]] | [[File:Artaud2.png|thumb|Antonin Artaud nel [[1925]] sul set di ''Graziella''.]] | ||
'''Antonin Artaud''' (Marsiglia, [[4 settembre]] [[1896]] - Ivry-sur-Seine, [[4 marzo]] [[1948]]) è stato un drammaturgo, attore, saggista e regista teatrale francese. | '''Antonin Artaud''' (Marsiglia, [[4 settembre]] [[1896]] - Ivry-sur-Seine, [[4 marzo]] [[1948]]) è stato un drammaturgo, attore, saggista e regista teatrale francese. | ||
== Cenni biografici e bibliografici == | == Cenni biografici e bibliografici == | ||
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Nel [[1946]], con l'aiuto di amici, lascia l'ospedale psichiatrico di Rodez. Nel [[1947]] pubblica '''''Van Gogh il suicidato della società'''''. Consumato da un tumore (che lenisce con oppio e cloro), scrive il dramma radiofonico '''''Per finirla con il giudizio di Dio'''''. La trasmissione, prevista per la sera del [[2 febbraio]] [[1948]], è sospesa per blasfemia e oscenità; va in onda tre settimane più tardi solo per pochi invitati. Pochi giorni dopo, il [[4 marzo]], Artaud è trovato morto. | Nel [[1946]], con l'aiuto di amici, lascia l'ospedale psichiatrico di Rodez. Nel [[1947]] pubblica '''''Van Gogh il suicidato della società'''''. Consumato da un tumore (che lenisce con oppio e cloro), scrive il dramma radiofonico '''''Per finirla con il giudizio di Dio'''''. La trasmissione, prevista per la sera del [[2 febbraio]] [[1948]], è sospesa per blasfemia e oscenità; va in onda tre settimane più tardi solo per pochi invitati. Pochi giorni dopo, il [[4 marzo]], Artaud è trovato morto. | ||
== Citazioni == | |||
{{citazione|L'anarchia, senza ordine né legge, le leggi e i comandamenti non esistono senza il disordine della realtà, il tempo è la sola legge. Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io.|Antonin Artaud (da ''Per gli analfabeti'')}} | |||
{{citazione|Io rinnego il battesimo, la patria, la scienza, il verbo, la letteratura, i rituali, la liturgia, le esperienze, la pedagogia, l'insegnamento, la legge, le leggi, la prova, la salvezza. Non credo al valore della salvezza. Non rinnego la poesia, la musica, la pittura, il teatro, la danza, il canto, la muratura, la falegnameria, l'arte dei fabbro, il lavoro, lo sforzo, il dolore, i fatti, le prove. Non voglio più vedere i corpi degli uomini mutilarsi nelle guerre e nei massacri, non voglio più vedere corpi di esseri umani imprigionati nei feretri.|Antonin Artaud (da ''Igiunzione'')}} | |||
{{citazione|Se tendiamo alla guerra, alla peste, alla carestia, al massacro, non occorre nemmeno parlarne, è sufficiente continuare senza cambiar strada. Continuare a comportarci da snob, ad accorrere in massa a sentire questo o quel cantante, a vedere questo o quel mirabile spettacolo che non trascende mai i limiti dell'arte [...], questa o quella mostra di pittura in cui esplodono qua e là forme impressionanti, ma a caso, e senza un'autentica coscienza delle forze che potrebbero mettere in movimento. Questo empirismo, questa casualità, questo individualismo e questa anarchia devono cessare. Basta coi poemi individuali che giovano a chi li crea assai più che a chi li legge. Basta una volta per tutte con queste manifestazioni di un'arte chiusa, egoista e personale. La nostra anarchia, il nostro disordine spirituale dipendono dall'anarchia del resto; o meglio è il resto a dipendere da questa anarchia.|Antonin Artaud (da ''Il teatro e il suo doppio'')}} | |||
{{citazione|Non credo si possa arrivare a ridar vita al mondo in cui viviamo, e non credo neppure che valga la pena aggrapparsi ad esso; ma propongo qualcosa per uscire dal marasma, invece di continuare a gemere sul marasma, e sulla noia, l’inerzia e la stupidità di ogni cosa.|Antonin Artaud (da ''Il teatro e il suo doppio'')}} | |||
==Voci correlate== | ==Voci correlate== |