66 514
contributi
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "à " con "à ") |
K2 (discussione | contributi) |
||
Riga 16: | Riga 16: | ||
Il pittore [[Carlo Carrà]], allora molto vicino agli anarchici (intratteneva relazioni con [[Leda Rafanelli]] e i gruppi anarchici milanesi), immortalò lo scoppio degli scontri al funerale nel dipinto [[Arte e Anarchia#Futurismo|futurista]] "''[[I funerali dell'anarchico Galli]]''". Questa la sua rievocazione: | Il pittore [[Carlo Carrà]], allora molto vicino agli anarchici (intratteneva relazioni con [[Leda Rafanelli]] e i gruppi anarchici milanesi), immortalò lo scoppio degli scontri al funerale nel dipinto [[Arte e Anarchia#Futurismo|futurista]] "''[[I funerali dell'anarchico Galli]]''". Questa la sua rievocazione: | ||
: | :«Io che mi trovavo senza volerlo al centro della mischia, vedevo innanzi a me la bara tutta coperta di garofani rossi ondeggiare minacciosamente sulle spalle dei portatori; vedevo i cavalli imbizzarrirsi, i bastoni e le lance urtarsi, sì che a me parve che la salma cadesse da un momento all'altro e che i cavalli la calpestassero. Fortemente impressionato, appena tornato a casa feci un disegno di ciò a cui ero stato spettatore. Da questo disegno presi più tardi spunto per il quadro Il funerale dell'anarchico Galli che venne in seguito esposto alle mostre futuriste di Parigi, Londra e Berlino nella primavera del 1912... ». <ref> C. Carrà, "'' La mia vita''", contenuto in "''Tutti gli scritti''" a cura di M. Carrà (Feltrinelli, 1978).</ref> | ||
L'anarchico e futurista [[Renzo Provinciali]] commentò entusiasta l'opera su "''[[La Barricata]]''": | L'anarchico e futurista [[Renzo Provinciali]] commentò entusiasta l'opera su "''[[La Barricata]]''": | ||
:«''Egli ha rappresentato con una vigoria e con una fantasia creativa straordinaria una scena spasmodica, immensa, colossale, catastrofica. È un caos infernale che si avvoltola, è un vortice grandioso di masserizie, di persiane, di porte, di inferriate, amalgamate in uno sforzo titanico di resistenza, è la diga, la massa, è La Barricata! [...] Questo il capolavoro che il Carrà ci ha dato e che certamente non sarà compreso da molti, come tutte le grandi opere d'arte. Qui non è la cosa rappresentata, ma è l'anima de la cosa costrutta in linee con un'abilità straordinaria, una tecnica nuovissima ed insuperabile, un'arte originalissima e superiore.»''<ref>R. Provinciali, “''La nostra testata''”, ''La Barricata'', 2 (1912): 15-31. Riportato da L. Iotti, [http://www.escholarship.org/uc/item/1tq8917k ''Futuristi e anarchici: Dalla fondazione del futurismo all'ingresso italiano nella prima guerra mondiale (1909 - 1915)''], Carte Italiane, Department of Italian, UCLA, UC Los Angeles, 2010</ref> | :«''Egli ha rappresentato con una vigoria e con una fantasia creativa straordinaria una scena spasmodica, immensa, colossale, catastrofica. È un caos infernale che si avvoltola, è un vortice grandioso di masserizie, di persiane, di porte, di inferriate, amalgamate in uno sforzo titanico di resistenza, è la diga, la massa, è La Barricata! [...] Questo il capolavoro che il Carrà ci ha dato e che certamente non sarà compreso da molti, come tutte le grandi opere d'arte. Qui non è la cosa rappresentata, ma è l'anima de la cosa costrutta in linee con un'abilità straordinaria, una tecnica nuovissima ed insuperabile, un'arte originalissima e superiore.»''<ref>R. Provinciali, “''La nostra testata''”, ''La Barricata'', 2 (1912): 15-31. Riportato da L. Iotti, [http://www.escholarship.org/uc/item/1tq8917k ''Futuristi e anarchici: Dalla fondazione del futurismo all'ingresso italiano nella prima guerra mondiale (1909 - 1915)''], Carte Italiane, Department of Italian, UCLA, UC Los Angeles, 2010</ref> | ||
==Note== | ==Note== |