Ivan Illich: differenze tra le versioni

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Illich sostiene che «quando un'attività  umana esplicata mediante strumenti supera una certa soglia definita dalla sua scala specifica, dapprima si rivolge contro il proprio scopo, poi minaccia di distruggere l'intero corpo sociale. Occorre dunque determinare con chiarezza queste scale naturali e riconoscere le soglie che delimitano il campo della sopravvivenza umana». In sostanza, egli dice, che «la società, una volta raggiunto lo stadio avanzato della produzione di massa, produce la propria distruzione».
Illich sostiene che «quando un'attività  umana esplicata mediante strumenti supera una certa soglia definita dalla sua scala specifica, dapprima si rivolge contro il proprio scopo, poi minaccia di distruggere l'intero corpo sociale. Occorre dunque determinare con chiarezza queste scale naturali e riconoscere le soglie che delimitano il campo della sopravvivenza umana». In sostanza, egli dice, che «la società, una volta raggiunto lo stadio avanzato della produzione di massa, produce la propria distruzione».


Illich può essere considerato, insieme al suo amico [[Jacques Ellul]], come uno dei principali ispiratori dei concetti di “[[post-sviluppo]]” (diffuso soprattutto da autori che hanno lavorato con Illich come [[Majid Rahnema]] o [[Gustavo Esteva]]), di “[[semplicità  volontaria]]” e più recentemente di “[[decrescita sostenibile]]”. Egli propone come modello una “[[società  conviviale”]] in cui né i privati né lo [[Stato]] possiedano alcun [[monopolio]] (istruzione, [[medicina sociale|medicina]], trasporti ecc.), consentendo ad ognuno di esercitare la propria creatività  senza limitare la [[libertà ]] altrui.
Illich può essere considerato, insieme al suo amico [[Jacques Ellul]], come uno dei principali ispiratori dei concetti di “[[post-sviluppo]]” (diffuso soprattutto da autori che hanno lavorato con Illich come [[Majid Rahnema]] o [[Gustavo Esteva]]), di “[[semplicità  volontaria]]” e più recentemente di “[[decrescita sostenibile]]”. Egli propone come modello una “[[società  conviviale”]] in cui né i privati né lo [[Stato]] possiedano alcun [[monopolio]] (istruzione, [[medicina sociale|medicina]], trasporti ecc.), consentendo ad ognuno di esercitare la propria creatività  senza limitare la [[libertà]] altrui.


===L'ipermedicalizzazione===
===L'ipermedicalizzazione===
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=== La descolarizzazione ===
=== La descolarizzazione ===


Nel suo ''[[Descolarizzare la società ]]'' Illich giunge alla conclusione non solo che l«'educazione universale mediante la scuola obbligatoria è impossibile», ma anche che nel sistema scolastico obbligatorio «si impara che tutto ciò che è prodotto da un'istituzione dominante vale e costa caro, anche quello che non si vede, come l'educazione o la salute. Si impara a valorizzare l'avanzamento [[gerarchia|gerarchico]], la sottomissione e la passività, e persino la devianza-tipo che il maestro ama interpretare come sintomo di creatività».  
Nel suo ''[[Descolarizzare la società]]'' Illich giunge alla conclusione non solo che l«'educazione universale mediante la scuola obbligatoria è impossibile», ma anche che nel sistema scolastico obbligatorio «si impara che tutto ciò che è prodotto da un'istituzione dominante vale e costa caro, anche quello che non si vede, come l'educazione o la salute. Si impara a valorizzare l'avanzamento [[gerarchia|gerarchico]], la sottomissione e la passività, e persino la devianza-tipo che il maestro ama interpretare come sintomo di creatività».  
Lo [[Stato]] utilizza la scuola per condizionare le masse attraverso “l'educazione permanente” che, dal punto di vista morale, «è ancor meno accettabile della scuola di vecchio tipo», poichè è capace di «condizionamenti massicci ed efficaci, capaci di produrre in serie manodopera specializzata, consumatori di cultura docili e disciplinati, utenti rassegnati». Questi sistemi «celano una profonda distruttività», tendendo a demolire i valori più essenziali della società.  
Lo [[Stato]] utilizza la scuola per condizionare le masse attraverso “l'educazione permanente” che, dal punto di vista morale, «è ancor meno accettabile della scuola di vecchio tipo», poichè è capace di «condizionamenti massicci ed efficaci, capaci di produrre in serie manodopera specializzata, consumatori di cultura docili e disciplinati, utenti rassegnati». Questi sistemi «celano una profonda distruttività», tendendo a demolire i valori più essenziali della società.  


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==Le opere==
==Le opere==
*''Celebrazione della consapevolezza'' (1970)
*''Celebrazione della consapevolezza'' (1970)
*''[[Descolarizzare la società ]]'' (1972) <ref>[http://www.altraofficina.it/ivanillich/Libri/Descolarizzare/descolarizzare.htm Descolarizzare la società ]</ref>
*''[[Descolarizzare la società]]'' (1972) <ref>[http://www.altraofficina.it/ivanillich/Libri/Descolarizzare/descolarizzare.htm Descolarizzare la società]</ref>
*''La convivialità ''  (1973)<ref>[http://www.altraofficina.it/ivanillich/Libri/Convivialit%C3%A0/convivialit%C3%A0.htm La conviavilità ]</ref>
*''La convivialità ''  (1973)<ref>[http://www.altraofficina.it/ivanillich/Libri/Convivialit%C3%A0/convivialit%C3%A0.htm La conviavilità]</ref>
*''Energia ed equità '' (1974)
*''Energia ed equità '' (1974)
*''[[Nemesi medica]]'' (1976)
*''[[Nemesi medica]]'' (1976)
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