Silvano Pelissero: differenze tra le versioni

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Preoccupato per un principio d'infarto del padre, Silvano si accolla tutte le responsabilità dell'incendio, anche se in fase dibattimentale sarà scagionato dal genitore.
Preoccupato per un principio d'infarto del padre, Silvano si accolla tutte le responsabilità dell'incendio, anche se in fase dibattimentale sarà scagionato dal genitore.
Resta il fatto che, dopo 6 mesi di [[abolizione del carcere|carcere]] preventivo, nonostante venga dimostrato che la maggior parte delle armi siano inutilizzabili, padre e figlio vengono condannati rispettivamente alla pena di 1 anno e 6 mesi e di 2 anni e 2 mesi con la condizionale e possono finalmente uscire di [[carcere|galera]].  
Resta il fatto che, dopo 6 mesi di [[abolizione del carcere|carcere]] preventivo, nonostante venga dimostrato che la maggior parte delle armi siano inutilizzabili, padre e figlio vengono condannati rispettivamente alla pena di 1 anno e 6 mesi e di 2 anni e 2 mesi con la condizionale e possono finalmente uscire di [[carcere|galera]].  
 
[[Image:Soledad il giorno del funerale di Baleno.jpg|200px|thumb|[[Maria Soledad Rosas]] il giorno del funerale del suo compagno [[Edoardo Massari|Baleno]].]]
Tornato in [[libertà]], la vita per Silvano è molto difficile. Ormai, bollato dalle forze dell'ordine come sovversivo, non passa giorno che non venga fermato e sottoposto al controllo dei documenti. Così, dopo essere rimasto orfano di padre nel [[1983]], si trasferisce a Torino in cerca di lavoro. Qui comincia a bazzicare negli ambienti anarchici, con cui si era sempre sentito affine, frequentando in particolare il centro sociale ''[[El Paso]]'', dove si ritrovano gran parte degli [[squat|squatters]] torinesi, tra cui [[Edoardo Massari]] (detto Baleno). Nell'estate del [[1994]] viene fermato e identificato, insieme a "Baleno" e ad altri compagni, dalla DIGOS di Cuneo.  
Tornato in [[libertà]], la vita per Silvano è molto difficile. Ormai, bollato dalle forze dell'ordine come sovversivo, non passa giorno che non venga fermato e sottoposto al controllo dei documenti. Così, dopo essere rimasto orfano di padre nel [[1983]], si trasferisce a Torino in cerca di lavoro. Qui comincia a bazzicare negli ambienti anarchici, con cui si era sempre sentito affine, frequentando in particolare il centro sociale ''[[El Paso]]'', dove si ritrovano gran parte degli [[squat|squatters]] torinesi, tra cui [[Edoardo Massari]] (detto Baleno). Nell'estate del [[1994]] viene fermato e identificato, insieme a "Baleno" e ad altri compagni, dalla DIGOS di Cuneo.  


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