Ivan Illich: differenze tra le versioni

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Viene ordinato sacerdote e, dopo aver rifiutato un incarico diplomatico nella Santa Sede, ottiene il suo primo incarico, quello cioè di gestire una parrocchia a ''Manhattan'' (New York), dove vi è un'altissima prevalenza di portoricani con gravi difficoltà economiche sulle spalle. Il contatto con gli emarginati lo aiuta a riflettere sulle ingiustizie sociali e sui meccanismi che controllano i principi dell'esclusione e dell'alienazione. Nello stesso periodo entra in contatto con il [[filosofia|filosofo]] [[Jacques Maritain]].
Viene ordinato sacerdote e, dopo aver rifiutato un incarico diplomatico nella Santa Sede, ottiene il suo primo incarico, quello cioè di gestire una parrocchia a ''Manhattan'' (New York), dove vi è un'altissima prevalenza di portoricani con gravi difficoltà economiche sulle spalle. Il contatto con gli emarginati lo aiuta a riflettere sulle ingiustizie sociali e sui meccanismi che controllano i principi dell'esclusione e dell'alienazione. Nello stesso periodo entra in contatto con il [[filosofia|filosofo]] [[Jacques Maritain]].


Nel [[1956]] diviene vice rettore dell'Università di Puerto Rico, ma nel [[1960]] decide di lasciare il paese a causa di gravi divergenze con la [[gerarchia]] ecclesiastica (Illich era per la Chiesa troppo attivo politicamente, inoltre era favorevole alla diffusione dei preservativi). <ref>Illich e Cayley, ''La corruption du meilleur engendre le pire'' p. 31.</ref> L'anno seguente fonda a Cuernavaca, in [[Messico]], il Centro interculturale di documentazione ([[Cidoc]]) che ha il compito di preparare i preti e i volontari alle missioni in America Latina. Illich, pur fondando le proprie basi culturali nel cristianesimo, si oppone duramente alle politiche colonialiste americane, che condannano ad un eterna povertà milioni di uomini e donne, alla guerra, alle banche e alle multinazionali; questo suo impegno lo fa divenire sospetto alla [[CIA]], al governo americano e al [[Vaticano]] (subì anche alcuni misteriosi attentati ai quali riuscì sempre a sfuggire).  
Nel [[1956]] diviene vice rettore dell'Università di Puerto Rico, ma nel [[1960]] decide di lasciare il paese a causa di gravi divergenze con la [[gerarchia]] ecclesiastica (Illich era per la Chiesa troppo attivo politicamente, inoltre era favorevole alla diffusione dei preservativi). <ref>Illich e Cayley, ''La corruption du meilleur engendre le pire'', Actes Sud, 2007, p. 31.</ref> L'anno seguente fonda a Cuernavaca, in [[Messico]], il Centro interculturale di documentazione ([[Cidoc]]) che ha il compito di preparare i preti e i volontari alle missioni in America Latina. Illich, pur fondando le proprie basi culturali nel cristianesimo, si oppone duramente alle politiche colonialiste americane, che condannano ad un eterna povertà milioni di uomini e donne, alla guerra, alle banche e alle multinazionali; questo suo impegno lo fa divenire sospetto alla [[CIA]], al governo americano e al [[Vaticano]] (subì anche alcuni misteriosi attentati ai quali riuscì sempre a sfuggire).  


Nel [[1968]] il Santo Uffizio gli intenta un procedimento, da cui esce prosciolto; Illich decide di abbandonare la veste sacerdotale, continuando la critica alle istituzioni ecclesiastiche e troncando ogni rapporto tra il [[Cidoc]] e la [[Chiesa]].  
Nel [[1968]] il Santo Uffizio gli intenta un procedimento, da cui esce prosciolto; Illich decide di abbandonare la veste sacerdotale, continuando la critica alle istituzioni ecclesiastiche e troncando ogni rapporto tra il [[Cidoc]] e la [[Chiesa]].  
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Lo [[Stato]] utilizza la scuola per condizionare le masse attraverso “l'educazione permanente” che, dal punto di vista morale, «è ancor meno accettabile della scuola di vecchio tipo», poiché è capace di «condizionamenti massicci ed efficaci, capaci di produrre in serie manodopera specializzata, consumatori di cultura docili e disciplinati, utenti rassegnati». Questi sistemi «celano una profonda distruttività», tendendo a demolire i valori più essenziali della società.  
Lo [[Stato]] utilizza la scuola per condizionare le masse attraverso “l'educazione permanente” che, dal punto di vista morale, «è ancor meno accettabile della scuola di vecchio tipo», poiché è capace di «condizionamenti massicci ed efficaci, capaci di produrre in serie manodopera specializzata, consumatori di cultura docili e disciplinati, utenti rassegnati». Questi sistemi «celano una profonda distruttività», tendendo a demolire i valori più essenziali della società.  


Per Illich il sistema educativo ideale è quello che mette insieme il «sapere proveniente da relazioni creative tra l'uomo e il suo ambiente naturale» e il «sapere reificato dell'uomo agito dal suo ambiente attrezzato». La prima tipologia di sapere è il risultato delle relazioni che si sviluppano naturalmente tra le persone ('''es.''' l'apprendimento della lingua materna), la seconda «discende da un addestramento intenzionale e programmato» ('''es.''' l'apprendimento della matematica).
Per Illich il sistema educativo ideale è quello che mette insieme il «sapere proveniente da relazioni creative tra l'uomo e il suo ambiente naturale» e il «sapere reificato dell'uomo agito dal suo ambiente attrezzato». La prima tipologia di sapere è il risultato delle relazioni che si sviluppano naturalmente tra le persone (es. l'apprendimento della lingua materna), la seconda «discende da un addestramento intenzionale e programmato» (es. l'apprendimento della matematica).


==Note==
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