La Comune di Morelos (Messico, 1915-1919)

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Francisco Villa, Eulalio Gutiérrez ed Emiliano Zapata riuniti nel Palazzio Nazionale.

La comune di Morelos (1915-1919) fu un'esperienza autogestionaria messa in atto dal governo contadino dello Stato messicano del Morelos durante la rivoluzione iniziata nel 1910. In questa fase, in cui il potere nazionale era esercitato da Venustiano Carranza, i contadini zapatisti organizzarono un sistema di governo fondato su un potere municipale, che portò all'attuazione della riforma agraria attraverso l'esproprio dei latifondi, all'apertura di scuole popolari e all'autogestione dell'amministrazione del Morelos tra il 1915 e il 1919.

Le misure adottate dalla Comune di Morelos si fondavano sui principi del Plan de Ayala, un documento emanato da Emiliano Zapata che intendeva risolvere l'annoso problema della ripartizione delle terre tra i contadini.

La riforma agraria di Manuel Palafox

La pausa delle azioni belliche durante il 1914, fornì il tempo ai contadini del sud del Messico per gettare le basi della ricostruzione socio-economica del paese. Lo strumento politico più importante nella loro lotta rivoluzionaria fu l'Ejército Libertador del Sur, che non solo combatteva ma non appena poteva espropriava e distribuiva le terre.

Proprio nel 1914, Manuel Palafox fu nominato ministro dell'Agricoltura dalla convenzione rivoluzionaria, diventando lo zapatista con il più alto incarico della Convención de Aguascalientes (raggruppava le forze rivoluzionarie messicane) che aveva iniziato i lavori il 1° ottobre 1914. Dal gennaio 1915, Palafox cominciò ad elaborare i piani per attuare la riforma agraria: per prima cosa fondò il Banco Nazionale del Credito Rurale e poi tutta una serie di strutture (Escuelas Regionales de Agricultura e la Fabrica Nacional de Herramientas Agrícolas.) necessarie allo sviluppo agrario in senso egualitaristico.

La Comune di Morelos

Palafox radicalizzò il Plan de Ayala, espropriando le terre ai latifondisti senza alcun indennizzo, emettendo una legge Agraria molto rivoluzionaria che però non si riuscì ad applicare se non, in parte, proprio nello Stato zapatista di Morelos. Il problema principale fu che la Convenzione non riusciva ad influire a livello nazionale, a causa delle divisioni interne alla stessa e alle minacce esterne degli pseudo-rivoluzionari messicani come Carranza.

A partire dal 1915 furono in ogni caso messe in atto politiche egualitaristiche, volte alla creazione di comunità contadine autogestite, in cui governo, governanti e governati procedevano davvero congiuntamente e senza ricercare il potere fine a sé stesso. Fu un'esperienza straordinaria, sfortunatamente caduta nell'oblio della storia: ogni forma di potere gerarchico, fu sostanzialmente abbattuta. La polizia, i funzionari dello Stato e l'esercito furono spogliati del potere esercitato in passato, lo stesso Ejéercito Libertador del Sur quando non impegnato in battaglia era, di fatto, una struttura senza potere.

Gli zapatisti diedero grande importanza anche all'educazione, giovani studenti e intellettuali accorsero nel Morelos per dar vita a scuole pubbliche e per l'istruzione degli adulti, che venivano formati anche politicamente.

Alla fine del 1917 le comunità zapatiste furono sostanzialmente in grado di autogestirsi, grazie alle efficaci assemblee popolari che, di fatto, detenevano il potere amministrativo dei municipi. Il governo esisteva, ma andava dal basso verso l'alto e non viceversa. Zapata stesso diede l'esempio rifiutando qualsiasi carica di potere, sia locale che nazionale:

«Non combatto per questo. Combatto per le terre, perché le restituiscano»

La fine della Comune

Gradualmente comparvero difficoltà che prima limitarono l'efficacia dell'autogoverno popolare e poi ne determinarono la scomparsa.

Le principali cause che portarono alla fine della Comune sono così riassumibili:

  1. riconoscimento del governo di Carranza da parte degli USA;
  2. alcune divergenze tra Villa e Zapata;
  3. la prosecuzione della guerra civile, le difficoltà dell'esercito zapatista e villista nei confronti di quello costituzionalista;
  4. la dissoluzione del governo della convenzione;
  5. l'allontanamento di Palafox dal suo incarico e l'instaurazione di rapporti con altri movimenti che inquinarono la portata rivoluzionaria della comune.
  6. l'assassinio di Zapata (1919)

Voci correlate

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