Collettivismo
Collettivismo, in generale, è un termine utilizzato per descrivere un concetto teorico e pratico in antitesi all'individualismo. Il collettivismo abbraccia un'ampia categoria di filosofie non-individualiste.
Senza dubbio, entrambi i concetti (collettivismo e individualismo) possono essere interpretati ed intesi in maniera differente. Alcune tipologie di collettivismo sostengono che il bene della collettività è superiore al bene individuale, altri però ribattono che ogni gruppo è comunque formato da individui e operare per il bene dell'individuo alla fine fine comporta operare per il bene del gruppo (in altre parole, mentre il gruppo ha successo, tutti i membri del gruppo prosperano).
Dal punto di vista strettamente economico, il collettivismo è una corrente di pensiero legato alla filosofia comunista e anarco-comunista. Bakunin è l'anarchico maggiormente legato a questo concetto.
Il collettivismo anarchico
Il collettivismo è stato proposto e difeso, tra gli altri, da Michail Bakunin, James Guillaume e Ricardo Mella Cea. Questa teoria afferma che il produttore debba ricevere il prodotto integrale del suo lavoro. La proprietà dei mezzi di produzione, distribuzione e scambio devono essere sociali ed amministrati dagli stessi lavoratori attraverso piccoli gruppi di affinità, che possono confederarsi tra loro. Però anche queste confederazioni devono garantire, secondo i collettivisti, l'autonomia delle associazioni che autogestiscono i loro mezzi di produzione.
Differenze tra collettivismo e comunismo anarchico
La discussioni sulle differenze tra collettivismo e comunismo cominciarono alla fine del XIX secolo. Le due grandi differenze con i comunisti anarchici sono:
- I comunisti anarchici racchiudono il proprio pensiero nella massima "da ognuno secondo le sue possibilità a ognuno secondo i suoi bisogni", invece i collettivisti propongono la distribuzione secondo il merito.
- I comunisti anarchici propongono la federazione degli individui entro associazioni che pianifichino democraticamente l'economia, permettendo agli individui di decidere la produzione, e la distribuzione dei prodotti, in base alle singole necessità. Il collettivismo propone una maggiore libertà delle associazioni, comportando di conseguenza una minore equità nella distribuzione dei beni prodotti.
Altri "collettivismi"
- Collettivismo politico: forma d'organizzazione sociale e politica da cui nasce la legittimazione (reale o illusoria) del potere, secondo cui esso nasce e si conserva nella collettività.
- Collettivismo economico: forma d'organizzazione economica rifiutante la proprietà privata e strutturata sulla collettivizzazione, secondo la massima: « a ciascuno secondo il suo lavoro, da ciascuno secondo le sue capacità »